Erano
già passate due ore da quando Cain era partito, in casa
Cullen regnava il
silenzio più assoluto, nessuno credeva ancora che il biondo
fosse partito “Non
posso crederci che se ne sia andato realmente, insomma Cain non
è mai scappato
di fronte alle difficoltà” disse Vergil, lui era
quello più affezionato a Cain,
lo conosceva da ben 52 anni e non erano mai stati separati a lungo
“Ma questa
volta è diverso Vergil, qui c’è in
ballo la vita di un essere umano” Sarah
aveva pienamente ragione e suo fratello aveva deciso di lasciare in
vita la
piccola Haley piuttosto che assecondare i suoi capricci, non sapeva se
lui ne
sarebbe stato capace. A un certo punto Alice iniziò a
urlare, tutti accorsero
attorno a lei che era seduta sul divano, Jasper
l’abbracciò forte e le chiese
“Che cosa hai visto Alice?” la vampira
sgranò i suoi occhi, strinse ancora di
più la mano con cui teneva Jasper e iniziò a
parlare “Haley avrà un incidente
in macchina, lei morirà se non facciamo qualcosa”
“Dove?” le chiese suo marito,
la veggente socchiuse gli occhi come per vedere meglio, poi fece un
lungo
sospiro “In una strada provinciale, in mezzo a un bosco,
vicino c’è un
ponticello e l’orologio dell’auto segna le
Per
Cain fu strano fare la strada del ritorno da solo, si era immaginato di
percorrerla insieme ai suoi fratelli e ai Cullen, dove al loro ritorno
Julian
ed Antea li avrebbero accolti con calore e invece il destino aveva
voluto
diversamente, alla fine aveva deciso di prendere la strada provinciale,
anche
se era la più lunga, ma dopotutto non aveva nessuno che gli
correva dietro.
Cercò di non pensare più al suo piccolo angelo,
ma ogni stazione radio non
faceva altro che trasmettere canzoni d’amore e tutta la
musica che aveva nei
suoi cd gli ricordava lei, per la prima volta aveva provato
l’amore, nei suoi
150 anni il suo cuore morto non aveva provato nulla se non affetto
verso la sua
famiglia, ma nessuna vampira gli aveva provocato
quell’effetto che gli
produceva Haley. Sapeva di averla ferita, ma era stato necessario per
poterla
salvare da lui e dal suo egoismo,quante volte si era immaginato di
affondare i
suoi canini in quel collo morbido e bianco, per trasformarla come lui,
ma al
solo pensiero di doverla trasformare in un mostro il suo istinto
scemava e
provava ribrezzo per se stesso. Fu riportato alla realtà dal
suo cellulare che
suonava, notò il nome di Rosalie e uno strano brivido gli
percosse la spina
dorsale “Cain meno male che hai risposto, Haley è
in pericolo, tra meno di
venti minuti avrà un incidente automobilistico nella strada
provinciale che
stai percorrendo tu, Alice ha visto che è vicino a un
ponticello” –merda-
pensò il biondo, senza volerlo gli
uscì un
ringhio “Ho capito è a quaranta minuti da dove
sono ora, di a Vergil ed a
Edward di affrettarsi verso il posto, loro potrebbero rintracciarla
prima”
perché quella stupida aveva deciso di seguirlo?
“Carlisle mi ha detto di dirti
che il padre di Haley è morto questa mattina” ora
capì il perché, che essere
egoista, il suo ego aveva pensato che lo stesse facendo per lui e non
perché
voleva fuggire dalla cittadina dove i suoi due genitori erano morti.
Fece subito
inversione e schiacciò al massimo l’acceleratore,
doveva assolutamente arrivare
in tempo, doveva salvarla, non si sarebbe mai perdonato se lei fosse
morta,
maledì il destino, guardò il suo orologio e vide
che purtroppo mancavano solo
due minuti, nella sua esistenza da vampiro non aveva mai pregato, ma
quella
volta lo fece, purtroppo iniziò a sentire l’odore
di pneumatici bruciati e a
vedere un leggero fumo provenire da dietro alla curva e li vide una
macchina
completamente sfasciata contro un albero. Scese velocemente
dall’auto iniziando
a urlare il nome della ragazza, si avvicinò cautamente alla
portiera anteriore e
attraverso il vetro vide Haley riversa sul sedile del guidatore, il
viso era
una maschera di sangue, la sua disperazione fu più forte
dell’istinto da
predatore, con una sola mano sradico la portiera e la tirò
fuori dalle lamiere.
Si allontanò di qualche metro dalla macchina per sedersi
contro il tronco di un
albero “Haley piccola mi senti?” il corpo della
ragazza ebbe un piccolo
fremito, lentamente aprì gli occhi, le pupille erano
dilatate, Cain le tolse
con una dolce carezza i capelli impregnati di sangue che gli si erano
appiccicati al viso, la vide aprire la bocca un paio di volte, la sua
piccola
mano si posò sul viso del vampiro e con un sospiro gli disse
“Sono in paradiso…
Cain ti amo” “Shh non parlare tra poco
arriverà Carlisle e ti curerà” ma sul
volto di Haley spuntò un sorriso amaro, il sorriso di chi
aveva capito che
ormai non vi era più nulla da fare, nella disperazione
più totale Cain si chinò
su di lei e iniziò a singhiozzare.
“Merda
siamo arrivati troppo tardi” urlò Vergil, davanti
a loro trovarono la macchina
di Haley completamente sfasciata, Isabella vide anche la macchina del
fratello,
si guardò in giro freneticamente e notò la figura
di Cain vicino a un albero,
velocemente gli si avvicinò seguita dagli altri. Sapeva che
non si sarebbe mai
dimenticata della scena che le si era presentata di fronte, Cain chino
sul
corpo inerme della ragazza di cui si era innamorato che singhiozzava
“Cain non
è ancora morta, portiamola da Carlisle così
potrà trasformarla”gli urlò tutti
percepivano il debole battito del cuore di Haley, ma il biondo scosse
la testa
“Piantala di fare il coglione, lo so a cosa stai pensando,
che diventerà un
mostro, ma dimmi preferiresti che morisse o che continuasse ad amarti
nella
dannazione? Saresti capace a vivere per l’intera esistenza
con questo peso e
senza di lei?” alle parole di Vergil il biondo
alzò il suo sguardo e sembrò
rinvenire, la guardò un’ultima volta
“Hai ragione, forza muoviamoci” “Non
arriveremmo in tempo, devi trasformarla qui e ora” gli disse
Edward, che gli si
avvicinò sussurrandogli “Non ti preoccupare ti
fermerò io nel caso non
riuscissi a staccarti da lei” Isabella nel frattempo dovette
allontanarsi
insieme a Jasper, Vergil ed Emmett, l’odore di tutto quel
sangue le aveva
leggermente annebbiato la mente, ma grazie all’odore di fumo
riuscì ad
acquistare un po’ di lucidità, tanto che
potè seguire la scena da lontano.
Cain
passò per un’ultima volta la sua mano sul viso
della ragazza, poi si abbassò
lentamente sul collo della ragazza “Perdonami se
puoi” le sussurrò, affondando i
canini in quella carne tenera, immediatamente il dolce nettare
inondò la sua
bocca, non aveva mai assaggiato del sangue così buono, si
sentì preso da una
certa frenesia mentre il mostro di lui non faceva altro che gioire
“Cain basta
o la ucciderai” in lui si scatenò una lotta
interiore, il mostro non voleva
staccarsi, ma la sua coscienza gli diceva di mollare la presa, poi
nella mente
gli apparve il viso di Haley che gli sorrideva e riuscì a
staccarsi. Edward lo
guardò con orgoglio, lo aiutò ad alzarsi, ma
quando cercò di prendere la
ragazza tra le sue braccia gli disse che non ve ne era bisogno, Vergil
salì
nell’auto del fratello dicendo che l’avrebbe
riportata a casa, mentre Jasper ed
Emmett si sarebbero preoccupati di far cadere la macchina nella
scarpata “Per
il certificato di morte ci penserà Carlisle, ora andiamo a
casa” Bella guardò
il fratello contenta, dopotutto lei sapeva che non avrebbe mai
rinunciato a
Haley e iniziò a correre davanti ai due ragazzi. Purtroppo
il viaggio di
ritorno fu più difficile, il veleno aveva già
iniziato a propagarsi nel corpo
di Haley, che si agitava tra le braccia di Cain, Esme li aspettava
già davanti
all’ingresso, si portò una mano alla bocca, ma
riacquistò subito la sua
lucidità “Carlisle si sta già occupando
di tutto, Cain portala pure nella mia
stanza” gli disse la mamma vampiro, ma lui la
ignorò portandola in camera sua,
la stese delicatamente sul letto, mentre la bionda non faceva altro che
dimenarsi e a urlare di dolore “Sarah prendimi la siringa
numero due, Vergil tu
prendi la fiala numero tre nel mio frigo, Bella, Esme ed Edward
tenetela ferma”
i Cullen guardarono straniti Cain, mentre Bella gli fece segno di
eseguire, in
un nano secondo i due portarono gli oggetti al biondo, sia Edward che
Esme
notarono lo strano liquido verde nella siringa, velocemente Cain fece
una
iniezione nel braccio di Haley, dopo qualche secondo la ragazza smise
di
dimenarsi e a iniziare a respirare quasi normalmente “Che
cosa le hai dato?”
gli chiese il vampiro dai capelli color rame “E’ un
siero creato dal nostro
veleno, permette di attenuare il dolore, l’abbiamo creato al
castello” poi Cain
si sedette a terra vicino al letto, prese una mano inerme di Haley e la
baciò
tenendola stretta a se, in quel momento a tutti parve che il biondo
dimostrasse
la sua vera età, era la rappresentazione vivente della
stanchezza. Alice entrò
nella stanza come se stesse danzando, tra le mani teneva un vestito
rosa,
mentre Rosalie la seguì a ruota con in mano una bacinella
d’acqua “Scusate ma
credo che sia il caso di lavarla” disse innocentemente il
folletto per far
allontanare il biondo dal corpo di Haley. A malincuore Cain
uscì dalla stanza
lasciando all’interno solo le vampire, tranne Bella che aveva
preferito uscire
dalla stanza dicendo che vi era troppo odore di sangue, poco dopo
arrivarono
anche Carlisle, Emmett e Jasper, tutti e tre cercarono di rassicurare
la
famiglia “Abbiamo provveduto a tutto, la zia di Haley era
disperata, in poche
ore ha perso sia il fratello che la nipote”
sintetizzò il più anziano dei
vampiri, sembrò che Cain non lo avesse neanche sentito, non
faceva altro che
rimanere immobile sul divano a fissare le sue mani che erano tinte di
sangue,
come la sua maglietta blu, Isabella gli si avvicinò
lentamente e lo abbracciò a
se baciandogli la nuca “Non è colpa tua,
è stato il destino a volerlo, tu l’hai
salvata” il corpo di Cain ebbe un fremito, dalla sua gola
scaturì un ringhio
mostruoso, per poi ridere istericamente, sembrava quasi un pazzo
“Salvata? L’ho
condannata vorrai dire, io sono un essere abominevole, ho preferito
trasformarla per un mio capriccio anziché lasciarla
andare” un sonoro schiaffo
arrivò sulla guancia del biondo a farlo fu Bella, gli occhi
della vampira lo
guardavano duramente e le sue mani tremavano, Edward le si
avvicinò ma prima
che potesse toccarla sibilò al fratello “Piantala
di fare la vittima! Piantala
di sentirti un mostro! Perché una volta nella tua vita non
provi a essere
felice? Da quando ti conosco non hai fatto altro che startene rintanato
nel tuo
guscio, ma da quando hai incontrato quella ragazza non fai altro che
essere più
rilassato e felice, dio mio Cain lasciati amare”
Immobile,
Haley sembrava una bambola di porcellana stesa sul letto, il vestito
rosa la
rendeva ancora più bella e i capelli color grano erano
sparsi come una nuvola
sul cuscino, Cain si era seduto per terra con la schiena contro il
letto e
teneva in una sua mano la mano destra della ragazza, rimase in quella
posizione
per tre giorni interi,qualche volta Carlisle o Edward sbirciavano dalla
porta
per vedere se tutto andava per il verso giusto. Vergil aveva spiegato a
tutta
la famiglia Cullen la nascita del siero, che Cain aveva iniettato alla
bionda,
da quanto avevano capito a crearli furono lo stesso Cain e Julian, i
due
avevano estratto il loro veleno e con delle composizioni chimiche
“A me arcane”
aveva sottolineato il moro, infine avevano ottenuto un siero che era
capace di
alleviare il dolore causato dal veleno della loro specie “Non
lo hanno mai
testato su esseri umani in fase di trasformazione”
ribadì con enfasi Vergil “Ma
allora come faceva sapere Cain che il siero sarebbe
funzionato?” chiese con
curiosità Carlisle, che sembrava totalmente affascinato
dalla scoperta di Cain
e di Julian, Sarah fece un mezzo sorriso per poi rispondere
“L’hanno testato su
loro stessi, quei due pazzi si sono quasi massacrati a vicenda, avevano
ferite
per tutto il corpo, soprattutto morsi, quando si sono ritenuti
maciullati a
sufficienza si sono iniettati il siero. Erano così euforici
per la loro
scoperta, peccato che il divertimento finì a breve, quando
Antea scoprì cosa
avevano fatto gli fece una strigliata di capo” Isabella
iniziò a ridere
fortemente, mentre Vergil rabbrividì sul posto
“Nostra madre quando si arrabbia
è una belva” il discorso finì li, dato
che Alice aveva appena visto che Haley
si sarebbe svegliata tra due minuti.
Vergil
ed Emmett costrinsero il resto della famiglia a posizionarsi dietro di
loro,
mentre Cain e Jasper erano a pochi metri dalla ragazza, sembrava che
dormisse
ancora, ma a un certo punto inarcò la schiena e dopo venti
secondi si alzò di
scatto portandosi in posizione di difesa vicino all’armadio.
Gli occhi di Haley
vagarono per tutta la stanza, sembrava incuriosita ma allo stesso tempo
intimorita dalla loro presenza, poi il suo sguardo si puntò
su Cain, i due si
fissarono in silenzio per qualche secondo, pian piano il biondo
iniziò ad
avvicinarsi alla neonata, mentre Jasper gli sussurrava di fare
movimenti cauti
“Haley ti ricordi di me?” la neo vampira
assottigliò lo sguardo, come se lo
stesse studiando, quando Cain le fui abbastanza vicino passò
una sua mano sul
viso del vampiro, uno strano sorriso si dipinse sul suo volto, mentre
il biondo
stava immobile, anche se la voleva toccare “Cain”
la voce della ragazza era
molto più armoniosa, come un dolce campanellino, Haley si
portò una mano sulla
gola quasi spaventata per quel cambiamento di tonalità,
mentre il vampiro le
prese una mano e sorridendole le disse “Si sono io, cosa
ricordi?” la vampira
chiuse gli occhi, la sua fronte si aggrottò leggermente, ma
riaprì gli occhi
dieci secondi dopo “Ricordo te, i Cullen, io che guido e un
cervo mi taglia la
strana e l’impatto, tu che mi porti fuori dalla macchina e
poi il buoi, mio
padre… o mio dio mio padre è morto devo andare
all’ospedale, aspetta ma io non
dovrei essere morta?” Emmett scoppiò in una
fragorosa risata e fu seguito a
ruota da Vergil, i due si beccarono un’occhiata minacciosa da
Cain, che sembrò
cercare le parole giuste “Cain fa in fretta, non so per
quanto tempo Haley
possa resistere al richiamo della sete” gli
suggerì Edward che era in ascolto
della mente della bionda “Si, in teoria sei morta, mentre in
pratica sei una
non morta” il biondo capì che Haley non stava per
nulla capendo a causa della
sua espressione interrogativa, mentre gli altri sghignazzavano
–Maledetti dopo
ve la faccio pagare- pensò rivolto ad Edward, fece un bel
respiro e le buttò di
getto “Noi siamo vampiri, ci cibiamo di sangue, ma noi siamo
diversi dagli
altri, ci cibiamo di sangue animale, credo che tu ora stia sentendo un
bruciore
fortissimo alla gola, bene quello è uno dei sintomi della
sete” la neo vampira
lo guardò sbalordita, poi posò il suo sguardo sul
resto della famiglia “Ora
capisco perché siete così belli, ma
perché mi avete trasformata?” -Domanda da
un milione di dollari- pensò il biondo, che deviò
la risposta dicendo che prima
doveva nutrirsi, in effetti
il corpo
della vampira era scossa da leggeri tremori sia Edward che Jasper
poterono
percepire una certa impazienza nella vampira. Ad andare a caccia con la
nuova
vampira furono Cain, Edward e Jasper, portarono Haley vicino a un
branco di
cervi e la lasciarono cacciare, la ragazza non aveva lasciato il tempo
a
nessuno dei tre di spiegarle come fare, appena aveva annusato
l’odore del
sangue proveniente dagli animali si era lanciata nella caccia, tanto
che alla
fine sterminò tutto il branco, Haley riuscì anche
a trovare un grosso leone di
montagna e abbatté pure lui. La neo vampira tentò
di allontanarsi, ma i tre
vampiri non ielo permisero, presa da quella frenesia iniziò
a ringhiare contro
di loro e saltò addosso a Cain, quando lui la prese per un
braccio,
fortunatamente Jasper ed Edward riuscirono a staccarla da lui, quando
Haley
notò la grossa ferita che aveva inferto sul petto di Cain si
accasciò a terra e
iniziò a singhiozzare ripetendo di scusarla “Haley
guardami, non mi hai fatto
niente, in pochi minuti la ferita si rimarginerà, guarda ho
già smesso di
sanguinare. È normale essere colti da questa frenesia
all’inizio, anzi tu sei
stata molto più brava di me. La prima volta che Julian
tentò di fermarmi gli
staccai un braccio” la bionda si tuffò tra le sue
braccia, mentre lui la
accarezzò amorevolmente i capelli “Sono sazia
possiamo tornare a casa” sussurrò
ancora nelle braccia di Cain.
Quando
arrivarono a casa Alice emise un urletto di disgusto “Ma dove
l’avete portata?”
in effetti il vestito rosa si era tagliato in vari punti e le gambe, le
mani e
i capelli della ragazza erano sporche di fango, Esme con fare materno
passò un
braccio attorno alle spalle di Haley e con dolcezza iniziò a
parlarle “Non ti
preoccupare, alla prima caccia capita a tutti, Emmett la prima volta
era
ricoperto quasi completamente di fango e della camicia rimase solo
qualche
brandello, mentre io avevo i capelli completamente scompigliati e pieni
di
foglie. Adesso fai una bella doccia così poi possiamo
parlate tranquillamente”
dicendo ciò accompagnò la neo vampira al bagno di
sopra, era tipico di Esme si
era già affezionata come una madre a quella ragazza. Nel
frattempo tutti
aspettarono con trepidazione il ritorno della nuova sorella e di Esme,
mentre
Alice corse al piano di sopra dicendo “Voglio farle mettere
quel bel vestito”
ormai l’intera famiglia aveva capito che Haley sarebbe stata
la nuova bambola
di Alice, l’unica cosa che poterono fare era pregare per lei.
Dopo un’ora Haley
si ripresentò nel salone, sembrava leggermente intimorita,
Cain staccò immediatamente
gli occhi dal suo libro per guardare la creatura che aveva di fronte
–Bellissima- pensò “Haley sta qui ferma
al centro della stanza” dicendo ciò
Alice portò un’enorme specchio davanti alla
ragazza, che rimase stupita da ciò
che si riflette, una bellissima ragazza di sedici anni, con un bel
vestitino
bianco, i capelli color grano dritti come spaghetti, i lineamenti
spigolosi, ma
allo stesso tempo armoniosi, solo gli occhi la inquietarono, rossi
color rubino
“Non ti preoccupare, tra qualche mese diventeranno come i
miei” le disse Cain,
ma Haley puntò il suo sguardo su Vergil e Sarah che erano
teneramente
abbracciati sul divano “Perché non torneranno
più del mio coloro naturale,
insomma loro due non hanno il tuo stesso colore degli occhi?”
Vergil ridacchiò
leggermente, poi si avvicinò allo specchio dove la
diversità tra i loro occhi
si poteva vedere benissimo, l’ora fuso di Cain, il color
rubino di Haley e il
cielo di Vergil “Ne io e ne Sarah sappiamo perché
abbiamo mantenuto il coloro
naturale dei nostri occhi, secondo Cain può essere per un
diverso processo
della trasformazione, ma secondo Julian può essere
perché eravamo legati in
qualche modo ad essi nel nostro passato. Bene io vado in garage se
avete
bisogno di me fate un fischio” in pochi minuti il salone si
svuotò, ognuno si
era inventato qualcosa da fare e lasciarono da soli i due ragazzi, uno
strano
imbarazzo era sceso nel salone, Haley iniziò a torturarsi il
labbro inferiore e
con una mano iniziò a stropicciare un lembo del vestito,
mentre Cain continuava
a fissarla “Mi spiace, non avrei dovuto trasformarti e lo
capisco se mi stai
odiando” immediatamente la bionda alzò lo sguardo
sul suo interlocutore, ognuno
si immerse negli occhi dell’altro “Ti sei pentito
di avermi trasformata? Io
invece ti ringrazio, sai quando mi tenevi tra le tue braccia, vicino
all’albero, ho desiderato con tutte le mie forze di vivere,
volevo continuare
ad amarti. Non ti preoccupare non ti starò tra i piedi,
capisco che tu non mi
ami e non voglio costringerti a rimanermi accanto per pietà
e” ma Cain non la
lasciò finire le mise un dito sopra le labbra e con uno
strano sorriso iniziò a
parlare “Quanto sei sciocca, pensavo fossi più
acuta, veramente credi che non
ti ami? Insomma tutti i segnali erano più che
chiari” la vampira strabuzzò gli
occhi, si guardò in giro in modo confuso “Ma
allora perché te ne sei andato e
mi hai rifiutato?” Cain alzò gli occhi al cielo
divertito mentre le rispondeva
“Perché avevo paura di ucciderti, oggi hai avuto
su te stessa la prova di quanto
siamo potenti noi vampiri, con una sola carezza potevo spezzarti il
collo e per
non parlare della tentazione del tuo sangue, ti amo così
tanto che ero disposto
a lasciarti andare per poter permetterti di avere una vita normale e
invece il
destino ha messo il suo zampino, ma adesso ti chiedo, tu vuoi ancora
veramente
passare l’eternità con me?” Haley
sorrise felice a quel ragazzo, perdon
vampiro, dall’espressione perennemente scocciata, ma allo
stesso tempo tanto
dolce e bisognoso di essere capito e amato, gli mise una mano sul viso
e
l’altra sul petto dicendogli “Non posso immaginare
la mia esistenza senza di
te” Cain sospirò rumorosamente, poi col suo
sorrisino furbetto le rispose “
Allora credo che dovremmo sopportarci per
l’eternità, perché neanche io posso
immaginare un mondo senza di te” infine suggellò
le sue parole con un casto
bacio sulle labbra della sua compagna, poi si guardarono ancora una
volta con
amore “Haley ti dispiace scusarmi un attimo, dovrei andare ad
occuparmi di
quegli spioni dei miei famigliari che ci stanno spiando da tutto il
tempo da
dietro la cucina” dicendo ciò il biondo gli diede
un ultimo bacio e partì
all’inseguimento degli altri che scappavano ridendo dalla
furia del biondo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto., devo ammettere che ormai mi sono innamorata della coppia Cain Hley (come se non si era capito!") . Ringrazio Shinalia per i complimenti e ilaila95 quando ho iniziato a scrivera la storia mi sono suibito ispirata ad Alex Pettyfer, che è un attore bellissimo!! Grazie anche a chi ha messo la mia storia tra i suoi preferiti e infine vi prego continuate a recensire^^!! Dimenticavo di dirvi che nel prossimo capitolo scriverò sul passato di Cain, Sarah e Vergil ! Un Bacio Miki87