Note:
Eccomi con
questo nuovo capitolo della raccolta “10
passi della tua OTP” indetta da
BuckyBear sul cosmic
ocean e sul forum di efp.
È
una flashfiction di 351 parole priva di pretese, ed è anche
un missing moment
dell’episodio 2x03 “Amori estivi”, spero
vi piaccia, buona lettura.
Incrociare
gli sguardi
È
il sole estivo, si ripete mentre scende quelle scale e si accorge della
presenza di Gallagher accanto a sua sorella, ed è qualcosa
che Mickey non ha
calcolato, durante quei mesi in cella. Scende come solo un Milkovich
può fare,
lasciando la galera con la promessa di rivedersi presto, mentre gli
occhi di
Ian sono ancora piantati lì, a distanza di quattro anni non
hanno smesso di
bruciargli dentro, come quella prima volta al campetto in cui lo hanno
fissato
e gli hanno scavato dentro un buco profondo miglia e miglia.
Ian lo guarda ancora negli occhi con la stessa intensità, con la stessa luccicante sfida che, ha imparato, lo contraddistinguono. Alla fine il South side ha macchiato anche il piccolo Gallagher, nota quasi con amarezza.
Non è più ingenuamente innocente, di innocente in quegli occhi che lo stanno seguendo passo passo, mentre avanza noncurante verso loro due, non è rimasto più nulla. Può scorgergli la malizia di tutte le volte in cui se l’è scopato, la voglia che avrebbe di scoparselo anche lì, lo vede, mentre non riesce a staccare il contatto con quegli occhi.
Lo vede accennare un sorriso, il bastardo.
Glielo sta dicendo che accadrà, mentre è a pochi metri da loro, forse tre, glielo sta urlando. Quello che Mickey non riesce a vedere, però – o forse non vuole, perché è una testa di cazzo priva di qualsiasi perspicacia – è quanto gli è mancato, perché leggergli anche la sincera mancanza nello sguardo sarebbe troppo per lui, per il suo ego, per l’eredità che un Milkovich si porta addosso.
Che se ne fa, uno come lui, della disarmante dolcezza che uno come Gallagher gli sta sussurrando con i suoi occhi in quel momento?
Niente! Uno come lui non se ne fa un cazzo di niente.
E allora gli sorride ma poi lo ignora, anche se sfuggirgli è un po’ più difficile adesso, quando con il suo sguardo Ian gli dice più di quel che vorrebbe sentirsi dire, di quel che pensa di potere mai avere in tutta la sua vita, più di quello che crede di poter meritare.
Il suo sguardo lo ha già fottuto.
Ian lo guarda ancora negli occhi con la stessa intensità, con la stessa luccicante sfida che, ha imparato, lo contraddistinguono. Alla fine il South side ha macchiato anche il piccolo Gallagher, nota quasi con amarezza.
Non è più ingenuamente innocente, di innocente in quegli occhi che lo stanno seguendo passo passo, mentre avanza noncurante verso loro due, non è rimasto più nulla. Può scorgergli la malizia di tutte le volte in cui se l’è scopato, la voglia che avrebbe di scoparselo anche lì, lo vede, mentre non riesce a staccare il contatto con quegli occhi.
Lo vede accennare un sorriso, il bastardo.
Glielo sta dicendo che accadrà, mentre è a pochi metri da loro, forse tre, glielo sta urlando. Quello che Mickey non riesce a vedere, però – o forse non vuole, perché è una testa di cazzo priva di qualsiasi perspicacia – è quanto gli è mancato, perché leggergli anche la sincera mancanza nello sguardo sarebbe troppo per lui, per il suo ego, per l’eredità che un Milkovich si porta addosso.
Che se ne fa, uno come lui, della disarmante dolcezza che uno come Gallagher gli sta sussurrando con i suoi occhi in quel momento?
Niente! Uno come lui non se ne fa un cazzo di niente.
E allora gli sorride ma poi lo ignora, anche se sfuggirgli è un po’ più difficile adesso, quando con il suo sguardo Ian gli dice più di quel che vorrebbe sentirsi dire, di quel che pensa di potere mai avere in tutta la sua vita, più di quello che crede di poter meritare.
Il suo sguardo lo ha già fottuto.
Spero vi sia piaciuta, a presto, Cinzia N.^^