Il bene si fa in silenzio, tutto il resto è palcoscenico

La giornata del papà era sempre stato un problema per Izuku. Suo padre era sparito quando lui era molto piccolo, e quindi non sapeva chi fosse, e questo è sempre dispiaciuto a All Might, lui avrebbe voluto che il suo pupillo avesse avuto una figura paterna durante la crescita, ma non sapeva come fare per fargliene avere una. Poi un giorno gli venne in mente un idea, la più geniale della storia della sua vita, ovvero; -Sarò io a prendermi cura del giovane Midorya!- questo pensò alle due del mattino, di un giorno estivo, con 40º all'ombra.

Andò a prendere Midorya al mattino presto, e il ragazzo rimase un po scioccato nel vedere il suo maestro, davanti a casa sua, “oggi non dobbiamo allenarci....” disse all'uomo che si accomodò in sala, “no, hai ragione, volevo solo portarti a fare un giro in centro.... Non ti va?” chiese ma il viso del ragazzo si illuminò a quelle parole, “certo che mi va! Vado a prepararmi!” disse salendo le scale per andare in camera sua. Scese dopo pochissimi minuti pronto per uscire.

“Ci vediamo, mamma!” salutò la donna sul uscio dell'entrata e si incammino affianco ad All Might, che indossava un maglietta bianca i pantaloni verdi, proprio come il giorno del loro incontro. “Allora cosa facciamo oggi?” chiese all'uomo, “cosa ti piacerebbe fare?” chiese, “è uscito un nuovo film, vorresti andare a vederlo?” chiese ad All Might, che annuì, “ma prima andiamo a fare collazione!” disse l'uomo indicando una caffetteria, “va bene” entrarono e ordinarono, Midorya un succo di frutta, mentre All Might un marocchino e una brioche alla marmellata.

“Solo quello giovane Midorya?” chiese mentre Izuku sorseggiava il succo, “si, io non ho mai mangiato molto” disse e continuò a bere. L'adulto mangiò con calma, aveva visto gli orari dei film e il loro iniziava fra due ore, “come ti trovi alla Yuuei?” chiese di punto in bianco All Might, “benissimo, io Iida e Uraraka andiamo d'accordo e anche con gli altri sto cominciando a fare amicizia” disse sorridendo, “molto bene” concluse All Might, pagarono e uscirono dal locale, “e con il giovane Bakugou?” domandò, “siamo sempre lì, non capisco perché si arrabbi tanto...” disse rassegnato il ragazzo, arrivarono davanti al cinema, mancava un quarto d'ora, così cominciarono ad entrate, il film era bellissimo, parlava di quattro maghi chiamati i Quattro Cavalieri, che derubano la gente benestante, per poi svelare i loro sporchi trucchi per diventare ricchi. Il film durava 2 ore, e finita la pellicola andarono a pranzare.

“Sai non ho mai mangiato italiano All Might” disse Midorya mentre cerva di prendere in mano una forchetta per mangiare i spaghetti, “ahaha lo vedo ragazzo!” disse l'uomo che aveva ordinato solo un pizza margherita, “la fai facile tu! Devi solo prendere le fette già tagliate!” disse sorridendo all'uomo, che fece una serie di motivi per cui anche mangiare la pizza era difficile, per un giapponese come lui. Era stato il pranzo più divertente della loro vita, sia per All Might, che per Izuku.

Passeggiarono a lungo sulla spiaggia che Izuku aveva dovuto ripulire durante il suo allenamento, “mi sono divertito tantissimo...” disse sorridendo all'uomo, “grazie All Might” continuò mentre lo abbracciava, “di nulla è stato un piacere ragazzo mio” disse ricambiando l'abbraccio.

Fino a quando una voce che entrambi conoscevano aveva rotto quella bellissima atmosfera, “mi rimpiazzi così Izuku-kun?” All For One era davanti a loro con le braccia aperte, “cosa ci fai tu qui?” chiese All Might ormai in forma Eroe, dietro di lui Izuku tremava per la paura.

“Sono venuto a vedere mio figlio...” disse piano mentre indica il ragazzo dietro ad All Might, le gambe di Izuku cedettero, e lo trascinarono a terra, il volto pallido e gli occhi spalancati. All Might si voltò verso di lui, “giovane Midorya...” provò a parlare ma non uscì nessun suono dalla sua bocca, “sei un bugiardo...” la voce di Midorya tremava, “sei uno schifoso bugiardo...” continuò alzandosi, mentre lo sguardo preoccupato di All Might, lo fissava intensamente. “Sono tutto tranne che un bugiardo figliolo” disse sorridendo, “non mi chiamare così!” sbottò il ragazzo, “hai rovinato anche quella parola sporco bugiardo!” urlò contro All For One, “tu sei fatto per distruggere All Might, lo farai al mio posto...” disse avvicinandosi al ragazzo che indietreggiò velocemente, lo aveva quasi raggiunto, ma poi una mano amica lo tirò verso di se. “A-All Might...” disse con la voce rotta, “tocca il mio ragazzo, e nemmeno i tuoi compagni ti riconosceranno da tante botte hai preso...” All For One indietreggiò “non finirà qui ragazzo mio... Un giorno conoscerai l'oscurità che hai in te...” scomparve dopo aver detto quelle ultime parole che uccisero Izuku dall'interno.

Uccise il suo cuore prima puro.

Uccise la sua anima una volta coraggiosa e pronta a tutto.

Uccise il suo Io più segreto.

Uccise i suoi sogni di diventare un Eroe come All Might.

Uccise tutto.

Si liberò dalla presa ferrea dell'uomo e corse via, fino a quando le gambe non minacciarono di farlo cadere in ginocchio, fino a quando la sua volontà non lo lasciò solo nell'oscurità più totale.

Si era rifugiato nell'unico posto che solo lui conosceva, un parco abbandonato dove andava spesso con Kacchan per divertirsi.

Nessuno lo avrebbe trovato, e nessuno lo avrebbe aiutato. Chi aiuterebbe il figlio del nemico?

“Giovane Midorya...” la voce di All Might era interrotta da dei sospiri, “vattene!” urlò l'altro, non aveva mai alzato la voce contro di lui, e All Might rimase di sasso quando lo fece. Midorya vedeva i suoi occhi, conosceva quello che c'era dentro era chiamata Pietà, ma lui non voleva pietà!

“Ho detto vattene lasciami solo...” disse piano, “non posso lasciarti solo giovane Midorya...” disse l'altro avvicinandosi lentamente, “non ti avvicinare! Vattene! Lasciami da solo!” disse con la voce più forte che aveva, “merito di morire così tu e il mondo sareste al sicuro!” disse alzando il volto ancora pallido, con gli smeraldi al posto delle pupille.

“Non voglio essere un mosto” sussurrò mentre riabbassava il volto sulle ginocchia, “tu non sei un mostro” disse All Might, voleva abbracciarlo dirli che andava tutto bene, che non cambiava nulla, ma non ci riusciva, era paralizzato lì davanti a lui, che tremava e singhiozzava.

Si ricordò di tutte le avventure che avevano passato, di tutte le volte che il suo ragazzo aveva sorriso al suo posto, quando gli diceva che andava tutto bene, era lui, Izuku Midorya, l'Eroe non All Might come molti sostenevano.

Prese coraggio si avvicinò e prese il suo ragazzo con gentilezza, lo portò al suo petto, sentiva il respiro veloce e il petto che andava su e giù, “andrà tutto bene...” disse piano, “ Il Bene si fa in silenzio, tutto il resto è palcoscenico...” disse stringendo la presa quando senti il ragazzo piangere,“tu supererai tutto questo e sarai fortissimo, non avrai bisogno di gridare ai quattro venti la tua tristezza...” alzò il volto del ragazzo, gli occhi pieni di lacrime che lo guardavano, “fermerai il nemico, e sarai un grande Eroe!” disse portando la testa sulla sua spalla.

Rimasero così per tanto tempo, Izuku si addormentò tra le braccia di All Might, sorrise, e si alzò. “Tu sarai più forte dell'oscurità che c'è dentro di te” disse mentre il ragazzo sorrise nel sonno.

Midorya schiuse gli occhi e fisso l'altro, “grazie All Might” disse mentre il rosso del tramonto illuminava le lacrime dell'Eroe, “saprò proteggerti ragazzo...” disse l'adulto, “te lo prometto”.
 

Fine