Se solo tu potessi sentirmi, figlio mio. Presto giungerà la fine per tutti noi, ma prima vorrei che tu aprissi gli occhi, almeno per un momento. Vorrei poterti chiedere perdono per tutto quello che ho fatto. Vorrei che il tuo sguardo di nuovo sereno si posasse un’ultima volta su di me.
Sono solo un povero vecchio, un vecchio orgoglioso e testardo, che non ha mai voluto ammettere l’amore per suo figlio. Il mio maledetto orgoglio mi ha spinto a tormentarti, per nasconderti quanto io soffrissi per la morte di Boromir, e quanto mi angosciasse l’idea di perdere anche te. Sapevo bene del tuo dolore per il tuo amato fratello, ma non ho avuto l’umiltà di gettarti le braccia al collo per piangere insieme. Ho voluto tenere per me questo calice amaro, ma sono riuscito solo ad accrescere la sofferenza di entrambi.
Perdona, figlio, tutte le parole amare che ti ho rivolto. Geloso dell’affetto che dimostravi a Mithrandir, ho cercato di convincere me stesso di non curarmi di te. Invano.
Ora mi divora il rimorso per tutto ciò che non ci siamo detti, per l’affetto e gli onori che ti ho sempre negato. Come uno sciocco, me ne rendo conto troppo tardi. La Pietra Veggente mi ha mostrato le navi del nemico che già si avvicinano alla città, e inutilmente il povero Mezzuomo tenta di rincuorarmi. So che siamo ormai al di là di ogni possibile salvezza; e sento che la mia mente, attanagliata dalla morsa della disperazione, sta iniziando a vacillare…
La tua mano brucia di febbre, e a nulla valgono le mie lacrime che l’hanno bagnata…
Faramir, mio amato figlio, non chiedo più il tuo amore, so di non esserne degno. Desidero solo il tuo perdono; per poter finalmente morire in pace.