Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Miss Marvel MJ    29/06/2016    5 recensioni
In memoria delle vittime della tragedia di Orlando
E' notte fonda, il Pulse è affollato,gremito di uomini e donne di ogni età. Sono lì per divertirsi, per distogliere la mente dai problemi di tutti i giorni, per provare quel brivido di adrenalina ed eccitazione che soltanto una serata in discoteca può offrire. Queste persone, innocenti, non avrebbero mai potuto immaginare che tra di loro ve ne fosse una che, mossa da una mentalità tanto estrema, avrebbe tolto loro tutto ciò che di più caro avevano: la vita propria e delle persone che avevano a cuore. Ne è esempio l'esperienza terrificante affrontata da due giovani amanti, che avevano appena iniziato un nuovo capitolo della loro vita insieme.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Kisame Hoshigaki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Itachi/Kisame, Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CUORE PULSANTE
 
Benché io abbia sempre amato viaggiare, raramente mi sono mosso da Boston, dove sono nato e cresciuto, mentre Naruto ha letteralmente girato il mondo. Già, Naruto, il mio fidanzato, il mio unico e solo amore.

Ci siamo conosciuti alle elementari, lui orfano desideroso di affetto, io bimbetto antipatico e musone. Siamo subito andati d’accordo … ok, forse non subito, ma di sicuro col tempo siamo diventati buoni amici. Ci separammo solo durante le medie, a tredici anni. Infatti lui venne adottato da suo zio Jiraya, uno scrittore fissato con i viaggi, che lo portò con sè in giro per il mondo.
Tre anni dopo ritornò, ma ne dovettero passare altri due prima che trovasse il coraggio per confessarmi il suo amore.
Ora sono esattamente sette anni che stiamo insieme, e non sarà di sicuro qualche litigio a farci lasciare.

Dunque, quando, come regalo per la mia laurea, papà mi ha lasciato tra le mani una carta di credito piena di soldi da spendere come meglio desideravo, ho subito deciso di partire per il viaggio più bello e lungo della mia vita!
Purtroppo, all’ultimo, si sono auto-invitati anche mio fratello e il suo ragazzo, ma forse è meglio così: un paio di cervelli in più non guasta mai, almeno spero.
Naruto si è occupato di tutto: voli, hotel e quant’altro. Come prima tappa siamo stati a Las Vegas e, in uno dei casinò, abbiamo vinto cinque dollari … e persi trenta, tutto per colpa di Kisame!
Ora siamo ad Orlando. Questo posto mi piace un sacco e mi sono innamorato di una delle sue tante discoteche: il Pulse! Infatti, benché ci siamo già stati ieri, sono voluto ritornare lì, anche a costo di separarmi da Itachi e Kisame, che invece sono andati al Club 23.

La musica è altissima, mi rimbomba nelle orecchie, ballo come se non ci fosse un domani (sarà forse colpa di quella strana bibita troppo alcolica che mi ha dato Naru?),  lui è davanti a me, è più bello del solito, i suoi occhi brillano nella semi-oscurità e la maglietta troppo aderente mi sta facendo impazzire. Giuro che ora gli salto addosso. Lo afferro per il colletto e lo bacio ma lui non è per nulla sorpreso anzi, mi afferra una coscia e se la poggia sul bacino. Dio, sarà la notte più bella di sempre!

BAM

Che cos’è stato? Un boato tanto forte da superare il rombo delle casse congela quell’istante.

 No, non è possibile  

E’ uno sparo, però non di una pistola, ma di un fottutissimo fucile! Mio padre e una buona parte dei miei familiari sono poliziotti, e da ragazzino papà mi portava spesso al poligono di tiro per insegnarmi a difendermi, riconoscerei lo sparo di un fucile di quella portata tra mille, soprattutto se si tratta di uno d’assalto!
Sono paralizzato dall’orrore, tanto che è Naruto a prendermi per mano e a fuggire verso l’uscita d’emergenza. Corro il più possibile, ma gli spari, i tonfi e le urla sono sempre più vicini e arrivano alle mie orecchie come shuriken.
Improvvisamente sento un dolore lancinante e poggio istintivamente il palmo della mano sul lembo di pelle perforato. Un liquido caldo e viscoso mi bagna i polpastrelli.

Sangue

Urlo disperato. La mia gamba, fa un male cane! Quel demonio mi ha colpito proprio al ginocchio. Cado a terra, la vista si annebbia. Le urla mi stordiscono ancora di più, batto i denti  e, nonostante l’adrenalina, non riesco neppure a strisciare.
Naruto. Dov’è? La sua mano mi ha lasciato appena sono caduto. Mi ha abbandonato per fuggire? Se sì, allora spero tanto che sia già fuori, a cercare aiuto, al sicuro da questo inferno.

Accade tutto in un attimo, due mani mi afferrano e mi tirano su con uno strattone.
“Ce la fai a correre?” mi chiede lo sconosciuto ”Appoggiati a me!” Alzo lo sguardo … ma è Naruto! Allora non mi ha abbandonato! Mi lascio trascinare via, il dolore è tanto forte da paralizzarmi anche l’altra gamba, ma provo a fare quello che posso.
Altri spari e anche la musica si ferma, avrà colpito le casse. Alcuni sono riusciti a raggiungere l’uscita, altri, bloccati qui, sono corsi a nascondersi da qualche parte. Sulla pista sono rimasti in pochi, e quel folle li abbatte uno ad uno come si fa alle fiere con le lattine.
Naruto, continuando a correre, si gira e lo vedo sgranare gli occhi: lo imito e mi si ferma il cuore.

Lui è lì, a nemmeno cinque metri di distanza da noi, e ci fissa sorridente, come farebbe un cacciatore davanti alla sua preda ferita e in trappola. Carica il fucile, allora Naruto aumenta la presa sul mio fianco e sul polso per poi cercare di andare più veloce
“Andrà tutto bene” Mi ripete: “Stai calmo Sas’ke, andrà tutt..”

BAM

Si blocca, smette di correre e mi guarda improvvisamente pallido. Che gli è preso? L’uscita è a poca distanza da noi, perché fermarsi ora? Mi sorride e dalle sue labbra esce un rivolo di sangue rosso … no … lo ha colpito!
Si accascia al suolo, tra le mie braccia. Cado anch’io, senza di lui non riesco a rimanere in piedi. Ha gli occhi spalancati e sputa un grumo di sangue. Sparandolo alla schiena deve avergli perforato un polmone.
Piango, tremo, ho talmente tanta paura da essermi dimenticato il dolore alla gamba. Quel dannato mostro ora si sta occupando di qualche povera anima nascosta dietro al bancone che implora pietà, poco prima di finire trivellata dai suoi proiettili.
Mi guardo attorno, corpi ovunque, la puzza di sangue è allucinante, gli unici rumori che sento sono le urla, gli spari e i tonfi del mio cuore impazzito.
Improvvisamente sento qualcosa di freddo e appiccicoso sulla guancia, è la mano insanguinata di Naruto, che cerca disperatamente di accarezzarmi un’ultima volta. Gliela stringo nella mia, provo guardarlo ma le lacrime mi annebbiano la vista,non vedo niente.
Senza rendermene conto mi appoggio al suo petto, l’orecchio vicino alle sue labbra e lo sento sussurrare: “Non devi aver paura, amore, smettila di piangere, ci … sono … qui … io”
“Ti amo” è tutto quello che riesco a dire.
A stento respira ma mi stringe la mano ancora più forte, vorrei dirgli qualcos’altro ma sono paralizzato.   Lui, lo vedo, ora guarda noi. Avanza nella nostra direzione piano, rendendo la nostra agonia ancora più insopportabile.

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire proprio ora che la mia vita è davvero completa
Proprio ora che papà ha deciso di abbracciare Naruto e farlo entrare nella nostra famiglia
Ora che ho un futuro da avvocato e una casa meravigliosa che ci aspetta a Boston
Io … che non ho ancora visto l’Europa e che non ho ancora realizzato i miei sogni … non posso morire ora
Naruto non respira più, è immobile, freddo … morto
Sollevo la testa e lo vedo caricare il fucile

Ho paura

Tanta

Sento le sirene della polizia, sono bloccati fuori.
Ma poi guardo l’amore della mia vita, ha gli occhi aperti e sul viso un’espressione rilassata, calma.
Lui era con me e non provava alcun timore.
 
Guardo quel folle puntarmi il fucile contro.
Gli sorrido, l’angoscia che mi ha assalito fino a poco fa mi ha abbandonato.
 All’inferno ci andrà lui, assassino senza cuore, non io che non ho compiuto alcun peccato, se non quello di amare troppo.
Gli stringo ancora una volta la mano.
“Sì, Naru, andrà tutto bene”

BAM

 
“Allora, signor Itachi Uchiha, riconosce questi ragazzi?”
 “Si, sono … erano … mio fratello Sasuke e il suo ragazzo Naruto Uzumaki”
“Ne è sicuro?”
“Assolutamente si”
“Allora le do le mie più sentite condoglianze”
“Grazie, agente”
Un ragazzo dai capelli tinti di blu si avvicina e afferra per le spalle un giovane dai lunghi
                                                             capelli neri che, appena poggiato il viso sul suo petto, scoppia in lacrime.
“Non doveva finire così! Avrei dovuto proteggerlo!”
“Spero davvero che non dovrà mai più finire così, mai più”
 
 
 
 
Angolo autrice
In primis, salve! E’ la prima ff  che ho il coraggio di pubblicare, quindi siate clementi XD                                                                
Perché ho voluto trattare un argomento così spinoso e triste (e soprattutto in ritardo)? Perché se n’è parlato troppo poco, e, a modo mio, volevo ricordare tutti coloro che sono morti per colpa di un folle.
So perfettamente che Sasuke non avrebbe mai pianto, ma avrebbe combattuto. Ma in questa storia volevo semplicemente rappresentare l’orrore di un gesto senza senso.
So anche di essermi inventata tutto di sana pianta e che i fatti non sono andati così, ma questa è solo una rivisitazione della realtà, fatta in un momento di rabbia.
Ringrazio Scorpio per aver ascoltato i miei scleri
E ringrazio il mio angelo custode per aver corretto le mie cazzate grammaticali                                           
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Miss Marvel MJ