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Autore: _BaTuFfOlO_di_NeVe    30/06/2016    1 recensioni
Ancora prima delle più antiche testimonianze, l'Egitto era la culla della vita un paradiso degno degli Dei che l'avevano creato.
Per questo avevano deciso di vivere con la sua cratura minore, l'uomo.
Ma era impossibile rinoscere un Dio, infatti si narrava che loro vivevano negli uomini stessi e molto spesso si monifestavano con terrificanti belve.
Ma gli Dei animano solo la metà del nostro racconto, era evidente che da soli non potevano forgiare il loro destino e che avevano bisogno di uomini o donne con un stradinario giudizio, saggezza e forza d'animo.
Purtroppo non facevano parta del mio caratte, ma prima che giudicate la mia immatura scansideratezza ricordate una cosa...non bisogna dubitare di colui o colei che lotta per l'unica cosa paragonabile agli Dei....."L'AMORE"
Chi sono io? Mi chiamo Nefertiti e questa è la mia storia
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Atemu, Corte Sacra, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Dopo il bacio, si toccò con le dita le labbra. Era un sogno o era seriamente la realtà? Perché non riusciva a crederci, era sconvolta. È vero aveva già dato dei baci prima, ma mai un bacio rubato e non così intenso…
La cosa bella e che non le era affatto dispiaciuto, anzi era... felice? Contenta? Oppure scioccata? Insomma nemmeno lei sapeva come si sentiva, stava provando troppi sentimenti in una volta sola.
Era talmente confusa che non si era accorsa che intorno a lei la sala era in confusione totale e che il Faraone era furioso da tutto ciò che era successo… soprattutto di quel bacio rubato…
- Cercatolo, e catturatelo adesso! – urlò con tutta la voce in possesso Atem.
- Altezza, forse dovreste… – Mahad non finì di parlare che Atem lo interruppe bruscamente.
- Cosa Mahad? VOGLIO BAKURA ADESSO, CERCATELO IN OGNI ANGOLO DEL REGNO, IN OGNI ANFRATTO, LO VOGLIO VIVO… AVETE CAPITO?! – questa volta urlò più forte che poteva, urlò talmente tanto che Nefertiti si risvegliò dal quel suo “sogno”.
La ragazza alzò la testa e incrociò lo sguardo del Faraone. Non sapeva il perché ma se prima i suoi occhi erano sorridenti e pieni di gioia, adesso quelle sue bellissime ametiste, trasmettevano odio e cattiveria.
Quando incrociò lo sguardo del ragazzo provò un brivido lungo la schiena, e ciò non prometteva nulla di buono...
- FUORI DI QUI, LA FESTA è FINITA, SIGGILATE LE PORTE! – disse mentre camminava verso la principessa.
Nefertiti non riusciva a muoversi, era come paralizzata dalla paura.
Seth obbedì immediatamente e cacciò tutti fuori, sapeva il perché di quella reazione, e non oppose resistenza ad obbedire.
Il sovrano arrivò davanti a Nefertiti, le prese il polso con forza e la trascinò fuori dalla stanza del trono.
- Atem, mi fai male lasciami! – la ragazza cercava divincolarsi, ma più si muoveva e più la stretta si faceva ancora più forte – Atem, ti prego, mi stai facendo troppo male, lasciami!
Niente, il Faraone non voleva mollare la presa. Attraversarono un lungo corridoio fino a trovarsi davanti all’entrata della camere reale, cioè la camera di Atem.
Il faraone aprì violentemente l’enorme porta e scaraventò Nefertiti con una forza tale da farla cadere a terra.
- Ahia! – esclamò Nefertiti – Atem che succede io non ho fatto nulla!
- CHIUDETE LE PORTE – e le porte vennero chiuse dalle guardie di sicurezza – ALZATI, ADESSO!
La ragazza si alzò con fatica, le faceva malissimo il polso stretto.
- Atem, perché mi tratti così, io che ho fatto? – non capiva proprio la rabbia del suo fratellastro.
- CHE HAI FATTO? E ME L’HO CHIEDI PURE?! – sbraitò.
- Io non ho fatto nulla, anzi, sei tu quello che mi devi delle spiegazioni – il suo sguardo si indurì – Cosa voleva dire Bakura con “non reale” oppure “una come lei”… che significa?
- UN BACIO NON TI RICORDA NIENTE??! O MAGARI MI HAI FERMATO PRIMA CHE LO COLPISSI? - la ignorò il Faraone.
- COSA? COME AVREI POTUTO RESPINGERLO SE ERO PARALIZZATA!? INOLTRE NON SO DI PRECISO PERCHE’ TI HO FERMATO! LO SAI CHE ODIO LA VIOLENZA! – disse infuriata.
- POTEVI ANCHE RIFIUTARLO O SPOSTARTI! NEFERTITI, TU SEI UNA PRINCIPESSA E COME TALE… – ma venne interrotto.
- COSA? NON DEVO AVERE UNA VITA SOCIALE? SOLO PERCHE TU NON VUOI! BHE, MI DISPIACE DOLCE FARAONE MA IO NON SONO LA TUA SERVA, NON SONO NUT CHE FA TUTTO QUELLO CHE LE DICE IL SOVRANO D’EGITTO!
- NON METTERE IN MEZZO NUT! LEI NON CENTRA NIENTE IN QUESTO DISCORSO! – disse piccato.
- ADESSO BASTA, ATEM DIMMI COSA STA SUCCENDO, E PERCHE BAKURA HA DETTO QUELLE FRASI SU DI ME!
Adesso i due ragazzi stavano a faccia a faccia, sentivano il respiro di ognuno, inoltre a Nefertiti le batteva talmente forte il cuore che prima o poi le sarebbe uscito dal petto per quanto era arrabbiata.
- Non sono cose che ti riguardano – liquidò Atem.
- SI INVECE, DIMMELO!
Atem si voltò per andare fuori nel balcone, ma Nefertiti lo bloccò e lo fece girare di colpo.
- Dimmelo, Atem, ti prego – lo implorò.
- Non sono cose che…
Nefertiti li mollò uno schiaffo in piena faccia e il Faraone non poteva crederci, nessuno aveva mai osato sfiorarlo, figuriamoci la sua Nefertiti. Quando si riprese, prese Nefertiti, la sbatté contro il muro e le mise le braccia ai lati del suo viso.
- Vuoi sapere la verità? Eccoti accontentata – il ragazzo si avvicinò all’orecchio della principessa – Tu non sei mia sorella… I miei genitori non sono i tuoi, tu non sei una reale, sei solo una ragazzina che diciannove anni fa fu trovata in una cesta all’interno del giardino reale – dal tono calmo e sicuro aumentò il volume della voce, fino a urlarle l’amara verità – Tu non sei mia sorella e non lo sei mai stata!
Ed ecco che in un momento le crollò il mondo addosso.
Avete presente la sensazione che per un attimo svanisca tutto intorno a voi, che tutte le vostre certezze sulle quali siete cresciuti si sbriciolino davanti ai vostri occhi... Sapete come ci si sente ad essere stati presi in giro dalla persona a voi più cara, la vostra famiglia, quella per qui fareste tutto ciò che vi chiede, se può renderla felice?
Beh Nefertiti avrebbe preferito non scoprirlo mai.
Era sconvolta. Lei non era sua sorella? Ora però le era tutto più chiaro. Tutto quadrava, ma non poteva comunque crederci.
Alla mancata somiglianza ad Atem, al fatto che si sentiva sempre diversa... Ma con tutti, non solo con Atem, anche se era stata cresciuta come una vera principessa.
- Ti prego, ti supplico, dimmi che non è vero – una lacrima le rotolò lungo lo zigomo, aspettando che il suo Fratellone le dicesse che era tutto uno scherzo, uno sbaglio, che tutto sarebbe stato dimenticato e che sarebbe tornato come prima. Aveva bisogno disentirselo dire.
- No, è tutto vero. Tu non sei mai stata mia sorella, mi dispiace – mollò la presa sulle braccia di Nefertiti.
E Atem in quel momento si accorse di quello che le aveva detto e si allontanò da Lei. Si mise le mani nei capelli, e tutta la rabbia che provava prima, la gelosia verso la sua Nef, adesso si trasformò in paura, paura di perdere l’unica cosa preziosa che gli rimaneva, l’unica gioia che gli faceva sopportare quella vita piena d’impegni e guerre, anche se lontane.
Il Faraone guardò il viso di Nefertiti, le guardò gli occhi, che non esprimevano niente. C’era solo il vuoto totale.
- Da quanto tempo lo sapevi? – chiese neutra.
- Nefertiti io non… - venne interrotto.
- DA QUANTO TEMPO, ATEM? – fece imperiosa.
- Da... Da quando avevo 9 anni – ammise in un sussurro.
- DA 10 ANNI QUINDI? – Nefertiti fece un respiro profondo, mentre un'altra lacrima scendeva veloce lungo la guancia, seguita da molte altre – Lo sapeva qualcun altro?
Atem non rispose fece solo sì con la testa.
- Tutti quanti, vero? - Solo gli Dei potevano sapere quanto sperasse che la risposta fosse negativa, che almeno i suoi amici non le avessero mentito.
Atem non rispose, guardava il pavimento, non riusciva a guardare negli occhi “La bella venuta da lontano”.
- Quindi anche Seth lo sapeva? – ma la sua era una domanda retorica, sapeva già la risposta.
Un'altra persona a lei cara le aveva... le aveva...
In quel momento l’oggetto a forma di piramide che Atem portava al collo incominciò a illuminarsi, e contemporaneamente anche la collana di Nefertiti, con il dio Ra, si illuminò… Per poi spegnersi tutto a un tratto.
Ma Nefertiti non ci fece caso. Si voltò e uscì immediatamente dalla camera. Corse con rabbia e raggiuse l’entrata del palazzo, ma prima di prendere il suo cavallo e andare il più lontano possibile da lì fu bloccata dal faraone e da coloro che aveva sempre creduto degli amici, la sua casa che la raggiunsero e tutti con i 7 oggetti che si illuminavano.
- Nefertiti, il Faraone non voleva mentirti, come anche noi! – le urlò Iside.
- Non voglio sapere niente – si mise le mani sulla testa, adesso le scoppiava.
- Ti prego, Nefertiti, se ti abbiamo mentito, l'abbiamo fatto per il tuo bene!
- Mahad ha ragione, Principessa.
- Stai zitto Seth! Io mi fidavo di te quanto di Atem e voi mi avete fatto questo! – urlava disperata.
Più andavano avanti e più la testa le scoppiava, le faceva talmente tanto male che si inginocchiò a terra e pose le braccia attorno a sé, come per proteggersi da tutto e da tutti.
- State zitti! – in quel momento uscì dal corpo di Nefertiti un drago con dei gli occhi rossi da far paura, ma poco dopo il corpo di Nefertiti si illuminò di una luce bianchissima.
Da quella luce uscì un nuovo mostro, un mostro che tutti temevano. Quando la luce prese forma, tutti quelli che avevano assistito alla scena rimasero pralizzati.
- Quello è…? – Shade come tutti gli altri non poteva credere ai suoi occhi.
Nefertiti si alzò e li guardò con rabbia e tanto, ma tanto dolore.
- LASCIATEMI STARE!
- No! Nefertiti, ascoltami, guardami! – le disse Atem.
La ragazza si voltò verso colui che le aveva mentito per tutti quegli anni, e questo fece alimentare ancora di più la sua rabbia.
- Nefertiti, siamo sempre noi… Non ti faremmo mai del male! Lo so che adesso ci odi, me l’abbiamo, se l’ho fatto, è stato solo per proteggerti!
- SEI SOLO UN BUGIARDO! VATTENEE!
- Atem, fa qualcosa! Così Nefertiti si farà del male! - gli urlò dietro Seth, che l'ultima cosa che avrebbe voluto in quel momento era vedere Nefertiti in quello stato.
- Io non so che cosa… CI SONO! – aveva trovato la soluzione.
- Nefertiti, guardami – il Faraone si avvicinò piano alla ragazza e una volta arrivato d’avanti ad lei, le mise le mani sul viso.
- Sono io, il tuo gioiello. Ti ricordi quando mi hai dato questo soprannome? Avevamo tredici anni, ci trovavamo in quella grotta in cui ci piaceva tanto andare e tu quel giorno mi guardasti negli occhi e mi dicesti che sono io il tuo gioiello. Lo sono ancora! Sono ancora il tuo gioiello! E anche se non sei mia sorella io ti voglio bene come se lo fossi! Quindi ritorna in te!
Nefertiti lo guardò, ma questa volta con dolcezza e dai suoi occhi scivolarono due lacrime.
- Sei il mio gioiello? – chiede in un sussurro Nefertiti.
- Sì, e lo sarò per sempre – sorrise dolcemente.
Nefertiti incominciò a calmarsi, il fiato le si fece sempre più lento, per poi avvicinarsi ad Atem e svenire, ma prima sussurrò vicino all'orecchio di Atem una cosa.
- Anch’io, tanto

ok gente eccoci qua....
nuovo capitolo rivisionato dal mio braccio destro *.*Skylar1602
bhe diciamo che è anche il cervello oltre il braccio, però sono solo dettagli u.u u.u
scherzo.... u.u
  
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