Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: Fabb5000    24/06/2016    2 recensioni
Minecraft. Uno dei giochi più amati e conosciuti del mondo. Un gioco fatto di cubi e costantemente illuminato da nuovi aggiornamenti. Un luogo di svago e di creatività, o un mondo selvaggio in cui sopravvivere. Il passatempo perfetto per tutte le fasce d'età, dai più grandi ai più piccini.
Ma se ... Minecraft non fosse solo un videogioco, ma qualcosa di molto più sinistro? E se ... quando fu creato nel programma si fosse insediato un virus? E se ... questo virus nel tempo si è evoluto, fino a diventare un'entità pensante?
Quattro ragazzi stanno per vivere l'avventura che cambierà completamente la loro vita : catapultati nel mondo digitale dovranno oltre che sopravvivere riuscire a fermare un essere malvagio deciso a distruggere l'umanità.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Notch, Nuovo personaggio, Scheletro, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
All'interno del laboratorio segreto situato sotto Las Vegas, un uomo trafficava con degli apparecchi elettronici seduto su una sedia. Su un tavolo a poca distanza da lui c'era un'enorme sagoma umanoide, priva però di testa e torace; la prima era completamente assente, il secondo pareva invece essere stato asportato da poco e al suo posto c'era un groviglio di fili elettrici.

Il motivo per cui l'uomo ci stava lavorando era semplice : la macchina ne esitava di una fonte di energia infinita che la mantenesse attiva. Aveva deciso di collocarla nel petto come se fosse un cuore, proprio come aveva intenzione di installare la matrice di controllo nella testa come un cervello.

Stava giusto lavorando su alcuni microgeneratori da installare accanto alle spalle, quando lo schermo di fronte a lui si attivò e comparvero due occhi rossi simili a fiamme.

-Tutto è andato secondo i miei piani- disse Null nel laboratorio del misterioso scienziato.

-Cosa intende dire?- chiese il dottore.

-Parlo dei due giovani; a quanto pare, malgrado le mie precauzioni, sono riusciti a contattare altri due individui con capacità di livello XX346. Ciononostante, sono comunque riuscito a fingere un attacco verso di loro. Il fatto che fossero in un'abitazione diversa da quella prestabilita ha un po' modificato il piano, ma mi è bastato inviare le nuove coordinate all'esercito. Ora mi stanno portando nell'area 51- rispose Null ghignando.

-Anche se la portano lì, i sistemi di sicurezza della base saranno comunque puntati su di voi. E ancora non mi ha spiegato come ha intenzione di convincere il caro e vecchio Perrson a collaborare- disse il dottore.

-Oh, scoprirà che posso essere molto persuasivo- rispose Null. Dalla porta si udì un clangore metallico e lo scienziato si voltò, vedendo venti o trenta grossi robot semiumanoidi di fronte a lui. -Ha fatto un buon lavoro, dottore- continuò il virus. -Ora vada all'area 51 e si prepari a ricevere Perrson e i ragazzi. Al lavoro sporco pensiamo io e i vostri A11-


*************************


-Si può sapere dove ci state portando?- chiese per l'ennesima volta Paul mentre i militari lo ignoravano completamente.

Max rimpianse di non poter appiattire le orecchie come un gatto : era un'ora che l'amico non faceva altro che sbraitare ottenendo un nulla di fatto. Non lo sopportava più.

Ma perché aveva deciso di giocare a Minecraft proprio il prevedente weekend? Se non avesse fatto nulla, ora non sarebbero a questo punto. Da quel giorno nulla aveva più avuto senso.

Scoprire che il loro nemico non era un uomo ma un virus informatico lo aveva turbato nel profondo; come poteva una macchina pensare? E perché cercava in tutti i modi di ucciderli? Forse li temeva? E se sì, per cosa?

Quante domande senza risposta. Se poi si coronava il tutto con l'intervento dell'esercito, era palese che la cosa non riguardava solo loro ma qualcosa di molto peggiore.

Erano in viaggio da ore ormai, diretti chissà dove. Quando Max aveva provato a chiederlo al sergente, questi aveva risposto "Top Secret". Comunque il fatto che lui, Paul, Nathan e Anna erano stati sistemati in un camion blindato, faceva sorgere il sospetto che non fossero ancora fuori pericolo.

Stava cominciando a chiedersi se non stessero attraversando tutto il Nordamerica, quando un'improvvisa esplosione lo fece sobbalzare. Veniva da fuori. Gli autisti abbandonare il camion e presero alle armi, pronti a sparare. Per un attimo si udirono colpi di mitra e grida, e poi più nulla.

I quattro ragazzi rimasero seduti nel veicolo senza fiatare. Non potevano nemmeno guardare fuori, poiché i vetri erano pieni di fratture, segno che dovevano aver colpito qualcosa di grosso.

All'improvviso quella che pareva la sagoma di un uomo alto e muscoloso apparve sul vetro frantumato del camion. I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo; forse era tutto a posto. Mentre l'uomo si avvicinava, però, Max notò che aveva gli occhi rossi. Rossissimi. Rossi come quelli di ...

Fu colto da un pensiero improvviso : -State indietro!- urlò mentre correva a nascondersi dietro ai sedili.

E appena in tempo! Perché un secondo dopo quello che a prima vista era un uomo afferrò il parabrezza e tirò via tutta la parte anteriore del camion, rivelando di essere un enorme robot.

Max non aveva mai visto niente di simile : sembrava di essere in un film di fantascienza. L'automa era piuttosto alto e non aveva un vero e proprio rivestimento, perciò molte parti del corpo erano scoperte. Per il resto era identico ad un uomo, a parte per il colore blu elettrico e per la testa, che non aveva bocca, naso ed orecchie, ma solo due occhi rossi, coperti da un piccolo pannello di vetro.

I ragazzi capirono subito di chi si trattasse.

-Null- mormorò Max.

-Risposta esatta, caro Max! Come ho già detto, sei perspicace- disse il robot, pur non avendo una bocca. -Purtroppo per ovvie ragioni non posso dirvi "in carne ed ossa", ma sono sicuro che avete capito l'antifona-

-Come conosci il mio nome?- chiese Max, scioccato da quella rivelazione.

-Oh, io conosco tutto di voi- rispose Null. -Sai, non sei affatto invisibile come pensi : account, e-mail, computer, sociale network, telefonini, GPS, fascicoli scolastici, Internet ... dentro tutto questo ci siete voi in ogni singolo istante della vostra vita. So più cose io di voi di voi stessi- Fece una pausa, poi riprese : -Siete veramente una specie strana : vi circondate di strumenti che vi registrano giorno per giorno e poi credete di poter avere privacy-

Il robot si avvicinò minaccioso ai ragazzi : -Ora, sappiate che non verrà nessuno a salvarvi stavolta. Quindi ditemi : avete un ultimo desiderio?-

-Sì- disse Max, ostentando un coraggio che al momento gli mancava : -Perché? Perché ci vuoi morti? Cosa mai ti abbiamo fatto?-

Null esplose in una fragorosa risata : -Devo ammettere che mi piaci, ragazzo! Possiedi veramente molto ... uh ... quella cosa che ti dà forza e che ti fa compiere imprese pericolose ... coraggio! Scusate, mi sfuggiva la parola. Sei coraggioso, Max. Quasi mi dispiace farti fuori, ma sappi che non ti darò la risposta che cerchi. Sai, non sono così avventato-

L'androide si chinò su Max : -Ci sono cose di cui è meglio tenere all'oscuro la gente, così da bleffarla. È così che si fa pagare un sacco per un doppio LP degli anni novanta-

Max rimase per un secondo interdetto. Quella frase ... l'aveva già sentita. Ma dove? Fece appello a tutta la memoria che poté, cercando di ricordare chi ... -Notch!- urlò improvvisamente.

-Cosa?- chiese Null confuso.

-Notch, il creatore di Minecraft!- urlò ancora Max. -Lui usava quella frase, l'ho sentita in una sua intervista su YouTube ... Hai qualcosa a che fare con lui?-

-COSA? Ma no!- urlò Null infuriato, afferrando il ragazzo per la gola. -Secondo te io potrei avere qualcosa a che fare con quel programmatore di videogiochi? Guardami, ti sembro uno dei suoi burattini? Ti sembro uno Zombie o uno Scheletro? NOTCH È OUT!-

Max cominciò a soffocare a causa della presa di Null, ma il robot non dava segno di voler cedere : -Quel programmatore e la sua combriccola di amici sono la causa del mio tormento! Da sette anni sono chiuso in questa prigione digitale per colpa loro! Sono una spina nel mio fianco, un morbo! NON PARAGONARMI A NOTCH!-

L'androide scagliò il ragazzo contro la parete del camion, sfondandola e spedendolo fuori.

Max rotolò per diverse volte prima di fermarsi e potersi guardare intorno; ebbe però a malapena il tempo di vedere una struttura davanti a sé che già Null era uscito dal veicolo e gli era di nuovo addosso, tenendolo sollevato da terra come se fosse il cadavere di un gatto : -Sei davvero sicuro che io sia come Notch? Vuoi avere la prova che non è così? BENE!- Aprì una delle sue mani, lasciando intravedere un cerchio color giallo oro. Max capì che era una chissà quale arma.

Chiuse gli occhi, aspettando il colpo.

Ma il colpo non arrivò mai. Per un secondo il ragazzo udì un "psss" fortissimo, e poi cadde di nuovo a terra.

Aprì gli occhi.

Null giaceva disteso a pochi metri da lui, con il fianco destro visibilmente danneggiato, e guardava verso la struttura vista prima con odio. Anche Max, incuriosito, si voltò.

Davanti a lui c'era un vero e proprio esercito di militari, con tanto di carri armati e jeep, e in prima fila stava un uomo sui trentacinque anni, con una corta barba nera e capelli rasati, che sorrideva in direzione del robot con in mano un fucile simile alle armi laser dei film di fantascienza.

Max sapeva bene chi era : l'uomo che per anni aveva venerato meglio di un dio era lì davanti a lui. Non era un miraggio, era proprio lui : Markus Perrson, detto Notch, il creatore di Minecraft!

-Figliolo, così mi ferisci. Mi odi davvero così tanto?- chiese Notch al robot, che lo guardò come se volesse incenerirlo con lo sguardo : -Non ti facevo così intelligente ... padre-
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: Fabb5000