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Autore: letsmaddieuniverse    05/07/2016    0 recensioni
"pensavo di stare facendo una cazzata, l'errore più grande della mia vita, ma non me ne pento. Non mi pento di averti baciato, Ethan"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Alla fine della quarta ora mi precipito subito in mensa, sto morendo di fame. Stranamente Jess non mi sta seguendo, probabilmente mi raggiungerà al tavolo.
Prendo il vassoio e mi metto in coda. Mi sento in imbarazzo: faccio quasi tutto insieme a Jess, capita raramente che giri per la scuola da solo.
Cerco di pensare a tutt'altro ma la mia mente capricciosa mi riporta sempre a quel momento. Alla serie di sguardi che ho scambiato con Shane.
È tutto talmente strano: mi è già successo di avere una specie di intesa con qualcuno; ma lui mi fa un effetto strano: come se solo a guardami potesse capire ogni cosa di me, potesse leggermi nel pensiero.
Sono talmente perso nei miei piensieri che non mi accorgo che Jess si è accostata a me e mi sta fissando.
«Ethan, che cazzo ti prende oggi? Non parli e sembra che tu sia su un altro pianeta!»
Le rivolgo subito uno sguardo freddo.
«Ho tante cose per la testa.»
Finisco di riempire il vassoio e mi siedo al solito tavolo, seguito dalla mia migliore amica che sembra incapace di comprendere il mio atteggiamento.
«E cosa sarebbero tutte queste cose?»
«Sono solo un po' confuso..e non mi va di parlarne»
Non la degno nemmeno di uno sguardo.
Lei continua a scuotere la testa, non capendo. Con lei ho sempre parlato di tutto, è sempre stata una spalla su cui piangere; ma ora di parlarle non mi va.
«Fammi uno squillo quando sarai tornato in te!» si alza dalla sedia irritata e credo di averla vista uscire di corsa dalla porta cigolante.
Mi sorreggo la testa tra le mani, mi sento come se ci fossero tante cose da capire, ma il mondo va troppo veloce senza lasciarmi tempo per riflettere.
Approfitto di quei pochi minuti prima del suono della campana per chiudere gli occhi cercando di rilassarmi.
«Ethan, giusto?» non mi sono neanche accorto che qualcuno si è appena seduto accanto a me.
Alzo lo sguardo e rimango nuovamente intrappolato in quegli occhi ghiacciati; rabbrividisco.

Successivamente il mio sguardo si sposta verso il suo sorriso. Mi è già familiare, ma non credo che me ne stuferò facilmente.
Schiarisco la voce, invano: non riesco ad aprire bocca, un nodo in gola impedisce alla mia voce d'uscire. Mi limito a ricambiare il sorriso ed annuisco.
«Dov'è la tua amica oggi?» appoggia i gomiti sul tavolo, sorreggendo la testa con le mani, è voltato verso di me in attesa di una risposta.
«Sei qui per avere il suo numero?» rispondo scontroso. Jess è davvero molto bella, sono abituato a ragazzi che vengono da me per avere il suo numero o semplici informazioni, consigli per far colpo ecc.
Un ghigno si schiude sul suo volto, addolcendo i lineamenti duri.
«No, volevo parlare con te»
Quasi mi strozzo con la saliva. Con me?
Non sarà che Jess ha ragione? Io piaccio a Shane?
«Con me?» cerco di tenere la voce ferma, ma risulta più tramante del previsto.
Mi volto a guardarlo. E ancora nella stessa posizione di prima, col solito ghigno. Sembra così sicuro di se che mi mette ansia.
«Esatto. Non sono qui per avere il numero della biondina, voglio il tuo di numero.»
Forse c'erano alcune cose da chiarire; è vero, a lezione avevo ricambiato il sorriso ma mi sembra una cosa più che normale. Sarà pure un super modello russo ma non volevo illuderlo facendogli credere di provare qualcosa per lui, era solo un sorriso.
Prendo fiato e mi faccio coraggio, cercando le parole giuste.
«Shane, non vorrei aver frainteso, ma sembra che tu ci stia provando con me..»
«Può darsi, piccolo Ethan»
Sul suo volto è ancora stampato un sorriso a 32 denti, e si è leggermente avvicinato a me.
«Allora forse è meglio chiarire questa situazione subito: primo, non sono interessato a te, anzi proprio non ti riesco a capire e secondo, tanto perché ti entri in testa, mi piace la figa. Credo di essere stato abbastanza chiaro.»
Torno a guardare dritto verso il muro il cui intonaco cade a pezzi.
Non so perché gli ho risposto in questo modo, così antipatico oserei dire; ma non voglio che si illuda.
«Okay, ho capito. Tolgo il disturbo.»
Si alza di scatto dalla sedia, mantenendo quel sorrisetto. «Comunque cercavo solo di esserti amico. Ma a quanto pare questa merda di società è ancora impegnata a criticare persone come me.»
Mi fulmina con lo sguardo un'ultima volta e lo vedo sparire tra la folla di studenti.
Perfetto. Ho litigato con Jess, e durante la mia prima conversazione con Shane sembra che già mi odii. Ma perché continuo a pensarci? L'ho appena conosciuto, e non significa niente per me, è solo uno studente di questa scuola, basta.
Nonostante tutto decido di cercare Jess.
Devo chiederle scusa, e cercare di chiarirmi le idee.
   
 
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