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Autore: Shauri mile    02/07/2016    0 recensioni
Christopher Prewscott è un ragazzino di dieci anni che in una notte scoprirà delle cose misteriose e magiche nello stesso tempo. Il fanciullo infatti dovrà affrontare delle prove che lo porteranno con la sua crescita a decifrare i messaggi nascosti della nonna e a ritrovare col tempo le sue antiche e perdute origini
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È la notte di Natale e Chris avrebbe voluto rimanere sveglio,a leggere ancora il libro regalatole da sua nonna Dorothea intitolato: “Mitologie e leggende delle comunità Druide di Dorothea Prewscott”, ma i suoi occhi di bambino alla fine si arresero al sonno.

La mattina seguente, dopo una frettolosa colazione, il ragazzino, ritornò in camera e ricominciò a leggere da dove si era fermato la notte prima.

 

C'era un tempo in una terra lontana al di là delle montagne del nord, una città magica nascosta tra due enorme massi di neve. Questa enorme comunità ,si chiamava Atlantis in cui vivevano gli ultimi maghi scampati dall'inquisizione della caccia alle streghe.

Secondo la leggenda, i mortali dopo diversi secoli, raggiunsero la nascosta dimora dei druidi, e sterminarono fin l'ultimo mago esistente sulla faccia della terra..

Quello che molti però non sanno, è che solo tre famiglie su trenta sopravvivrò , queste tre famiglie,tenendo nascoste le loro abilità,e avendo paura che qualcuno potesse scoprire il loro segreto, si nascosero e si adeguarono alle comunità non magiche. Le generazioni a venire di queste tre grandi famiglie, non hanno la minima idea dell'eredità che la natura ha concesso loro.

Si racconta, che dopo la caduta della città magica di Atlantis, la terza famiglia druida, per paura che qualche altro mortale vi fece ritorno per rubare ed impossessarsi della loro tecnologia e delle loro scoperte,lanciò un incantesimo su di essa ,in modo che solo colui-il prescelto che aveva gli occhi per vedere,potesse accedere all'incantevole comunità.”

 

Terminata la lettura della prima leggenda, Chris, cominciò a pensare a quanto fosse stato bello se il libro di leggende regalatole da sua nonna, fosse vero, che il mondo magico fosse vero e che la città magica e ormai scomparsa fosse vera.

Appoggiò il libro di pelle sul comodino e sdraiandosi sul letto, cominciò a fissare il soffitto ,notando con sua grande sorpresa che la copertina del libro rifletteva un simbolo strano a forma di una I con un'altra I inclinata sulla prima.

Si rialzò, andò a prendere un pezzo di carta dalla mensola su cui sopra c'erano tutti i suoi libri di scuola e iniziò a ricopiare quello strano simbolo.

Si avvicinò al computer sopra l'altra mensola e cominciò a fare delle ricerche, a fine giornata,scopri che quel simbolo era in realtà una lettera dell'alfabeto runico, chiamata Naudhiz.

Verso le 21, usci dalla stanza ormai buia e si diresse in cucina a cenare e a pensare a quella strana parola apparsa e poi scomparsa dalla copertina del libro.

Lungo la strada incrociò sua nonna,dove gli raccontò quella che era successo nella giornata trascorsa in camera.

Dovevano essere passate un paio d’ore, forse tre, da quando Chris era ritornato in camera sua e aveva preso sonno. Si rigirò nel letto con la bocca secca e un forte mal di testa che gli premeva sulle tempie. Allungò una mano cercando tastoni i suoi occhiali , li indossò e aprì le palpebre: sul soffitto della camera la luce fioca della lampadina danzava magicamente tra le increspature della stanza. Si passò le mani tra gli occhi pensando di star ancora sognando e spostando le mani di qualche centimetro dagli occhi si rese conto che era stato solo frutto della sua immaginazione, che la luce fioca della lampadina non si era spostata , ma era ancora al suo posto sopra il comodino.

Si alzò dal letto e andò nel punto esatto dove credeva di aver visto la lampadina spostarsi, poi corse fuori dalla porta con una pila e al buio, in punta di piedi per non svegliare il gatto della nonna, si diresse nella stanza che era appartenuta a sua madre.

Entrò in una stanza circolare dove in mezzo ci stava una scala a chiocciola , si avvicinò di più e salì nella camera di sopra. Accese le luci e si accorse che la stanza era illuminata da un'aura azzurrognola , con varie sfumature di verde, si avvicinò al letto matrimoniale e sentì che qualcuno stava salendo le scale, così spense l'interruttore e si nascose dentro ad un enorme armadio con l'anta socchiusa. In cima arrivò sua nonna con un estraneo vestito in modo strano, lo straniero portava un lungo mantello verde smeraldo con indosso una specie di abito color salmone e degli stivali stringati neri.

Lo sconosciuto si rivolse alla nonna e le disse: “Le nostre famiglie sono legato! È inutile che TU rinnoghi le tue origini! Cosa ponsoranno i nostri avi sapondo che TU disorodi le qualità che madre natura, i nostri antenati ti hanno lasciato in orodità!- poi guardò la nonna con un ghigno beffardo-E cosa no sarà di tuo nipote? Lo croscorai all'oscuro di tutto?”.

La nonna col tono di voce più normale che aveva le rispose: “Io non rinnego che le nostre famiglie sono legate! Ma come ben tu sai,LORO hanno dato la caccia per secoli a persone come noi e non posso e non voglio che vengano a prendere mio nipote.-La nonna si girò verso la porta e sentì miagolare dal di fuori, fece entrare il gatto bianco siamese e rivolta al micio le disse-Credevo che non saresti venuto Arthur, Io e Severo stavamo discutendo sul da farsi. Come ormai sapete,LORO pensano che siamo tutti estinti.”

Come biasimarli- disse il gatto bianco che si trasformò di colpo in un uomo alto con un mento adunco , con degli occhi azzurri di un azzurro raro e dei capelli folti bianchi e corti.

Il ragazzino guardò la scena con gli occhi fissi rivolti prima alla nonna e poi al gatto bianco trasformato in un uomo, non poteva credere ai propri occhi ,non ci voleva proprio credere..

-Hanno avuto paura della nostra gente per secoli, e quando hanno distrutto Atlantis cinque secoli fa, credevano di averci fatti estinguere tutti! Se non fosse stato per i tuoi antenati Dorothea ,Ora la nostra città sarebbe deserta, avrebbero rubato tutte le cose che ci appartengono di diritto!”.

Faremo un'altra riunione signori” disse Dorothea rivolgendosi ai due, poi uscirono dalla porta e sparirono.

Il ragazzo uscì dall'armadio e rimase stupefatto della scena che aveva appena visto. Cosa voleva dire con “Loro che pensano che siamo tutti estinti?”

“Chi erano questi Loro? E perchè quello strambo signore aveva detto che Atlantis era la città di loro diritto?”.

Chris con mille domande per la testa ritornò nella sua camera senza farsi vedere né sentire e riprese il libro che la nonna gli aveva regalato per natale e si nascose dentro l'armadio.

 

Qualche ora più tardi, sentì provenire un rumore dalla cucina e la nonna che gridava-Non troverete niente qui! Vivo sola!-.

Il ragazzo uscì lentamente dalla stanza e guardò dalla fessura delle scale dove vide due uomini grossi e pelosi che diedero uno schiaffo alla donna che cadde per terra.

-Vi prego , prendete tutto quello che volete ma lasciate questa casa!-.

L'uomo più basso dei due , rivolto all'anziana signora le rivolse un ghigno schifato e le disse-Ci prende per stupidi forse? Noi sappiamo cosa sei! Dov'è il bambino?-.

è da mia figlia, viene a stare da me una volta a settimana. Lasciate immediatamente questa casa!”. disse la donna.

L'uomo la picchiò ancora una volta e disse al suo compare-Perquisisci la casa e portami il bambino. Poi daremmo alle fiamme questo posto! Le vecchie streghe e i suoi cuccioli vanno sterminati-. Dopodiché l'uomo più grosso, salì le scale alla ricerca del bambino.

Nel frattempo, Chris ascoltando tutto il discorso dei due uomini, ritorno nella stanza che fino a poche ore prima aveva visto il gatto diventare uomo e attraverso una fessura nascosta, col libro in mano, riuscì ad arrivare in una stanza nascosta e uscì dalla finestra , scappò e si rifugiò nel capanno dei vicini.

I due uomini perquisendo la casa e non trovando alcuna traccia del bambino, uccisero la donna e bruciarono l'abitazione. 

   
 
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