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Autore: CMeli    02/07/2016    2 recensioni
[–Ei Ruka, da quando te esci con delle femmine ahaha?- facendo finta di essere offeso mi diede una sberla sulla schiena e mi disse –ci hanno invitato, hanno detto che gli piacerebbe molto, ti prego vieni con me- mi scrollò pregandomi di andare con lui. Ci riflettei per un po’, non sono fidanzato, per cui, perché no? –e dimmi, sono fighe?- ]
Questo era solo un assaggio di quello che c'è :3
E' la mia prima fanfic, siate cauti per favore. Credo che mi capiteranno degli SPOILER un pò ovunque sorry c:
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XII                      Un grosso imprevisto

Per questo capitolo, ho deciso di fare un mio breve commento all’inizio. Premetto che questo capitolo è ad alto contenuto sorprendente (cosa significa?)cioè che ci sarà un avvenimento che potrebbe determinare il cambiamento della storia. Un evento che potrebbe scandalizzare tutte le persone che leggono e seguono questa storia. Ma non ne facciamo un dramma u__u

Bene, buona letturaaa.

-Si sta svegliando! Infermiera, si sta svegliando!- dissi frenetica chiamando l’infermiera. Lo fissai, i suoi occhi si stavano aprendo piano piano. Lo vidi stremato e stanco –ma cosa...- sospirò. Mi buttai subito ad abbracciarlo –Sei vivo!....- una lacrima dopo l’altra mi rigava il volto, erano lacrime di gioia, ero così felice di vederlo parlare e muoversi –No Natsume, devi stare qui- dissi fermandolo, aveva intenzione di alzarsi. Mi fece una pena incredibile, mi pareva sentisse ancora dolore dovunque –cosa mi è successo?- chiese guardandosi perplesso. Osservava i lividi che aveva sulle braccia –Ti sei sentito male dopo…la tua missione. Ti ha portato qui il senpai-Tsubasa- dissi stringendogli la mano. Lui mi guardò per un attimo perplesso, mi strinse la mano e poi mi fece quella domanda, che mi spezzò il cuore in due –Ma chi sei tu?- disse lasciandomi la mano. Lo guardai allibita, come poteva non sapere chi ero? Mi chiesi varie volte che cosa stesse succedendo –come sarebbe a dire chi sono? Natsume…davvero non ti ricordi chi sono?- dissi incominciando a lacrimare. Ero convinta che stesse scherzando, ma su queste cose non bisognerebbe scherzare. Non ci potevo credere, non ci volevo credere –no- disse serio. Si toccò la testa e accarezzò la benda in testa e subito dopo barrò gli occhi. I nostri occhi si incontrarono nuovamente –Natsume….come fai a non ricordarti chi sono? Sono Mikan…la…tua ragazza- dissi praticamente piangendo. Singhiozzavo di tanto in tanto e lo fissavo. L’avevo appena perso. Natsume aveva perso la memoria –Oh, credevo di avere gusti migliori…- bisbigliò. Lì mi incazzai, come si permetteva a dire cose del genere in un momento del genere? L’avrei menato se non fosse stato per le sue condizioni –dove mi trovo? Cos’è questo posto?- mi chiese continuando a guardarsi. Guardò le sue ferite, i suoi graffi e le fasce che aveva intorno a qualche zona particolare del corpo. Non si ricordava nemmeno di essere all’Alice academy –Natsume, ti trovi all’Alice academy un accademia esclusivamente per studenti alice. Anche tu sei un alice. Sei un ragazzo prodigio- dissi spiegandogli tutto ciò che c’era da sapere –perché sarei un prodigio? Stai scherzando vero?- mi disse sistemandosi nelle coperte –Hai l’alice del fuoco, che per il momento non devi usare, poiché quando lo usi, la tua vita si accorcia sempre di più. Promettimi che non lo userai se non necessariamente…- dissi afferrandolo per le spalle, purtroppo mi staccò dicendo che non voleva che lo toccassi dato che non sapeva chi ero –Ho capito. Adesso levati- disse in tono freddo. Mi scostò dal letto e scese sistemandosi la veste. L’infermiera arrivò giusto in tempo per riacchiapparlo e per rimetterlo a sdraiare. Lo guardai molto preoccupata, mi sentivo inutile ormai, non si ricordava nemmeno chi ero, ne perché fossi lì. Pensai in che modo lui avesse perduto la memoria, arrivai subito alla mia conclusione, era successo qualcosa in missione. Ma non era da solo, c’erano anche il senpai-Tsubasa e un altro ragazzo credevo. Decisi di lasciare per qualche ora Natsume da solo, così per avvisare del disastro accaduto, ma a chi potevo dirlo? Forse al professor Narumi, e sicuramente Ruka e Hotaru che avevano tutto il diritto di saperlo. Salutai Natsume che nemmeno mi calcolò, poiché fissava al di fuori della finestra senza indugio. Uscì da quell’edificio terrificante e triste e mi diressi verso l’aula insegnanti, a scuola, per trovare il professor Narumi e dirgli tutto. Mi sembrava quasi ingiusto quello che era successo, lo aspettavo da due giorni ormai, dato che dormiva ininterrottamente da due giorni e non ci avevo ancora parlato e che non si era svegliato. Mi misi a piangere mentre camminavo, perché a pensarci era una cosa alquanto triste, avevo perso la persona che più amavo al mondo per una stupida missione. A proposito, c’erano tante cose che non mi erano chiare di quella missione. Mentre camminavo, mi asciugai gli occhi dalle lacrime e per sbaglio urtai qualcuno. Alzai lo sguardo e vidi Tsubasa –Mikan, cos’hai?-  mi chiese sorpreso –Tsubasa, è successa una cosa terribile….- dissi continuando a piangere, non riuscì più a  trattenermi e mi buttai su Tsubasa per abbracciarlo –Mikan, mi dici cos’è successo?- mi chiese sempre più preoccupato. Mi misi una mano sulla testa e mi accarezzò –Si tratta….di…Natsume!..- dissi quasi gridando. Era preferibile essere in un brutto sogno, avrei voluto pizzicarmi per svegliarmi e far finta che tutto questo non era successo, ma sapevo benissimo che era la realtà –Natsume…ha perso la memoria!- dissi stringendo sempre di più il senpai –come sarebbe a dire…? Ha perso la memoria? Vuoi dire che non ci riconosce più?- disse quasi spaventato –com’è potuto succedere….Mikan- gli tappai la bocca, gli spiegai che non mi riconosceva più e che probabilmente non riconosceva nessuno dato che non sapeva nemmeno dove si trovava. Gli dissi che dovevamo subito avvisare il professor Narumi e trovare una cura per fargli ritrovare la giusta strada. Lo cercammo per varie classi, quando lo trovammo appoggiato al muro, mentre “contemplava l’aria”. Lo chiamai disperata e vedendomi piangere, chiese a Tsubasa ciò che era successo –Hyūga ha perso la memoria- a questa frase, Narumi fece un espressione che non potevo dimenticare ne ora ne mai. Sbarrò completamente gli occhi e rimase muto per svariati lunghi secondi –Andiamo- disse poi indicando la direzione per l’ospedale.
Raggiungemmo la sua stanza. Si alzò di colpo e ci guardò stranito –esistono le porte- disse. Credo si riferisse al fatto che eravamo entrati senza nemmeno bussare –Ei Natsume, come stai? Tutto bene?- disse il professor Narumi facendo finta di nulla –e tu chi sei? Aspetta, ma sei una donna?- chiese per conferma. Io e Tsubasa ridacchiammo sotto i baffi, era troppo esilarante quella domanda –no, per tua informazione, io sono un uomo e sono il tuo professore preferito, il signor Narumi. Non ti ricordi di me?- chiese perplesso facendo pose strane –no. Perché dovrei ricordare un transessuale?- disse soffiandosi il naso con un fazzoletto –non sono un transessuale!!- gridò infastidito il signor Narumi. Gli occhi mi stavano di nuovo per lacrimare, davvero lui non riconosceva più nessuno –ei amico, sai chi sono io vero? Abbiamo fatto insieme delle serate indimenticabili..- disse Tsubasa atteggiandosi come fosse suo migliore amico –no, non ho idea di chi siate tutti voi. E’ inutile che mi venite tutti davanti chiedendomi “ti ricordi di me?” non mi ricordo di nessuno- disse guardandoci serio. Scoppiai in un altro pianto a fontana. Tsubasa si girò e mi guardò per qualche minuto, poi si rigirò davanti a Natsume –ei Natsume, davvero non sai neanche chi è lei? Fino a qualche giorno fa l’avresti protetta per sempre e adesso invece, ti rifiuti di vederla pur non sapendo chi sia. Tu sei molto importante per lei, come lei è importante per te- disse Tsubasa appoggiando una mano sulla sua spalla. Tutte e due aspettavamo con impazienza la sua risposta. Lo guardammo, ma di colpo chiuse gli occhi –Natsume mi senti?.....Natsume. Natsume. Natsume!-.
 
   
 
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