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Autore: Arkytior    26/06/2016    1 recensioni
Una ragazza si sveglia, e si prepara ad affrontare al meglio la giornata, ancora ignara di cosa la aspetterà...
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata


    Giulia si svegliò alle sette. Non ricordava cosa aveva sognato, ma in fondo non le importava molto.
    Si alzò e si vestì. Quel giorno scelse di indossare una maglietta viola, piuttosto anonima, jeans e scarpe da ginnastica.
    Mentre faceva colazione, ascoltava la radio, che stava passando l'ultimo singolo di un cantante che a Giulia non piaceva particolarmente.
    Verso le sette e mezza, Giulia scese alla fermata per prendere l'autobus, che per fortuna passò solamente cinque minuti dopo.
    Il viaggio in autobus durò una ventina di minuti, dopodiché Giulia scese alla fermata della sua scuola. Appena arrivata davanti al cancello, salutò le sue migliori amiche, Sara e Francesca, che la aspettavano già da un bel po'. Le tre ragazze chiacchierarono per qualche minuto, fino al suono della campanella che indicava l'inizio delle lezioni. Per fortuna, in classe, Sara, Francesca e Giulia erano sedute in banchi vicini tra loro, così avrebbero potuto scambiarsi qualche parola anche durante le lezioni.
    La giornata iniziò con un'ora di matematica, materia in cui Giulia non era molto brava. Chiese aiuto a Francesca, per capire un esercizio, e la ragazza fu molto disponibile ad aiutarla.
    Seguirono poi due ore di italiano, in cui la professoressa spiegò alla classe, ancora una volta, come bisognava fare per impostare la struttura di un saggio breve. Anche se gli alunni sapevano bene che si trattava di una lezione importante, nessuno di loro prestava la minima attenzione alla spiegazione.
    Durante la ricreazione, Giulia, Sara e Francesca scesero in cortile per prendere una boccata d'aria. Anche se molti dei loro compagni di scuola fumavano, riuscirono lo stresso a trovare un angolino d'aria pulita in cui rilassarsi. Le tre ragazze parlarono delle lezioni appena trascorse, e delle evidenti difficoltà di Sara in inglese, che riusciva a malapena a formare una frase di senso compiuto. Mentre stavano parlando, Giulia si guardò intorno e incrociò lo sguardo di Marco, il ragazzo per cui aveva una cotta, che le sorrise. Giulia ricambiò il sorriso a sua volta.
    Al rientro dalla ricreazione, un'ora di latino. Nessuno, in quella classe, era particolarmente bravo, ad eccezione di Francesca, che aveva buoni voti in tutte le materie. La lezione passò quindi senza che nessuno avesse capito niente delle spiegazioni della professoressa.
    L'ultima lezione del giorno fu inglese. Sara fu interrogata, ma, non essendo molto brava, non riusciva nemmeno a capire le domande dell'insegnante. Francesca e Giulia cercarono di aiutarla, ma la professoressa, molto comprensiva, decise di andare incontro all'alunna in difficoltà facendole domande più semplici, traducendole anche in italiano quando Sara proprio non capiva.
    Finalmente la lezione finì, e al suono della campanella tutti si precipitarono alla fermata dell'autobus, ansiosi di tornare a casa. Giulia, Sara e Francesca presero lo stesso autobus, per stare ancora un po' insieme anche dopo scuola. Si separarono quando Giulia scese per prima, alla sua fermata.
    Dopo pranzo, Giulia accese il PC per controllare la sua casella di posta elettronica. Non c'era nessun nuovo messaggio che le interessasse: solo un paio di pubblicità di negozi di cosmetici in cui non era mai stata. Eliminò tutti i messaggi e chiuse il PC.
    Prese il diario e lesse i compiti per il giorno successivo. Doveva studiare metà del nuovo capitolo di storia, ma la storia non le piaceva per niente. Telefonò a Sara, a cui invece piaceva molto, per farsi aiutare. Era sempre incredibile, pensò Giulia, come Sara riuscisse a rendere interessante una materia come storia.
    Dopo aver finito di studiare storia, Giulia si dedicò agli esercizi di inglese, che, per fortuna, era una materia che le risultava molto più facile.
    Una volta finiti i compiti, fuori era già buio. Era quasi ora di cena, e Giulia aiutò sua madre a cucinare.
    Dopo cena, Giulia cominciò a sentirsi stanca per la giornata appena trascorsa. Nonostante tutto, trovò il tempo per accendere di nuovo il PC e chattare per un po' con Sara e Francesca. Dopo un'oretta, le tre ragazze si augurarono la buona notte, e andarono a dormire.
    Quando Giulia chiuse gli occhi, quella sera, cercò di immaginare come sarebbe andato il giorno seguente, cosa avrebbe fatto, quante cose sarebbero successe.













L'angolo dell'autrice:
Questa storia è stata ispirata da una persona che, non conosendo la differenza tra la "fiction" e il genere fantasy, si è convinta che io scrivessi soltanto storie di genere fantasy. Questa è la mia risposta: una storia esageratamente realistica, in cui non succede niente!
È perfettamente credibile, plausibile e realistica, tanto che risulta anche noiosa, perché non succede proprio niente! Ma d'altronde, c'è a chi piace leggere storie reali...
Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate! Sicuramente non vi aspettavate che non succedesse niente...
Questa è la prima storia "nuova" che pubblico. Non è molto, ma si deve pur ricominciare da qualche parte...
A presto!
Arkytior
   
 
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