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Autore: Freez shad    30/06/2016    7 recensioni
Cosa accadrebbe a Nick se Judy, prima di partire, si preoccupasse di non lasciarlo solo.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Benjamin Clawhauser, Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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Quella mattina, l'intera centrale di polizia era stata invasa da un cospicuo numero di civili che, per varie e a volte futili ragioni, aveva occupato ogni singolo agente al suo interno; solo uno , Nick, se ne stava  completamente immobile e rilassato, protetto dalle quattro mura del suo ufficio, infischiandosene delle difficoltà in cui si trovavano i colleghi.
 
'Se carotina mi vedesse adesso sicuramente mi ucciderebbe e, ridotto così, non riuscirei neanche a impedirglielo.'
 
Nick aveva concentrato, in quel semplice pensiero, due importanti ed essenziali verità:
La prima era che a Judy quel suo comportamento così inadeguato per un poliziotto le faceva, oltre che a irritare, scaturire un'innaturale e sadico desiderio di "caccia alla volpe"  - un carattere ben più da predatore che da preda -;
La seconda verità invece si incentrava sulla ragione del suo menefreghismo che lo aveva portato a quel piacevole e forzato ozio.
 
La sera precedente, dopo i tremendi e faticosi esercizi a cui aveva sottoposto Clawhauser, il bufalo si era letteralmente accanito su di lui obbligandolo a eseguire un circuito d'allenamento dove il suo intero fisico era stato provato al massimo della resistenza, forza e velocità, interrotto solo da poche e rapide pause per riprendere fiato.
Il risultato? Dei dolori lancinanti provenienti da ogni muscolo del suo corpo, compresi quelli di cui neanche conosceva l'esistenza, che il mattino dopo lo avevano assalito facendogli provare, ad ogni singolo movimento, la spiacevole e orribile sensazione di un loro imminente strappo.
Eppure, anche non sapendolo completamente spiegare, era riuscito a raggiungere prima la centrale, poi la hall dove aveva la postazione l'adiposo felino e infine la sua scrivania, con l'immancabile e comoda poltroncina girevole dove ora si trovava.
Era quindi comprensibile che, in quello stato dolorante e semi vegetale,  Nick sperasse che a nessuno venisse in mente di cercarlo
 
<< Agente Wilde, Clawhauser ha urgente bisogno che tu lo raggiunga >> gli comunicò Francine, una sua collega pachiderma; in quei momenti, alla volpe veniva la strana voglia di scrivere un libro sulla vita alla centrale di polizia, che avrebbe sicuramente intitolato 'lasciate ogni speranza, o voi che entrate'. Molto azzeccato.
Così, anche se di malavoglia e con molta fatica, Nick si apprestò a raggiungere il bisognoso collega; gli sembrava quasi di star vivendo un déjà a vu al contrario, infatti proprio il giorno prima si era faticosamente recato dal capitano con un forte dolore allo stomaco, provocatogli proprio dal ghepardo, mentre adesso stava raggiungendo Clawhauser, indolenzito dagli allenamenti del capitano.
 
'Non è che si sono messi d'accordo per liberarsi definitivamente di me quei due?', fu il suo naturale pensiero,
<< Allora Clawhauser, cosa succede? >> chiese al collega, in evidente difficoltà a causa dei diversi animali che richiedevano la sua attenzione.
Anche il ghepardo doveva essere ancora affaticato dagli esercizi di ieri in quanto si stava muovendo con molta più lentezza del solito, poteva addirittura sembrare un versione felina di Flash
<< Oh Wilde, grazie al cielo sei arrivato! Potresti darmi una mano? Io non ce la faccio davvero più, sono stanco morto >> lo implorò il ghepardo
<< Va bene, Clawhauser! Ma sappi che mi devi un favore, stavo lavorando ad un caso molto importante >> non aveva mentito, non del tutto almeno, in quanto stava davvero mentalmente lavorando per preparare il suo programma per la sfida serale
<< Oh, scusa-scusa >> gli rispose il collega, sinceramente pentito << Non lo sapevo, ma se vuoi.... >>,
<< Basta che tu lo sappia, per il resto non importa >> lo interruppe Nick, avvicinandosi alla fila creata davanti il bancone e puntando verso una capra << Salve signora, sono l'agente Wilde. Posso esserle utile in qualche modo? >>,
<< Certo che può, sono una venditrice di tappeti e sono venuta a denunciarne il furto di uno molto pregiato. Era stato fatto con la lana donata dai migliori ovini della regione >>,
'Tappeti? Ma certo, ora so dove portarli stasera!' << Posso fare di meglio signora, ho giusto un po di tempo libero a disposizione quindi potrei aiutarla a scoprire chi le ha preso il suo prezioso tappeto >> propose la volpe, dimenticandosi persino dei suoi precedenti dolori.
 
Fu una lavoro piuttosto facile da risolvere, infatti gli bastò contattare qualche vecchio amico che conosceva bene l'ambiente del mercato nero, dove veniva rivenduta la mercanzia rubata, per ritrovare quella ricercata dalla capra
<< Grazie mille agente, non sa quanto sono stata in pensiero. C'è un modo in cui posso sdebitarmi per il suo ottimo lavoro? >>,
<< Bé, in effeti un modo ci sarebbe! >>.
Dopo essere riuscito a convincerla a farsi vendere proprio quel pregiato tappeto, ottenendo persino un forte sconto, si era raccomandato di farglielo spedire impacchettato al dipartimento di polizia a suo nome; quella sera si sarebbe divertito alla grande, doveva solo aspettere che l'orario in cui i tre avrebbero dovuto vedersi, le solite cinque e mezzo, arrivasse in fretta.
 
E come se la sua attesa avesse davvero affrettato il tempo, l'ora dell'appuntamento scoccò; come sempre, gli sfidanti si ritrovarono davanti allo spogliatoio dove Nick, incontrando i due partecipanti, li salutò col suo solito mellifluo sorriso, cosa che insospettì Bogo
<< Wilde, non mi piace quando sorride in quel modo. La smetta subito e confessi cos'ha in mente? >>,
<< Oh niente Bogy, stai tranquillo. Piuttosto è arrivato quel pacco a mio nome, Clawhauser? >> chiese al felino, appena arrivato
<< Certo, l'ho conservato sotto alla mia postazione >>,
<< Perfetto, sarà meglio sbrigarsi se vogliamo fare in tempo. Dobbiamo ancora passare in un luogo prima di autoinvitarci ad una festicciola dove è destinato il pacco >> concluse Nick che, senza dare spiegazioni, si apprestò ad entrare per cambiarsi; il ghepardo e il bufalo si guardarono perplessi e con un velo di sorpresa che, se a Clawhauser suscitava curiosità, al capitano invece il sospetto.
 
 
<< Prima di tutto, andiamo a procurarci degli abiti eleganti per l'occasione di stasera in un negozio di mia conoscenza >> fece laconico Nick, stando attento a non esporre troppo, mentre li accompagnava per le strade della città
<< Primo, dove vuole portarci che serve addirittura un cambio elegante? Secondo, perché devo portare io questo lungo pacco? >> chiese Bogo, stufo di tutto quel mistero che, doveva ammetterlo, non riusciva a sbrogliare
<< Rispondendo alla prima domanda, posso dirti che si tratta di una festa per la nascita della nipote di un mio vecchio amico, con cui ho avuto delle incomprensioni in passato, dove è permesso l'ingresso  solo con abiti classici, eleganti.
Alla seconda invece, è una questione di logica in fondo, se sei il più forte tra noi, non dovresti provare alcuna fatica, giusto? >> lo divertiva troppo il modo in cui riusciva astutamente a giocare il suo capitano con poche parole.
 
Nonostante fossero entrati nel negozio con un largo anticipo, rispetto all'inizio della festa programmata per le otto di quella sera, vi uscirono quasi in ritardo:
Nick indossava un classico vestito bianco accompagnata da un'elegante camicia bordeaux e la sua inseparabile cravatta;
Bogo, al contrario, indossava un completo classico nero, con bretelle, assieme ad una linda camicia bianca;
Mentre per Clawhauser, la causa del loro ritardo per la sua larga mole, fu difficile trovargli un abito elegante e al contempo comodo, ma alla fine il commesso riuscì nell'impresa vestendolo con un elasticizzato abito rosso, sempre classico, accompagnato da un'elegante maglia gialla a collo alto
<< Wow, che vestito fantastico! È anche molto comodo e della mia misura, grazie Wilde >> fece euforico Clawhauser,
<< Bene! E adesso dove dovremo andare conciati in questa maniera ridicola? >> chiese scettico Bogo,
<< A Tundra Town, ovviamente >>.
 
Tundra Town, la zona più fredda e polare di tutta Zootropolis; il luogo di vita ideale per tutti quegli animali che, alla pari degli orsi bianchi e delle renne, trovano piacevole il costante gelo artico, gli improvvisi e "piacevoli" venti carichi di nevischio e i poetici laghi ghiacciati, ideali per gli amanti del pattinaggio.
Ma oltre a questo, era anche il luogo perfetto per la sede segreta del più temuto e pericoloso criminale della città: mr.Big.
La difficoltà non fu trovare il nascondiglio del tristemente noto boss malavitoso, dato che più volte vi era stato insieme a Judy, ma il convincere Bogo a bendarsi gli occhi in modo da non scoprirne l'ubicazione e ad indossare un folto parrucchino dalla singolare capigliatura castana, la cui composizione in stile afro gli copriva quasi interamente le corna, per non farsi riconoscere; sapeva che, dopo il caso Bellwether, Big aveva lasciato alle spalle la storia del tappeto di coda di puzzola, ma era meglio non correre rischi con lui e quindi, per sicurezza, aveva comprato quel nuovo tappeto come dono per la piccola Judy, la nipotina del boss.
 
<< E lei mi avrebbe portato qui, nel covo del criminale a cui dò la caccia da anni inutilmente, con addirittura un regalo da consegnargli? Wilde, sta fisicamente rischiando la vita e il posto >> sussurrò infuriaro il bufalo a Nick quando quest'ultimo gli aveva tolto la benda e riconosciuto i due orsi bianchi che li stavano scortando,
<< Wilde, non per fare il guastafeste, ma ho un po' di paura >> confessò invece il ghepardo,
<< Non preoccupatevi, non succederà niente finché sarete con me, l'unica raccomandazione che vi faccio è di stare attenti a non farvi scoprire >> li rassicurò e avvertì la volpe.
 
<< Buonasera, mr.Big è un grande piacere rivederla! Sono venuto insieme a due amici, Bogarto e Benji, per farle la mie felicitazioni per la nuova arrivata che l'ha resa nonno >> fece Nick cercando di presentare al meglio i suoi due compagni, che lo stavano guardando perplessi
<< Nick, che sorpresa! Venni 'ccà a salutare. Anche i toi amici sugno i benvenuti, questo è un lieto evento per mia >> fece felice il boss, più per la  recente nascita della nipote che per l'effettiva comparsa dei tre arrivati, scambiandosi reciprocamente i saluti secondo la consuetudine; l'anziano toporagno, distratto dall'emozione per la nascita della nipote, non aveva riconosciuto i due accompagnatori di Nick, specialmente Bogo, grazie anche al parrucchino, perciò non fece eccessivo caso alla resistenza che all'inizio aveva mostrato quest'ultimo nel salutarlo, confondendola per impacciato imbarazzo.
 
Clawhauser, vedendo il fare cortese del malavitoso boss, riuscì lentamente a sciogliere lo stato d'ansia e timore che lo aveva attanagliato fino a quel momento
<< Ha proprio una bella casa signor Big, complimenti! È stata sua moglie ad arredarla, vero? >>,
<< Veramente è morta qualche mese fa, ma ti ringrazio per il complimento >> gli rispose affranto,
<< Cambiando discorso >> s'intromise Nick, che alla domanda del felino sentì il sangue ghiacciarsi << le ho portato un dono per la piccola....Judy, giusto? >> concluse Nick, aprendo il pacco e mostrando il lungo tappeto di lana, dal caratteristico colore cobalto.
 
Il vecchio toporagno si meravigliò per il dono fattogli, intuendo anche il reale simbolico motivo che però non ne intaccò il valore del gesto
<< Molto bello! Alla piccirilla farà sicuramente piacere. A proposito, dove stà la sò picciotta, l'altra Judy. Pirchì nunn'è vinuta, sta male? >> domandò improvvisamente mr.Big,
<< No, in verità... >>,
<< ..... in verità ha chiesto un permesso per andare a trovare i suoi genitori in campagna per qualche giorno. Anche Wilde ci voleva andare, ma l'agente Hopps temeva che i suoi genitori non fossero mentalmente pronti per conoscere il suo collega e ragazzo, vero? >> disse tutto d'un fiato Clawhauser, come sfogo a quel residuo di nervosismo precedente, interrompendo il collega,
<< Clawhauser, mi sembrava di averti già detto di non immischiarti nella mia vita privata, vero? >> gli domandò retorico Nick, cercando di nascondere la rabbia che stava crescendo,
<< Perché? Me lo ha detto Hopps tre giorni fa, quando mi telefonò per quella famosa......richiesta >> si giustificò il panciuto felino
 
 A quella rivelazione, la volpe non poté trattenere uno sguardo così sorpreso che, chiunque lo avesse visto, lo avrebbe potuto notare; infatti Big la notò, ma ne confuse il reale significato
<< Nun te preoccupare Nick. A volte ai genitori serve tempo per farli 'bbituare all'idea >> disse tentando di confortarlo << Ma adesso basta parlare, vi invito a prennere parte alla festa per la mia piccirilla >>.
La "piccola" festa, per quanto divertente e caratterizzata da balli e canti folcloristici , non poté durare molto per i tre perché Nick, accorgendosi che il capitano aveva incominciato a porre scomode domande agli invitati e a segnarne le risposte su un suo taccuino, decise di concludere all'istante la loro visita.
 
<< Sa, la devo ringraziare Wilde. Nonostante le poche risposte ottenute, sono riuscito a scoprire alcuni nascondigli dove mr. Big è solito andare. Finalmente riuscirò ad arrestarlo e il merito, devo ammetterlo, sarà tutto suo >> fece per una volta soddisfatto il capitano, cestinando l'odiata finta capigliatura << E ora dove ci porta? Sento proprio il bisogno di festeggiare >>, quelle informazioni così private potevano veramente mettere fine alla sua breve vita, perciò Nick pensò bene di portare entrambi nell'unico luogo che, se la ceca fortuna lo avesse assistito, poteva giocare la sua carta migliore: la discoteca.
 
<< Guardi che non intendevo questo quando le ho detto che volevo festeggiare >> urlò Bogo per una volta non di rabbia, ma per farsi sentire dalla volpe, seduta a qualche centimetro da lui, a causa della forte musica.
I tre avevano preso posto ad un tavolo e, dopo aver ordinato da bere, ognuno era preso nel proprio da fare: 
Bogo stava rileggendisi per l'ennesima volta il taccuino su cui aveva segnato le proprie scoperte;
Nick stava aspettando un pretesto per prelevare quella sua condanna a morte al capitano e salvarsi cosi la pelle;
Clawhauser, il più tranquillo e divertito fra i tre, stava succhiando dalla cannuccia quel poco che rimaneva della sua bibita.
 
Finalmente l'occasione che la volpe aspettava si materializzò con una musica adatta ad un lento e sottoforma di un'avvenente cerbiatta che, con discrezione, si era avvicinata al capitano
<< Ehi fustacchione, ti va di ballare? Sono rimasta sola e questa musica lenta è per un ballo di coppia, quindi mi chiedevo se.... >> provò la giovane mammifera, con fare innocente,
<< Mi dispiace signorina, ma non ballo >> rispose secco il capitano, ancora preso dai suoi appunti,
<< Capisco, comunque se cambia idea non manchi di farmelo sapere, d'accordo? >> disse fintamente affranta, prima di allontanarsi;
Era il momento di giocare la sua carta
<< Come sarebbe a dire, ' mi dispiace signorina, ma non ballo'? >> gli domandò Nick, facendoli il verso
<< Quello che ho detto! Non trovo di nessun divertimento ballare un lento, abbracciato ad un'altra, in questa maniera. Mi sembra solo ridicolo >>,
<< Già, dev'essere molto più divertente farlo con un duro e freddo bilanciere, vero? >> lo canzonò la volpe
<< Buona questa, Wilde! >> approvò il ghepardo scoppiando a ridere, cosa che però interruppe subito quando il bufalo lo fulminò col suo sguardo truce, costringendolo ad allontanarsi con la scusa di volersi prendere un'altra bibita.
 
'Perfetto! E adesso, senza più Clawhauser tra i piedi, posso fare scacco matto' pensò vincente Nick,
<< Coraggio Boghino, buttati nella mischia. Guarda, la cerbiattina e là seduta ad aspettarti >> lo provocò la volpe, indicandogli la giovane cervide,
<< Non insista! Le ho detto.... >>,
<< Che accetti incondizionatamente, se non vuoi che sparpagli queste foto >> lo interruppe, mostrando la famosa foto al Duna Park, che Bogo credeva di aver distrutto << Come puoi immaginare, avevo fatto delle fotocopie. Ne ho ancora decine nascoste nel mio ufficio, ma ti prometto che le brucerò tutte se andrà a ballare. A proposito, ti consiglio di lasciare qui tutto quello che porta in tasca, compreso quel taccuino, altrimenti potrebbe anche rischiare di perderlo >>.
A questo punto, riconoscendo la sconfitta e sbuffando come solo un bovino può fare, lasciò tutto in custodia a Nick e si avviò verso la cerbiatta che, euforica, gli si incollò addosso provocandogli imbarazzo.
 
'Sono salvo! Non ci posso credere' pensò la volpe, nascondendo nella giacca il taccuino, poco prima del ritorno di Clawhauser che subito notò l'incredibile coppia che stava ballando
<< Oh, che carini. Sai Wilde, assomigliano un po a te e Judy >> commentò senza malignità il ghepardo.
 
Ed era vero, ma Nick non poteva certo dirlo a lui; adesso sapeva dove avrebbe portato la sua tenera coniglietta per festeggiare la "sua" vittoria.
O almeno sperava.
 
 
 
N.d.A. Scusate il ritardo ma, come ho detto ad una mia lettrice, ho avuto da fare tra lavoro e patente.
Comunque questo è il penultimo, spero che piaccia.
A proposito, ho preso la libertà di usare qualche espressione sicula presa dai gialli del famoso commissario siciliano e ho fatto estinguere la moglie, considerando che nel film non compare.
Se voleste chiarimenti per qualche parola, non mancate di dirmelo.
Alla prossima.
   
 
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