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Autore: Fabb5000    30/06/2016    1 recensioni
Minecraft. Uno dei giochi più amati e conosciuti del mondo. Un gioco fatto di cubi e costantemente illuminato da nuovi aggiornamenti. Un luogo di svago e di creatività, o un mondo selvaggio in cui sopravvivere. Il passatempo perfetto per tutte le fasce d'età, dai più grandi ai più piccini.
Ma se ... Minecraft non fosse solo un videogioco, ma qualcosa di molto più sinistro? E se ... quando fu creato nel programma si fosse insediato un virus? E se ... questo virus nel tempo si è evoluto, fino a diventare un'entità pensante?
Quattro ragazzi stanno per vivere l'avventura che cambierà completamente la loro vita : catapultati nel mondo digitale dovranno oltre che sopravvivere riuscire a fermare un essere malvagio deciso a distruggere l'umanità.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Notch, Nuovo personaggio, Scheletro, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Suo padre? Che significa?" si chiese Max mentre continuava a fissare il robot nel quale stava Null, che nel frattempo si era rialzato.

-Tu ancora osi chiedere ... a me e a te stesso ... se ti odio o no?- domando questi con voce calma ma tesa, segno che il virus era fuori di sé dalla rabbia, guardando Notch. -Vorrei ricordati cosa avvenne nel 2009?-

Il robot alzò lo sguardo verso i militari : -Nessuno di voi si ricorda quel fatidico giorno? Il giorno in cui io venni creato per colpa di un programmatore troppo sicuro di sé?-

La sicurezza di Notch parve vacillare quando il virus poggiò di nuovo lo sguardo su di lui; poi Null parlò di nuovo : -Il vecchio me altri non era che un semplice virus informatico, inviato da aziende rivali a cercare di fermare l'avanzata della nascente Mojang. Dovevo solo decriptare alcuni codici, e poi mi sarei spento. E invece ...- Il tono di Null si abbassò, evidenziando l'aumento della sua rabbia. -... quando dovetti attaccare uno dei videogiochi in progettazione ... Minecraft ... tu attivasti l'antivirus. Ma non ti diesti la pena di controllare la matrice del gioco, troppo impegnato a finire di programmarlo per lanciarlo subito sul mercato-

Il robot si avvicinò minaccioso a Notch, squadrandolo da capo ai piedi : -E così sono rimasto lì ... una parte di me era sopravvissuta nella matrice iperfunzionale del gioco. Per anni rimase avvinghiato a quell'unica fonte che mi permetteva di esistere ... ma col tempo, continuare a giocare con gli umani mi fece acquisire nuovi dati ... e io mi evolvetti. E quello fu l'inizio del mio tormento!-

La voce di Null crebbe d'intensità, e Max capì che si stava trattenendo a malapena per non sparare a Notch : -Ho visto tutto di voi. Vedevo le vostre atrocità, ciò che voi causavate, come trattavate il pianeta denominato Terra, e soffrivo perché non potevo fare niente per fermare tutto. E ancora oggi soffro per questo! È solo colpa tua, Notch, se presto la specie umana incontrerà la fine!-

-Non cantare vittoria prima di aver vinto- disse Notch prendendo finalmente la parola : -Ci difenderemo, e non credere che batterci sarà facile. Io stesso mi batterio in prima linea e proteggere il mondo-

Una risata lugubre, fredda e oscura squarciò l'aria. Il suono era così tremendo che Max si tappò le orecchie e ci mise tre minuti buoni per capire che la fonte di ciò era Null.

Mentre rideva, il virus prese di nuovo la parola : -E sono certo che compirai un lavoro egregio! Tu sai bene che da solo non potrai fare niente. Avrai bisogno di riunire la specie umana in un unica fazione. Ma sai che loro non lo faranno mai ... e tu non riesci nemmeno a tenere unita la tua stessa famiglia, figuriamoci il mondo intero!-

A quelle parole Notch parve irrigidirsi, ma Null continuò, spietato : -Potremmo letteralmente dire che sei riuscito a fare incazzare tutti quanti : io, che posso considerarmi a tutti gli effetti tuo figlio, in primis; poi c'è tuo nipote, che non sai nemmeno dove sia; e, a proposito di famiglia ...- abbassò leggermente la voce : -... tuo fratello ti manda i suoi saluti!-

Quell'ultima frase fu di troppo : con un urlo Notch premette violentemente il grilletto dell'arma e un forte raggio rosso e verde centrò il petto del robot, che esplose.

Ma ciò non servì a niente : altri venti androidi sbucarono da chissà dove e si schierarono di fronte ai militari, che alzarono le armi. Poi, insieme, i robot fecero sentire la voce di Null : -E ora hai fatto incazzare anche i miei piccoli!-

Max si sentì trascinare via da qualcuno, e voltandosi scoprì che ad afferrarlo per le gambe c'erano Paul e Nathan, che avevano evidentemente aspettato un momento di quiete per venire a raccattarlo.

Subito dopo iniziò un vero e proprio scontro tra le due fazione : da una parte, i militari guidati da Notch, e dall'altro dei robot comandati da Null. Ma presto fu rilevante la superiorità dei secondi, poiché erano meglio armati e non soffrivano di certo il dolore.

Max, Nathan e Paul si rifugiarono nel camion, dove Anna era rimasta ad aspettarli, nel tentativo di proteggersi, ma fu tutto inutile : un altro robot, comparso all'improvviso, entrò nella carcassa del veicolo e si avvicinò minaccioso.

Il braccio destro si aprì e si liberò una miriade di tentacoli fluorescenti che terminavano con delle protesi simili a stelle marine molto affilate. -Ora posso cominciare a banchettare- mormorò Null, e i tentacoli afferrarono Anna, che era la più vicina, e le protesi si attaccarono a tutto il corpo, sprigionando scariche elettriche;

Il respiro della ragazza parve farsi più affannoso e il suo sguardo si perse nel vuoto, come se fosse svenuta.

Paul afferrò una sbarra di ferro staccatasi dal camion e tranciò i tentacoli con un colpo secco, per poi tastare il polso ad Anna e scoprire con orrore che anche il cuore aveva rallentato; preso da un incredibile dose di coraggio, si mise tra lei e il robot e, mentre sqjadrava l'avversario, ordinò a Nathan di portarla fuori.

Mentre il ragazzo afferrava sua sorella e la trascinava verso la portiera di peso, Max si alzò e, afferrata un lungo e resistente tubo, corse a dare manforte a Paul.

Peccato che ormai Null si era ripreso dalla shock iniziale e con un solo colpo di un piccolo laser nascosto nelle mani spedì i due amici nel mondo dei sogni. Il suo braccio destro si aprì nuovamente, ma questa volta si richiuse subito dopo. -Voi mi servite ancora vivi- disse, per poi dirigersi verso la portiera. -Invece nulla mi impedisce di banchettare con gli altri due-


**************************


-Anna, ti prego, rispondimi!- urlò Nathan scuotendo violentemente la sorella, che continuava a rimanere apatica e respirava irregolarmente.

All'improvviso la ragazza prese una grande bocatta d'aria (come se fosse stata immersa nell'acqua per molto tempo) e sembro risvegliarsi. Nathan parve sollevato : -Stai bene?-

-Sì ... sto bene- rispose Anna.

Era una bugia : non stava affatto bene. Non riusciva a respirare regolarmente, il cuore le faceva un male terribile e gli pareva che qualcuno avesse usato il suo cervello come una palla da bowling. Tuttavia aveva bisogno che suo fratello corresse in aiuto dagli altri e non rimanesse ad occuparsi di lei.

Nonostante il tono affannoso con cui aveva parlato, Nathan parve bersi comunque la menzogna, perché tirò un sospiro di sollievo.

Il ragazzo alzò lo sguardo verso il camion, ancora fermo a pochi metri di distanza. -Lo uccido ...- mormorò furente pensando a Null. Veloce, raccolse da uno dei cadaveri dei militari (nonostante la battaglia si stesse svolgendo dall'altro lato della pianura alcuni corpi erano stati sbalzati fino a lì) un grosso mitra e una pistola con otto colpi, poi si diresse verso il veicolo, pronto a far mangiare la polvere a quel bastardo che si nascondeva dietro ai suoi robot.

Tuttavia non aveva fatto neanche un metro che Null gli si parò davanti, usando lo stesso androide che aveva utilizzato nel camion.

Nathan, nonostante la sorpresa, cominciò a crivellarlo con il mitra, ma si fermò quando vide che il robot non si era nemmeno graffiato. Null parve alzare un sopracciglio : -Ma per favore-, poi con un colpo tolse l'arma di mano al ragazzo.

Nathan, indietreggiò verso Anna, imforcando la pistola, mentre il robot continuava a parlare : -A volte mi chiedo come voi possiate essere la specie più evoluta. Non oso immaginarli le altre ... Sul serio pensavi che bastassero due pallottole ad attraversare componenti di metallo?-

In quell'istante Nathan si sentì uno stupido a temere in mano la rivoltella : a che cosa poteva servirgli contro quel bestione?

-Tuttavia, il tuo coraggio mi sorprende, ragazzino- continuò il virus. -Perciò ti farò un piccolo favore. Voglio essere magnanimo con te. Ecco il mio dono- disse mentre il braccio destro si apriva nuovamente -Mangerò prima te, così non dovrai assistere alla fine di tua sorella-

I tentacoli si mossero veloci verso Nathan, ma questi, con una mira quasi perfetta, li colpì con la pustola, recidemdoli. "Evidentemente non sono anche quelli di metallo" pensò il ragazzo. Tuttavia i colpi si esaurirono presto, mentre i tentacoli erano ancora tantissimi.

Null si avvicinò, pronto ad assorbirlo, quando da dietro arrivò un colpo che lo fece esplodere come se fosse stato ricoperto di dinamite.

Nathan alzò lo sguardo : il salvatore era Notch che, mentre caricava Anna su una barella (tra le proteste della ragazza), gli ordinava di seguirlo, mentre con la mano inviava altri militari al camion a cercare Max e Paul.
   
 
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