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Autore: wannabesodumb    01/07/2016    1 recensioni
Conoscevo il suo profumo, ma non quello che si spruzza prima di uscire la sera, bensì il profumo della pelle, quello che "ognuno ne ha uno, ma nessuno sente il proprio". Io il suo lo avrei riconosciuto da un miglio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Si può capire quando cazzo arrivano? Ho bisogno di sapere come vogliono la pizza!"
"Ordina 5 margherite e mettiti l'anima in pace".
La voce di Cass si sente dal bagno; non urlerebbe mai in questo modo se i miei fossero a casa, ma il problema non si pone. Sono in vacanza a Roma per 3 giorni e non ho esitato a invitare le mie amiche più strette a casa a divertirci.. Magari alzando anche un po' il gomito.
Proprio mentre sono al telefono per contattare la pizzeria più vicina a casa, suona il citofono.
Tempismo perfetto.
 
Grace è sul ciglio della porta col cellulare in mano, probabilmente in attesa di vedere qualcuno arrivare. Mi guarda e sorride.
Dio quanto è bella.
"Le altre due?" le domando mentre la accompagno a lasciare lo zaino.
"Sono giù a prendere i soldi."
 
Mentre si toglie il cappotto riesco a squadrarla meglio: indossa i soliti jeans neri e una maglia larga con le stampe.
"Niente trucco oggi?" le domando.
"Considerando che staremo tutta la serata a bere, mi sentirei inopportuna se a un certo punto dovessi andarmi a struccare."
Si passa una mano tra i capelli e mi sorride, di nuovo.
"Non cercare di prendermi in giro Grace, nessuno dubita della tua astemia."
"Lo so," dice alzando un sopracciglio "chissà, magari tra qualche anno mi troverete stesa su una panchina di un parco qualsiasi a strafarmi di qualche droga".
Rido, perché la potrei vedere in qualsiasi contesto, tranne che con alcool, sigarette o spinelli.
 
Emily e Alex sono dentro a preparare qualche cocktail. Io non avrei scommesso su di loro come barman (?), ma erano così entusiaste quando si sono trovate davanti tutte quelle bottiglie, allora le abbiamo lasciate fare.
Io, Cass e Grace invece siamo sul terrazzo ad ammirare quant'è bello il centro storico dopo le 23.
Spio dentro lo zaino di Cass e ci trovo quello che volevo: un pacchetto da 20 di camel blue.
"Favorite?" passo il pacchetto a Cass e accendo la mia sigaretta.
Non mi piace fumare in realtà. Uso il fumo come mezzo per sfuggire alle regole che mi sono imposte. Come quando da bambino ti dicono 100 volte di non mangiare troppa cioccolata, ma tu lo fai lo stesso.  Non è un vizio per me, fumo dalle 5 alle 10 sigarette a settimana, e non ci trovo nulla di troppo sbagliato per rinunciarci.
"Entro a vedere cosa combinano quelle due." Cass apre la zanzariera ed entra in casa.
Guardo Grace: ha gli occhi puntati su una luce che lampeggia accanto alla finestra di una casa e ne approfitto per notare la costellazione di lentiggini sul suo viso. La rendono così particolare.
Non è uno di quei volti a cui puoi associare una nazionalità, come quando vedi una ragazza con gli occhi chiari e i capelli biondi. Lei è unica.
"Come va con Matt?" le chiedo spostando la sua attenzione su qualcosa di diverso.
"In realtà penso che lo lascerò da parte per un po', mi ha stancato con la sua gelosia."
"Se fossi io il tuo fidanzato, sarei molto più gelosa di lui, te lo assicuro."
"Se fossi tu il mio fidanzato," mi dice guardandomi negli occhi, "le cose sarebbero diverse".
Per un momento il mio cuore si ferma. Sono persa nelle venature dei suoi occhi e penso a quanto sarebbe bello se fosse mia.
 
Mi gira la testa. Sono stesa su qualcosa non molto comodo e vedo passare accanto a me migliaia di persone. Forse sono per strada.
Riesco ad mettermi seduta e mi accorgo di essere in camera mia davanti a Grace: si sta cambiando e io sto per sentirmi male.
Dopo pochi istanti me la ritrovo davanti: riesco a riconoscere la maglietta del suo pigiama azzurro e il suo profumo che mi entra nelle narici, come tutte le volte che è vicina a me.
"Dovresti cambiarti anche tu."
La testa mi gira troppo per riuscire a collegare quello che mi sta dicendo a quello che devo fare.
Sento qualcuno prendermi dalle braccia e sollevarmi, e poi di nuovo appoggiarmi, sul divano, forse. E' Alex.
 
Guardo il cellulare.
03:26
Siamo ancora tutte in salone, ma per fortuna la roba da bere è finita perché sono stravolta dopo solo tre bicchieri.
"Cass e Emily dormono sul divano, io vado in camera di tua sorella perché ho tutti i vestiti lì, voi che fate?" domanda Alex.
Guardo Grace e credo che abbia capito che non sono in grado di dare una risposta ragionevole, così risponde lei per me.
"Accompagno Set nella sua stanza e io mi metto sul divano della veranda."
"Sei sicura?"
"Certo, buonanotte Alex."
"Notte."
   
 
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