Temari era convinta che la vita non le avrebbe più fatto sorprese. Dopotutto era anche piuttosto soddisfatta, e di cose inaspettate ce n’erano state, e anche parecchie.
Si era sposata, innanzitutto. Non con un ninja qualsiasi, ma bensì quell’eterno brontolone di Shikamaru Nara.
I due non erano stati soli per molto: il piccolo Shikadai era arrivato e aveva riempito le loro vite.
Il bambino assomigliava tantissimo a Shikamaru, ma gli occhi e le espressioni del viso erano quelle di Temari.
Temari era abbastanza soddisfatta della sua vita, suo fratello Gaara aveva scoperto l’umanità ed occupava la carica di Kazekage ormai da qualche anno, Kankuro invece era diventato ufficialmente uno dei marionettisti più potenti del mondo dei ninja.
Era oltremodo orgogliosa dei suoi fratelli, in particolare il suo rapporto con Gaara era migliorato tantissimo, e ne era davvero felice.
“Zioooooo” esclamò a gran voce Shikadai, felicissimo di vedere il tanto amato Gaara, il quale lo sollevò e lo strinse affettuosamente al petto.
Temari rimane a bocca aperta, ancora una volta quei due l’avevano stupita.
Suo figlio adorava i suoi due zii, aveva una particolare affinità con la sabbia, come Gaara. Il Kazekage aveva notato questa caratteristica del piccolo, e, con il permesso dei genitori, si dilettava ad insegnare al bambino come utilizzare il chakra e a modellarlo per imparare ad utilizzare al meglio la sabbia.
Shikadai era sveglio e apprendeva velocemente, anche se il carattere pigro del padre emergeva ogni tanto, la sua curiosità lo spingeva ad impegnarsi al massimo. Zio e nipote crescevano assieme, Gaara aveva finalmente l’occasione di rivivere l’infanzia, ma sotto un’altra luce, e Shikadai aveva un altro compagno di giochi, oltre a Boruto, Inojin e Chocho, ogni tanto si univa ai loro giochi anche Sarada.
 

Shikamaru appoggiò il mento sulla spalla della moglie e la strinse leggermente, sapeva che le manifestazioni di affetto troppo improvvise non le piacevano.
“E tu che dicevi che le sorprese erano finite. Seccatura, sono appena incominciate.” la prese in giro l’uomo, prima di posarle un bacio sui i capelli.
“Lo so, però c’è da dire che sono contenta. Davvero”
“Sarebbe la prima volta, seccatura.”
“Zitto, Nara. Ti rispedisco dalla mamma.”
“Ma io voglio rimanere con te e Shikadai.”
“Non ti manderei mai via, sappilo.”
“Lo so, seccatura.”



Angolo dell'autrice:
Domando scusa per questo obrobrio, è la mia prima storia ambientata nell'universo di Naruto, e temo di essere sfociata nell'ooc, mio malgrado. Mi piacerebbe moltissimo leggere i vostri commenti, e se avete suggerimenti sono bene accetti. 
La scelta dello Shikatema è palese: è da quando avevo 11/12 anni che li shippavo, e ora che vado per i 19, mi sembrava il caso di scrivere qualcosa su di loro, anche se non è il tema centrale della ff. 
Amo Gaara da tempo immemorabile, e volevo renderlo felice, e Shikadai mi sembrava la persona giusta.
Mi sono dilungata anche troppo, grazie per essere arrivati fin qua. 
Alla prossima, 
The Edge