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Autore: Leliwen    19/04/2009    1 recensioni
La Storia narra le avventure di un manipolo di avventurieri, designati come Salvatori del Mondo, e legati tra loro da alcune Carte dei Tarocchi... Ma sia la ricerca di propri compagni che la convivenza non risulta essere una cosa poi così semplice.
PER IL COMPLEANNO DI SATHIA!!!
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pubblico questa Fiction per una ricorrenza speciale:

Il compleanno di Sathia!!!

Auguri, mia dolcissima Serpe, senza di te il mondo sarebbe più grigio e noioso!!!




CAPITOLO 0


Primi incontri



Li abbiamo persi un'altra volta

Il loro viaggiare è errante e il Nostro occhio cieco

Eccoli! Eccoli!



Una locanda.

Un posto pieno del fumo delle pipe accese e del camino, pregno della nebbia dei vapori provenienti dalla cucina, che sa di arrosto, stufato, torte e crostini, condito col rumore assordante delle sedie che si muovono, dei piatti e dei bicchieri che sbattono, della moltitudine infinita di voci, di lingue che urlano, ridono, imprecano, ordinano, cantano, chiamano, in un crescendo che ti spinge ad urlare più forte per farti sentire...

Per questo, chiunque fosse entrato alla locanda "Il Mulino", l'ultima locanda del villaggio di Osmeth oltre la curva che porta ai pascoli, si sarebbe stupito molto. La locanda era in assoluto silenzio; nella sala gremita nessuno osava muoversi, evitando di fare il pur minimo rumore. E questo perché nella sala era entrata lei: i lunghissimi capelli neri sciolti a formare un manto sulle sue spalle, il viso dai delicati lineamenti delle donne del lontano est. La sua incredibile abilità nel suonare quello strano strumento sarebbe stata già sufficiente a meritarsi tutta quell'attenzione, ma non era solo per lei che quella gentaglia se ne stava in religioso silenzio.

Stava suonando da un po' quando il palco prese fuoco, con un'esplosione che coprì quasi totalmente la musica. Al centro del palco, dietro la suonatrice, era apparso un uomo: il lungo mantello di velluto scuro lo mimetizzava con la parete in modo che l'attenzione degli spettatori non si soffermasse su di lui. Le fiamme, mentre la musica si addolciva, si tramutarono in spiritelli dalle grandi ali e dai sorrisi gentili che volarono tra i tavoli, schiamazzando e facendo scherzetti dispettosi al pubblico che rideva divertito. Nel momento in cui la musica perse il suo tono allegro e colori tristi presero il posto di quelli vivaci, petali di fiori iridescenti iniziarono a cadere sul palco. Gli spiritelli furono risucchiati verso l'illusionista, in un turbinio di colori, addensandosi e fondendosi per ricreare quelle sagome che agli uomini avrebbero fatto più paura. Un ritmato come di tamburi scandì il succedersi delle varie immagini, finché il battito non divenne frenetico, e le figure non si riunirono in un unico enorme drago nero dallo sguardo incandescente e le fauci irte di denti aguzzi. Maestoso, seppur remoto, sembrava fissare con quegli occhi rossi ogni singolo avventore. Poi, mentre le note fecero battere i cuori più forte per la paura o l'emozione, il drago scrollò l'enorme testa e sputò tutte le sue fiamme sui presenti in preda al panico. Ma le fiamme si trasformarono presto in coriandoli.

I due illusionisti erano spariti dal palco ed uno scrosciare d'applausi sottolineò il ritorno alla normalità.

L'oste, un ometto basso, i folti capelli bianchi, gli occhietti piccoli ed un enorme naso rosso, stava prendendo le ordinazioni che una bella ragazzina dai capelli bruni gli passava, quando si sentì chiamare. Una donna minuta, due grandi occhi nocciola da cerbiatto che sfumavano nelle calde tonalità del miele ed i capelli di un caldo biondo ramato, lucenti alla fioca luce delle candele, cercava di ottenere la sua attenzione.

"Cosa posso fare per lei, signora?"

‘Signora a chi?!?' pensò la ragazza infastidita "Sono rimasta... estasiata!" disse però, come cercando le parole "La suonatrice era a dir poco divina e... oh, che splendidi trucchi!!! Mai visti di così belli in tutti i reami in cui sono stata!" l'oste era decisamente molto soddisfatto "Sareste così gentile da procurarmi un incontro con l'illusionista? Era... FAVOLOSO!!!"

"Mi dispiace, mia signora..." il volto dell'umano esprimeva un rammarico che anche un cieco avrebbe capito essere solo una posa "Dopo lo spettacolo si ritira con la sua signora nella loro camera, e non ne esce fino al giorno successivo"

"Vorrà dire che aspetterò. Avete mica tre camere?"

L'oste alzò la testa, accorgendosi solo in quel momento dei due uomini che accompagnavano la fanciulla. Uno era un guerriero delle terre del Nord, dalla carnagione nera come la pece, l'altro un ragazzone dal sorriso largo e un po' sbilenco, tipico di chi sa il fatto suo.

‘Non te ne eri accorto!?! Che imbecille!'

"Purtroppo no signora..." balbettò l'oste spaventato "... me n'è rimasta solo una... e non credo che... "

"Andrà benissimo, grazie!" rispose lei con un sorriso conciliante. I tre si diressero verso un tavolo libero, in posizione strategica, tale da poter vedere il bancone, l'entrata e le scale per i piani superiori.

"Che ne dici, Allen, potrebbe essere lui?" sussurrò la ragazza al gigante nero.

"Non saprei, ma se non ce ne accertiamo non lo sapremo mai." le rispose, gli occhi distanti a rievocare le parole tempo addietro profetizzate.

Colma di cupa solitudine...
'Cupo quell'uomo è di sicuro, ma...'

"Se posso esprimere un parere," s'intromise l'altro ragazzo mentre i suoi occhi verde prato scintillavano maliziosamente alla traballante luce del locale "non è che mi abbia proprio abbagliato, anzi."

Eppure brillante il suo gelo...

"Mah, credo che hai ragione. Mi sembra esattamente come tutti gli altri. Ho l'impressione che abbiamo fatto un altro buco nell'acqua amica mia..." gli occhi della ragazza si riempirono di tristezza. Quel guerriero era ciò che di più importante aveva al mondo: era il suo amico, il suo confidente, la sua guida.

La cameriera aveva portato la loro cena e lei con calma si stava portando il bicchiere col sidro alle labbra, quando, dalle scale, comparve una figura sottile avvolta in un mantello scuro. Il cappuccio, tirato a nasconderne il volto, faceva intravedere solo la lieve peluria di una barba incolta ma estremamente rada, una lunga spada pendeva pesantemente alla sua sinistra ed una borsa di pelle ondeggiava al ritmo del suo passo lento e misurato.

"Cupa solitudine..." mormorò il gigante, mentre un senso di smarrimento gli invadeva il cuore. Si era già sentito così, ma non ricordava né dove, né quando "Alexys... potrebbe essere..."

‘Io l'ho già visto, ne sono sicuro, conosco questa sensazione! Ma chi diamine è?!?'

"No Allen..." rispose lei, ma la voce era affannata, il cuore le martellava in petto così forte da farle male. Si sforzò di compiere un pensiero logico e scoprì di avere le vertigini "I maghi non portano spade. Ma se vuoi puoi provare a seguirlo... io... non lo so... ho una strana sensazione..."

"Si, anch'io." e detto ciò lo seguì.

"Può essere che questa volta non sarà proprio un buco nell'acqua."

"Se lo dici tu." il ragazzo dagli occhi verdi alzò le spalle e bevve un altro sorso di birra. Quelli, per fortuna, non erano problemi suoi.



Angolino dell'autrice:

Salve a tutti ^^

Questa è una Fiction originale, i cui personaggi sono stati creati per un'avventura di D&D (Dangeons&Dragons) mentre la storia è completamente farina del mio sacco. Anche se, la sua realizzazione deve la luce al mio Master di allora, Francesco, alla mia migliore amica, Chiara, e a Zephan che da un certo punto in poi, ha iniziato a leggerla e a spronarmi ad andare avanti.


Un po' di precisazioni a riguardo: la fiction, ad oggi, non è finita. Ma, già così, è lunghissima. La sto pubblicando perché, in questo modo, forse, riuscirò a terminarla.

Quindi siate pazienti con me ^___^


Per la pubblicazione sarà sempre un paragrafo a volta, a meno di non avere paragrafi molto corti, per i commenti, io solitamente preferisco rispondere tramite il “contatta” del sito. Se qualcuno volesse commentare ma preferisse il metodo più “classico” di risposta... me lo faccia sapere ^^


Un abbraccio a tutti quelli che leggeranno, un bacio a chi commenta!

  
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