«Lucius!» urlò la rossa, con lo sguardo ancora pieno di lacrime e l’anima infranta. «Non andare via..» l’aveva supplicato, ricevendo per risposta solo il vuoto.
A nulla era servito accasciarsi e strappare l’erba sotto di lei, nemmeno a sfogarsi, perché il dolore era talmente tanto, che nemmeno sterminare Voldemort in persona l’avrebbe consolata.
Lui se ne era andato, trascinandosi il mantello pregiato, sbattendo quel bastone da passeggio sul pavimento di marmosenza degnarla di uno sguardo.
Senza degnarla di uno sguardo.
«Io sarò anche una schifosa sanguesporco, mi senti Malfoy? MA TU SEI SOLO UN CODARDO!» gli urlò, con tutta la forza che aveva in corpo. Gli occhi verdi di Lily si intensificarono ancora di più, pervasi dalle lacrime. Ora la sua voce non era altro che singhiozzi spezzati, interrotti. Spezzati come il suo cuore.
Lucius, che era giunto oramai lontano, si fermò, e si toccò i lunghi capelli biondo platino.
Appena si girò, Lily poté scorgere delle lacrime rigare il suo volto, in lontananza.
«Tu non capirai mai» le disse, in un lamento.
Così bello, così dannato.
In quella sua uniforme nera pece, come uno scarabocchio nella vita bianca di Lily Evans.
Senza degnarla di uno sguardo.
«Io sarò anche una schifosa sanguesporco, mi senti Malfoy? MA TU SEI SOLO UN CODARDO!» gli urlò, con tutta la forza che aveva in corpo. Gli occhi verdi di Lily si intensificarono ancora di più, pervasi dalle lacrime. Ora la sua voce non era altro che singhiozzi spezzati, interrotti. Spezzati come il suo cuore.
Lucius, che era giunto oramai lontano, si fermò, e si toccò i lunghi capelli biondo platino.
Appena si girò, Lily poté scorgere delle lacrime rigare il suo volto, in lontananza.
«Tu non capirai mai» le disse, in un lamento.
Così bello, così dannato.
In quella sua uniforme nera pece, come uno scarabocchio nella vita bianca di Lily Evans.