Il
tradito e il traditore
Schianto
Harry e lo spedisco fuori nel corridoio. Spezzo la sua bacchetta e, per
sicurezza, anche quella di Malfoy e quella di Voldemort. Mi avvicino a
Harry e
lo guardo dall’alto, ha battuto la testa, mi pare,
è un po’ confuso.
“Devo
raccontarti la storia di cui parlava Voldemort. Comincerò
dall’inizio” gli
dico.
“E
così
ecco che è spuntato il fratello bastardo” gli dico
ridendo.
In
effetti è una storia molto divertente. Io la trovo buffa e
anche interessante.
Io sono interessante quindi.
Penso
che questa storia però non sia piaciuta a Harry. Intanto che
gliela raccontavo
gli ho legato le mani e i piedi, così non può
scalciare né dare sberle a
nessuno. Ora sta seduto su uno dei divani del salotto, quello dove
sedeva Voldemort.
Proprio quello. Non so se ci ha fatto caso, ma io l’ho messo
lì apposta. Il
motivo è chiaro. Comunque mi sembra arrabbiato, mi guarda
per un po’ e poi si
mette a urlare. “No! No non è vero! Stai dicendo
un mucchio di cazzate! Sei
pazzo!”.
Wow! Non
avevo quasi mai sentito dire a Harry delle parolacce. Devo averlo
sconvolto
parecchio.
Mi
siedo sul bracciolo affianco a lui e comincio a giocherellare con la
bacchetta.
“Sai,
puoi fare quello che ti pare. Crederci o non crederci, come preferisci.
Ma io
voglio farti capire una cosa” mi alzo.
All’improvviso mi sento euforico. “Voglio
spiegarti come era tutto programmato! Voglio che tu sappia …
che la tua morte
era una cosa prevista” dico appoggiando le mani su entrambi i
braccioli della
poltrona, guardando Harry fisso negli occhi.
“Io
non
ti voglio ascoltare!”. Harry è di malumore oggi.
“Oh,
tu
mi ascolterai! E ascolterai bene” mi siedo a gambe incrociate
di fronte a lui,
ora è più in alto di me, seduto sulla poltrona.
Non mi piace.
Mi
sposto e mi siedo affianco a lui.
“Non
ho
mentito sul fatto di non aver raccontato tutto a Voldemort”
comincio …
Dopo
essere stato a Villa Malfoy Alan prese una decisione. Nessuno dei due
sarebbe
sopravvissuto. La profezia non si sarebbe avverata come tanti
speravano, avrebbe
subito un leggero cambiamento.
Per
permettere però al suo piano di funzionare doveva essere
sicuro di uccidere
tutte le parti di Voldemort rimaste sparse per il mondo.
Scoprì
quali erano gli Horcrux, andò ad Hogwarts a cercare il
diadema di Priscilla Corvonero
e con un inganno entrò nella camera blindata dei Lestrenge
dove prese la Coppa
di Tassorosso.
Voldemort
non seppe mai del furto, o dell’uccisione di qualche parte di
sé stesso. Aveva
lasciato Alan libero da subito, lo credeva un alleato che non avrebbe
mai
potuto tradirlo, perché aveva capito che era accecato dalla
vendetta. Aveva
visto nei suoi occhi l’odio immotivato per Harry Potter, che
non aveva nessuna
colpa nel sua dramma familiare, e trovò in lui un perfetto
complice che avrebbe
fatto il doppiogioco.
La
parte difficile del piano fu uccidere gli Horcrux, ma una volta
scoperte le
sostanze per ucciderli, non esitò un secondo.
Il
medaglione non era stato un problema: aveva sottratto a Kreacher il
medaglione
falso che Harry gli aveva regalato, e, durante uno dei turni che
Hermione aveva
suggerito di fare a causa del malumore che coglieva ognuno di loro
quando
avevano il medaglione, lo scambiò, e nessuno se ne accorse.
Poco tempo prima
Ron se ne era andato, e il malumore c’era perennemente, con o
senza Horcrux.
Alan
aveva distrutto il medaglione senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Aveva
solo il serpente ancora sulla lista, poi sarebbero finiti.
Intanto
Voldemort si era messo in contatto con lui, e gli aveva detto
dell’imboscata
che intendeva fare a Godric’s Hollow. Gli disse di convincere
Harry ad andare lì,
che sicuramente non avrebbe resistito alla voglia di vedere il posto
dove
abitavano i suoi genitori.
“E da
qui la storia la sai pure tu!” mi stiracchio e guardo Harry,
che mi osserva allibito,
forse un po’ spaventato.
E’
patetico. Uguale a nostro padre! Ora che nessuno lo guarda
può dimostrare di
avere la paura più nera. Ma in pubblico, no, mai! Un Potter
deve essere sempre
coraggioso, deve essere il perfetto Grifondoro!
“Sono
contento che Piton abbia ucciso Nagini, mi ha tolto un pensiero.
Davvero non
avrei avuto idea di come fare, pensavo di farla fuori dopo che tu
avessi ucciso
Voldemort. Questa è fortuna sfacciata! Sto diventando quasi
come te,
fratellino: fortunato ed egoista! Come lo era …
papà”.
“Sta
zitto!” Harry sputacchia un po’ di saliva quando
urla. “Sta zitto non sai
quello che dici! Mio padre non era così! Non era un egoista
e non tradiva mia
madre!” si agita talmente tanto che cade bocconi sul
pavimento.
Neanche
mi sforzo di tirarlo su. Mi metto affianco a lui e gli parlo
nell’orecchio.
“Sai
quel’è l’altra cosa che sono riuscito a
prendere nella camera blindata dei
Lestrenge? … La spada” mi viene davvero da ridere,
non so perché ma la trovo
una situazione buffissima! “Ora te la faccio
vedere!”.
Vado a
prendere le mie cose dove le avevo lasciate arrivando a Villa Malfoy.
Sono
vicino alle scale, dove c’è uno sgabuzzino. I
Malfoy avranno perso l’onore ma
non la classe. Hanno ancora quell’aria altezzosa di
superiorità e di disprezzo,
ma devono mantenere un contegno elegante, perciò quando sono
arrivato mi hanno
fatto mettere la borsa al suo posto.
Ecco,
l’ho
trovata!
Torno
in salotto dove vedo che Harry ha fatto molti passi avanti nel suo
piano di
fuga: ora è in piedi e cerca di arrivare al camino.
Chissà cos’ha pensato di
fare? Mi fermo a guardarlo appoggiato alla parete. Non può
andare da nessuna
parte!
Lui in
uno dei suoi salti mi vede e si gira maldestramente. “Allora
è finita. Forza
uccidimi” dice.
Mi
metto a ridere. “Ma perché sei così
impaziente si può sapere?” gli dico
avvicinandomi. “Non vuoi assaporare il momento della
vendetta?” mi metto di
fonte a lui e mi appoggio con le mani all’elsa della spada di
Grifondoro. “E’
il colmo dei colmi, no? Harry Potter che muore, ucciso con la spada di
Godric
Grifondoro”. E’ davvero grandioso!
Sollevo
la spada e la guardo. La impugno saggiandone la pesantezza, i movimenti
che
riesco a compiere.
Guardo
Harry, un rivolo di sudore gli cade dalla tempia.
“E’ una bugia. Tu non sei mio
fratello”.
“No?
Io
credo di si. I fratelli sono sempre diversi l’uno
dall’altro, a quanto ha
sentito. Mi sembra di essere abbastanza diverso da te e abbastanza
simile per
poter essere il tuo fratellastro” sorrido.
“Quindi
vuoi uccidermi per una cosa che non ho fatto io” mi dice lui.
“No,
Harry … no” spiego con pazienza scuotendo la
testa. “Vedi … Voldemort sarà
anche sfigato e incapace, ma alcune cose le capisce. Ed è
stato proprio lui a
farmi capire che tu sei esattamente uguale a James. Si, sei come lui
…”.
“Sono
fiero di essere come lui!” grida Harry.
“Lo
so
che tu non capisci. Ma uno dei motivi per cui devo farlo è
questo: non posso
permetterti di fare ancora del male a qualcuno. Io voglio bene a Ginny.
Non
voglio che tu la tradisca. Hai visto com’è finita
con James e mia madre. Non
farò passare ad un'altra persona le stesse cose che ho
passato io. E siccome l’unico
che può fare accadere una cosa del genere sei tu,
l’unica maniera è ucciderti.
Capisci Harry? E’ l’unica soluzione!”.
“No
…
tu sei pazzo! Sei pazzo! Che cosa ti hanno fatto?! Ma non capisci che
stai
delirando?!”.
Sospiro.“Scusa
se farà male. Non l’ho mai fatto, ma
c’è sempre una prima volta, no?” dico
spingendo Harry contro il camino e puntandogli la lama sul petto.
“Salutami
papà” dico. E affondo la spada nella carne del mio
fratellastro.
In
quell’istante arrivò Draco. Trafelato e senza
fiato. Appena vide la scena
sbiancò dell’orrore.
“Non
ti
preoccupare Draco, è tutto a posto” disse Alan
estraendo la spada dal corpo di
Harry, che cadde, si divincolò un po’ in preda
agli ultimi spasmi e poi si fermò,
una pozza di sangue scuro e denso che si allargava sotto di lui. Gli
occhi
fissi a guardare il soffitto. Senza luce e vitrei.
Alan avanzò verso Draco, l’espressione tranquilla e la spada ancora in mano. “Me lo presti uno straccio per pulire?” chiese cordialmente.
Huaaaa!! Harry è morto! B'è ... non è la prima volta che lo vedo succedere in una fan fiction *annuisce alla Sherlock Holmes*, solo che tutte quelle che ho visto io sono Alternative Universe dove lui è già morto e Voldemort ha preso il comando del mondo. B'è ... cosa saraà successo al povero (ma mica tanto) Alan? Ve lo dirò nell'epilogo fra un po' di giorni! Ciao!