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Autore: Annie _ story95    06/07/2016    0 recensioni
(Female Frisk, FriskxSans, AsriexChara, AsgorexTorie, MettatonxPapyrus, UndynexAlphys. Qui i personaggi hanno tutti l'aspetto umano ma i mostri hanno comunque i loro poteri e...altre cose XD )
Clarisse Finnis e Logan Smith erano alcuni dei più grandi investigatori della zona.
Non avevano paura di niente.
Pur di scoprire la verità erano pronti a tutto.
Ma i loro ideali gli costarono la vita.
***
-Non avrò pace finché la mia vendetta non si compirà.-
Disse stringendo la presa ne coltello e lacrimando.
Avrebbe fatto di tutto per scoprire la verità.
Avrebbe fatto di tutto per vendicarli.
Era pronta a tutto.
Anche ad uccidere.
***
-Frisk Drevis, 16 anni...frequenta il liceo di zona...-
Disse con fare pensieroso.
Poteva davvero quella ragazzina essere coinvolta nell'omicidio del caro scienziato Gaster....?
***
-Come hai potuto....?-
Sibilò a denti stretti guardando con odio la ragazza di fronte a lui.
Perché?
Dopo tutto quello che avevano passato insieme...
Perché?
Lei fece solo un'altro passo.
-Bhe...mi dispiace...vecchia signora...ecco perché non faccio mai promesse.-
Chiuse gli occhi.
-In giorni così belli.....ragazze come te....-
Per poi spalancarli e mostrare il suo occhio luminoso.
-DOVREBBERO BRUCIARE ALL'INFERNO...-
***
E guerra fu.
Buona lettura, Spero vi piaccia
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Asriel Dreemurr, Chara, Frisk, Sans, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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Dreams


-Prologo-



Nessuno era in grado di capirlo.
Un dolore intenso, la perdita di qualcuno...
Nessuna possibilità, solo un tunnel buio.
Per lei non c'era più niente, solo un gran senso di vuoto.

-mamma...papà...-

Sussurrò tra le lacrime.
Quando la notizia arrivò in casa sua i sorrisi di una giornata spenzierata sparirono in un'istante.
...papà e mamma...assassinati...?
Non  era possibile....
Era uno scherzo...
...giusto...?

-NO! NON E' VERO!! LEI UN BUGIARDO!!-

Disse correndo fuori dalla porta.
Non era vero, non era possibile, era uno scherzo!!
Uno stupido stra maledetto scherzo!!

-Hai sentito? Gli investicatori Smith sono stati assassinati...-
-Sì, ne hanno parlato sta mattina al telegiornale...una disgrazia...-

Sentiva discorsi così durante tutto il tragitto.
Ma continuava a non crederci. 
Non ci avrebbe mai creduto.
Mai...mai...perché non era vero.

La sfrenata corsa giunse al termine.
Diverse auto della polizia c'erano in quel luogo...
La castana riuscì a scorgere due figure su delle barelle coperte da candite lenzuola...
Cadde in ginocchio mentre lacrime amare ricominciarono a rigarle il viso e i singhiozzi suonavano come una nota stonata in quel concerto di sirene.



Si svegliò con un sussulto.
La fronte era sudata e le guance rigate da alcune lacrime...
Si guardò intorno constatando di trovarsi nel letto della sua stanza.
Sospirò.
Fantastico, un altro incubo.
Si alzò dal suo  giaciglio...era ancora notte.

-Ehy piccola, come mai sveglia a quest'ora?-
-Non chiamarmi piccola, Matth, abbiamo la stessa età!-
-Per me sarai sempre piccola, ahah-
-Gnegnegne, fatti gli affari tuoi--


Strinse i pugni.
Ricordare faceva male.
Ricordare i suoi amici, la sua famiglia....ricordare di come scelse il suo cambiamento di vita.
Certo...faceva male.
Ma non le importava.
Avrebbe vendicato sua madre e suo padre.
L'avrebbe fatta pagare molto cara a quegl'assassini.

Sentire il suono del campanello della porta era come l'inferno per lei.
Vedere i genitori con i propri figli era un'inferno per lei.
Sentire risate, vedere sorrisi, divertimento...era l'inferno.
Perché sapeva che lei non avrebbe mai più provato la senzazione che tutte quelle azioni generavano.
Sapeva che non avrebbe mai più provato felicità.

-Tu sarai una persona molto felice, Frisk.-

Aveva detto consegnandole il suo regalo.
Era un piccolo medaglione dorato con una scritta incisa sopra.
-Best friendz....che vuol dire?-

Chiese ingenuamente la bambina.

-Frisk che domande! Significa migliori amici!-

Rispose lui sorridendole a trentadue denti.


Sospirò. 
Quanto odiava ricordare.
Odiava pensare a lui, a sognare...
Ma lui era l'unica cosa che le dava la forza di continuare.
Continuare a lavorare, continuare a stare lontano dalla sua famiglia.
Il suo obbiettivo era la venndetta e l'avrebbe ragiunto.
Anche se questo significava lavorare con i più brutti ceffi della città.
Si. Era marchiata ormai.
Marchiata da diversi crimini:
Rapine, pestaggi, rapimenti.
Ma nessun omicidio.
No, l'unico punto in cui la sua pistola avrebbe sparato sarebbe stato il petto dei bastardi che le avevano distrutto la famiglia.

-Nessuno di loro fugirà.-
   
 
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