Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: PattyOnTheRollercoaster    16/04/2009    0 recensioni
Un fratello prima d'ora sconosciuto affiorerà nella vita di Harry Potter in modo violento e improvviso. Ma sarà davvero quel che dice di essere e, soprattutto, sarà vero quello che racconta su James?
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il tradito e il traditore

Schianto Harry e lo spedisco fuori nel corridoio. Spezzo la sua bacchetta e, per sicurezza, anche quella di Malfoy e quella di Voldemort. Mi avvicino a Harry e lo guardo dall’alto, ha battuto la testa, mi pare, è un po’ confuso.

“Devo raccontarti la storia di cui parlava Voldemort. Comincerò dall’inizio” gli dico.

 

“E così ecco che è spuntato il fratello bastardo” gli dico ridendo.

In effetti è una storia molto divertente. Io la trovo buffa e anche interessante. Io sono interessante quindi.

Penso che questa storia però non sia piaciuta a Harry. Intanto che gliela raccontavo gli ho legato le mani e i piedi, così non può scalciare né dare sberle a nessuno. Ora sta seduto su uno dei divani del salotto, quello dove sedeva Voldemort. Proprio quello. Non so se ci ha fatto caso, ma io l’ho messo lì apposta. Il motivo è chiaro. Comunque mi sembra arrabbiato, mi guarda per un po’ e poi si mette a urlare. “No! No non è vero! Stai dicendo un mucchio di cazzate! Sei pazzo!”.

Wow! Non avevo quasi mai sentito dire a Harry delle parolacce. Devo averlo sconvolto parecchio.

Mi siedo sul bracciolo affianco a lui e comincio a giocherellare con la bacchetta.

“Sai, puoi fare quello che ti pare. Crederci o non crederci, come preferisci. Ma io voglio farti capire una cosa” mi alzo. All’improvviso mi sento euforico. “Voglio spiegarti come era tutto programmato! Voglio che tu sappia … che la tua morte era una cosa prevista” dico appoggiando le mani su entrambi i braccioli della poltrona, guardando Harry fisso negli occhi.

“Io non ti voglio ascoltare!”. Harry è di malumore oggi.

“Oh, tu mi ascolterai! E ascolterai bene” mi siedo a gambe incrociate di fronte a lui, ora è più in alto di me, seduto sulla poltrona. Non mi piace.

Mi sposto e mi siedo affianco a lui.

“Non ho mentito sul fatto di non aver raccontato tutto a Voldemort” comincio …

 

Dopo essere stato a Villa Malfoy Alan prese una decisione. Nessuno dei due sarebbe sopravvissuto. La profezia non si sarebbe avverata come tanti speravano, avrebbe subito un leggero cambiamento.

Per permettere però al suo piano di funzionare doveva essere sicuro di uccidere tutte le parti di Voldemort rimaste sparse per il mondo.

Scoprì quali erano gli Horcrux, andò ad Hogwarts a cercare il diadema di Priscilla Corvonero e con un inganno entrò nella camera blindata dei Lestrenge dove prese la Coppa di Tassorosso.

Voldemort non seppe mai del furto, o dell’uccisione di qualche parte di sé stesso. Aveva lasciato Alan libero da subito, lo credeva un alleato che non avrebbe mai potuto tradirlo, perché aveva capito che era accecato dalla vendetta. Aveva visto nei suoi occhi l’odio immotivato per Harry Potter, che non aveva nessuna colpa nel sua dramma familiare, e trovò in lui un perfetto complice che avrebbe fatto il doppiogioco.

La parte difficile del piano fu uccidere gli Horcrux, ma una volta scoperte le sostanze per ucciderli, non esitò un secondo.

Il medaglione non era stato un problema: aveva sottratto a Kreacher il medaglione falso che Harry gli aveva regalato, e, durante uno dei turni che Hermione aveva suggerito di fare a causa del malumore che coglieva ognuno di loro quando avevano il medaglione, lo scambiò, e nessuno se ne accorse. Poco tempo prima Ron se ne era andato, e il malumore c’era perennemente, con o senza Horcrux.

Alan aveva distrutto il medaglione senza che nessuno si accorgesse di nulla. Aveva solo il serpente ancora sulla lista, poi sarebbero finiti.

Intanto Voldemort si era messo in contatto con lui, e gli aveva detto dell’imboscata che intendeva fare a Godric’s Hollow. Gli disse di convincere Harry ad andare lì, che sicuramente non avrebbe resistito alla voglia di vedere il posto dove abitavano i suoi genitori.

 

“E da qui la storia la sai pure tu!” mi stiracchio e guardo Harry, che mi osserva allibito, forse un po’ spaventato.

E’ patetico. Uguale a nostro padre! Ora che nessuno lo guarda può dimostrare di avere la paura più nera. Ma in pubblico, no, mai! Un Potter deve essere sempre coraggioso, deve essere il perfetto Grifondoro!

“Sono contento che Piton abbia ucciso Nagini, mi ha tolto un pensiero. Davvero non avrei avuto idea di come fare, pensavo di farla fuori dopo che tu avessi ucciso Voldemort. Questa è fortuna sfacciata! Sto diventando quasi come te, fratellino: fortunato ed egoista! Come lo era … papà”.

“Sta zitto!” Harry sputacchia un po’ di saliva quando urla. “Sta zitto non sai quello che dici! Mio padre non era così! Non era un egoista e non tradiva mia madre!” si agita talmente tanto che cade bocconi sul pavimento.

Neanche mi sforzo di tirarlo su. Mi metto affianco a lui e gli parlo nell’orecchio.

“Sai quel’è l’altra cosa che sono riuscito a prendere nella camera blindata dei Lestrenge? … La spada” mi viene davvero da ridere, non so perché ma la trovo una situazione buffissima! “Ora te la faccio vedere!”.

Vado a prendere le mie cose dove le avevo lasciate arrivando a Villa Malfoy. Sono vicino alle scale, dove c’è uno sgabuzzino. I Malfoy avranno perso l’onore ma non la classe. Hanno ancora quell’aria altezzosa di superiorità e di disprezzo, ma devono mantenere un contegno elegante, perciò quando sono arrivato mi hanno fatto mettere la borsa al suo posto.

Ecco, l’ho trovata!

Torno in salotto dove vedo che Harry ha fatto molti passi avanti nel suo piano di fuga: ora è in piedi e cerca di arrivare al camino. Chissà cos’ha pensato di fare? Mi fermo a guardarlo appoggiato alla parete. Non può andare da nessuna parte!

Lui in uno dei suoi salti mi vede e si gira maldestramente. “Allora è finita. Forza uccidimi” dice.

Mi metto a ridere. “Ma perché sei così impaziente si può sapere?” gli dico avvicinandomi. “Non vuoi assaporare il momento della vendetta?” mi metto di fonte a lui e mi appoggio con le mani all’elsa della spada di Grifondoro. “E’ il colmo dei colmi, no? Harry Potter che muore, ucciso con la spada di Godric Grifondoro”. E’ davvero grandioso! 

Sollevo la spada e la guardo. La impugno saggiandone la pesantezza, i movimenti che riesco a compiere.

Guardo Harry, un rivolo di sudore gli cade dalla tempia. “E’ una bugia. Tu non sei mio fratello”.

“No? Io credo di si. I fratelli sono sempre diversi l’uno dall’altro, a quanto ha sentito. Mi sembra di essere abbastanza diverso da te e abbastanza simile per poter essere il tuo fratellastro” sorrido.

“Quindi vuoi uccidermi per una cosa che non ho fatto io” mi dice lui.

“No, Harry … no” spiego con pazienza scuotendo la testa. “Vedi … Voldemort sarà anche sfigato e incapace, ma alcune cose le capisce. Ed è stato proprio lui a farmi capire che tu sei esattamente uguale a James. Si, sei come lui …”.

“Sono fiero di essere come lui!” grida Harry.

“Lo so che tu non capisci. Ma uno dei motivi per cui devo farlo è questo: non posso permetterti di fare ancora del male a qualcuno. Io voglio bene a Ginny. Non voglio che tu la tradisca. Hai visto com’è finita con James e mia madre. Non farò passare ad un'altra persona le stesse cose che ho passato io. E siccome l’unico che può fare accadere una cosa del genere sei tu, l’unica maniera è ucciderti. Capisci Harry? E’ l’unica soluzione!”.

“No … tu sei pazzo! Sei pazzo! Che cosa ti hanno fatto?! Ma non capisci che stai delirando?!”.

Sospiro.“Scusa se farà male. Non l’ho mai fatto, ma c’è sempre una prima volta, no?” dico spingendo Harry contro il camino e puntandogli la lama sul petto.

“Salutami papà” dico. E affondo la spada nella carne del mio fratellastro.

 

In quell’istante arrivò Draco. Trafelato e senza fiato. Appena vide la scena sbiancò dell’orrore.

“Non ti preoccupare Draco, è tutto a posto” disse Alan estraendo la spada dal corpo di Harry, che cadde, si divincolò un po’ in preda agli ultimi spasmi e poi si fermò, una pozza di sangue scuro e denso che si allargava sotto di lui. Gli occhi fissi a guardare il soffitto. Senza luce e vitrei.

Alan avanzò verso Draco, l’espressione tranquilla e la spada ancora in mano. “Me lo presti uno straccio per pulire?” chiese cordialmente.

Huaaaa!! Harry è morto! B'è ... non è la prima volta che lo vedo succedere in una fan fiction *annuisce alla Sherlock Holmes*, solo che tutte quelle che ho visto io sono Alternative Universe dove lui è già morto e Voldemort ha preso il comando del mondo. B'è ... cosa saraà successo al povero (ma mica tanto) Alan? Ve lo dirò nell'epilogo fra un po' di giorni! Ciao!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: PattyOnTheRollercoaster