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Autore: xxpetruzxx    26/06/2016    1 recensioni
Scatoloni ovunque.
Qualcuno si era davvero trasferito nella porta accanto?
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TRAILER: https://youtu.be/zSqsHe12yLY
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Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<<Belle lo guardava armeggiare le pentole con manualità e agevolezza, mentre era seduta al tavolo della cucina. Casa di Michael era molto simile alla sua, solo la camera era diversa. Era tappezzata di poster di rock bands che aveva sentito nominare solo alla radio, inoltre il colore predominante era il blu. Che per quanto le piacesse, le metteva ansia. Forse era la sua immaginazione, forse le metteva ansia perché era la sua camera.

“Tu sai cucinare?” chiese sorpresa facendolo girare. Lei non sapeva nemmeno tagliare una mela, figuriamoci fare un pasto completo.

“Yep.” confermò il ragazzo muovendo la padella per far cuocere la carne. A Michael piaceva molto cucinare, poteva esprimere se stesso nei piatti che faceva, attraverso i colori e i sapori. Ad esempio, se era arrabbiato cucinava qualcosa di salato e piccante. Altrimenti preparava un dolce. Considerava la cucina un’arte. Esattamente come i tatuaggi.

“E che cucini?” chiese curiosa la ragazza avvicinandosi ai fornelli. A Belle piaceva un po’ tutto, tranne il pesce e i molluschi. Insomma in fin dei conti non le piaceva il mare. E non solo per il cibo, ma anche per il luogo in sé.

“Huh-huh. Giù le mani ragazza.” disse Michael scacciando via la sua mano.

“Eddai Clifford!” supplicò Belle facendo il labbruccio. L’odore era buono, voleva anche assaggiare però. Michael la guardò e fece un sorrisetto scuotendo la testa. Prese a girare la verdura nella padella.

“Non fare quella faccia che poi mi viene voglia di baciarti.” ammise il ragazzo sorridendo. Belle corrugò la fronte arrossendo violentemente e rimase zitta, guardando il ragazzo impiattare tutto. Michael portò tutto in tavola e la guardò ridendo.

“Mi hai fatto due palle così ora neanche ti siedi? Mi deludi piccola.” rise il ragazzo sedendosi a tavola. Belle lo seguì a ruota e guardò i piatti. Il lombo alla piastra la invitava molto e quindi iniziò a mangiare quello.

“Cavolo se è buono.” giudicò Belle dopo averne mangiato un po’.

“Ma tu non bestemmi mai?” chiese curioso e divertito il ragazzo guardandola. Lei alzò le spalle guardandolo e continuò a mangiare.

“E tu non ti fai mai i cazzi tuoi?” rispose Belle facendo l’occhiolino. Si sentiva stranamente confidente e così rispose al ragazzo. Michael scoppiò a ridere e piegò leggermente la testa, facendo una faccia compiaciuta.

“Niente male davvero.” ammise alzando le mani al cielo e mangiò. Belle rise facendo comparire la fossetta sulla guancia destra. Michael si sporse e le toccò la fossetta con l’indice ridacchiando. Belle rise arrossendo e scacciò via la sua mano.


Dopo aver mangiato, Belle si offrì di pulire i piatti e Michael ne fu felice. Come ogni cuoco, amava cucinare ma odiava pulire. Per questo pensò di usare Belle a tempo pieno per pulirgli casa, magari pagandola anche. Rise al pensiero e scosse la testa ritornando in cucina.

“Odio fare i piatti.” disse Belle mettendone un altro nella mansarda. Michael corrugò la fronte e si avvicinò a lei.

“E allora perché li stai facendo?” chiese guardandola.

“Perché mi sembrava giusto visto che mi hai cucinato quelle cose buone.” ammise la ragazza alzando le spalle. Michael alzò un sopracciglio sorridendo. Era davvero strana quella ragazza.

“Dopo che ho finito mi ridai le chiavi?” chiese guardandolo. Infatti il ragazzo aveva ancora le chiavi nascoste da qualche parte nella stanza. Doveva trovarle a tutti i costi, anche perché erano già le quattro e doveva chiamare Ashton per i dettagli sull’appuntamento.

“Te le devi meritare piccola.” sussurrò al suo orecchio. Bella sussultò quando sentì le braccia di Michael stringerla in un abbraccio da dietro. Il ragazzo fece aderire i loro corpi posando la testa sulla sua spalla. Belle era più rossa di un peperone.

“E c-come?” chiese improvvisamente intimidita dal comportamento del ragazzo.

“Mmh non saprei.” mugugnò baciandole il collo. Belle strinse la presa sul piatto, che a momenti pensava di rompere. Michael le accarezzò i fianchi, scendendo con i baci fino alla sua spalla scoperta dalla canotta.

“M-Michael…” gemette la ragazza, pentendosi di aver aperto bocca pochi secondi dopo. Era una delle prime volte che lo chiamava per nome (se non la prima), e questo provocò nel ragazzo una scarica di eccitazione. Non si voleva fermare.

“Si piccola?” mormorò al suo orecchio sensualmente, baciandole il lobo.

“I-Il campanello.” balbettò aprendo gli occhi, che sembrava aver chiuso per tutto il tempo. Michael la ignorò continuando con la sua lenta tortura, ma quando sentì il suo nome essere nominato più volte fuori dalla porta, dovette staccarsi di controvoglia. Raggiunse la porta rivelando un soggetto di nome Luke. Michael voleva bene a Luke, ma in quel momento voleva tanto ucciderlo.


“Michael si tratta di Asht- Ashton.” sussurrò il nome intravedendo Belle nella cucina. Il ragazzo sbuffò passandosi una mano fra i capelli per ricomporsi –per non destare sospetti – e lo fece entrare. Belle continuava a lavare i piatti e quando finì si asciugò le mani salutando Luke con un piccolo sorriso. Lui ricambiò e si sedette dove poco prima si era seduta Belle. Michael si sedette di fronte a lui e aspettò che dicesse qualcosa.
Belle li lasciò parlare e intanto andò in salotto sedendosi educatamente. Infondo non era casa sua e non era a suo agio. Si guardò intorno e notò dei quadri appesi ai muri così si concentrò su quelli avvicinandosi per guardarli meglio da vicino.
 
 
 
Esce con Belle.” sussurrò Luke guardando l’amico. Michael alzò un sopracciglio guardandolo.

Si lo so che sono usciti.” sussurrò confuso.

Si ma escono ancora domani.” continuò Luke. L’amico assottigliò lo sguardo e Luke annuì, come per dire che stava dicendo la verità.

Ma che cazzo.” sputò Michael infastidito.

Cosa farai?”

Non so. Cercherò di far rimandare l’appuntamento inventandomi qualcosa.” spiegò il ragazzo brevemente. Si sarebbe assolutamente dovuto inventare qualcosa.

“Uhm okay se hai bisogno chiama.” alzò la voce Luke alzandosi dalla sedia. L’amico annuì e lo accompagnò alla porta, richiudendola dietro di sé.
 
 
 
Belle ridacchiò guardando una delle tante foto appese al muro. Ritraeva un bambino paffutello con gli occhi verdi che sorrideva alla fotocamera. Era davvero adorabile quando era piccolo.

“Che c’è di così divertente?” esordì Michael entrando in salotto. Seguì il suo sguardo e guardò le foto appese sorridendo.

“Eri buffo.” rise Belle indicando un’altra foto.

“Me le ha fatte appendere mia madre. Non sai quanto mi ha stressato per queste foto.” le confidò il ragazzo sospirando.

“Io non ho molte foto di me da piccola. I miei genitori sono quelli favorevoli a vivere il momento.” virgolettò con le dita le ultime parole.

“Ne ho vista una in camera tua.” si ricordò il ragazzo guardandola. Lei annuì.

“Ero bruttina non mi piace. L’ho appesa per ricordo.” rise la ragazza.

“Dio ha fatto miracoli vedo…?” chiese retoricamente il ragazzo guardandola interamente.

“Ma sta zitto.” arrossì spingendolo. Guardò l’orario all’orologio di legno appeso sopra la tv e quasi non si spaventò.

Clifford devo andare, mi dai le chiavi?” gli chiese cercando di convincerlo. Non voleva far brutta figura con Ashton, e inoltre doveva chiamare anche Calum per dirgliene quattro.

“Nah. Te le do ad un costo.”

“Cioè?”

“Vieni a lavare i piatti per me quando te lo dico.”
 
 
 
 
Belle si ritrovò ad accettare quello stupido patto e alzò lo sguardo guardandolo.

“Si Calum ma tanto gli chiederò un mini stipendio.” rise la ragazza. Già non le piaceva lavare i piatti, figuriamoci se non erano i suoi. L’avrebbe ricattato.

“Che ti ha detto quell’Aaron?”

Ashton.” lo corresse Belle.

“Vabbè quello. Ci esci domani?” chiese Calum bevendo il suo bicchiere di coca cola.

“Si alle nove. Ha detto che andiamo a cena e poi a casa sua a vedere un film.” disse Belle, ripetendo quello che aveva programmato il ragazzo per i due.

“Sicura che guarderete il film?”

“CALUM.” rise la ragazza arrossendo.

“Che c’è? Penso sia normale che abbia creato questa scusa per scoparti.” alzò le spalle sorseggiando la bibita.

“Cal non ho intenzione di sprecare così la mia prima volta.” disse disgustata la ragazza. Certo non si aspettava una cosa romantica e perfetta come nei libri ma più o meno…si, voleva che fosse tutto perfetto.

“Io l’ho fatto per la prima volta in gita, con una più grande.” ammise Calum ridacchiando. Belle gli tirò una patatina fritta e scosse la testa mangiando.

“Come va con Michael?”
Belle a quella domanda tossì riuscendo ad ingoiare la patatina che si era improvvisamente incastrata. Bevve un po’ di aranciata e lo guardò confusa.

“Credo che lo possa considerare un amico. Anzi no troppo. Compagno.” alzò le spalle la ragazza. Anche se dentro di lei sentiva un sentimento di amicizia che stava legando sempre più i due.

“Uhm staremo a vedere.” disse Calum prima di alzarsi per andare a pagare. Belle ridacchiò seguendolo ed uscirono dal fast food. Mentre camminavano, la ragazza notò un nuovo tatuaggio sul braccio di Calum e sorrise.

“Che significa?” indicò il tatuaggio sorridendo. Lui si fermò e le mostrò il braccio sorridendo.

“Oh. E’ il nome di Mali con un’aquila. Nell’antichità l’aquila era il Dio Sole, simbolo di luce e forza.” spiegò Cal all’amica. “Mali è la mia forza, non importa quante volte io l’abbia sgridata o fraintesa…è la mia dolce metà.” sorrise teneramente guardando Belle.

“Anche io voglio avere un fratello così!” piagnucolò Belle stropicciandosi gli occhi. Il ragazzo sorrise a quella scena e l’abbracciò fortissimo. Ormai Belle era la sua sorellina, e l’avrebbe protetta a tutti i costi.

“Grazie Cal.” sorrise la ragazza guardandolo.

“Di niente principessa.”






i muke che parlano :)

 
   
 
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