Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: NinadiOrleanne    01/07/2016    2 recensioni
Lucy Weasley era una ragazza previdente, diavolo era figlia di Percy Weasley, ma a quello non aveva pensato.
[...]
Lucy Weasley aveva paura. Aveva paura delle persone.
[...]
Lucy Weasley desiderò di essere a casa sua, nel suo letto, rannicchiata sotto le coperte, abbracciata al suo pupazzo di pezza.
Lucy Weasly desiderò scomparire e, per un momento, desiderò di non andare ad Hogwarts.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lucy Weasley chiuse gli occhi. Sentì le mani dolci di sua madre posarsi accanto alle sue sul carrello e iniziare a spingerlo, guidandola verso il muro tra i binari 9 e 10 alla stazione di King’s Cross.
Lucy Weasley riaprì gli occhi. Era circondata da gente, molta, moltissima gente. Urla, chiacchiere, bisbigli, risate, madri che chiamavano i figli che a loro volta chiamavano gli amici a loro volta chiamati da altre madri. Rumore.
Non era certo la prima volta che Lucy andava al binario nove e tre quarti. Ormai ci andava da tre anni per accompagnare la sorella Molly che partiva per Hogwarts. Lucy ricordava di aver sempre desiderato di andare anche lei alla Scuola di Magia e Stregoneria con tutti i suoi cugini.
Tuttavia era da qualche giorno che provava una strana sensazione allo stomaco, come un grumo in pancia che le impediva di respirare, come se le avessero dato un pugno in pancia.
Lucy poteva dire il momento esatto nel quale questa sensazione si era presentata per la prima volta, per non lasciarla più.
Quattro giorni prima lei, la mamma, il papà e Molly erano andati tutti insieme a Diagon Alley per comprare le ultime cosucce per la scuola. Penne, pergamene, un gufo per Molly che lo chiedeva da tre anni e che era stata più che felice di lasciare Errol, il vecchio gufo di famiglia, alla sorellina.
Mentre camminavano per le strade avevano incontrato gli zii Harry e Ginny insieme ai relativi figli, e cugini di Lucy, James, Albus e la piccola Lily.
Si trovavano lì per comprare una scopa nuova a James che aveva ceduto la sua al fratello che quell’anno, il suo secondo anno, ad essere precisi, voleva tentare le selezioni per la squadra di Quidditch della sua casa, Serpeverde, come cercatore.
Insieme avevano deciso di andare a prendere un gelato, e, mentre erano seduti ai tavolini, lo zio Harry, con il suo solito sorriso amichevole che metteva sempre Lucy a suo agio, le aveva fatto la Fatidica Domanda.
-Allora, Lucy-, aveva cominciato fissandola. Lei aveva sollevato lo sguardo dal suo affogato al cioccolato per rivolgere tutta la sua attenzione ( o almeno tutta quella che non le fosse indispensabile per dedicarsi al suo affogato) allo zio.
-Sai già in quale Casa pensi di capitare?-
Lucy Weasley era una ragazzina previdente, quindi, ovviamente, ci aveva pensato. Sapeva che non sarebbe stata una Serpeverde ( se ne era autoconvinta perché l’idea di dormire in un sotterraneo la metteva alquanto a disagio), e aveva escluso anche Grifondoro, troppo temerari.
Forse sarebbe finita a Corvonero, come sua sorella, oppure a Tassorosso, sarebbe stata la prima della famiglia.
-Credo Corvonero, oppure Tassorosso- rispose educatamente, tornando poi a mangiare il suo gelato.
Dopo la Fatidica Domanda (chiamata così perché era quella che aveva introdotto l’argomento) lo zio Harri fece IL commento, quello che avrebbe rovinato i successivi quattro giorni di vacanza a Lucy.
-Quest’anno poi sei l’unica ad andare a Hogwarts, saremo tutti desiderosi di sapere dove andrai-
Lucy Weasley era una ragazza previdente, diavolo era figlia di Percy Weasley, ma a quello non aveva pensato.
Nessuno dei suoi cugini avrebbe frequentato il primo anno. Non ci sarebbe stato nessuno con cui confrontare l’orario, nessuno con cui confrontarsi con i compiti. E se fosse finita a Tassorosso, non ci sarebbe stato nessuno che conosceva nella sua Casa a cui chiedere aiuto in caso di difficoltà ( non che si sarebbe mai permessa di disturbare i cugini, ma la sola presenza di qualcuno che conosceva l’avrebbe rassicurata)
E il dormitorio, avrebbe diviso la stanza con altre ragazze sconosciute.
Lucy Weasley, sgranò gli occhi mentre i genitori e gli zii iniziavano a parlare di lavoro, e Molly e i suoi cugini discutevano dei professori e dei compagni, mentre Lily li ascoltava rapita.
Lucy Weasley aveva paura. Aveva paura delle persone.
Avrebbe conosciuto persone nuove, sarebbe stata sola e abbandonata a se stessa, senza alcun aiuto, senza alcuna figura amica che la consolasse, senza nessuno.
La voce del padre che la incitava a sbrigarsi la riportò alla realtà.
Lucy iniziò a spingere il carrello in mezzo alla folla, mentre il suo respiro si faceva sempre più corto e affannato.
Lucy Weasley desiderò di essere a casa sua, nel suo letto, rannicchiata sotto le coperte, abbracciata al suo pupazzo di pezza.
Lucy Weasly desiderò scomparire e, per un momento, desiderò di non andare ad Hogwarts.
Sul treno cercò uno scompartimento libero. La sorella era andata con le sue compagne di casa, e così tutti gli altri cugini. Lei era la piccola Lucy, quella a cui nessuno pensava mai.
Si sedette da sola in uno scompartimento e rimase per un po’ a guardare il paesaggio che scorreva sotto i suoi occhi.
La porta si aprì improvvisamente e una figura con una zazzera di capelli rossi in testa si precipitò nello scompartimento.
-Lucy, cuginetta!- esclamò il ragazzo.
-Fred, ciao-, lo salutò lei con un’espressione curiosa. Fred frequentava il terzo anno, Grifondoro, e la ragazza si chiedeva cosa ci facesse lì.
-Cosa ci fai qui?-, chiese infatti. Lui le sorrise. –Sai, ti ho vista qui sola soletta, e ho pensato di venire a farti compagnia. Agitata?-. le chiese continuando a sorridere.
Lei annuì imbarazzata e lui scoppiò a ridere. –Non devi!! Tranquilla, è tutto facilissimo, il Cappello Parlante poi è divertentissimo-
Lucy abbozzò un sorriso, non era esattamente così che Molly aveva descritto il Cappello ( “Un cappellaccio saccente che spara paroloni altisonanti a caso!” lo aveva definito in una lettera al suo primo anno, quella in cui annunciava di essere Corvonero. Lucy aveva pensato che quella descrizione assomigliava proprio alla stessa Molly, solo che lei non era un cappellaccio)
In quel momento la porta dello scompartimento si aprì di nuovo. Un giovane ragazzo dai capelli neri mise la testa nello scompartimento e a Lucy sembrò di sentire un vago odore di bruciato.
-Weasley?- disse il nuovo venuto. –Vieni o no? Siamo nello scompartimento qui accanto. Goldstein e Thomas si stanno sfidando a Gobbiglie, si accettano scommesse-.
Fred ghignò. –Arrivo subito!-
Si alzò, e si avviò senza più degnare Lucy di uno sguardo. Lei sentì di nuovo la morsa allo stomaco che aveva dimenticato per cinque minuti e tornò a guardare fuori dal finestrino.
-Cuginetta-, la voce di Fred la distrasse di nuovo. –Vuoi venire? Ti presento qualcuno e ti faccio piazzare una scommessa-
Lei rimase basita dalla proposta e lo fissò incredula.
Lui interpretò la sua espressione come sfiducia nelle sue abilità di scommettitore. –Ehi! Guarda che con un esperto come me farai un sacco di soldi-.
La ragazza abbozzò un sorriso e lo seguì nello scompartimento accanto, dal quale provenivano incitazioni e imprecazioni che fecero arrossire la ragazzina tanto che Fred, entrando, urlò: -RAGAZZI, ATTENTI AL LINGUACCIO CHE C’è LA MIA CUGINETTA, E NON VOGLIO CHE PENSI CHE NOI GRIFONDORO SIAMO UN BRANCO DI DEPRAVATI Già DAL PRIMO GIORNO-
Inutile dire che, essendo la metà dei suoi cugini Grifondoro, e così tutti i suoi zii, tranne zia Fleur che a Hogwarts non c’era andata, Lucy avesse già una vaga idea su quanto fossero depravati fossero, ma non disse nulla e si sedette sulle ginocchia del cugino che le sorrideva e puntò 1 galeone su Thomas.
 
 
Quella sera Lucy era sdraiata a letto e sorrideva, fissando le tende rosso fuoco attorno a lei. Contro ogni sua aspettativa era stata smistata a Grifondoro, il branco di depravati, e Fred le aveva rivolto un sorriso smagliante, così come Rose e Roxanne, poi si era dato da fare per presentarla a tutti quelli che conosceva e così aveva conosciuto la sorellina di Goldstein, ora sua compagna di dormitorio, con la quale aveva riso alle facce buffe di Fred per tutta la cena.
Sorrise tranquilla, pensando a cosa scrivere ai genitori la mattina dopo, e ai 20 galeoni che aveva rimediato con la sua scommessa di quel pomeriggio. Fred le aveva fatto promettere che gliene avrebbe prestati alcuni per rifornire la sua scorta di Caccabombe.

Angolino dell'Autrice:
Ok, questa è la prima FF che scrivo su Harry Potter e premetto che l'ho scritta adesso, di getto, senza nemmeno rileggerla, quindi vi prego di perdonarmi se ci sono errori e se il finale fa schifo *vocina antipatica dentro la testa della povera Autrice:"Potevi rileggertela"*, Lo so, lo so, ma... sono PIGRA! OK??. Inizialmente volevo solo descrivere le sensazioni di Lucy Weasley (personaggio che mi ha sempre incuriosito e che ho sempre immaginato come molto timido e poco considerato dai cugini tutti così... ingombranti
e quindi doveva essere una cosa breve, ma mi sono dilungata un pochettino * colpi di tosse fuori campo*, VA BENE, forse mi sono dilungata un po' tanto, ma non è una cosa che può succedere a tutti almeno una volta *scettiche alzate di sopracciglio*, OK, mi succede sempre, ma sto cercando di rimed... SI, non ci sto provando affatto e mi sto dilungando anche adesso quindi, vi prego di perdonarmi *Si inginocchia con le mani giunte*
Inoltre mi dispiaceva lasciare la piccola Lucy lì, da sola, con quel pugno in pancia, n preda all'ansia (io so benissimo che cosa si prova, Ansia è il mio secondo nome, solo che all'anagrafe se lo sono dimenticato), così ho cercato qualcuno dei cugini che potesse aiutarla ed è comparso Fred. Che mi ricorda tanto lo zio!!! Il mio amato povero Fred! Ucciso così brutalmente, non mi sono mai ripresa completamente da quel colpo al cuore. A questo proposito, il giovane Fred II l'ho descritto con i capelli rossi, anche se, essendo Angelina sua madre, non poteva averli rossi, ma vi prego di farmi passare questo piccolo tributo a suo zio Fred I.
In realtà sono felice di questa amicizia appena nata, giuro che prima di oggi non ci avevo mai pensato, secondo me Lucy potrebbe diventare l'erede di Fred II, che io vedo un po' come erede di suo padre e suo zio ( i miei miti). Potrei aggiungere anche James al gruppo, come erede dei Malandrini. Sarebbero un bel gruppetto. 
Ora vi lascio e la smetto di parlare *la vocina antipatica sussurra qualcosa*, e VA BENE, la smetto di scrivere, contenta?
Vostra Nina
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: NinadiOrleanne