Io la ricordo, la signora Laura. In tutta la sua raffinatezza e femminilità, con gli occhi verdi e le mani affusolate: io la ricordo. Era una bella donna, mai avuto dubbi a riguardo, e ancor più m’affascinava la sua storia contorta che dopo tante vicende di cattivo gusto la portarono ad abitare nell’appartamento sopra il mio, in un vecchio palazzo risalente agli anni ’40, in via Galetto numero 42.