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Autore: Trisha_Elric    30/06/2016    3 recensioni
Ladybug sgranò gli occhi azzurri e lo guardò stupefatta.
-..Non ci credo..-
-M'lady..?-
-Hai rotto il tuo Miraculous!?-
- Non l'ho propriamente rotto..-
-Chat Noir come cavolo hai fatto a romperlo?!-
-E'..E' una storia davvero divertente, quando la saprai riderai come non so cosa!-

***
-Qualcuno mi sente?!-
-Chat!- mormorò Ladybug avvicinandosi allo schermo terrorizzata.
Il ragazzo felino correva come un animale in gabbia a destra e a sinistra, sbattendo contro le pareti. All'improvviso venne avvolto da una luce bianca accecante e il gatto dovette tenersi gli occhi con le mani.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INASPETTATO

 

 

 

Giorno due

 

Quando Chat Noir aprì i suoi occhi verdi, ci mise qualche secondo per capire bene dove fosse e cosa stesse succedendo; fece leva con la schiena e si mise seduto, grattandosi pigramente la nuca. Guardò sopra di lui e notò sollevato che il suo rifugio improvvisato aveva retto quella notte.

-Grazie al cielo.- mormorò stiracchiando gli arti dolenti. Non era abituato a dormire sotto un letto di foglie secchie e terra, quello era sicuro;

Notò poco dopo la figura accanto a lui che ancora dormiva profondamente e il suo cuore si riempì di tenerezza: lì, tranquilla, riposava una splendida Ladybug rannicchiata in posizione fetale; chi avrebbe detto che quella ragazza, così forte e decisa in battaglia, potesse sembrare tanto delicata e indifesa? Dovette soffocare l'impulso irrefrenabile di cingerle le spalle con il suo braccio e continuare a dormire assieme a lei per sempre..o almeno finchè lei non si fosse svegliata; lì poi sarebbe stato meglio correre.

Perchè non capiva quanto davvero l'amasse?

Stringendo i pugni, Chat Noir uscì dalla ''tenda'' per una rinfrescata e per cercare qualcosa da mangiare diverso dalle ghiande.

Mutazioni permettendo.

 

***

 

-Mh..mamma perchè non mi hai svegliata?- mormorò la mora girandosi sull'altro fianco, infastidita dai raggi solari che filtravano dalle foglie poste sulla struttura.

Mise a fuoco poco dopo, strofinandosi gli occhi. Notando il colore rosso della sua mano ricollegò gli avvenimenti di quelle poche ore: era trasformata da Ladybug, si trovava nel bosco di Broceliande perchè il suo intelligentissimo partner aveva scheggiato il suo Miraculous..a proposito, dov'era quel gatto chiamato Chat Noir?

Sospirò e si alzò in piedi con un movimento aggraziato e rapido uscendo successivamente da quella quasi trappola mortale.

-Chat? Chat Noir?- lo chiamò a gran voce senza ricevere una risposta. Alzò lo sguardo sopra di lei e non potè trattenere un sorriso nel vedere il Sole che filtrava tra le chiome; quei colori così intensi sembravano danzare a ritmo del vento e i suoni che producevano ricordavano un invito ad unirsi in quel mondo perfetto fatto di pace e perfezione.

-My Lady buongiorno!-

..Già.

-Chat! Ma dove eri finito?-

Il biondo si avvicinò a lei sorridendole radioso, tenendo tra le mani una quantità immane di funghi.

-E questi?-

-Lì ho raccolti qui vicino al ruscello. Ho pensato che fossero meglio di quelle ghiande secche!- scosse il capo pensando a quando fossero state dure da mangiare.

-Mh.- Ladybug si chinò sui funghi e li guardò attentamente. Fortunatamente da bambina suo padre l'aveva portata spesso tra i boschi locali e le foreste e le aveva insegnato almeno le basi per riconoscere il cibo buono e commestibile da quello letale. Tirò su con due dita il funghetto di colore viola.

-Direi che questo ci potrebbe portare di corsa all'ospedale, mio caro.-

-Cosa? Dici davvero?- li guardò stupito mentre la neocoda appena apparsa scodinzolava furiosa. -Ma hanno dei colori così belli .-

-Proprio per quello sono dannosi. Non ce ne è nemmeno uno commestibile. Possibile che tu non abbia mai seguito una lezione di biologia o di scienze di base?-

In realtà si, ma non era mai stato molto interessato..preferiva materie come la fisica.

-Ehm..-

-Non importa. Abbiamo le nostre ghiande, no?- sorrise lei divertita inginocchiandosi vicino al suo zaino pieno di frutti secchi.

-Che bello.- sospirò affranto il gatto.

 

***

Dopo essersi allontanati dalla loro posizione, i due cercarono il nido di api saltando tra un albero e l'altro con maestria, osservando attentamente ogni ramo e ogni nido; quello che stavano cercando era particolare, aveva detto il maestro Fu in un secondo momento, e lo avrebbero riconosciuto tra molti altri. Quelli davanti a loro erano molto anonimi e più di una volta avevano rischiato di essere punti. In più bisognava considerare il fatto che il piccolo handicap del biondo era veramente un rallentamento, sopratutto se la parte colpita era il viso poichè Chat finiva per lamentarsi di rivolere il suo splendido faccino continuando così finchè non tornava normale.

Dopo ore di ricerca, Ladybug si fermò in cima alle fronde di albero un po' più alto degli altri e notò sconfortata che avevano percorso davvero ben poco rispetto alla vastità di area davanti a loro; ma Fu non poteva essere un po' più preciso, no eh?!

Sospirò stanca e guardò davanti a pensando a come se la stessero passando i suoi genitori e la sua amica Ayla..e sopratutto: cosa stava facendo il suo Adrien? Da quando lo conosceva, non aveva mai passato così tanto tempo lontana da lui e sentiva terribilmente la sua mancanza e l'idea di lasciarlo in balia di Chloè per un'intera settimana le faceva ribollire il sangue nelle vene. Cosa aveva fatto di male?

-Principessa, tutto bene? -

-Mh?-

-Nostalgia di casa?- si sedette di fianco a lei sopra un ramo spesso, momentaneamente senza alcuna modifica.

- Ma no, no.- lo guardò severa. - E tu cosa fai qui? Non battere la fiacca.- strinse le braccia attorno al petto.

-Scusa, ero preoccupato per la mia lady.- mormorò lui guardandola con un sorriso ammaliato.

Ladybug sospirò sonoramente e saltò sopra il prossimo ramo, continuando alla ricerca seguito da un Chat Noir nuovamente deluso.

 

***

Nel mentre

 

 

-Maestro?- chiamò il piccolo kwami verde mela, attirando l'attenzione del suo protetto intento a bere una tazza di the.

-Dimmi pure, Wayzz.- Fu gli sorrise e il piccolo spiritello prese parola, tenendo tra le zampette una fatta di torta al limone.

-Ecco, secondo lei come se la stanno passando?-

-Beh, non benissimo a mio parere.- l'anziano prese un sorso di the nero e riparlò.

-Dentro di loro cuore vive un conflitto: Marinette è innamorata di Adrien, ma lui ha occhi solo per Ladybug ma lei lo respinge continuamente. La ferita del Miraculous è capitata proprio a fagiolo: i ragazzi devono iniziare a vedere dentro se stessi e dentro il cuore dell'altro: Chat Noir deve provare a essere se stesso per permettere a Marinette di provare a vedere dentro il cuore del ragazzo. E tutto questo è possibile solo se esiste un conflitto diretto.-

-Ma Maestro, non potrebbero insorgere dei problemi ..?-

-A cosa ti riferisci, Wayzz?- domandò Fu osservandolo curioso.

-Se qualcosa andasse storto..non crede che Papillon possa approfittarsene?-

Il vecchio rimase in silenzio qualche secondo, contemplando le parole del kwami e poi parlò. -Non dobbiamo preoccuparcene. Come ti dissi tempo prima, quei due sono fatti per stare insieme.-

Wayzz rimase in silenzio, annuendo speranzoso.

 

***

La sera

 

I due eroi erano sfiniti, la giornata era trascorsa velocemente e non erano riusciti nemmeno a fare un bel pezzo di terreno; la giovane eroina sentiva i suoi nervi chiedere pietà: quella situazione la metteva in uno stato di continua irritazione, non tollerava di essere così lontana per colpa di Chat, non tollerava le sue moine e non tollerava non vedere Adrien!

Insomma, era di umore nero e non faceva nulla per nasconderlo.

Si erano accampati vicino un grande cespuglio da cui avevano ricavato una piccola conca che li avrebbe riparati per quella notte. Avevano accesso il fuoco quasi subito e in quel momento stavano mangiando alcune bacche che ella aveva trovato durante la giornata. Tutto si svolgeva in completo silenzio, un silenzio che Chat Noir non tollerava.

Troppe volte aveva mangiato da solo senza nessuno che dicesse nulla e in quel momento la situazione era anche più pesante del normale poichè la donna dei suoi sogni sembrava intenzionata a rimanere zitta.

-Ladybug.- iniziò il biondo mangiando qualche frutto rosso osservando lo schioppettare del fuoco davanti a sè.-Cosa succede? Ti sento distante...e fredda.-

-Mh.-

-Non vuoi parlarmene? E' tutto il giorno che sei irritata.-

-Non ho niente Chat; risparmia le energie che usi per parlare per domani mattina.-

Il ragazzo sgranò gli occhi: non era da lei parlare in quel modo così acido. Si alzò in piedi di scatto e la guardò con sguardo deciso, gli occhi verdi che avevano assunto un colore ibrido davvero particolare e meraviglioso.

-Si può sapere che ti prende?! Sei arrabbiata con me?!-

La mora lo guardò furiosa, non nascondendo la collera nel suo sguardo. -Ma no, cosa te lo fa pensare?!-

-Non sei divertente a fare dell'ironia ora.-

-Non sono d'accordo.-

Chat sbattè un piede a terra, ormai davvero arrabbiato e frustrato.

-E' perchè ho rotto il Miraculous?-

-Ah! Allora non sei così ottuso come vuoi farci credere!- sbottò stizzita la ragazza, girando il viso per vedere il fuoco davanti a lei.

Basta.

-Non è stata colpa mia.-

-Invece si!- ruggì la mora alzandosi a sua volta, fronteggiandolo con lo sguardo. -E' sempre colpa tua! Ogni volta che qualcosa va storto, chissà perchè c'è il tuo zampino! Hai rotto l'unica cosa che ti era stata chiesta di proteggere. Non sei capace nemmeno in quello?!-

Doveva smettere, stava esagerando.

Lui la guardò, senza parole, poi digrignò i denti.

-Tu non sai come sono andate le cose. Non puoi capirlo nemmeno se te lo dicessi! Non hai mai provato a capirmi.-

-E cosa c'è da capire?- chiese lei con tono derisorio. -Che sei una piaga vera e propria? Ti lasci catturare, rallenti la cattura degli akuma e per dir più non capisci un rifiuto. Gatto nero, un nome ti che ti addice a pennello!-

Aveva passato il limite. Lei lo capì nell'esatto momento in cui pronunciò quelle parole.

Il biondo la stava guardando con occhi grandi, feriti e umidi. Mai si sarebbe aspettato una simile collera nei suoi confronti da parte della donna che amava con tutto il cuore.

-Allora.- iniziò lui dopo interminabili secondi di silenzio in cui aveva tenuto lo sguardo basso. -Puoi andartene. Posso continuare la ricerca della cura del mio Miraculous da solo.-

Lei rimase immobile, fissava il viso indecifrabile del suo partner in completo silenzio, solo il suono del fuoco faceva compagnia in quel momento.

Chat Noir alzò lo sguardo su di lei e quasi non svenne: le sue pupille erano sottilissime e le iridi erano di un verde glaciale misto alle fiamme che sembravano farli ardere di collera e quasi odio.

 -Vattene.-

Ladybug non ci pensò oltre: abbassò lo sguardo, prese lo zainetto rosa che aveva poggiato lì vicino e cominciò ad allontanarsi a grandi falcate, lasciando l'eroe da solo.

Cosa le era saltato in mente? Perchè aveva detto quelle cose a Chat?

Lui non era perfetto ma lei non era certo meglio di lui!

E poi aveva mentito:lui non aveva colpe, aveva meriti. Se non fosse stato per il ragazzo, lei molte volte sarebbe stata spacciata. Ma allora perchè era stata così crudele?

Era stanca, era nervosa. Stanca dalla scuola, stanca di essere legata ad una doppia vita che le dava più dolori che gioie, stanca di non essere considerata dal ragazzo che amava..

Un dolore che aveva fatto provare a quello che era il suo migliore amico, il suo partner.

Se lei stava male non aveva il diritto di ferire i sentimenti di Chat Noir, che non aveva colpa.

Si, era sbadato e imbranato ma lui avrebbe dato la vita per lei.

Glielo aveva dimostrato dall'inizio.

Fermò la sua corsa disperata e si tenne il viso grondante di lacrime inaspettate. Quando aveva iniziato a piangere?

Singhiozzò forte, mordendosi il labbro inferiore per non urlare.

Stupida Ladybug!

Stupida Marinette!

Doveva tornare da lui, doveva scusarsi anche in ginocchio. Era vero, lei non aveva mai provato a capire il vero Chat, ma era pronta a farlo. Aveva agito senza pensare ai suoi sentimenti, mentendo anche a se stessa.

Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e corse indietro, verso la fiaccola visibile in lontananza.

-Chat!- urlò la mora col fiatone, correndo come una pazza fino ad arrivare a destinazione.

-Io...Chat?-

C'era tutto: il suo zaino, il cespuglio, il fuoco e le more, ma non lui.

Dell'eroe con il potere della distruzione nemmeno l'ombra e aveva lasciato tutto lì.

La ragazza si avvicinò verso il fuoco, le mani tremanti e lo sguardo preoccupato che cercavano il suo amico con lo sguardo.

-D-Dove sei Chat Noir?-

 

 

***

 

-Meraviglioso..- mormorò Papillon osservando la scena attraverso la sua maschera a forma di farfalla davanti agli occhi celesti. -Tutto procede secondo i piani. Moissonneur, ora occupati di Ladybug. Non vedo l'ora di assistere al momento in cui mi consegneranno spontaneamente entrambi i loro Miraculous.-

-Si, monsieur Papillon. - e detto questo, l'akuma dalle fattezze del Cupo Mietitore si dissolse dall'enorme stanza scura dell'uomo mascherato che si pregustava in silenzio la sua vittoria imminente.

 

 

Angolo Autore

Odiatemi, perchè io mi odio.

Premetto che: i funghi, il ruscello, le more..ho inventato tuttoooo non prendete sul serio le nozioni sul bosco, ho usato solo il nome :'D

Allora..che dire? Una Ladybug/Marinette in preciclo(?) mi ha fatto stranissimo e uno Chat addolorato mi ha straziato. Perchè faccio la sadica? Aiuto.

Ragazzi, amatevi e non combattete!

Ok basta. Quello che segue sarà un cap bello movimentato! Speriamo bene, non sono molto portata con certe situazioni °-°

Beh, questo è tutto! Un bacione a tutti voi bimbini

Grazie per chi mi segue e per chi apprezza questa mia ff <3

Vi ringrazio di cuore *-*

Trisha_Elric

 

  
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