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Autore: Werewolf_Stiles    29/06/2016    0 recensioni
Stiles era sconvolto dal paesaggio in alta definizione che si estandeva intorno a lui, alle sue spalle c'era un'immensa villeggiatura con colline di un verde brillante, e in alto c'era un enorme sole che emanava calore quasi come quello reale, tanto che Stiles, guardandolo con gli occhi spalancati, quasi non diventò cieco; davanti a lui c'era questa piazza dove, pensava, si riunivano tutti quelli che si erano collegati, e come non notare la maestosa entrata della città, fatta tutta in pietra con delle porte di legno completamente spalancate che emanavano accoglienza a tutti i giocatori. Stiles stava per andare verso le porte quando si senti vibrare la testa, come se qualcuno gli stesse scuotendo il cervello dall'interno, poi notò che aveva un messaggio nel suo menu, così con un semplice gesto del dito destro dall'alto verso il basso, apri la sua barra, dove venivano riportate tutte le informazioni sul suo stato sia del gioco e del suo corpo reale, la percentuale di energie, gli oggetti che avrebbe ottenuto, eccetera...poi cliccò su un pulsante che lampeggiava e subito si attivo un video messaggio "Salve giocatore, benvenuto in Sword Art Online..."
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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80° piano, il sole estivo di Sword Art Online investì con la sua luce soffocante Scott e gli altri: si trovavano esattamente all'entrata del Palazzo della Gilda Nemeton "È enorme..." esclamò Isaac mentre guardava imbambolato col naso all'insù il candido palazzo ornato da delle statue dorate raffiguranti tre giocatori, probabilmente i fondatori della gilda...una sembrava raffigurare Deucalion con tutta la sua maestosa armatura "Quello sembra..." "Deucalion, uno dei tre fondatori della Gilda..." Kira venne interrotta dalla risposta di Levi, dicendola con un tono di amarezza "Quanti coins ci saranno voluti per costruire un palazzo del genere?..." chiese Braeden curiosa "Nemmeno un migliaio, senza contare gli interni...avete da fare altre stupide domande o vogliamo andare?" Disse Levi, che, ancora rivolto verso l'entrata del palazzo, girò leggermente lo sguardo verso il gruppo che si trovava dietro di lui, pregando in una risposta seria "Si, andiamo" fu Scott a rispondere, e affiancando il capitano avanzarono verso il grande portone bianco. "Chi siete?" due guardie che erano di pattuglia alla porta li fermò "Siamo amici del capitano Deuca..." Scott fu interrotto bruscamente da Levi, che ostacolandolo avanzò dicendo "Rex, togliti dal cazzo..." "Ca...capitano Levi, ma..." disse il ragazzo con aria totalmente interrogativa e sconcertata "Non lo ripeto un seconda volta" Continuò il capitano alzando un sopracciglio "Ho afferrato...prego, potete entrare" Il ragazzo di nome Rex, offeso, si fece da parte, premendo su una piccola tastiera che aveva sul braccio...dopo la combinazione, la porta lentamente iniziò ad aprirsi, finché non diede la possibilità di entrare al branco, seguito dai due Ghoul; dentro era a dir poco magnifico: un lungo tappeto rosso copriva il sentiero che portava dall'entrata alle scale di marmo, che centravano la stanza, delle finestre enormi illuminavano quello splendido palazzo che per quante stanze vi erano, poteva essere paragonato ad un labirinto "Ma guarda un po...Scott Mccall" Una voce familiare li fece sobbalzare: Deucalion stava scendondo lentamente la scalinata in marmo, sorridente per aver rincontrato i suoi vecchi compagni "È un onore rincontrarla capitano" disse Scott, andandogli incontro e stringendogli la mano "E vedo che ci sono anche tutti gli altri, sono felice di vedervi...ma cosa posso fare per voi?" "Vede noi abbiamo un problema..." "Due dei miei Ghoul sono scomparsi da settimane, li avevo mandati qui per le provviste, ma non sono mai arrivati...forse qualcuno della squadra potrebbe averlo visto" Anche Allison venne interrotta da Levi, che guandandolo in cagnesco iniziò a brontolare e a malerdirlo... "Levi, anche lei qui?...beh, vedrò cosa posso fare...comunque, ragazzi siete arrivati al momento giusto, io e alcuni ragazzi dovremmo parlarvi" "Ma come facevate a sapere del nostro arrivo?" chiese Kira insospettita "Non lo sapevamo, ma ora istituirò subito un'Adunanza...in modo che potremmo parlare più liberamente" "Ma veramente noi..." "Non preoccuparti...em, Stiles, giusto? Faremo presto, poi potremmo parlare dei vostri due amici...seguitemi" Detto questo Deucalion, come se avesse fretta, si girò e iniziò a fare strada; Entrarono in una stanza non troppo grande dove vi era un lungo tavolo bianco, sicuramente era la stanza delle riunioni "Potete accomodarvi qui" Deucalion indicò una lunga fila di sedie che contornavano il tavolo, e in quel momento entrarono, dalla porta opposta della stanza, Malia, Ethan, Aiden ed un altro ragazzo che non conoscevano: aveva gli occhi marrone chiaro, i capelli corti di un lucente castano, era abbastanza muscoloso, ed aveva un sorriso candido e malizioso "Non credo che conosciate il mio nuovo secondo, Theo Reaken" disse poi Deucalion, indicando il ragazzo nuovo "Salve ragazzi" disse allargando il suo sorriso e con aria amichevole C'era qualcosa in quel ragazzo, qualcosa che Stiles non riusciva bene a capire...sapeva solo di avere una bruttissima sensazione, e che Theo non gli piaceva affatto "Stiles..." Lydia, che era seduta accanto a lui attirò la sua attenzione "...perché hai una mano poggiata sulla spada?" il ragazzo guardò prima gli occhi verdi e preoccupati della ragazza, poi abbassò lo sguardo...aveva davvero una mano poggiata sul manico della sua Claymore, pronta ad estrarla in qualunque momento, doveva darsi una calmata... "Sta tranquilla, Lydia...sono solo un po preoccupato per Ken ed Erika, tutto qui" disse poi, ma quando la Banshee fece per controbattere, lui la zittì con un bacio "Sei sempre il solito..." disse lei staccandosi dal bacio, per poi sfiorare nuovamente le sue labbra "Sono fatto così, accontentati no?"risero entrambi, poi il momento fu interroto da Deucalion, che iniziò a parlare: "Grazie ancora per essere venuti ragazzi, ma prima di ascoltare le vostra richiesta, devo assolutamente proporvene una io: ho passato abbastanza tempo con voi da capire che siete un'ottima squadra...siete forti, coraggiosi e pronti a tutto pur di proteggervi a vicenda...e beh, tutto sommato, è ciò che io cerco di più...quindi vorrei proporvi di entrare a far parte della gilda Nemeton" Scott era completamente stupito dalla sua proposta, girò lo sguardo e notò anche nei suoi compagni un'espressione totalmente sbalordita, poi senza esitare il capitano Deucalion continuò "So che per voi combattere in prima linea non è tra le vostre priorità ma, siceramente, per me non dovreste sprecare certe abilità che potrebbero fare la differenza al nostro esercito...e chissà, magari potrebbe essere proprio uno di voi a vincere e a liberarci da Sword Art Online, che ne dite?" l'espressione entusiasta del capitano non faceva altro che mettere a disagio Scott, sapeva benissimo che aveva ragione: evitare le prime linee sarebbe come un gesto da egoisti...ma lui aveva fatto una promessa, e sapeva già cosa rispondere "Devo dire che è una proposta che mi ha lasciato completamente sbalordito, ma...devo rifiutare: ha ragione sul fatto delle nostre abilità, ma io ho promesso che il nostro branco sarebbe rimasto solo il nostro branco, e che non avremmo mai accettato di far parte di una gilda...quindi, come le ho già detto, grazie della proposta ma devo rifiutare" L'espressione entusista di Deucalion si fece di poco più cupa "Ma...se voi entrate a far parte della gilda, avrete ricchezza, onore e..." "Davvero, grazie ma non ci interessa..." Scott cercava di nascondere il pizzico di disagio che stava provando, ma questo aumentò quando lo sguardo del capitano s'incupì ancora di più "Allora, Scott, dovrò mostrarti questo..." Deucalion fece un cenno a Theo, e questo, capendo l'ordine, prese un oggetto che si trovava sopra un piccolo comodino, anch'esso bianco, per poi porlo al suo capitano: era una piccola sfera azzurra, e quando Deucalion digitò una combinazione di 4 cifre, questa emanò una luce non troppo forte...era un'ologramma...rappresentava un luogo familiare, poi Scott lo  riconobbe immediatamente: era il bagno del loro rifugio...e lì c'era proprio lui...con gli occhi rossi...si, era proprio quella notte, quando aveva perso il controllo "Come hai fatto a...? Mi stavi spiando!" Scott in preda alla furia si alzò di scatto, e Deucalion fece lo stesso "No, Scott...noi ti stavamo studiando, tu hai problema, e io so come risolverlo..." "Perché mi dovrei fidare di te e delle tue parole?" "Di me no di certo, ma delle parole di qualcun altro...ne sono sicuro" Prima che il lupo potesse controbbattere, la porta in fondo alla stanza si aprì, ed ad entrare furono due guardie, ognuna in compagnia di un prigioniero: entrambi erano incatenati mani e piedi, il loro busto era coperto da un'armatura in acciaio, e i loro volti erano coperti da due sacchi neri e logori; le guardie accompagnarono i due proprio al centro della stanza, in modo tale che rimangano ben in vista a tutti, li fecero inginocchiare ed infine scoprirono i loro volti...Scott e tutti gli altri rimasero pietrificati: erano Ken ed Erika. "Cosa cazzo significa?" esclamò Derek, ringhiando Scott non riusciva parlare: alla vista dei suoi amici ridotti in quello stato gli faceva venire un nodo alla gola; entrambi i Ghoul avevano tagli, molti ancora freschi, sui loro volti e delle macchie di sangue sui loro vestiti quasi strappati e logori: Erika era arrabbiata, ma allo stesso tempo esausta, guardava con grande disprezzo Deucalion, aveva voglia di strappargli la carne e di contorcere le sue budella mentre lui era ancora vivo, e sentire le sue grida di dolore come e fosse musica; Ken, invece, aveva un'aria totalmente differente: era calmo, anzi, non azzardava una parola...aveva la testa china e non guardava nessuno, solo il pavimento candido come i suoi capelli...ma Scott sapeva che stava soffrendo, sapeva che aveva voglia di urlare, di combattere, di arrabbiarsi come Erika...ma era troppo stanco...era come una bomba pronta ad esplodere. Nessuno esitò a prendere la propria arma e a puntarla contro i loro nuovi nemici: Scott, Derek e Isaac mutarono i loro occhi nel solito rosso sangue  giallo d'oro, per poi far fuori uscire i loro artigli, iniziando a ringhiare; Allison, Braeden e Kira presero arco, doppia spada e Katana per poi mettersi in posizione, puntando le loro armi verso i gemelli, che avevano appena mutato i loro occhi in un azzurro chiarissimo; Stiles impugnò la sua Claymore, puntandola verso Malia, che lo minacciava con i suoi pungenti artigli e le sue zanne affilate, mentre Lydia si trovava proprio dietro di lui, pronta ad urlare in qualunque momento, a guarire i suoi compagni e a proteggere il suo ragazzo. Prima che qualcuno potesse fare la prima mossa, un tonfo fortissimo e proveniente dalla porta da dove erano entrati attirò l'attenzione di tutti...erano Levi ed Hide "Scusate il disturbo..." disse il capitano, con la sua solita aria distaccata e completamente indecifrabile, entrambi avevano la bocca sporca di sangue...e Scott aveva la netta sensazione che quel sangue non appartenesse a loro "Ken!" Hide si era esposto da dietro Levi, cercando di attirare l'attenzione del uo migliore amico...riuscendoci: Ken, a quel richiamo, alzò di scatto il capo, felice di risentire la voce squillante di Hide...cercò di accennargli un lieve sorriso, per quanto debole sia, per ringraziarlo di essere venuto a salvarlo e di avergli dato l'ennesima prova del loro grande rapporto "Deucalion, eh? Me l'ero immaginato...bell'idea mandare due dei tuoi uomini come nostro spuntino" Deucalion strinse i pugni, facendo diventare le sue nocce biancastre, e la sua espressione divenne aggressiva e più cupa "Perché non la finiamo qui? Libera i miei compagni e lasciaci in pace, loro non hanno colpe..." "Ma davvero Levi?" all'improvviso un ghigno maligno si stampò nella bocca del capitano Deucalion, poi lentamente e senza fare mosse azzardate, prese uno dei fascicoli che si trovava sopra il tavolo bianco, lo aprì e ne lesse il contenuto "Ken Kaneki: colpevole dell'omicidio di Rise Kaneki, avvenuto al 4°piano il 17 marzo 2022...ed Erika Collins: colpevole del tentato omicidio del generale della gilda del Giuramento di Sangue, Evan Prince, avvenuto al 27° piano, il 28 novembre 2023...pensi che io possa lasciare due individui del genere nella società e fare finta di niente?" Omicidio? Scott non riusciva a crederci, non voleva crederci...quel Ghoul da un'intelligenza inumana e dall'infinita gentilezza, aveva commesso davvero un'omicidio in passato...guardò il suo volto esterrefatto ed intimorito dopo quello che Deucalion aveva detto, e come non dargli torto, i ricordi orribili che riemergono fanno male...e Scott lo sapeva bene. Levi guardava prima Deucalion poi i due Ghoul prigionieri, poi dopo una breve riflessione disse: "Come mai però ve ne siete accorti solo ora? E fra tutti i Ghoul assassini che esistono in questo gioco del cazzo...perché proprio loro due?...la risposta è semplice: a te non frega una minchia di loro, a te frega solo dell'Alfa...tu li hai rapiti e torturati semplicemente per ricavare informazioni su Scott Mccall, usando come scusa i loro delitti!" il capitano Levi riprese un attimo fiato, poi, con un semplice sbattito di ciglia, i suoi occhi passarono dal nero corvino a una pupilla rosso sangue cerchiati da un mare nero che ricopriva tutto il suo occhio...e con essi, la sua cagune fuori uscì, scoprendo le sue due fruste verdastre "Te lo ripeto per l'ultima, brutto figlio di puttana...lasciaci andare e tutti dimenticheremo questa faccenda, oppure qui finisce male..." Theo, che affiancava Deucalion, fece per controbattere, ma venne fermato da quest'ultimo...che con il ghigno raccapricciante stampato in faccia, disse quasi sussurrando "Che la battaglia abbia inizio allora..." Deucalion preme velocemente un pulsante nascosto che si trovava proprio sotto il tavolo bianco...e in meno di un secondo delle scariche di elettricità avvolsero Ken ed Erika, che caddero in reda a degli spasmi continui; lo scontro tanto atteso iniziò: Scott, Derek e Levi si scontrarono contro Deucalion, sferrando e loro mani artigliate verso il suo viso o verso la sua armatura argetea per distruggerla, mentre Levi tirava, tramite i suoi tentacoli, delle frustate micidiali...era a dir poco velocissimo, nessuno aveva mai visto una cosa del genere: tirava colpi con la cagune, per poi trovarsi direttamente di fronte al bersaglio e combattere con le proprie mani...come non biasimare il popolo dei Ghoul per averlo scelto capitano?. Allison iniziò a scoccare le sue frecce dalla punta d'argento, ma i due gemelli erano troppo agili per essere colpiti...e all'improvviso, mostrarono la loro cosiddetta abilità speciale: Ethan ed Aiden iniziarono ad unirsi, anzi, a fondersi tra loro, fino a creare un vero e proprio mostro di 3 metri; le ragazze però non abbassarono la guardia, ovviamente: Braeden iniziò a colpirlo con la sua doppia spada, seguita dalla lama tagliente della Katana di Kira, che aveva appena mutato i soi occhi in un arancio ipnotizzante, degna di una vera Kitsune...ed ad ogni colpo dato dalle ragazze quel mostro dagli occhi cielo iniziò ad indietreggiare. Stiles si ritrovò a combattere contro Malia, la lupa dagli occhi azzurri, che pian piano fece fuori uscire le sue zanne e i suoi pungenti artigli "Non volevo finisse, così...mi dispiace" disse lei, con un tono che il ragazzo non era riuscito a decifrare "Si...beh, anche a me..." rispose lui titubante Subito dopo si ritrovò Malia, che cercava di tranciarlo con i suoi artigli e di spintonarlo con diversi pugni e calci...ma Stiles era abbastanza forte da poterli schivare tutti, ed ad infliggere tagli fastidiosi sulla pelle della lupa; purtroppo commise un passo falso, dando a Malia la possibilità di gettare lontano la Claymore di Stiles...al ragazzo non restava altro che alzare la guarda e iniziare uno scontro corpo a corpo, anche se sapeva già come sarebbe andata a finire...e dopo pochi secondi si ritrovò steso a terra, con sopra Malia a trattenerlo "Sai, so di essere un vero play-boy e che tutte le ragazze vorrebbero stare con me, ma ti dico due cose: uno, mi sembra eccessivo saltarmi addosso così e due sono occupato, mi spiace" disse Stiles, con voce quasi soffocata dal peso della ragazza, che intanto rideva ironicamente alla battuta decisamente fuori luogo di Stiles "Ti conviene arrenderti, amico..sei rimasto da solo e un immune come te non può battermi" senza aspettare una risposta da parte del moro, brandì nuovamente i suoi artigli per poi puntarli verso di lui....ma prima che potesse colpirlo, una mano, anch'essa artigliata, la bloccò "E chi ti ha detto che era solo?" disse Isaac, con un tono cupo, prese poi la lupa per tutto il braccio, attirandola a sé, e gli diede una ginocchiata allo stomaco da togliere il fiato, facendola quindi cadere a terra "Non la smetterete mai di trattarmi come la bambinetta debole, piagiucolosa  da proteggere a tutti i costi, vero?" disse Stiles, sottolineando la parola -bambinetta- e raccogliendo la sua Claymore "No, mai" rispose con ono beffardo Isaac "L'avevo in pugno, Isaac..." "Certo Stilinski, continua a ripetertelo..." Dopo una clamorosa risata, seguita da un'occhiata focosa del ragazzo, i due riempostarono la guardia contro la lupa che si era appena alzata, e riniziarono a combattere. Lydia, vedendo degli altri soldati della gilda Nemeton, non esitò nemmeno ad urlare, creando così una barriera, in grado da scaraventare al terzo mondo chiunque tenti di passarla...poteva essere considerata come l'arma di difesa e di guarigione del branco, insomma. Ken non reggeva più a quel dolore, e sapeva che tra pochi minuti sarebbe morto se qualcuno non avesse tolto l'elettricità all'armatura che lo teneva prigioniero: sentiva la corrente partirgli dalla schiena, facendola inarcare più volte, per poi proseguire lungo la sua spina dorsale, fino ad arrivare al cervello, friggendolo letteralmente; tra uno spasmo e un altro però, il Ghoul riuscì a vedere Hide, che, di soppiatto, era riuscito ad arrivare al bottone sotto il tavolo candido, e in meno di un secondo i continui spasmi che avevano perseguitato Ken ed Erika sparirono. Hide fece per correre verso i due prigionieri per liberarli dall'armatura, ma Theo Reaken gli si parò davanti, dandogli un forte pugno allo stomaco per fermarlo "Ci sei andato vicino, Ghoul..." disse Theo con aria sarcastica, e alzando letteralmente Hide per la sua meglietta giallognola "Ma non abbastanza!" finì la frase infilzandolo profondamente all'altezza del cuore con i suoi artigli pungenti. Ken guardava il corpo di Hide, inerme, e affondato in una pozza di sangue, e con suoi occhi dolci e marroncini, ormai spenti, che lo fissavano continuamente...il suo migliore amico era morto e lui non l'aveva impedito...guardò poi Theo, che aveva una faccia così riconoscente e orgogliosa, mentre cerca di lavarsi dalla mano del sangue, il sangue del suo migliore amico; non reggeva più, sapeva che stava arrivando quel momento, che per troppo tempo aveva represso continuamente...ma ora aveva superato l'apice del suo limite. Le ultime parole che sentì pronunciare furono quelle di Erika "Cazzo Ken, controllati, ti prego!" Lo implorava con le lacrime agli occhi, perché lei sapeva di cosa era capace...e di cosa avrebbe fatto in pochi istanti. "Levi!" chiamò Erika in preda al panico, e il capitano voltandosi cambiò espressione per la prima volta...l'orrore misto a stupore emanavano dal suo volto "Dobbiamo andarcene..." disse, attirando l'attenzione di Derek e Scott "Cosa?..." la risposta ai due gli venne data da Ken: la sua cagune era uscita come una grande esplosione, distruggendo l'armatura che la teneva bloccata, rivelando i suoi quattro tentacoli rosso fuoco e lanciando un urlo disperato misto a rabbia; in un attimo aveva attirato l'attenzione di tutti, che immediatamente smisero di combattere e osservarono il Ghoul a bocca aperta... Poco dopo, le urla cessarono, e al suo posto un'espressione folle, rabbiosa e orribile si disegnò sul volto di Ken, che iniziò  borbottare parole incomprensibili ed ad ansimare come un indemoniato "Ken?" cercò di chiamarlo Erika, il ragazzo alzò lo sguardo e tra i respiri affannosi per le urla precedenti, disse "Io...vi ucciderò...tutti...TUTTI!".
   
 
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