Prompt: E...
Se fosse stata Belle ad essere stata trasformata in bestia?
Pagina: Il
Giardino di EFP.
Ansimo
nell’aria fredda della torre.
Schiumo rabbia, sbavo, ringhio. Le pareti tremano intorno a me, come se
avessero paura, come se volessero staccarsi dal terreno e fuggire via.
Al mio passaggio
le candele si
spengono. Un fumo leggero sale al soffitto, si mesce
all’oscurità che da anni
ormai occupa le mie stanze.
Scaglio con
violenza un tavolino
contro il muro, ruggendo e gridando, spalancando le fauci e sentendo le
zanne
stridere le une contro le altre. Le mie urla si perdono nel silenzio,
nel
dolore, nella disperazione e nel ricordo di una gioia che adesso, dopo
questi
lunghi anni, è divenuta lontana come un sogno ormai
dimenticato.
Mi getto a
terra, affondando le zampe
fra i peli della mia criniera, ghermendomi la pelle fino a farla
sanguinare.
Credevo che ce
l’avrei fatta.
Pensavo
– misera ingenua!
– che, essendomi ormai rassegnata da tempo alla mia
maledizione, osservarmi nuovamente allo specchio non avrebbe suscitato
in me
alcuna reazione.
Invece, rimirare
le mie orribili
fattezze non ha fatto altro che straziarmi, come una lama che penetra
nella
carne e raggiunge il cuore, trafiggendolo.
Il collo taurino
e ricoperto di pelo
irsuto, il muso schiacciato e ferino, le orecchie basse, le zanne
sporgenti...
orrore, orrore, orrore! Quale mostro sono!
Chi
mai potrebbe amarmi?
Quella maledetta
strega mi ha
condannata per sempre, perché sa bene che mai nessuno
riuscirebbe a guardare
ciò che c’è dietro questo misero
aspetto deforme e bestiale!
Sollevo lo
sguardo e in un frammento
di specchio incontro i miei occhi. Sono grandi e hanno il colore del
miele di
castagno. Forse, sono l’unica parte di me che la strega non
è riuscita a mutare:
mi pare, infatti, che conservino ancora l’innocenza di una
volta. Ma quanto
dolore riflettono, ahimè! Vedo in loro tutti gli anni di
oscurità e sofferenza
che ho vissuto, di odio e di disprezzo verso me stessa e verso il mondo
che,
fuori da queste mura decadenti, vive la vita che vorrei avere io.
“Ricorda
Belle... solo se riuscirai a farti amare e imparerai ad amare a
tua volta, l’incantesimo si spezzerà. Altrimenti,
rimarrai una Bestia per
sempre!”.
Sono passati
dieci anni, ma le parole
della strega ancora mi rimbombano nelle orecchie, ancora inquinano il
mio
riposo e dilaniano i miei sogni. Ah, quanto vorrei porre fine al mio
dolore, ma
l’incantesimo me lo impedisce! Non potrò morire,
finché non avrò imparato ad
amare. Ma chi potrebbe mai amare una bestia come me?
Un tuono
brontola nel cielo, mentre
io mi raggomitolo sul marmo freddo del pavimento.
“In me vedranno solo un
mostro” mi
dico. La pioggia comincia a cadere, a scrosciare sempre più
forte. “Solo un orribile
mostro...!”.
Non so per
quanto tempo resto
immobile, a terra. Nonostante il pelo che mi ricopre il corpo, sento il
freddo
penetrami nelle ossa come tanti spilli.
La pioggia
è cessata. Solo qualche
tuono ancora borbotta in lontananza, chissà dove. Un
gocciolio lontano spezza
il silenzio e pare che dia il ritmo al mio povero cuore straziato.
- Padrona, Vostra Altezza!
Il suono di
questa voce mi fa
trasalire, mi scuote in tutto il corpo. Nonostante detesti farmi vedere
dalla
servitù in uno stato pietoso e indecoroso, non mi muovo e mi
limito a volgere
il capo verso la porta, dalla quale entra una Mrs Bric tutta trafelata,
seguita
dal suo inseparabile figliuolo.
- Cosa succede? – ho la forza di chiedere stancamente.
- C’è un ragazzo nel castello, Signora!
– esordisce il piccolo Chicco,
saltellandomi vicino – Lo abbiamo visto aggirarsi al pian
terreno poco fa!
Forse si è perduto durante il temporale!
Strabuzzo gli
occhi e, tutto d’un
tratto, senza quasi rendermene conto, mi ritrovo a correre per il
corridoio
sulle quattro zampe, con il cuore che mi martella nel petto. Un ragazzo
è entrato
nel castello? Cosa vuole? Si è davvero perduto o
è venuto per uccidermi?
E
se fosse giunto per salvarmi?
- C’è nessuno?
Mi arresto di
colpo, nascondendomi
dietro una colonna. Il respiro convulso si condensa davanti al mio
volto,
mentre i passi dello sconosciuto si fanno più vicini. Prendo
aria e mi sporgo
quel poco che basta per guardare l’intruso.
Il mio cuore
perde inevitabilmente un
palpito, davanti alla bellezza di questo giovane forestiero. Una chioma
di
lunghi capelli dorati gli ricade sulle spalle ampie, incorniciando un
volto
dagli zigomi alti e un paio di occhi azzurrissimi, pieni
d’ingenuità e bontà.
Oh sventurato,
perché sei entrato in
questo castello? Perché, ora, devo mostrarmi a te e
atterrire il tuo sguardo
così innocente?
Rimango ferma al
mio posto. Il
giovane passa a pochi metri da me, tanto che il suo profumo di rose mi
inebria
per alcuni istanti. Va oltre, verso la scalinata che conduce al piano
superiore.
Prendo aria, mi
faccio coraggio.
Infine, esco
allo scoperto.
“Guarda
la donna dietro la Bestia, ti prego!”.
Angolino
dell’autrice:
Ciao a tutti!
Ammetto che
questa breve OS potrebbe
rivelarsi un interessante prologo o primo capitolo e non nego di star
accarezzando l’idea. Chissà, magari in futuro
riuscirò a trovare del tempo da
dedicare al progetto che mi frulla in testa. Per adesso, mi accontento.
Intanto, spero
che la shot vi sia
piaciuta, nonostante la sua brevità.
Elly