‘Ne vale la pena?’                                                                                                    
Probabilmente ognuno di noi almeno una volta si è trovato dinanzi a questa domanda, chi per un motivo chi per un altro. Personalmente in 17 anni di vita solo una volta mi sono fatta questa domanda, quando lo stavo perdendo. Vale la pena concentrare il proprio mondo su una persona? Vale la pena passare notte insonnie per ricordare i momenti passati insieme? Vale la pena soffrire per amore? Vale la pena rincorrere una persona che ha deciso di lasciarti andare?

CAPITOLO 1

8 Giugno. Questa mattina non metto molto a scendere dal letto d’altronde aspetto questo giorno da ormai 9 mesi. Entro in bagno ed entro dentro la doccia. L’acqua che scorre sul mio corpo mi procura dei brividi ovunque ed è una sensazione bellissima. Mi perdo nei miei pensieri mentre mi insapono e mi risciacquo più volte. Dalla finestra entrano i raggi del sole che mi mettono sempre di buonumore. Uscita dalla doccia mi vesto, aggiusto un po’ i miei capelli e metto soltanto un filo di mascara. Arrivo in cucina e come sempre c’è mia madre che prepara la colazione a me e a mio fratello.                                                                                                        
Mamma : “Buongiorno ciccia!” e mi stampa un grosso bacio sulla guancia.  
Io:”Buongiorno anche a te” rispondo tutta contenta.                                                        
La tavola è ben sistemata, metto dei cereali dentro la ciotola, un po’ di latte e mi gusto la mia colazione. Finita la colazione saluto mamma e mi incammino verso la fermata. Come ogni mattina mi accendo la solita sigaretta e metto le cuffie facendo partire la playlist di sempre. Controllo l’orologio e come ogni mattina sono in ritardo quindi inizio a camminare più velocemente per evitare di perdere il bus.
8:00 am.                                                                                                                              
Scendo alla fermata della mia scuola e incontro le mie compagne di classe Dafne, Aurora, Ally e Jessica. Mi accolgono con un grosso abbraccio e io ricambio. Amo le mie compagne di classe, siamo molto legate da quando abbiamo iniziato le superiori, tranne che con Aurora che è la mia migliore amica da tutta una vita. Mentre chiacchieravo con loro guardo dietro di loro e mi trovo Austin, il mio ‘ragazzo’. L’ho messo tra virgolette perché la nostra è una storia un po’ strana, ci lasciamo, ci mandiamo frecciatine e ci facciamo i dispetti a vicenda, ma poi torniamo insieme come se nulla fosse. Però a me piace un rapporto così, non sono una ragazza da storie serie, mi sono sempre stufata in una relazione molto lunga.
Austin:”Buongiorno, possiamo andare un attimo a parlare?” disse avvicinandosi e porgendomi la mano.                                                                                                                     
Io” Buongiorno, comunque si basta che sia una cosa veloce che tra un po’ suona la campanella” gli risposi io prendendogli la mano.                                                                      
Ci allontaniamo dai gruppetti che ogni mattina si formano alla fermata e ci sediamo su una panchina poco distante.                                                                                                  
Austin:” Senti Madison io non ce la faccio più a starti lontano..” Stranamente non gli risposi e mi limitai a prendergli il viso e dargli un grosso bacio. Mi era mancato in questi giorni in cui non ci siamo sentiti e sento di essermi totalmente innamorata di lui, forse perché siamo simili e anche lui , come me, non è il ragazzo appiccicoso e romantico. Siamo entrambi orgogliosissimi infatti la maggior parte delle volte litighiamo per questo o per gelosia, ma ci ritroviamo sempre l’uno nelle braccia dell’altro.                         
Austin:”Deduco che abbiamo fatto pace”                                                                                                  
Io:” Certo amore, ora però devo andare che già sono in ritardo”                                      
Austin:” Tranquilla scimmietta, ci vediamo più tardi” disse stampandomi un altro bacio.                                                                                                                                                   
Dopo aver chiarito con Austin mi sento ancora più felice, questa giornata non poteva andare meglio. Oggi a scuola non abbiamo fatto niente oltre a giocare a carte, mangiare, scattare foto stupide e fare i gavettoni, la giornata andava sempre di più a migliorarsi. Suona l’ultima campanella e tutta la scuola esce fuori correndo, compresa me e le mie amiche che, una volta arrivate fuori il cancello, ci salutiamo calorosamente, dopodiché mi incammino verso la fermata. Austin non si è fatto sentire, né vedere e un po’ mi dispiace perché non abitiamo vicino quindi è difficile vedersi però va bene, non volevo rovinarmi la giornata a causa sua. Finalmente arriva il bus, entro e trovo anche il posto per sedermi. Mentre ero totalmente rilassata a guardare dal finestrino e sentendo la musica, mi sento toccare a un braccio, mi giro e vedo un ragazzo.                                                                                       
X : ”Scusa, è libero? Posso sedermi?”                                                                                                             
Io: ” Certo” e spostando lo zaino mi cadono le sigarette e l’accendino, questo ragazzo mi aiuta a raccogliere le cose e i nostri sguardi si incrociano e noto che aveva due occhi verdi bellissimi.                                                                                               
Io: ” Grazie”                                                                                                                                               
Per tutto il viaggio mi capita spesso di fermarmi a guardarlo, è davvero un ragazzo bellissimo. Mi accorgo che mi stavo avvicinando alla mia fermata, mi alzo quando a un certo punto il ragazzo sconosciuto mi chiede gentilmente se potessi lasciargli una sigaretta.                                                                                                                                                               
Io:” Certo, ecco tieni” porgendogli la sigaretta.                                                              
X:”Grazie mille.. Ehm.. Come ti chiami?”                                                                             
Io: “Madison, piacere”                                                                                                              
X:”Harry” porgendomi la mano.                                                                                 
Mi lancia un sorriso e scendo. Mi stavo avviando verso casa e stavo fumando quando mi arriva un messaggio di Austin “scusa se non sono venuto all’uscita”, visualizzo e non rispondo.