Divano
Quella
era proprio una notte da lupi.
La
pioggia scrosciava abbondante, milioni di gocce e un po’ di nevischio precipitavano
violentemente battendo sulle finestre, sui tetti e sulle strade di tutta
Konoha; un vento gelido e impetuoso e la temperatura polare non
potevano migliorare il quadro.
Sasuke
Uchiha, maledicendo tutte le divinità che gli venivano in mente, correva sotto
la pioggia dopo una stancante giornata di lavoro. Arrivò a casa, appena fu
dentro tirò un grosso respiro di sollievo e si sbarazzò dell’impermeabile in
cui era intabarrato e dei pantaloni fradici costatando che per fortuna i
capelli erano rimasti asciutti. “Sono a casa” urlò senza ricevere alcuna
risposta. Decise di mettersi il pigiama e andare a letto, probabilmente Naruto
stava già dormendo. Quando passò in salotto si trovò davanti uno spettacolo
singolare: il biondo dormiva sul divano appallottolato su un fianco abbracciato
al cuscino; quell’idiota se non c’era lui a fargli da balia non era capace nemmeno
di andare a letto. Gli scappò un sorriso divertito. Entrò in camera, si mise il
pigiama, prese una coperta pesante e tornò in salotto. Si sdraiò sul divano appoggiò
la testa sul fianco dell’idiota, utilizzandolo a mo’ di cuscino, e passò il
braccio attorno alle sue gambe. Il tepore del suo corpo passava attraverso la
stoffa, lo riscaldava e gli toglieva il freddo dalle ossa. Sentiva le palpebre
diventare pesanti, il sonno che si insinuava dolcemente tra le membra.
Naruto
aprì un occhio. Si era addormentato sul divano constatò, tentò di alzarsi ma un
peso sconosciuto lo impediva. Fu così che si trovo davanti a una delle scene
più tenere che mai avesse visto. L’Uchiha aveva preferito dormire su uno scomodo divano
accanto a lui piuttosto che starsene a letto, non solo, gli si era accoccolato
contro come un bimbo e il viso era solcato da un’espressione di assoluta
beatitudine. Pensare che era il freddo bastardo traditore di livello S, colui
che aveva tentato di distruggere l’intero villaggio e di ucciderlo più volte strideva
con l’ assoluta dolcezza di quel momento . Non resistette si girò e se lo tirò
contro. Il moro alzò la testa e gli rivolse uno sguardo assonnato “buonanotte”
biascicò mentre affondava il viso nel suo torace e si stringeva più forte
nell’abbraccio. Caldo morbido e confortevole. Quando il biondo iniziò a
carezzergli la schiena con lenti movimenti circolari mugugnò soddisfatto. Era
così rilassante.
“Adesso
fai pure le fusa micino?” Sasuke scattò a sedere “Come mi hai chiamato scusa?”
“Micino perché?” “Mai, mai dare soprannomi a me” ribatté l’Uchiha minaccioso
“Sennò che cosa mi fai? Mi graffi micetto?” lo provocò sornione l’idiota
“Questo” disse il moro iniziando a solleticargli il fianco. Ingaggiarono una
lotta giocosa a suon di cuscinate, solletico e piccoli morsi. Fu così che
rotolarono giù dal divano ancora in preda alle risate, Naruto sopra Sasuke.
“Mh, Sas’ke oramai siamo svegli, fuori piove non hai qualche idea per passare
il tempo stanotte?” chiese il biondo suadente passando un dito sul petto del
moro “Sta zitto e baciami idiota! Hai sempre parlato troppo”
Se
qualcuno per caso affermava che Sasuke non poteva essere tenero, ma era solo
sexy, Naruto tratteneva a stento le risa: che il moro fosse fottutamente (e
anche fottibilmente) sexy non era un segreto per nessuno, ma era anche il più
cocciuto, tenero, musone che avesse mai conosciuto. Ma questo lo sapeva
soltanto lui e aveva tutta l’intenzione di tenerlo per sé.
Le cose più comuni diventano
deliziose, se appena si sa tenerle nascoste.
(O. Wilde)
FINE
Allora che ne pensate? E’ troppo dolce?
Non lo so, non mi convince del tutto? Me lo lasciate il parere con una
recensioncina *__*… Graziee!!