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Autore: AstralFire    04/07/2016    9 recensioni
[Storia ad OC - Iscrizioni aperte]
Seryl, regno situato nel centro di Ashey.
L'Imperatrice Cassiel, rendendosi conto dello svantaggio causato dalla posizione geografica del suo regno, che si situa in mezzo a due potenze in un conflitto eterno, decide di fondare una Gilda, che come obiettivo, dovrà preservare la pace a assicurare la sicurezza del regno.
Tradimenti, disordini, sabotaggi e guerre faranno parte della quotidianità del popolo di Seryl.
« E ricordate, miei fidati...Frangar non flectar.»
Genere: Drammatico, Generale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Primo Capitolo

 

Nonostante il sole è appena sorto, la piazza cittadina è piena di gente impegnata a leggere il proclama mandato dal castello qualche minuto prima. Sapphira, costretta a donare informazioni alle persone interessate, sbuffa senza sosta avvolta nel suo vestito nero.
Aveva svolto missioni più pericolose e difficili, ma questa le sembra un inferno, causato dal suo profondo odio verso le folle. Alle prime luci dell’alba, ha fatto installare una comoda sedia ed un tavolo, dove pile di moduli da compilare sono posati. La regina sapeva bene che nessuno si sarebbe unito di sua iniziativa ad una Gilda che poteva mettere in pericolo la persona quindi, la notte prima, ha deciso di aggiungere che chiunque si sarebbe unito, avrebbe ricevuto un pagamento piuttosto abbontante. Una scelta piuttosto furba.
Infatti, da quando si trova nella piazza cittadina, Sapphira assiste a madri avare che spingono i loro figli a compilare il modulo per l’iscrizione.
La prima persona che si presenta davanti a lei, è un giovane ragazzo dall’aspetto umano, che non mostra neanche più di vent’anni. Due occhi color sangue hanno risvegliato la giovane donna dal suo stato di noia. Nonostante la presenza di diverse razze e caratteristiche nel regno di Seryl, è raro trovare una persona con questo colore di occhi. Con un gran sorriso dipinto nel volto, annuncia la sua idea di volersi iscrivere. Sapphira, prendendo il primo modulo, dice al ragazzo con voce aggressiva:
« Devi riempire tutti i campi qui presenti, scrivendo tutti nei minimi particolari. Lavorerai a stretto contatto con la Regina. Quindi mi aspetto di vedere il foglio trabbocare di informazioni.»
Il ragazzo, continuando a sorridere, prende il foglio e ci da un occhiata veloce.
« Per quando devo riportarlo?», chiede lui rivelando un tono di voce un po’ infantile. Sapphira sente l’irritazione crescere dentro di se. Come può lasciare le sorti del Regno nelle mani di qualcuno come lui?
« Hai tempo fino al solstizio d’estate. Presentalo alla Consigliera Reale o alla Comandante Shayla» il ragazzo annuisce ed esce dalla fila.
Molte persone si sono presentate davanti alla donna dai capelli color cielo, ma nessuna di loro le ispirava fiducia o attirava la sua attenzione. Tra ragazzini che le chiedevano se unendosi alla Gilda avrebbero potuto avere delle donne ai loro piedi e madri che si accertavano più e più volte del prezzo della paga, la voglia di andarsene aumenta sempre di più.
Finalmente arrivata la pausa, la giovane dai capelli color cielo intravede la figura della sorella gemella e si dirige verso di lei.
« Shayla, ti prego aiutami!» si lamenta la Gran Spia Reale, rivolgendosi alla sorella. Quest’ultima le sorride, alla ricerca di parole d’ incoraggiamento. Ma, dopo aver visto la lunga fila che aspetta ancora alla sorella, il suo sorriso si trasforma in smorfia
« Devi solo resistere, okay? Vedrai che dopo Lady Cassiel sarà fiera di te!»
« Facile parlare per te, non devi stare sotto il sole per non so quante ore. Sai che la mia pelle pallida è molto sensibile alla luce solare! Dopo dovrò farmi sicuramente farmi visitare da Iris!» replica lamentandosi Sapphira. Si allontana sospirando: la sua pausa era finita.
Shayla, sentendosi dispiaciuta per la sorella, decide di portarle almeno qualcosa da bere e da mettere sotto i denti. Nonostante sono state tutte e due addestrate per resistere alla fame e alla sete, non le sembrava giusto affliggere una tale sofferenza alla spia che ha preferito passare la sua pausa con lei che ad occuparsi di se stessa.
La giovane donna dai capelli scarlatti sa perfettamente dove dirigersi: non molto lontano dalla piazza, c’è una taverna dove la sorella e la Consigliera Reale passano il loro tempo libero.
E’ un posto molto accogliente, grazie alle cameriere e al proprietario sempre sorridenti e amichevoli. La taverna è anche un ottimo posto per fare conoscenze o scambiare pettegolezzi; forse è questa la vera ragione per cui Sapphira passava la maggior parte del suo tempo libero.
Appena mette piede nella taverna, Shayla può dire senza problemi che mezzo regno si trova li: seduti nei tavoli, tutti pieni, la gente mangiava e scherzava senza preoccupazioni. Le cameriere corrono da un tavolo all’altro prendendo le ordinazioni. Intravedendo la piccola Aeryn, un sorrisetto si disegna nel volto della Comandante. Aeryn è una dolce ragazza che, abbandonata dai genitori all’età di sette anni, è stata costretta a vivere per le strade di Seryl.
E’ stata Shin, la Consigliera Reale, a trovarla; attratta da quei occhi color pece, l’ha accudita sotto la sua ala finchè non si è ristabilita, per poi trovarle un occupazione nel villaggio. Il proprietario della taverna l’ha accolta senza troppi problemi, trattandola come una figlia per tutto questo tempo, crescendola.
Ora è diventata una splendida ragazza e ogni volta che Shayla la vede, non può far meno di commuoversi. Si ricorda ancora perfettamente i giorni in cui non si fidava di nessuno e vederla li, adesso, le riempe il cuore pieno di gioia.
Decide di entrare e chiamarla, per chiederle una brocca d’acqua fresca. La chiama un paio di volte, ma la sua voce veniva coperta dal chiacchierio della gente, quindi decide di avvicinarsi nonostante la taverna sembrava scoppiare. Nell’ardua impresa si scontra contro una ragazza dalle orecchie visibilmente a punta e i capelli arancioni.
« Scusami tanto!» esclama la ragazza in questione, con voce esuberante. Shayla sorride e scuote la testa
« Nessun problema, tranquilla.» risponde la Comandante
« Certo che oggi la taverna è molto piena eh?», sospira la ragazza. La sua faccia sembra amichevole, quindi Shayla si ritrova a sorridere.
« Penso sia normale, essendo la taverna più vicina alla piazza cittadina. Certa gente si è stancata di aspettare sotto il sole, quindi penso che si siano rifiugiati qui»
« Eh? Mi sono persa qualcosa?», chiede splacando gli occhi la ragazza dai capelli arancioni. Shayla la guarda sorpresa « La Regina cerca persone da reclutare per la protezione del regno...» la ragazza sparisce, senza aspettare che la Commandante finisca di parlare.
Certo che ce n’è di gente strana qui..”, pensa Shayla.

Intanto, al castello...

Ormai, sono ore che la Maga Astrea è richiusa nella studio della Regina, ad ideare alcune sfide per i candidati. Fino a qualche minuto fa, la Consigliera Reale l’aiutava, ma è sparita dicendo che aveva delle importanti questioni da svolgere.
Shin può essere talentuosa ed intelligente quanto vuole, ma a mentire fa veramente pena. Astrea ha capito subito che il suo, è solo un modo per liberarsi di questo noioso lavoro. Dover preparare un programma per i candidati in un giorno, è difficile per chiunque; sopratutto per un mago: la sua specialità è fare magie e previsioni, non di star chiusa in una stanza a partorire idee.
Sbuffando e scartando l’ennesimo foglio, Astrea decide di fare una pausa. E’ dall’alba che lavorava senza sosta, il suo cervello sta per esaurirsi.
Si alza dalla sedia e, mentre si sposta i lunghi capelli color lilla, chiude gli occhi e si concentra per meditare e riprendere le forze.
Per i maghi, la meditazione è il miglior metodo di riposo: chiudi la mente, concentrandoti solo sul proprio “io”. Per Astrea è anche il miglior modo per pensare. Grazie alla meditazione, si sente in pace con se stessa e può dimenticare qualsiasi problema.
Forse cosi, poteva anche farsi venire qualche idea per le prove.
Dopo cinque minuti di silenzio assoluto, si rende conto che la sua situazione non migliora. I suoi nervi sono ancora più tesi di prima e il suo cervello non vuole proprio collaborare.
Si risiede, spostando lo sguardo verso la sua fidata sfera di cristallo, situata alla sua sinistra. Decide di dare un occhiata la Regno velocemente; solo lei e la Regina hanno questa capacità.
Le strade erano piene di bambini che giocano a inseguirsi, la piazza cittadina è più piena di prima. Al porto diversi pescatori s’imbarcano per pescare e diverse navi partono per commerciare in altri regni. Sposta la visuale verso il mercato e vede che ci sono i soliti cittadini che se la prendono con i mercanti, per i prezzi esageratamente alti. Astrea sbuffa e, con un movimento della mano, un piccolo essere luminoso appare accanto alla bancarella del mercante. Cercherà lui di risolvere la situazione.
Astrea può vantare di molte magie, tra cui l’evocazione. Per questo, è considerata come una delle maghe più potenti di Ashey. La sua specialità sono le magie astrali, da cui deriva anche il suo nome, utilizzate per prevedere il futuro e controllare il tempo e il destino. Infatti, nei regni lontani, è conosciuta con il nome di Padrona dello Spazio e del Tempo. Ma i suoi poteri non si limitano solo a quello: infatti poteva padroneggiare i quattro elementi senza problemi e non solo. In parole povere, nonostante la sua apparente giovane età, può incutere timore a chiunque. Esclusa la Regina, ovviamente.
Astrea sposta la sua visuale al castello, alla ricerca dalla ragazza dai capelli color pece.
La trova, finalmente, nella sala del Consiglio. A vista d’occhio sembra osservare la mappa, che si trovava nel grande tavolo che occupa gran parte della stanza, con sguardo attento. Astrea sa bene quanto la regina sia afflitta dalla guerra delle due fazioni dell’Est e dell’Ovest, ma trovare una soluzione non è cosi facile.
Alla vista della Regina cosi presa dal suo lavoro, la Maga decide di mettersi all’opera anche lei, per poter finire il suo lavoro il prima possibile. Ma, neanche la sua è un impresa cosi facile.

Alla piazza cittadina..

«... deve riportare il modulo prima del solstizio d’estate», ripete Sapphira per la millesima volta. Sua sorella è stata cosi gentile ad averle portato dell’acqua fresca, anche se avrebbe gradito di più una persona che potesse prendere il suo posto. Fortunatamente Cecilia, una giovane guardia reale è rimasta al suo fianco per aiutarla con quella folla di persone.
Il tramonto sta per avvicinarsi, per lasciare spazio alla notte. Sapphira è contenta: finalmente la giornata sta per finire. Ha dato più di cento moduli, ma tra vecchi ubriaconi, ragazzine troppo allegre per i suoi gusti e giovani depressi, solo due le sono sembrate affidabili: una ragazza dai magnetici occhi azzurri, dall’aria matura e seria ed un Dragoviano. Sapphira sentendo il collo rigido, chiude gli occhi mentre se lo massaggia dolcemente.
« I bambini non possono iscriversi», sente dire da Cecilia. Un bambino? E’ uno scherzo o cosa? Pensava di aver visto di tutto, ma un bambino è il colmo.
« Non sono un bambino» sente dire da una voce sconosciuta. Sapphira sbarra gli occhi, percependo un’aura strana, che proviene da davanti di lei.
Posa il suo sguardo verso il bambino in questione, accompagnato da una giovane donna dalla bellezza accecante. Viso candido, con le guance leggermente rosate che le donavano un aspetto dolce. Nasino all’insù, piccole labbra rosa. Ma ciò che rendeva il suo aspetto speciale, era la presenza di due occhi color notte, valorizzati con dei spruzzi dorati che ricordavano le stelle luminose del firmamento. Sapphira intuisce che non è umana, ma un elfo o una ninfa.
Se è il secondo caso, allora il bambino accanto a lei... No, è impossibile. L’alto tono del ragazzino risveglia la spia dal suo stato di trance. Ferma la guardia con un gesto della mano, prima che perda la pazienza e che risponda a tono. Rivolge tutta la sua attenzione al bambino. Quest’ultimo, ricambia lo sguardo di Sapphira con fare aggressivo.
« Oh, interressante..» sussurra lei. Il biondino fa una smorfia
« Cosa ci sarebbe di interessante?» replica lui, con tono arrogante.
« Naoko..», cerca di rimproverarlo la ragazza accanto a lui. Ma con uno sguardo, la zittisce.
« Siete sua sorella?» « Possiamo metterla in questo modo...» mormora la ragazza.
Sapphira, posando nuovamente lo sguardo sul bambino, capisce che tra i candidati aveva appena trovato qualcuno di interessante. Senza dire una parola, passa alla giovane due moduli. Cecilia, nonostante non fosse d’accordo, spiega ai due candidati ciò che la spia ha ripetuto per ore e ore. Il bambino annuisce velocemente e, senza salutare, scompare dalla vista della spia e la guardia. La povera ragazza, chiede scusa e lo segue salutando.
Sapphira, incrociando le gambe, ripensa alla strana sensazione che ha provato alla vista del bambino. Ma ahimè, i suoi pensieri sono subito spezzati dal prossimo essere. La spia odia gli esseri viventi in generale, e grazie a quella giornata il suo odio crescerà solo di più.

Al castello...

« Vostra Altezza..» sussurra un uomo vestito di nero. La Regina, ancora seduta nella sala del Consiglio, alza il suo sguardo dalle diverse pergamene: la guerra porta a diversi problemi politici, tra cui difficoltà nei commerci e nei rapporti con altri regni. La sua scelta di restare neutrale non la salverà a lungo, prima o poi deve scegliere una fazione dove schierarsi.
« Dimmi, Dingus» l’uomo dalla lunga barba bianca si schiarisce la voce
« La Gran Spia ha fatto ritorno dalla piazza cittadina e desidera parlare con lei», la informa
« Falla entrare.» Dingus annuisce, mentre sparisce dietro la porta. Dopo un po’, la giovane dai capelli color cielo si presenta davanti a lei, inchinandosi.
« Mia signora, ho finito di dare gli ultimi moduli qualche mezz’ora fa. Tra due giorni, dovremmo averli tutti compilati per poter procedere alla fase successiva.»
« Qualcuno di interessante?» chiede la Regina. Sapphira vacilla improvviasmenre: non sapeva che dire; per una persona come lei, la maggior parte delle persone che si sono presentate davanti a lei sembravano degli incapaci. Certo, aveva provato delle strane sensazioni davanti alcuni aspiranti, ma forse era la stanchezza che le giocava brutti scherzi.
« Pensavo di peggio», decide di dire dopo un lungo silenzio. La Regina sospira. Conosce benissimo l’odio di Sapphira verso le persone a lei sconosciute, ma sperava in un rapporto più dettagliato. Forse, doveva mandare Shayla. Di sicuro avrebbe fatto un favore alla spia.
« Ho notato che c’era un gran numero di razze differenti», dice improvvisamente Sapphira « Ho incontrato diversi elfi, demoni e pure qualche fata. Devo ammettere di essere rimasta stupita.» finisce. La Regina annuisce, mentre volge la sua attenzione alle sue infinite pergamene. La spia capisce che l’Imperatrice è impegnata, quindi decide di andarsene verso le sue stanze, finalmente contenta.
La giornata è terminata, e può tranquillamente riposare.

La Consigliera Shin, dopo aver finito di scartare alcune pergamente dove diverse leggi erano proposte, decide di far visita alla Grande Maga.
Mentirebbe se dicesse di sentirsi in colpa per averla lasciata da sola. Lei è abituata a ideare piani da guerra e idee per controllare il regno, non stupide sfide. Beh, dopotutto non è neanche il campo della Maga. All’inizio non voleva lasciarla sola, quindi è andata alla ricerca della Comandante Shayla.
Ma sembrava sparita nel nulla, quindi ci ha rinunciato ed è andata a terminare il suo lavoro. Ancora non capiva perchè la Regina non avesse scelto Shayla per questo compito, ma ormai ha rinunciato di capire la sorella da anni. Non sa cosa le passa per la testa e certe volte pensa che sia meglio cosi.
Imbocca l’ennesimo corridoio, mentre si dirige verso lo studio dell’Imperatrice.
Quel castello è troppo grande per i suoi gusti e camminare avvolta nel lungo vestito di seta rossa e camminare su quei tacchi non è sicuramente piacevole. Shin si maledice per l’ennesima volta per non aver seguito tutte le lezioni di magia da giovane. Certo, non è troppo vecchia per seguirle, ma non ha ne tempo ne la voglia. Anche la trova inutile, visto che combattere non fa parte del suo carattere e della sua posizione. Ma teletrasportarsi non fa male a nessuno.
« Non riesco neanche a camminare..» si lamenta la ragazza. Si guarda intorno, assicurandosi che non ci sia nessuno, si toglie quei maledetti trampoli.
“Che sia maledetta la mia altezza e chi ha creato questi tacchi.” Pensa lei, sospirando.
A causa del suo giovane aspetto, dimostrava poco più di quindici anni. Senza i tacchi ne dimostrava ancora meno. Molti diplomatici si sono presi gioco di lei: trovare un Consigliere Reale di giovane età è molto difficile. Per esserlo, bisogna avere esperienze nel campo militare e politico. Lei ha potuto occupare il suo posto grazie alla sua furbizia e alla sua intelligenza, che mescolate all’autorità della Regina, hanno potuto rendere il Regno molto prosperoso e potente.
Finalmente, si trova davanti al porta che portava allo studio della sorella. Bussa dolcemente e, senza aspettare una risposta, apre la porta. La prima cosa che nota è la vaporosa chioma della Maga posata sul tavolo. Accanto a lei, Shayla legge velocemente dei documenti.
« Shayla! Vi stavo cercando!» esclama la ragazza dai capelli argentati. La donna, sentendo il suo nome, alza il suo viso in direzione della voce. Posa leggermente un dito davanti alle labbra, chiedendo sileziosamente alla Consigliera Reale di abbassare il tono della voce.
Shin alza gli occhi al cielo, mentre chiede con voce più bassa:
« Che ci fate qua?» « Astrea, grazie alla telepatia, mi ha chiesto di aiutarla. Avevo appena finito di organizzare i prossimi turni per le guardie, quindi ho pensato di darle una mano. Mi chiedo perchè Lady Cassiel l’abbia scelta da sola per svolgere questo compito..» finisce lei, con voce pensierosa. Dopo aver sentito queste parole, Shin deglutisce
« Bella domanda, me lo chiedo pure io..» dice lei, con voce incerta. La Commandante si gira verso di lei, con sguardo preoccupato. « Tutto bene? La sua voce sembrava tremolante... siete percaso stanca?» La Consigliera Reale scuote la testa sorridendo: è consapevole delle sue scarse doti nel mentire. Invidia Sapphira. Puo’ far credere a chiunque che sia il figlio illeggittimo della Regina, grazie alle sue doti oratorie.
« Beh, io devo andare. Vi consiglio di svegliare Astrea e di mandarla a casa. Deve essere veramente stanca.», detto questo, si precipita verso la porta. Shayla si gira verso la maga. La conosce ormai da anni, quindi è a conoscenza del suo sonno pesante. Neanche una guerra sarebbe bastata per svegliarla. Sospira, mentre inizia a riordinare i diversi documenti.

In qualche buio viale del Regno..

Una snella figura, coperta da un lungo mantello color notte, si aggirava per le vare vie di Seryl alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Una mano si posa nella sua spalla, facendo sobbalzare la figura della giovane. Un uomo dalle grande dimensioni le fece segno di tacere.
« Vi stavo cercando» sussurra lei. L’uomo, senza dire nulla, le passa una busta bianca chiusa, senza sigillo. Lei lo osserva attentamente
« Siete riuscito a fare cio’ che lui vi ha chiesto?» lui annuisce. La donna sorride. Un sorriso inquietante, malvagio, viscido.
« Il nostro Signore sarà molto felice e orgoglioso. Forza, andiamo!» ordina la donna, sparendo in un viale, seguita dall’uomo. Era eccitata, non vedeva l’ora di liberarsi della Regina. Di vederla soffrire, come lei l’ha fatta soffrire.


Angolo autrice:
Oh, finalmente ho finito! Di sicuro pubblichero’ il capitolo verso il pomeriggio, ma qui è notte fonda.
Ho il collo spezzato e non mi sento neanche più le dita! Okay, ora smetto di lamentarmi.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto! Ho preferito introdurre i vari personaggi della storia, e accennare alcuni OC che mi avete mandato.
Dal prossimo capitolo inizierò a presentarli in modo più approfondito ~
Ditemi cosa ne pensate e, chiedo venia per gli errori!
Ah, le iscrizioni sono sempre aperte.
Ci sentiamo ~
La vostra Min ♥

  
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