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Autore: thisisawar    06/07/2016    5 recensioni
Root è davvero morta?
Un viaggio attraverso i sentimenti di Shaw scritti in un diario che porterà alla verità.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho sempre voluto avere qualcuno da salvare.
Ho sempre voluto una persona che avesse bisogno di me.
Che senza di me non potesse vivere.
Volevo essere un eroe, ma non una volta sola.
Volevo essere il salvatore di qualcuno, anche se questo significava mantenerlo invalido.


"Non è facile sentire gli angeli: nelle nostre preghiere cerchiamo sempre di dire dove sbagliamo e che cosa vorremmo che ci accadesse. Ma il Signore sa già tutto, e a volte ci chiede solo di ascoltare quello che l'Universo ci dice. E di avere pazienza"




Spero esista un universo alternativo dove trovarti ancora. Non smetterò mai di credere ad un Noi nella prossima storia.
Mi hai dato coraggio di darmi una seconda possibilità che io stessa avevo perso; di credere nella vita e nell'Amore. E tra le tue braccia, che mi hanno accompagnata, e nella tua voce, in cui ogni secondo ho sentito vicina la tua presenza, mi hai insegnato che l'Amore va al di là della Morte se qualcuno, anche solo una persona, ha la forza di ricordarti per sempre.
Mi hai spiegato che l'universo è infinito, freddo e caotico e noi siamo solo forme in questo, ma credo di essere diventata una persona migliore avendo avuto te sempre al mio fianco. E ora che lo vedo con occhi nuovi, questo infinito universo, per me, è il più bello di tutti.
Forse adesso trascorrerò i miei giorni in pace.
 


Credo di essere morta veramente perché non sento a quante simulazioni sono arrivata. O non l'hanno detto. Ad ogni modo ho sentito qualche scossa o impulso nelle scorse ore, ma riesco a collegarle solo ai sogni che ho fatto durante la simulazione.


Sto ripercorrendo tutte le vicende che mi hanno portato a te e non le dimenticherò mai.




"Mi hai fatto vedere tutto di Noi. Ma se si potesse tornare indietro? Se avessi un'ultima occasione con Lei? Credi potrebbe essere diversa? Credi potrei farlo? Credi potrei ricominciare a riscoprirla?"
"Sameen, vedi, l'anima è già costituita nel suo essere: tu sei l'eroe della tua vita, la cambi tu la tua vita. E se tu hai visto in Lei quel qualcosa in più che ha fatto rinascere quell'anima, pensi sarebbe facile ritornare? Avresti la capacità?"
"Di solito non sei tu a scegliere se farci ritornare oppure no?"
"Il più delle volte..., altre volte invece mi chiedono di reincarnarsi in qualcosa; altre volte vogliono rimanere qui perché non vogliono più soffrire; altre volte invece è l'Amore, quello vero."
"...e come fai a distinguerlo?"
"Proprio dalle anime"
"Forse allora non sono ancora pronta per ritornare..."
"Perché ti hanno definita sociopatica? Sei sicura di essere sociopatica?"
"Non so più chi sono adesso..."
"Lei ti ha resa felice?"
"Sì"
"Ma stai vedendo o sentendo?"
"Chi?"
"Colei che chiami Root"
"Me l'hai fatta vedere tu poco fa"
"No, dico ora."
"Non riesco a vedere o sentire niente"
"Ti sta pregando di ritornare, questo secondo te non vuol dire niente? Pensa che ti perdi per sempre quel messaggio che non ha mai avuto il coraggio di dire."
 
"...."

"Ciao Sameen"










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Sento un Beep continuo...
Comincio ad inalare ossigeno sempre più convinta...
Realizzo di essere distesa su un letto...
Da ciò che sento ho fili sparsi ovunque che mi monitorano.
Strizzo gli occhi.
Sono ancora intrappolata?
Ho cambiato stanza? Perchè non vedo il vetro davanti a me?
Mi hanno tolto quella specie di occhiale?
Analizzo la stanza e vedo procedere avanti e indietro una donna vestita da infermiera con una tuta verde che si ferma accanto ad un medico; credo stiano controllando la mia cartella clinica.
Faccio finta di niente.
« Sì, ormai dovrebbe essersi stabilizzata, da come può notare il battito; è una settimana che la stiamo monitorando e sembra risponda bene alle cure farmacologiche e agli impulsi esterni. E' cosciente a livello cerebrale e non ha riportato alcun danno. Come abbiamo notato l'intervento è  andato bene e quindi credo possiamo essere soddisfatti del lavoro svolto. Credo non ci vorrà molto prima che si possa svegliare del tutto. Se non c'è altro che vuole chiedermi io la lascerei pure da sola. »
Il medico se ne va.
Hanno inserito alla perfezione il chip?
Apro e chiudo la mano destra.
Alzo il braccio che poco prima era intorpidito e con la mano vado a toccare la mascherina che mi hanno messo sul viso.
Un respiratore?
Sono stata in coma?
Cerco di toglierla, voglio recuperare alla svelta e andarmene da questo posto, quando ad un tratto sobbalzo.
« Hey Piccola ti sei svegliata. »    
Riconosco la sua voce.
Si avvicina mentre scorgo che il suo viso ha cambiato espressione: sembra più felice ora.
Tolgo la mascherina convinta di ciò che sto facendo.
« Forse converrebbe lasciarla lì ancora un po'. »
« Ro..Root, sei venuta a salvarmi? » dico piano.
Ti siedi e prendi la mia mano, cerchi di nascondere una lacrima, ma questa scende sulla guancia e la lasci scivolare su tutto il viso.
« Riprenditi con calma. Hai preso un altro proiettile al posto mio Sameen, rischiando di nuovo la tua vita! Con questo siamo a tre, solo per me! Non ti avrei mai perdonata, lo vuoi capire che non voglio perderti?! Non ti lascerò andare questa volta...»
« Sei nel reparto rianimazione di un ospedale  che conosco molto bene e non c'è alcun pericolo. »
Allora quella non era una simulazione, quella battaglia era vera.
Era tutto vero, ero veramente scappata.
Non c'era alcun chip.
Prontamente ti interrompo togliendomi di nuovo la mascherina.
Forse non sarò mai pronta, ma devo dirglielo.
 "Non è che tu non hai sentimenti, le voci sono lì dentro, devi solo starle a sentire"
"Pensa che ti perdi il messaggio che non ha mai avuto il coraggio di dire"

« Non so » riprendo fiato « Non so quale fosse il tuo messaggio. Ma ti dico il mio: TI AMO. »
Rimetto la mascherina e ti vedo riprendere il colore e il tuo sorriso si accentua sempre di più e cominci a mettere le mani sul tuo viso per asciugarti quel volto che non scorderò più da oggi in poi.
« O Sameen...»
Alzo la mano destra e con un dito ti sfioro prima le mani e poi con tutta la mano comincio ad accarezzare il tuo viso.
Comincio a sentire il dolore all'addome, ma le emozioni lo smorzano già.
Sistemi la flebo.

« Mi piace quando giochi a fare il dottore. » dico per eliminare quella troppa dolcezza, parlando attraverso la maschera.
Mi baci sulla fronte e tiri su lo schienale.
« Vado a chiamare gli altri. »
« Root, prima di andare, qualcuno ha consegnato a te i miei effetti personali?» devo avere l'ultima prova a mia disposizione.
« Sì perché? »
« Vorrei prendessi la giacca. »
Si avvicina al tavolino, di fronte c'è un armadietto. La prende.
« Suppongo che tu non sia stata indaffarata a guardare nella mia, cioè la tua, giacca quando siamo arrivati qui. »
« Devo ammettere che le preghiere che ho fatto in questa settimana mi hanno tenuta impegnata. » sorridendo.
Qualcuno lo sapeva.
« Nella tasca interna c'è un taccuino. Credo mi abbia salvata un po' visto che sono ancora qui. Vorrei tu leggessi ora, anche mentalmente, il giorno dieci. Voglio cogliere il presente come mi hai suggerito di fare troppe volte. »


« Era questo che scrivevi nel diario! »



Devo dirglielo, ce la posso fare senza questa stupida mascherina...
« Lo so avrei dovuto dirtele queste cose, magari in quella settimana prima di non rivederti più, ma come ben sai, a parole non era semplice spiegare ciò che provavo per te e preferivo i gesti, anche se più fraintendibili. Mi dispiace se a volte ti ho allontanata da me e non avrei mai creduto che tu avresti aspettato i miei tempi; tu hai fatto quello che altre persone, nella mia vita, non hanno mai avuto il coraggio di fare, loro si sono arrese con me prima ancora di cominciare. Sì lo so che è tutta colpa del mio carattere e quanto sia fredda con le persone, ma è stato difficile fidarsi »
« All'inizio non ti sopportavo, ma ho cominciato ad amarti dai tuoi modi di fare e quel sorriso contagioso non l'ho mai scordato. Con te è stato tutto diverso, almeno quando ho capito che ti potevo affidare la mia vita. Grazie per essermi stata accanto nei periodi poco felici; ho dovuto lottare contro tutti ma in primis contro me stessa e tu mi hai cambiata. Mi hai fatto scoprire cose di me che avevo da tempo rinchiuso dentro la mia corazza...non serviva una chiave, ma un fuoco per scioglierla...»


 
« Oh Sameen...tu hai sempre pensato ci fosse qualcosa di sbagliato in te vero? Magari perché, come hai detto tu, era il tuo carattere a renderti così. Ma questo è il bello di te ed è per questo che ho scelto te. Tu sceglieresti una nuova vita con me? »
« E' una nuova forma di dichiarazione di matrimonio? »
« Non penso riuscirò mai ad abituarmi alle tue battute. » ridendo.
« Comunque, credo sarebbe importante per me, non ero fatta per le relazioni, ma con te vicino, sarebbe un privilegio....» , e rubandoti un altro sorriso dei tuoi, « ...e in più vorrei rivederti con quell'abito da orso qualche volta. »


 

   
 
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