Si sfregò gli occhi, convinto di essere ancora mezzo addormentato, poi si passò una mano tra i capelli.
Si bloccò. Troppo morbidi. Troppo... ricci.
Li tirò leggermente e una ciocca verdastra gli ricadde davanti agli occhi.
Per poco non gli venne un infarto. — Ma che...?!
Corse allo specchio accanto alla scrivania e il mondo gli si rovesciò addosso.
Dallo specchio, con gli occhi spalancati e un’espressione di puro panico, lo fissava Midoriya Izuku.
- No. No, no, no. Questo è uno scherzo di merda. - sibilò, portandosi le mani al viso.
Ma le mani non erano le sue. Le dita erano più sottili, la pelle più chiara. Ogni dettaglio urlava una sola, orribile verità.
Era nel corpo di Deku.
Il ragazzo fece un passo indietro, quasi inciampando nel tappeto con il logo di All Might.
- No. Non può essere. Non può! - si afferrò i capelli, tirandoli come se bastasse quello per svegliarsi. - DEKU?!

-Una bambina dai capelli di doppi colori, quasi argentati, fissava suo fratello allenarsi con il suo quirk
-Una bambina dagli occhi bicolore corse in un grosso muro di fiamme blu per salvare suo fratello
-Una ragazza con pupille feline attraversare un lungo percorso per entrare in una scuola chiamata Yuei
Chi è questa ragazza? Beh il suo nome è... per scoprirlo dovete leggere ^_^

C'era un singolo ascensore in tutta la base del PLF. Un solo e unico, speciale ascensore. Non era davvero speciale, non aveva alcunché di particolare o di stravagante: era grigiastro per le porte scorrevoli metalliche e aveva gli interni panna e rosso, pavimentato con piastrelle carminio che lo rendevano perfetto per un ospedale pediatrico. Era o affollatissimo o deserto, in base all'orario, contati i pendolari che arrivavamo dopo lavoro e i disoccupati che invece si accalcavano a metà mattina, e Hawks lo odiava.
[Writober 2025 di Fanwriter.it - Prompt: Stuck in an elevator]

Sapere che lei avesse le pupille così dilatate non solo per le tenebre, ma anche per come si sentisse con me, mi fece impazzire.
"Non lo dirai a nessuno?" Chiesi abbassando il capo per avvicinarmi.
"No..." Bisbigliò venendomi incontro.
"Non dirai niente nemmeno di questo...?" Proferii a un soffio dalle sue labbra.
"Non stiamo facendo niente..." Rispose con un sorrisetto seducente che mi accarezzò il labbro inferiore. "'Questo' cosa...?"
"Lo sai bene che cos'è, stronza..." Ringhiai mollandole i polsi per cingerle le guance nel palmo. "Ed è da quel venerdì di merda che ci ripenso..."
"Ripensi a cosa...?" Sibilò con la bocca appoggiata alla mia, come una carezza che mi lambì appena le labbra.
"Al fatto che ho una fottuta voglia di baciarti, cazzo..."
Il problema è che ho questa fottuta voglia anche essendo sobrio, porca puttana...
"Allora baciami come hai fatto quella sera, idiota..."
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[I protagonisti di questa storia saranno tutti maggiorenni]
[Contenuti espliciti come violenza, sesso, temi delicati che potrebbero urtare la sensibilità]
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Ps. Questa storia può essere letta da chiunque, ma per chi avesse letto Seven Days e Villain, la protagonista on sarà nuova. Potremmo riassumere tutto con ""Due facce della stessa medaglia". Troverete voi le differenze! ❤️

SEQUEL DI SEVEN DAYS ☽
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“Ho sempre pensato tu fossi la vera incarnazione del tuo quirk. Quando si pensa a un buco nero non si può far altro che ricadere nel mistero che gli aleggia attorno…” Disse rivolgendo lo sguardo verso il cielo notturno. “È impossibile non esserne attratti, suscita un livello di fascinazione irresistibile… E lo stesso succede con te.”
Gli scappò un tetro risolino e i suoi occhi sanguinari mi osservarono dall’alto in basso.
“Eppure… Tutto ciò che si avvicina a un buco nero viene distrutto, perduto per sempre nell’oblio della sua fame insaziabile. Tutto ciò che vi entra in contatto è fottuto… Ma sai già com’è, no? Non c’è niente che non venga risucchiato dal tuo febbrile bisogno di attenzioni e vai avanti finché non hai consumato tutto ciò che tenta di esistere attorno a te. Ovunque tu vada porti il collasso, Marama. È questo che sei. Ed è questo quello che succede quando non sai prendere una fottuta decisione. Lo credo bene che anche lui ti abbia scaricato.”
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[Contenuti espliciti/delicati tra cui morte, violenza, un saaaaacco di sesso e molto altro :D]

"Ti mando di nuovo alla gogna," mugugnò sottovoce Touya, parole pregne di risentimento che avrebbe voluto fossero state pronunciate in maniera più… marcata, diciamo. Si rigirò nell'ampio letto e trascinò le coperte alla testa, parando il sole che irrompeva dalle finestre appena aperte.
"Per averla svegliata, Maestà?" rise quella voce sempre troppo allegra. "Un premio per il coraggio, magari, non crede?"
[Writober 2025 di Fanwriter.it - Prompt: Royalty AU]

Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2026 indetti sul forum "Ferisce la penna".
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"La cosa che ti colpisce di più è vedere il suo volto. Perché quello non è Deku, non è il ragazzo con cui sei cresciuto, non può essere lui."
Quando si reca con il resto della classe a recuperare Deku, Bakugou rivede il suo amico d'infanzia per la prima volta dalla battaglia contro Shigaraki. Un Deku diverso da quello che ha sempre conosciuto.
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Una breve flash-fic dedicata ai pensieri di Bakugou durante e dopo la battaglia tra Deku e la Classe 1-A. Platonic Bakudeku.

"La mia testa inizia a contare i secondi che mi separano dalla fine, mentre il corpo continua a roteare a mezz’aria.
[...]
L'odore acre del mio stesso sangue alimenta il senso di nausea e mi perfora le narici.
Sento il liquido mentre trapassa i tessuti e supera la pelle, fino ad espandersi sul suolo.
Il vento che continua ad impattare nel buco al centro del petto, laddove il mio cuore appena squarciato sta smettendo di battere".
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I pensieri di Dynamight nel momento del colpo decisivo, ad un passo dall'impatto con il suolo.
Una manciata di secondi a fare la differenza fra presente e futuro, condensati in un'ultima goccia di bianco nell'istante in cui tutto inevitabilmente si tinge di nero.
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SPOILER: riferimenti espliciti agli episodi 07x10, 07x11 per chi segue l'anime; capitoli 359-362 (vol. 36) per chi legge il manga.

Ognuno di noi è lo scrittore della propria storia.
Ci viene insegnato che solo noi siamo i soli e unici artefici del nostro destino, decidiamo quale sia la strada da intraprendere e quale sia la strada da intraprendere e quali siano le scelte da fare, anche se inizialmente possiamo esserne inconsapevoli.
Ma non sempre per tutti è così...
...Non per me.
[La seguente storia, seguirà gli eventi dell'opera, con aggiunta e qualche modifica. Spero sia di vostro gradimento]
Questa è la nuova versione, sul mio profilo trovate ancora quella vecchia.
22/06/19

Sono passati nove anni dalla guerra contro il Fronte di Liberazione del Paranormale. Kyoka Jiro, ora eroina affermata, viene incaricata di indagare sulla scomparsa di due ex-eroi professionisti, ma la missione prende una piega oscura quando viene attaccata da un misterioso villain. Nella sua fuga scopre Toshiro, un bambino di otto anni con un potere inimmaginabile, legato a segreti che qualcuno è disposto a tutto pur di seppellire.
Braccata da una letale organizzazione chiamata Originals e dal suo implacabile sicario, Kyoka si allea con un gruppo di enigmatici vigilanti noti come Anti Quirk. La loro battaglia svelerà verità dimenticate e metterà in discussione tutto ciò che sapevano sul mondo degli eroi. Ma per Kyoka, la sfida più grande sarà un’altra: proteggere Toshiro e imparare cosa significhi davvero essere una famiglia.
La pubblicazione avverrà settimanalmente, ogni sabato.

"Allora vado," Hawks si diede un ultimo sguardo allo specchio, sistemando il colletto della giacca di pelle bordeaux. Più si guardava, più si chiedeva se ci fosse davvero un senso in ciò che stava per fare e che voleva fare. Osservava il colore intenso della giacca e sentiva solamente le ali prudere come un tempo, quando le bruciature ancora si stavano cicatrizzando e la pelle gli pareva i fiamme come se stesse ancora vivendo quel momento.
Forse un senso davvero non c'era. Forse la sua testardaggine l'avrebbe portato alla rovina.
[Writober 2025 di Fanwriter.it - Prompt: Exes to Lovers]

A Takami Keigo piaceva camminare lentamente. Per il Soldato Troppo Veloce, il ragazzino sempre in giro a correre da una base all'altra, preso ad aiutare anche una formica e uccidere ogni Diavolo che gli si parasse davanti, avere la possibilità di viversi una camminata sul lungomare al tramonto voleva dire avere il tempo, lo spazio e l'occasione di essere calmo, sereno, quasi.
[Writober 2025 di Fanwriter.it - Prompt: Parenthood]

Rei Shiitake, 24 anni, non ha mai pensato di voler fare l'Hero e, per questo, non ha mai usato il suo quirk.
Ancora alla ricerca della sua vocazione, la sera in cui ritorna in Giappone dopo essere stata in America per sei anni, suo padre le pone due delle domande che Rei odia: "Cosa vuoi fare adesso?" e "Perché non provi a dare una chance alla carriera da Hero?"
Estremamente riluttante, poiché è proprio l'ultima cosa che vorrebbe fare, decide di provarci con l'intento di fallire, così che suo padre possa smetterla di chiederglielo.
Così, dopo ore di ricerca, manda la domanda per un colloquio all'unica agenzia di Tokyo in cui, data la sua reputazione, sa che le direbbero di no. O almeno, così crede lei.

Il letto era vuoto quando si svegliò. Poca luce filtrava dalle serrande abbassate, non era abbastanza da fargli vedere i dettagli della camera, eppure, Dabi sapeva benissimo dove si trovava.
[Writober 2025 di Fanwriter.it - Prompt: One night stand]

“Il mio turno non è ancora finito… Devo tornar-“
La sua frase venne mozzata dalla mia lingua che gli leccò l’addome dal basso verso l’alto. Dal basso ventre solido, tra gli addominali, fino alla bocca dello stomaco.
Quando mi staccai, lui rilasciò rumorosamente il fiato, come se avesse trattenuto il respiro per tutto il tempo.
“Sei delizioso…” Sibilai senza smettere di osservare la sua pancia definita, asciutta, perfettamente scolpita. “Il sapore delle fragole sul tuo corpo è davvero squisito…”
Mi appoggiai ancora con la bocca, stavolta lasciandogli baci bagnati su ogni centimetro di pelle.
“È come…” Mi leccai le labbra. “Mettere la panna su un dessert di fragole…” Aggiunsi assaggiando la parte più bassa del ventre, a un soffio dall’inizio dei pantaloni.
“Permettimi di essere golosa fino in fondo, Hero…”