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Autore: RedStar12    17/04/2009    5 recensioni
Salve a tutti! Tra una stesura e l'altra di "The owl. The lily. The vellum." la mia mente contorta ha partorita questa pseudo-fanfic. A voi giudicare, spero che vi piaccia.
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Valentina (Tina per gli amici), in seguito all'incidente in cui hanno perso la vita i genitori e il fratello, è paralizzata dalla vita in giù e costretta sulla sedia a rotelle. Non può muoversi senza aiuto e, a parte le quotidiane visite al caffè sottocasa e le rare gite in centro, è praticamente segregata nel suo piccolo appartamento nella periferia di Trieste, sua città natale.
Cosa potrebbero mai volere da lei quei loschi figuri appostati davanti alla sua porta in attesa che lei esca?
Chi sono quei misteriosi ragazzi che da mesi la vegliano e la proteggono, come degli angeli custodi?
Qual'è il segreto che la sua famiglia, in apparenza così normale, le ha tenuto nascosto per quasi diciotto anni?
Genere: Romantico, Azione, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 - Revelations Premetto che questo chap può far venire l'infarto, provocare un arresto cardiaco, svenimenti con tanto di bava, epistassi nasale, ecc., tutte quelle cose che succedono quando una fangirl si emoziona o vede scene da sbavo...

I was stained, with a role, in a day not my own

But as you walked into my life you showed what needed to be shown
And I always knew, what was right, I just didn't know that I might
Peel away and choose to see with such a different sight

And I will never see the sky the same way and
I will lear to say goodbye to yesterday and
I will never cease to fly if held down and
I will always reach too high 'cause I've seen, 'cause I've seen twilight
(Vanessa Carlton, Twilight)

Capitolo 6: Revelations - Part One

-Svegliati piccola... per favore... svegliati...-
Tin si risvegliò dopo quelle che sembrarono delle ore, sentendo una mano calda che stringeva la sua, accarezzandone delicatamente il palmo con il pollice. Riaprì faticosamente gli occhi, sbattendo un pò le palpebre per snebbiarsi la vista e cacciare l'insistente bruciore, dettato dalle lenti a contatto. Quando la sua vista tornò alle condizioni normali, nel suo campo visivo comparve il viso di un ragazzo che conosceva fin troppo bene. Avrebbe riconosciuto quegli occhi azzurro cielo dovunque, anche senza le lenti a contatto o gli occhiali, tanto quel colore era intenso e luminoso.
-Menonale, stai bene!- esclamò Milo, sollevato, illuminandosi in un sorriso che avrebbe fatto collassare una ragazza con il cuore più debole di quello di Tina, che comunque fu sulla buona strada per andare in ricovero permanente in sala rianimazione.
-Ugh... che è successo? Mi ha investito un tram?- domandò la ragazza, portandosi una mano sulla testa, che le sembrava pesante come un macigno. Milo scoppiò a ridere -Non proprio, sei semplicemente svenuta dopo che quel fottutissimo omuncolo aveva tentato di ucciderti- le disse senza peli sulla lingua. Al solo ricordo di ciò che le era successo prima di svenire a Tina semrò di sentire nuovamente le dita gelide di Nosferatu stringerle nuovamente la gola. Deglutì a vuoto, tornando a fissare gli occhi limpidi del ragazzo, che le restituirono un briciolo di coraggio -Che fine ha fatto... quel mostro?- chiese, guardandosi attorno in modo circospetto, come se temesse che il brutto figuro potesse sbucare improvvisamente fuori dall'armadio, da sotto il letto o da dietro il divano.
-Il bestio se l'è svignata poco dopo che sei svenuta, si è gettato dalla finestra e si è allontanato prima che potessi inseguirlo- la rassicurò, notando il suo sguardo ansioso. Tina trasse un sospiro di sollievo -Grazie per essere rimasto...- sussurrò flebilmente, lievemente imbarazzata. Il ragazzo piegò la testa di lato, lasciando ricadere la lunga chioma ribelle sulla spalla destra -E' stato un piacere...- disse semplicemente, voltandosi per aprire la finestra della camera per far entrare un po' d'aria -Tra parentesi, non pensavo avessi il sonno tanto pesante, specialmente data la quantità di adrenalina che dovevi avere nel sangue. Hai dormito ininterrottamente per dieci ore di fila- le disse, scostandosi qualche ciocca più ribelle delle altre dagli occhi.
Tina spalancò gli occhi -Di-dieci ore?- ripetè a pappagallo, stupita. -Eh sì carina, sono ormai le nove del mattino, e quando sono arrivato io erano da poco le undici di sera- le spiegò, facendola andare letteralmente in escandescenza. Anche se detto per prenderla in giro, il termine "carina" era pur sempre un complimento, almeno per lei. Ma l'imbarazzo le passò quando si ricordò l'ora: le nove di mattina!
-Omiodio! A quest'ora Barbara avrà fatto il diavolo a quattro, sono in ritardoooo!- esclamò, sobbalzando sul letto. Già si immaginava i rimproveri di Barbara, fuori dalla porta che camminava avanti e indietro, come quando era nervosa. Milo, al contrario di Tina, era invece rilassato e tranquillo -Barbara è passata sotto casa tua verso le otto e mezza. Le ho detto che per oggi non serve che venga, perchè mi occuperò io di te- le disse, tranquillo. Tina sbuffò -Tipico di Barbara, fa tanto la mamma apprensiva, ma basta che uno dimostri di volermi bene per guadagnare la sua completa fiducia- borbottò, risentita. Milo fece spallucce, come se la faccenda non lo riguardasse. Rimase a guardare fuori dalla finestra, appoggiato con disinvoltura sul muro, per quelle che a Tina, intenta contemplarlo (anche se il termine più adatto sarebbe stato "mangiarselo con gli occhi"...), sembrarono delle ore, finchè non si lasciò sfuggire un sospiro, voltandosi nuovamente a guardare la ragazza che aveva salvato ben tre volte -Non dovrei trovarmi qui, tecnicamente...- mormorò, abbastanza forte perchè lei lo sentisse.
Tina sorrise furbescamente -Ma tu, se ho capito bene, non sei un soggetto che sta molto volentieri alle regole...- disse, fissandolo negli occhi. Milo sostenne il suo sguardo, ridacchiando -Hai ragione, infatti.- disse, prima di riprendere da dove si era fermato -Quindi ora dissobbedisco alla regola di tenerti d'occhio da lontano e per oggi mi auto-eleggo tuo tutore... sempre se tu sei d'accordo-
Dire che Tina spalancò gli occhi in quel preciso momento è puro eufemismo. Certo che era d'accordo! D'accordissimo! Non avrebbe chiesto di meglio che passare un'intera giornata con il ragazzo dei suoi sogni come tutor. Calma Tina, calma e sangue freddo, altrimenti qui ci crepi d'infarto... ma chi se ne fotte! Yauuuuuuuuuuuuuuuuuu!
-Ce-certo che sono d'accordo Milo...- balbettò al colmo dell'emozione. Quello era troppo per lei, non sapeva neanche come avesse fatto il suo povero cuoricino a non fermarsi di botto. Milo incarcò un sopracciglio, inclinando la testa sulla spalla (un gesto che Tina si era scoperta adorare) -Sei strana. Molto strana.- borbottò, osservandola di sottecchi.
SBAM! Rumore secco di un peso non insignificante che cade dalle nuvole. -Eh?- fu l'unica cosa intelligente che Tina fu in grado di dire, fissando inebetita Milo, che sorrise -Non fraintendermi, non era mia intenzione offenderti. Trovo strana solo una cosa: tu mi conosci a malapena, per quello che sai potrei anche essere dalla parte di quei ceffi che vogliono farti la festa, ma ti fidi comunque di me al punto da permettermi di starti vicino. Tutto qui- si affrettò a spiegare Milo, accorgendosi dell'espressione allucinata e delusa della ragazza.
Tina sbattè un paio di volte le palpebre per rendersi conto di non aver sognato, poi tirò un impercettibile sospiro di sollievo, contenta che Milo non avesse pensato male di lei, e tornò a fissarlo negli occhi -E' un mio strano talento che ho fin da piccola. Mi basta guardare una persona negli occhi per capire se è buona o cattiva, qualunque sia il suo aspetto esteriore- spiegò, fissandolo più intensamente nei suoi occhi azzurro cielo -E nei tuoi occhi non ho visto cattiveria, quindi so che non sei un malintenzionato- concluse. Tutt'altro, ho visto ben altro nei tuoi occhi... arrossì impercettibilmente per quel pensiero, per niente da Valentina Fiorini, sempre indifferente per quanto riguardava le questioni sull'amore, argomento tabù per lei. Almeno finchè non aveva incontrato un paio di occhi azzurri che ora la stavano fissando con dolcezza, mista ad... ammirazione?
Improvvisamente l'aria fu squarciata da un boato alquanto sonoro. Tina imprecò trai denti, massaggiandosi lo stomaco, rossa come un peperone. Milo si portò una mano davanti alla bocca per nascondere una risatina divertita: quella ragazzina gli piaceva, davvero. Era carina anche con le guance rosse dall'imbarazzo. Scosse la testa per liberarsi di quell'ingombrante pensiero e si avvicinò al letto di Tina, sollevandola senza alcuno sforzo tra le braccia. Tina sobbalzò quando si sentì sollevare dal letto, non solo perchè era in pigiama estivo (una maglietta extra-large e un paio di shorts che si intravedevano a malapena)... -Ehi, che fai? Mettimi giù!- protestò, divincolandosi senza convinzione tra quelle braccia muscolose e rassicuranti.
Milo le sorrise maliziosamente -L'altro ieri, quando ti ho salvato la prima volta da quell'omuncolo, non ti era dispiaciuto tanto essere tenuta in braccio- le sussurrò all'orecchio, dirigendosi in soggiorno. Tina arrossì vistosamente, ma riuscì ugualmente a ribattere con una certa convinzione -Ero sconvolta da quello che mi era successo, non ho molto badato a questo. Mettimi giù!- ordinò infine.
-Come vuoi- disse allora Milo, con fare conciliante, adagiandola con delicatezza sul divano del soggiorno. Tina non ebbe neanche il tempo di dire "ah!" che il ragazzo le aveva voltato le spalle e si era diretto in cucina -Vado a prepararti la colazione. Tu non muoverti di lì!- le disse solamente, sparendo dietro la porta a vetri della cucina. Tina sbuffò, imbronciata, e si raggomitolò per benino sul divano, incrociando le braccia al petto -Come vuoi che faccia a muovermi? Sono paralizzata...- borbottò tra sè e sè. Anche se bello da morire, quel ragazzo a volte la faceva impazzire, con quel suo modo di fare seducente e innocente insieme. -Chissà dove saranno gli altri?- si chiese ad alta voce, stirando per un secondo le braccia in alto, stiracchiandosi.
-Gli altri chi?- chiese Milo, sbucando improvvisamente dalla cucina, con in mano un vassoio per la colazione. Tina sorrise trionfalmente sotto i baffi nel notare il vago tremito della voce e delle mani di Milo, così decise di rischiare -Gli altri ragazzi come te, quelli che mi stanno alle costole. Credo si chiamino... Cavalieri... o almeno così mi è parso gli abbia chiamati Nosferatu...- riflettè ad alta voce Tina, stringendo gli occhi in due microfessure per poter analizzare meglio le reazioni del ragazzo.
Milo sussultò leggermente nel sentire le parole di Tina. Questa ragazzina è più sveglia di quanto pensassimo, pensò Milo, posando il vassoio sul tavolo e portandosi due dita al viso, massaggiandosi le palpebre, riflettendo su come era meglio agire ora, che il loro segreto era stato "quasi" scoperto. Decise di giocarsi il tutto e per tutto, Camus gli avrebbe sicuramente fatto una bella ramanzina sulla sua scarsa capacità di mantenere l'anonimato ed i segreti più importanti, ma tanto ormai sapeva che Tina aveva iniziato a fiutare qualcosa. Prese con nonchalanche una sedia dal tavolo, la posizionò davanti a Tina, che si era girata (anche se faticosamente) su un fianco, e vi ci sedette sopra, guardandola fissa negli occhi. -Sai mantenere un segreto?- le chiese. Tina annuì, portandosi la mano destra al cuore -Parola d'onore, non ne farò parola- disse con tutta sincerità. Milo le rivolse un sorriso di gratitudine, poi iniziò -Tu cosa mi diresti se ti raccontassi che da qualche parte del mondo esistono delle schiere di Cavalieri presposti alla difesa della reincarnazione di Athena, dea greca della giustizia?-
Tina sussultò lievemente, portandosi le mani al petto, dove il suo cuore aveva preso a battere forsennatamente. L'aveva già sentita questa storia, e si ricordava benissimo da chi e quando. Parlò con la voce un pò tremante dall'emozione -Ti direi che è praticamente la stessa storia che mi raccontavano i miei genitori- vedendo che il ragazzo non dava segni di sorpresa nè di volerla interrompere, la ragazza prese fiato e raccontò -Era la mia storia preferita quando ero piccola, i miei genitori me la raccontavano sempre per farmi addormentare. Parlava delle gesta di valorosi eroi, che mio padre chiamava quasi con venerazione "I Cavalieri d'Oro", votati alla protezione della Terra e della reincarnazione della dea della giustizia e della sapienza. Non mi dissero mai i loro nomi, ma mi fecero intuire che li dovevano conoscere bene, perchè parlarono con dovizia di particolari dei loro poteri e abilità speciali. Erano tutti dotati di un "cosmo", che mia madre mi spiegò essere un piccolo universo celato dentro ogni essere vivente, ma sviluppato a tal punto da poter essere sfruttato solo da chi era stato allenato per anni al suo utilizzo, come i Cavalieri d'Oro, per l'appunto; combattevano indossando quelle che mio padre chiamava le "Armature d'Oro", in tutto dodici armature fatte di oraclion, un materiale simile all'oro, ma molto più resistente, rappresentanti le dodici costellazioni dello zodiaco, tipo Ariete, Toro, Gemelli, ecc.: il Cavaliere vestiva l'armatura del suo stesso segno zodiacale. Oltre ai dodici Cavalieri d'Oro "canonici", c'era anche un tredicesimo Cavaliere, fratello gemello di uno di loro, che condivideva il suo titolo di Cavaliere d'Oro, grazie anche allo sdoppiamento della corazza(1), e il loro Grande Sacerdote, una specia di Oracolo di Athena, che aveva il compito di  trovare in giro per il mondo i bambini o i ragazzi più dotati per farli addestrare come cavalieri o soldati semplici. Il Grande Sacerdote era inoltre un ex-Cavaliere d'Oro, appartenente alla generazione precedente, che aveva ottenuto da Athena il permesso di rimanere in vita anche per secoli, mi pare circa 253 anni o giù di lì. Questo è tutto quello che mi ricordo, saranno anni che non la sento più.- concluse, riprendendo fiato e fissando Milo, che aveva gli occhi spalancati e fuori dalle orbite. Quella ragazza sapeva tutto!
All'occhio allenato di Tina non sfuggirono i movimenti impercettibili di alcuni mobili del soggiorno, nè al suo orecchio sfuggirono gli scricchiolii provenienti dalle altre camere dell'appartementino. Incrociò teatralmente le braccia al petto, si stampò in faccia un sorrisino di trionfo e si rivolse a Milo, parlando a voce abbastanza alta da farsi sentire anche da altre persone -Puoi cortesemente dire di uscire allo scoperto alla persona nascosta dietro il muro del salotto...-
-Eh?- esclamò una voce maschile, seguita dal tonfo di una caduta e da un brontolio di dolore.
-...a quella chiusa nel bagno piccolo...- continuò Tina, allargando il suo sorriso. Dalla stanza citata provennero dei sussulti, seguiti anch'essi da un tonfo ovattato. Il sorriso di Tina si allargò ancora di più -E che dire della persona nascosta dietro la pianta qui in salotto...- La pianta citata si rovesciò improvvisamente a terra, spargendo sulle piastrelle del pavimento terra, frammenti di ceramica e foglie secche. Milo spalancò ancora di più gli enormi occhioni azzurri, indeciso se fissare Tina o le stanze, dalle quali provenivano mugolii, tonfi e improperi di ogni genere e urlati in ogni lingua possibile. La ragazza roteò platealmente gli occhi in un'espressione divertita -Abbiamo compagnia, a quanto vedo-

Scrittoio dell'autrice

E dopo la pacchia delle vacanze di Pasqua per molte di noi è il momento di ritornare al palloso tran tran scolastico. Io ho ricominciato appena l'altro ieri e già faccio il conto alla rovescia per il ponte del 1 e del 2 maggio. Fortuna che oggi a scuola c'era assemblea, così sono potuta tornare a casa prima e, tra una pulizia e l'altra, finire di scrivere questo chap, sperando di addolcire almeno un pò la pillola a tutti quelli che si sono già rotti di essere tornati a scuola.
Che dire di questo chap? Noioso, lo so, ma solo perchè ho deciso di spezzarlo a metà (non l'ho chiamato "Part One", Parte Uno, per niente...) e relegarlo a semplice capitolo di transito. Nel prossimo chap si saprà qualcosa di più su Tina e sui suoi genitori. Nel frattempo leggete e recensite la prima parte.
Dunque dunque, ho notato che hanno aggiunto un'opzione alqualto interessante, "Storie seguite"... a questo proposito ringrazio di tutto cuore anzy, kikka_hiwatari, leyda e whitesary per aver inserito "Numb" tra le loro "Storie seguite"! VE QUIERO MUCHO!
Mi soffermo anche a ringraziare calorosamente daniciao, LadyBlue, miloxcamus e Mymoon96 per avermi messo tra i loro "Autori preferiti". Tesore, appena so quale vi piace vi spedisco a casa il vostro Gold preferito!
Ora passiamo a rispondere alle recensioni, lo scorso capitolo non sono riuscita a rispondere perchè nel giro di cinque minuti dovevo andare dalla mia estetista e volevo pubblicare il chap prima, perchè poi non ne avrei avuto la possibilità. Ma basta cianciare, let's go!
Snow Fox: nel chap precedente ti sei un pochino alterata per non essere stata avvisata della mia fic, quindi ti chiedo scusa per non averti avvisato via mail, mea culpa! *si inchina alla maniera giapponese* Sono contenta che anche a te piaccia Tina, anche se è una ragazza disabile. :-)
C'hai ragione volpina, trovarsi Milo nella stanza di notte sarebbe il sogno di tutte le fangirl che stravedono per lui (io avrei preferito SENZA quel rompiscatole dentato, ma pazienza!). Come vedi ho aggiornato presto, piaciuto questo chap? Fammi sapere, a presto!
kikka_hiwatari: Oh tesora, mi dispiace tanto che tu stia tanto male. Vuoi che ti mandi un Cavaliere a farti da infermiere? *sussurra all'orecchio* Non è che mi potresti attaccare qualche virus? Per il pezzo di Tina e Marco ho dovuto dar fondo a tutta la melensità di cui dispongo in versione "Angelo Stellato", non avendo mai avuto un fratello maggiore non so cosa può provare una ragazza che ne ha perso uno a ritrovarselo di fronte...
Vabbè, in attesa che ti passi la febbre ti mando un bacio a distanza di pronta guarigione! SMACK!
miloxcamus: jeje, sono una birbante... è che non credevo di riuscire ad avere accesso ad Internet dal mio portatile prima di giovedì, anche per me è stata una sorpresa riuscire a pubblicare prima il chap. Ma vedo che la sorpresa non ti è dispiaciuta, nevvero?
Sai per caso chi è Nosferatu? No, perchè hai fatto una faccia quando l'hai letto... così, ecco :-O... Non preoccuparti, come hai letto Nosferatu è scappato via con la coda, anzi il mantello, tra le gambe, da perfetto essere viscido che è! Abbasso Nosferatu! E risparmia la mazza e il bazooka per qualcos'altro, ti ricordo che Nosferatu è quel che è, quindi quegli aggeggi sono inutili. Meglio se opti per qualcosa di meno distruttivo, che so, un paletto di frassino? Dell'aglio?
Io scrivo scrivo, Socia, appena finisco di scrivere un chap corro a pubblicarlo! Ricambio il tuo bacione (SMACK!) e ti do appuntamento alla prossima recensione!
whitesary: *trattiene Shura* Capricornetto bello, non far del male alla mia amica Sary, altrimenti... *mima il taglio della testa* Mi dispiace Sary-chan, ma dovrai accontentarti di Shura come angelo custode, va bene lo stesso? *sussurra all'orecchio* Di di sì, altrimenti penso che Shura ti taglia a fettine...
Sorry Socia, ma non penso che spaccare il cranio a Nosferatu basti per impedirgli di attentare alla vita di Tina... se hai capito cosa sia Nosferatu... altrimenti prova a cercare su Wikipedia o aspetta il prossimo chap. Ti capisco, anche io adoro quella canzone, è dolcissima e si adattava benissimo a Tina e Marco, me l'immagino proprio Tina a cantarla al fratello mentre questo è in coma...
Che ne pensi di questo chap? Noioso, vero? Fammi sapere, a presto!
anzy: Una new entry! Benvenuta anzy, è sempre un piacere conoscere nuove recensitrici. Sono felice che la mia fic ti sia piaciuta e che ti piaccia la "storia" tra Tina e Milo. Eh sì, se hai capito cos'è Nosferatu, allora c'è solo da sperare che Tina e i Cavalieri sappiano come affrontarli, altrimenti... glom...
Tralasciando i cattivi, ti dico "Benvenuta!" tra le recensitrici/lettrici di "Numb" e ti auguro di uscire sempre soddisfatta dalla lettura dei miei chap! A presto.

Ne approfitto per rispondere anche a Lenhara e Mymoon96, che avevano recensito il chap precedente:
Lenhara: Grazie per i complimenti sul mil modo di scrivere e sul plot, sono felice di averti incuriosito. Spero che continuerai a leggere e recensire ancora questa fic! Benvenuta anche a te tra le lettrici di Numb! Alla prossima recensione!
Mymoon96: Mio Dio socia, non pensavo ti emozionassi così tanto! C'è da dire che papà Masi però ha ragione, sono cose che possono capitare. Mi dispiace averti mandato in ospedale, I'm sorry! *inchino alla giapponese* Ma sono felice che il chap ti sia piaciuto! Un Kiss anche a te, a presto!
  
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