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Autore: Ciuffettina    30/06/2016    7 recensioni
Seguito di "Le sorprese dell'amore". Sam e Gabe vanno a vivere insieme ma parecchi ostacoli metteranno alla prova il loro amore.
Genere: Angst, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Walking on air'
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Di solito, per Sam, avere l’influenza era un autentico schifo ma, chissà come, Gabriel riusciva a rendergli sopportabile anche quel malessere, riempiendolo di coccole e premure. Di giorno era occupato con il lavoro, non osando nemmeno chiedere di tornare a casa prima ma quando rientrava, si faceva perdonare di averlo lasciato solo cucinandogli piatti appetitosi, facendogli delle spugnature con acqua e aceto o passandogli un cubetto di ghiaccio a forma di delfino su tutto il corpo, inventandosi mille giochini piccanti…


Dopo una settimana, Castiel decretò che Sam era guarito e che poteva tornare a casa.
L’ultimo giorno della sua permanenza, Gabriel gli portò a letto, per colazione, un vassoio con sopra un bicchiere di aranciata e un piatto su cui era posato un mazzo di rose, ma ormai Sam aveva capito che niente era ciò che appariva, infatti, guardando meglio si rese conto che i boccioli erano formati da fette di prosciutto crudo, inserite in un fico non troppo maturo, tagliato in quattro attaccato solo alla base. Il gambo invece era uno stelo di erba cipollina e le foglie erano basilico, il tutto condito da un filo di aceto.
Era questo che amava di Gabriel: quelle piccole attenzioni che lo facevano sentire importante. Per certi versi gli ricordava Dean: sarcastico ma pieno d’insospettabili tenerezze.
«Certo che uno potrebbe anche abituarsi a questi vizi» sospirò.
«E perché non lo fai? Voglio dire… in questi giorni mi… mi è piaciuto tantissimo svegliarmi tra le tue braccia, prepararti da mangiare…»
«Sentirmi tossire e starnutire tutta notte…» scherzò Sam.
«Beh, nessuno è perfetto, comunque che ne diresti di… di trasferirti a casa mia?»

Gabriel era eccitatissimo: Sammy aveva accettato e fra tre giorni si sarebbe trasferito da lui!
Che cosa gli avevano detto a quella lezione di feng come-si-chiama cui l’aveva trascinato Garth? Se volete un compagno o una compagna, chiedetevi se avete fatto veramente spazio affinché entri qualcuno.
Spazio… Aveva gli armadi che scoppiavano al punto che le ante non si chiudevano più, contenenti camicie e completi che non indossava da secoli, perché erano diventati stretti (o, per essere più precisi, era lui che si era allargato sul girovita) ma che aveva comunque conservato, ripromettendosi sempre di mettersi a dieta; calzini che straripavano dai cassetti, come il ripieno di un hamburger; biro che non funzionavano e chiavi che aprivano chissà che cosa; scaffali della libreria che straripavano di libri e DVD di cui si riprometteva un giorno o l’altro di scoprirne il contenuto e ogni superficie orizzontale della casa era ricoperta da pile di giornali del secolo scorso e di decine e decine di cruciverba che aveva tenuto finché non fosse riuscito a completarli…
Fino a quel momento non aveva avuto importanza: gli unici problemi che aveva erano vincere le cause in tribunale e combattere contro le rate del mutuo ma ora… ora nella sua vita era entrato Sammy Winchester e se davvero voleva tirarlo nella sua casa e non solo nel suo letto, doveva creare lo spazio per lui e i suoi oggetti.
Gettò un po’ di vestiti in cui non entrava più. “Troppa pancetta!”. Svuotò i cassetti e anche il sacco dei panni sporchi, cercando per ogni calzino il suo compagno. “Basta essere single!” pensò buttando quelli spaiati. Le chiavi misteriose… “Male che vada, chiederò al ferramenta di farmene una copia. Le uniche importanti sono quelle di casa, dell’ufficio, della macchina e del mio cuore… ma quella ce l’ha Sammy.” Sorrise per quel pensiero sdolcinato che gli era venuto. I cruciverba finirono nella spazzatura. “Non sta scritto da nessuna parte che li devo completare per forza.” Libri, giornali e DVD… magari a Sammy sarebbero interessati… forse… Alcuni erano così divertenti! Sul serio come si poteva buttare un giornale la cui copertina strillava: “Rapito dagli alieni! «Mi hanno costretto a ballare un lento»”?


E finalmente arrivò il gran giorno! Gabriel andò a prendere Sam a casa con il pick up e misero il motorino e tutti gli scatoloni nel cassone. Una volta nella sua nuova casa, Sam sistemò i vestiti e la biancheria nell’armadio e nei cassetti, ripromettendosi di sistemare gli altri oggetti un giorno o l’altro…

A volte la convivenza non era facile. Quando dovevano andare al lavoro, Gabriel trasformava la camera da letto in un campo di battaglia con le camicie tolte dai cassetti, spiegate e buttate in ogni angolo perché per un motivo o per l’altro non andavano mai bene, per non parlare degli scherzi che combinava: verniciava la saponetta di smalto trasparente, così era impossibile usarla oppure incollava un pezzo di scotch sul rubinetto, così quando Sam apriva la manopola, l’acqua schizzava ovunque o, peggio ancora, infilava uno di quegli orribili cuscini petofoni sotto quelli delle seggiole aspettando che Sam ci si sedesse sopra… ma poi si faceva sempre perdonare a suon di dolci e coccole… beh tutto si poteva dire tranne che la loro vita insieme fosse noiosa!

«Sam, se entrasse uno sconosciuto in questa casa che cosa penserebbe, eh?» gli domandò quasi una settimana dopo Gabriel, lanciando delle occhiate contrariate in giro.
Eh no! Non poteva proprio rimproverarlo per quel caos che si ostinava a chiamare casa!
«Penserebbe che qui ci abiti una persona molto disordinata.» “E non sono io
«Appunto! Una persona! Ma noi siamo in due. Ti rendi conto che, a parte lo shampoo per capelli ultrasetosi e lo spazzolino in bagno, in giro non c’è niente di tuo?»
Sam sbatté le palpebre sorpreso: non era la conclusione che si era aspettato. «C’è… c’è il mio motorino in garage.»
«Solo perché non puoi piegarlo e infilarlo in un cassetto.» Lo afferrò gentilmente per le braccia e lo guardò dritto negli occhi. «Samuel, ora questa è anche casa tua ma tu continui a comportarti come se fossi solo un ospite. Avrai delle foto della tua famiglia da piazzare in giro, no? Dei libri da infilare negli scaffali, qualcosa che urli al mondo “Ehi, ragazzi! Anch’io vivo qui!”»

Sam tirò fuori gli scatoloni dall’armadio e ne estrasse gli altri oggetti che si era portato dietro.
«Che cos’è quella coppa?» chiese Gabriel, prendendola in mano. «“Trofeo di matematica a Samuel Winchester”. L’ho sempre saputo che sei un genio!» esclamò entusiasta.
«L’ho… l’ho vinto perché so fare i calcoli a mente» rispose un po’ imbarazzato per quell’iperbole.
«Merita il posto d’onore!» nel dir così, andò verso la libreria e spostò un po’ di DVD facendone cadere uno.
Sam si chinò a raccoglierlo: Casa Erotica 13, imbarazzato, si affrettò a rimetterlo a posto, buffo però, anche Dean aveva quella serie…
«Pensavi che avessi filmetti tipo Kramer contro Kramer o Il cliente? Naaa, io guardo solo film intellettualmente stimolanti. Prendi questo per esempio» e ne tirò fuori uno intitolato Il fattorino delle pizze fa una consegna speciale. «Il protagonista afferma di amare la babysitter, eppure passa buona parte del film a sculacciarla, secondo te perché lo fa? Forse lei aveva fatto qualcosa di sbagliato…»
«Ti sei davvero posto questa domanda?» chiese Sam allibito.
«Non io ma è quello che ha detto Cassy la prima volta che l’ha visto…» ridacchiò al ricordo. «Come vedi, sono film che pongono grandi interrogativi» gli disse facendogli l’occhiolino.
   
 
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