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Autore: wangiebaexo    27/06/2016    1 recensioni
Non aveva idea di quanto si stesse sbagliando, di quante volte gli avesse mentito attraverso quelle parole. Chan Yeol non aveva idea di quanto l'instabilità mentale di Baek Hyun fosse più grande di lui e di quello che potesse fare per aiutarlo.
E, agonizzando, si stavano mandando a fondo, stringendosi la mano per salvarsi a vicenda. Ma nessuno dei due aveva la forza per poterlo fare, nessuno dei due ne aveva la capacità.
[ChanBaek/BaekYeol]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Waiting For You — XIII

 

 

 

 

 

 

06 Aprile 2014.

 

 

 

 

 

 

Chan Yeol non seppe mai come Baek Hyun riuscisse ad uscire dalla clinica senza essere fermato e mai glielo chiese. Aveva come la sensazione che se avesse approfondito, poi tutto si sarebbe complicato ancora di più. E non seppe mai quanto quella scelta per Baek Hyun fu errata. Rimase completamente ignaro dei sentimenti del maggiore, troppo concentrato su se stesso, Chan Yeol aveva ignorato tutti i segnali che Baek Hyun gli stava lanciando.

Baek Hyun, però, aveva preso una drastica scelta: abbandonare tutto per Chan Yeol. Aveva scelto di lasciarsi tutto alle spalle, anche se stesso, per poter diventare un nuovo Baek Hyun - almeno così sperava. Aveva scelto Chan Yeol per il resto della sua vita e l'aveva posta nelle mani del più giovane, che però ne fu completamente ignoro e inconsapevole.



 

Se Baek Hyun rimase inebriato o meravigliato, non lo fece notare. Se si sentiva in qualche modo disorientato o, per lo meno, spaesato, non lo diede a vedere.

Baek Hyun rimase impassibile, mostrò il suo viso inespressivo ed osservava la sua nuova abitazione, situata su una via secondaria, nascosta dal traffico cittadino, con gli occhi di chi di un disinteressato. L'appartamento era piccolo ed era composto solo da una stanza, un bagno e il soggiorno annesso alla cucina. A Baek Hyun in realtà andava più che bene. Per lui, la cosa più importante era essere assieme a Chan Yeol. Poter passare il tempo assieme al suo gigante e vivere serenamente. Desiderava solo una vita pacifica e tranquilla, ma non tutto si ottiene e Baek Hyun ben presto lo capì da se.

Gli occhi color nocciola di Baek Hyun iniziarono ad osservare curiosi le spoglia mura dell'appartamento del più giovane, sotto il suo vigile controllo. Tutto era rivestito con della semplice ma raffinata - se così si poteva definire - carta da parati, che si intonava alla perfezione - stranamente - con i mobili posti lungo tutto il perimetro del soggiorno. Chan Yeol disse che li aveva acquistato al mercato dell'usato e Baek Hyun ridacchiò dolcemente.

Lo sguardo del maggiore passò lentamente sui piccoli dettagli che costruivano quell'abitazione e cercò, per quel che poteva, di immagazzinarle nelle sua mente, per farne un piccolo tesoro.

Sembrò completamente ipnotizzato, quando iniziò a sfiorare tutti i mobili, lasciando le sue impronte su questi. Quell'abitazione gli emanava una forte sensazione di sicurezza. Un sentimento che Baek Hyun non provava da tanto.

Chan Yeol, che fino a quel momento, non aveva mai permesso a nessuno di entrare in casa sua, all'infuori di Kyung Soo, si sentiva decisamente a disagio. Si sentiva spogliato completamente e messo a nudo davanti agli occhi di Baek Hyun, perché alla fine, dentro quell'abitazione vi erano rinchiusa tutta la sua vita. Forse, dentro di sé non era ancora pronto a fare quel passo.

Vedendolo così assorto in quella sua mini-esplorazione, Chan Yeol sorrise dolcemente, quasi imbarazzato. Appoggiò l'enorme borsone contenente gli indumenti del suo ragazzo accanto al divano letto, che aveva acquistato con i suoi primi risparmi per ospitare Kyung Soo.

Si avvicinò a Baek Hyun lentamente. Per la stanza il suono delle sue scarpe riecheggiò rumorosamente. Gli strinse dolcemente un braccio intorno alla sua mano, percependo quella piccola scossa che gli attraversava il corpo e che provava ogni volta che toccava Baek Hyun, anche solo, attraverso un semplice sfioramento.

Lo avvicinò a se, stringendolo in un caloroso abbraccio, confortante, e pose fine a quella specie di intrusione nella sua quotidianità. Baek Hyun affondò il viso nel petto del giovane. Chiudendo gli occhi, ricambiò l'abbraccio.

Per un attimo il maggiore decise di poter lasciarsi andare e mettere a tacere le urla che sentiva nella sua testa, che gli ripetevano costantemente, da quando aveva abbandonato la clinica, di star facendo il più grande errore che potesse fare. Che tutto quello a cui sperava di poter raggiungere, si sarebbe dissolto come i sospiri nell'aria, come sabbia nel vento, e, prima o poi, sarebbe svanito tutto, cancellandone ogni traccia.

«Mi spiace per il disordine», disse Chan Yeol, ridendo a disagio. Nascose il capo nell'incavo del collo di Baek Hyun per il leggero imbarazzo e gli lasciò un piccolo bacio a fior di labbra sul collo. Quest'ultimo, non aspettandosi quella reazione da parte del minore, arrossì violentemente in viso e, quasi subito, sentì il cuore scaldarsi in un attimo. «Non ho avuto tempo di sistemare».

Baek Hyun scosse con forza il capo, facendo scuotere i suoi luminosi capelli. Sorrise dolcemente contro il suo petto, mentre gli accarezzava lentamente la schiena con dolcezza. «Non importa, è perfetto anche così».

Chan Yeol rilasciò un sospiro, mentre una sensazione di serenità si impossessò della sua mente. Finalmente, aveva tutto quello che poteva desiderare lì, con se. Sentiva che tutto sarebbe andato per il meglio, che tutto sarebbe stato perfetto, che la loro storia sarebbe stata come una favola.

Chan Yeol ancora non sapeva quanto si stesse sbagliando, quanto la loro storia sarebbe stata distruttiva per la sua vita.

«Sai, vederti qua dentro, fa sembrare tutto più strano, ma è anche così familiare», mugugnò il minore contro la spalla di Baek Hyun e, nascondendo il viso sulla spalla del più grande, scoppiò a ridere inaspettatamente. Inspirò profondamente il profumo dei capelli del maggiore, che sapeva di lavanda e vaniglia. «Decisamente, mi piace. Mi piace tanto. Forse, troppo».

Agli occhi di Baek Hyun, Chan Yeol sembrava un piccolo bambino, dolce e indifeso. La sincerità che trapelava da quelle semplici parole, arrivò al piccolo cuore di Baek Hyun come una carezza, soffice e calorosa. Questi sentì un leggero formicolio alla bocca dello stomaco. Gli occhi iniziarono a pizzicargli e le lacrime premettere contro le sue palpebre. Si sentiva troppo felice. Il suo piccolo cuore ebbe un breve fremito, che non seppe definire chiaramente. Forse aveva iniziato a scongelarsi quella gabbia di ghiaccio in cui l'aveva racchiuso.

Ma per Baek Hyun, quella felicità, era solo una mera illusione. Troppo sfiducioso, chiese al più piccolo perché glielo avesse chiesto, perché lui fosse lì con lui. Baek Hyun si sentiva inquieto, aveva come la sensazione che qualcosa di esattamente brutto sarebbe successo è tutto si sarebbe sgretolato.

«Perché te l'ho chiesto?», ripeté Chan Yeol, assorto nei suoi pensieri. Ci pensò su un attimo, cercando le giuste parole. Guardò negli occhi Baek Hyun e gli sorrise sinceramente. «Perché odio vederti lì, seduto su quella panchina ormai vecchia. Perché voglio averti sempre accanto a me. Perché non desidero altro che vederti sorridere per sempre».

Chan Yeol strinse le sue dita con quelle di Baek Hyun. I loro occhi si legarono l'uno all'altro, si immersero e si persero in qualcosa di più vasto, qualcosa che superava i confini. Sembrava tutto perfetto, tutto reale, possibile.

Ma Chan Yeol non sapeva che, da lì a poco, il loro mondo sarebbe crollato un po' alla volta come i pezzi di una scacchiera, uno dietro l'altro.

Non poteva immaginare che quei sorrisi che tanto agognava, desiderava, pretendeva, sarebbero diminuiti sempre di più, scomparendo, per dare posto alla tristezza, al dolore e alla sofferenza.

La felicità, che si era costruito con fatica, sarebbe diventato, in men che non si dico, un mero miraggio, nascosto dietro il velo della depressione che avvolgeva Baek Hyun.

Chan Yeol stava andando incontro a un destino tumultuoso e irrequieto, senza esserne consapevole. Era senza protezioni e un'adeguata preparazione, e stava percorrendo quella strada a una velocità che superava di gran lunga il limite di velocità, pronto a schiantarsi contro un muro di cemento.

Un muro che avrebbe segnato la fine della loro storia e della sua vita.

 

 

 

 

 

 

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06 Aprile 2015.

 

 

 

 

 

 

«Finalmente si sente l'aria di primavera», sospirò Baek Hyun, mentre accavallava le gambe e osservava il cielo privo di nuvole. Era azzurro, di un limpido che Baek Hyun non aveva mai visto. «Si sta bene, no?».

Se Hun non poté fare altro che sorridergli in assenso. In qualche modo, per quell'aspetto, si sentiva simile a Baek Hyun: anche lui amava il calore, il sole. La pioggia e il freddo erano due elementi che avrebbe con molto piacere eliminato dal suo vocabolario personale.

Capì, che in fondo, erano simili, ma completamente differenti. E questo Se Hun lo sapeva bene.

«Cos'è successo poi?», domandò il minore, riferendosi alla proposta che Chan Yeol l'anno prima aveva posto a Baek Hyun. «Sei andato nel suo appartamento?».

Il maggiore mostrò un sorriso timido, quasi intimo, che sembrava nascondere mille segreti e mille vicende. Il suo fragile cuore iniziò a battere nel suo petto lentamente, come un'agogniate melodia.

Ripensare alla casa di Chan Yeol, per Baek Hyun, era come immergersi nel passato, riviverlo di nuovo: lì aveva esperimentato sentimenti che prima di allora non conosceva. Erano devastanti, dolorosi, eppure lo rendevano felice. Nonostante tutto, quello che ricordava chiaramente di quel passato, erano solo le lacrime, il dolore e le sue grida.

«Il suo appartamento era minuscolo, piccolo ma confortante». Baek Hyun si immersa nei suoi pensieri e immaginò di nuovo di essere lì con Chan Yeol. Fu come una pugnalata al cuore, un dolore lacerante e una verità, che aveva celato nel suo cuore, venne alla galla. «Non m'importava più di tanto della dimensione, a me piaceva così com'era. L'aria era impregnata del suo profumo e di calore. Era una casa vissuta, consumata e confortevole. Ed erano sentimenti che non aveva mai provato».

Se Hun immaginò un piccolo appartamento scialbo e arredato malamente. Immaginò Baek Hyun all'interno di quella abitazione assieme a un'immagine astratta di Chan Yeol. E sorrise calorosamente, trovando estremamente dolce quella possibile visione.

Eppure sentiva che Baek Hyun gli aveva nascosto una verità che aveva rinchiuso dentro se stesso, sigillato da un lucchetto.

«Chan Yeol era un ragazzo disordinato e la sua casa lo rispecchiava perfettamente», Baek Hyun continuò a parlare, lasciandosi cullare dolcemente dai unici ricordi che riusciva a rammendare. «Le pareti erano ricoperte da semplice carta da parati e, stranamente, il tutto si intonava con i mobili antiquati. Erano decisamente fuori moda».

«Sembra bella, detta così», proferì silenziosamente Se Hun, mostrando un sorriso tenero. Baek Hyun annuì lentamente ed iniziò ad osservare i piccoli sassolini che ricoprivano il suolo.

«Lo era, decisamente», rispose il maggiore con malinconia. Dopo la morte di Chan Yeol quell'appartamento era stato venduto e Baek Hyun non aveva più potuto entrarvici.

Iniziò a giocare con l'anello, che portava da più di un anno, ormai. E ripensò a tutte le possibili strade che avrebbe potuto percorrere per poter continuare a vivere lì dentro, ma si rese anche conto che, se ci fosse riuscito, sarebbe stata solo una grande sofferenza, un continuo ricordare della vita pretendente di Chan Yeol, di una vita prima di incontrare Baek Hyun.

«Era perfetta, prima che ci entrassi io», proferì Baek Hyun, lasciandosi sfuggire un sospiro sommesso. Se Hun rimase spaesato, interdetto. Cercò di leggere tra le righe di quelle parole, ma Se Hun riusciva solo a capire che Baek Hyun si considerava l'errore più grande di Chan Yeol. Lanciò uno sguardo vacuo al maggiore, aspettando comunque una frase di chiarezza da parte sua, ma come al solito non ricevette niente.

«Ho chiesto a Chan Yeol perché mi volesse lì con lui», Baek Hyun cambiò discorso all'istante e Se Hun poté solo ascoltarlo in silenzio. «Mi ha mentito, almeno credo».

Il più giovane non disse niente, chiuse gli occhi per pochi secondi e aspettò che fosse Baek Hyun a continuare il discorso nel loro silenzio.

«Mi ha guardato negli occhi e ha detto che odiava vedermi aspettarlo per lunghe ore, che mi voleva sempre accanto a lui». Baek Hyun ingoiò il groppo che sentiva in gola e sospirò leggermente, mentre la sua voce perse la calma e si incrinò leggermente, lasciando trapelare il suo dolore. «In realtà, adesso capisco, che l'aveva fatto solo per pietà e compassione. Eppure ho accettato, perché quello che provavo per lui, andava oltre i pregiudizi e i miei dubbi».

Baek Hyun prese un profondo respiro prima di ricominciare a parlare. I suoi occhi erano lucidi quando rivolse lo sguardo a Se Hun.

«Lo amavo più di ogni altra cosa, più di me stesso. Mi sarei completamente azzerato per lui. Ma Chan Yeol non capiva l'enormità dei problemi che ancora oggi mi porto sulle spalle. E, per aiutarmi, fece la scelta più sbagliata che potesse fare, perdendo la mia fiducia completamente».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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