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Autore: Cinzia N Spurce    21/06/2016    0 recensioni
[Stalia|Oneshot|743 parole]
«Sei tutto quello che non mi merito, tutta la felicità che ho rubato, tutto l'amore che ho ucciso.»
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note: Lo so che dovrei essere qui con un'altra raccolta, ma l'ora di silenzio in cui la malfidata a cui bado dormiva a fatto uscire fuori sta roba. Giusto perché voglio essere previdente e lungimirante: sti due sono un filino OOC,  sti due sono Stalia (forse dovevo dirlo come prima informazione), sti due sono l'amore e io dovevo scrivere qualcosa su di loro per recuperare le due quasi pre-slash Sterek.
Ci rivediamo giù!

Salvation

 

 

Quella è una cosa che Stiles ha sempre amato di Malia, la capacità che ha di mandargli in black out il cervello, con le sue piccole attenzioni, con i suoi gesti disattenti, con la sua irriverente schiettezza.
Ama guardarla in cucina, con una sua maglia di Star Wars addosso, a coprirle a malapena le cosce, rannicchiata su una sedia, con la testa appoggiata su un ginocchio.
In quelle mattine, quando tutto sembra troppo tranquillo, pure Beacon Hills, Stiles si concede il tempo per restare a guardarla senza dire nulla, assolutamente nulla. Si appoggia allo stipite della porta e l’ammira nella sua genuina bellezza, senza fronzoli a coprirla.
«Perché mi stai fissando?» ama anche il fatto che lei spesso non si renda conto di quanto effetto abbia su di lui. Ogni dannata volta resta inebetita dal suo sguardo, cerca di coprirsi, cerca di nascondersi.
Una volta gliel’ha anche chiesto: «Perché lo fai?»
Lei ha riposto che era un’abitudine da coyote, cercare di nascondersi per sfuggire a chi le dava la caccia, per sopravvivere. Allora Stiles l’ha solo abbracciata forte, l’ha coperta con le sue mani, ha lasciato che lei seppellisse il viso nell’incavo del suo collo, perché quella conca bianca e perfetta, aveva sussurrato Malia durante una notte di luna piena, sapeva di casa, famiglia, protezione e salvezza.
«Sei tutto quello che non mi merito, tutta la felicità che ho rubato, tutto l’amore che ho ucciso.»
E Stiles l’ha baciata, a fondo e a lungo, tra sofferenza e sollievo.
«Ti meriti tutto» le dice sulle labbra, in un scontro di respiri, circondandole il viso con le mani e appoggiando la fronte contro la sua, «tutto quello che il mondo ti ha strappato via, tutto quello che pensi di non meritare.»
Le parole di Stiles sono un soffio rigenerante sulle sue ferite aperte, lo guarda negli occhi, quei pozzi di ambra così caldi e ingenui, così profondi da trascinarla fuori dal suo inferno fatto da morti a causa sua e genitori assassini, da notti fredde e trappole mortali.
Stiles sa di salvezza, quella che più volte le ha regalato, in una riserva gelida, nello scantinato di un manicomio, tra le lenzuola di un letto mai del tutto freddo.
Stiles sa di casa, ha il tipico profumo dell’appartenenza e della serenità, della gioia e della vita.
Stiles sa di famiglia, di amore e di vita, quella che è ricominciata quando ha ripreso sembianze umane, quella che ha imparato ad apprezzare in mezzo a troppi rumori e battiti frenetici, quella che ha saputo assaporare al termine di una battaglia senza morti o feriti.
Stiles sa di umanità, quella che lei ha perso.
«Sei la mia parte umana, tutto quello che non mi rende un mostro» sussurra prima di baciarlo, tra disperazione e tormento.
Stiles l’ha accettata, quella sua parte oscura che aleggia in maniera tetra è distinta dentro di lei, non sa se è per i traumi, per qualcosa che si porta dentro, per il DNA che non ha scelto o per semplice compulsione, sa solo che esiste e che Malia è stata tanto coraggiosa da porgergliela tra le mani in maniera del tutto sincera.
Non si è mai nascosta, lei.
Stiles l’ha accettata per frenarla, per guarirla.
Malia pensa di averlo macchiato, a volte.
Stiles ringrazia qualsiasi divinità esista per avergli concesso quella macchia, se questa è servita a portarlo a lei.
Malia crede di essere pericolosa, spesso, ha paura di fargli male, nelle notti di plenilunio resta terrorizzata e rannicchiata nella cella, con la paura folle di squarciarlo, di annientarlo, di ucciderlo, come ha ucciso qualsiasi cosa prima di allora.
Stiles ha la pazienza dei carnefici e la tenacia dei santi, durante quelle notti, quando a dispetto di tutto le si pone di fronte senza rispettare le dovute distanze e quando del tutto trasformata le accarezza gli artigli per dirle che ama anche quello, di lei. Ama tutto quello che può dargli, anche il dolore.
Malia ha paura di perdersi, con lui.
Stiles ha voglia di annientarsi, dentro di lei.
Malia ama Stiles per la boccata d’aria fresca che rappresenta nella sua vita.
Stiles ama Malia per tutti quei momenti di rara spensieratezza che ha introdotto nella sua vita.
Malia lo ama per salvezza alla vita misera che avrebbe vissuto altrimenti.
E Stiles lo sa, perché la ama per gli stessi motivi, per la presenza salvifica in un baratro altrimenti infinito.
Stiles non è solo amore, è salvezza.
Malia non è solo vita, è salvezza.




Note 2.0: Sì, la mia prima Stalia, finalmente. Li ho amati così tanto che mi prudeva un po' non aver trovato ancora la giusto idea per scrivere di loro. Era comincito tutto da un prompt, poi il prompt è andtato a farsi benedire snaturandosi sempre più tanto che ho deciso di toglierlo e di far sì che fosse una flash/shot senza alcun vincolo. È orientativamente collocata nella quarta stagione, ci sono dei blandi riferimenti alla terza, tipo il fatto che il primo, effettivamente, a vederla nella forma di coyote sia Stiles e che nel sotterraneo del manicomio Stiles si fa possedere dal Nogitsune per salvare lei, sì perché lui avrebbe ancora potuto reggere, ne sono più convinta, è tipo verità di fede la mia. Sì, sono OOC perché sono entrambi meno Stiles e Malia del telefilm, meno sarcastici, meno divertenti, più adulti, ma io sono per le cose peeeeesanti, leggermente angst e terribilmente da "tagliamoci le vene per mettere a tacere questo dolore", anche se mi sto impegnando a essere divertente, giuro!
Sono per la libertà di shipping in ogni luogo e in ogni lago, probabilemente mi ritroverete con delle Sterek, o Stalia, o Malira o qualsiasi cosa, 'nsomma più ne shippo più mi diverto.
Va be', ciancio alle bande, spero vi piaccia.
Cinzia N.

 

 

 

 

   
 
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