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Autore: Winter78    06/07/2016    7 recensioni
|| Storia interattiva|| What if?||
Osservava i suoi figli e i figli dei suoi fratelli, e vedeva ragazzi senza futuro. E anche allora, ne era sicuro; avrebbero continuato a combattere, la Resistenza andrà avanti. Perché finché rimaneva qualcosa per cui lottare, che sia la vendetta o la speranza, la Resistenza avrebbe tenuto duro. E anche Percy l’avrebbe fatto. Per la sua famiglia, per Fred.
L’incubo è iniziato. Finirà mai?
∞∞∞
In un futuro dove il Signore Oscuro è il vincitore.
Genere: Generale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mangiamorte, Nuova generazione di streghe e maghi, Un po' tutti, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Da Epilogo alternativo
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It Has Begun

16/11/2003
Narcissa Malfoy guardò con profonda tristezza il fagottino nelle braccia della nuora, debole ed innocente. Astoria era stesa nel letto matrimoniale che condivideva con Draco e sorrideva serenamente, stringendo il bambino con fare protettivo. L’erede dei Malfoy aveva appena finito di mangiare.
«Avete già scelto il nome del bambino?», chiese Narcissa, avvicinandosi cautamente alla donna. Questa sorrise, mostrando i denti perfettamente dritti. «Draco ha proposto Tom, ma dubito che all’Oscuro Signore possa far piacere.»
Narcissa rabbrividì. «Concordo. A te quale nome piacerebbe?»
Gli occhi verdi della donna si offuscarono e il sorriso beato sul suo volto si spense. «A me? Non deve piacere a me. Deve compiacere mio suocero e l’Oscuro Signore.»
Narcissa avvertì un moto di compassione e rispetto nei confronti della nuora. La neo-mamma aveva capito come garantire salvezza per sé stessa e dunque, per suo figlio. «Chiamalo Scorpius Hyperion, Astoria».
La donna non distolse lo sguardo dal bambino ma annuì. «Scorpius» ripeté, tastando sulle proprie labbra il suono di quel nome. Era evidente che quel nome non le piacesse, ma quando lo ripeté per la seconda volta sorrise soddisfatta. «Mi piace molto, speriamo che compiaccia anche al nostro Signore», cinguettò.
«Avremo modo di scoprilo proprio adesso, mia cara.» tuonò una voce. Narcissa si girò di scattò verso la porta della camera. Lucius, biondo e radioso come mai l’aveva visto prima, era fermo sotto lo stipite della porta. «Astoria, cara, il nostro Signore arriverà a momenti. Vuole vedere l’erede dei suoi più fedele seguaci, sue parole», modellò una smorfia compiaciuta sui suoi tratti aristocratici.
Narcissa sentì Astoria trattenere il respiro. «Io… vado a darmi una ripulita. Narcissa, potresti…?» Si lasciò andare solo quando se ne fu andato.
Allude al bambino.
Narcissa annuì e prese il bambino dalle braccia della madre, con cautela. Si sentì onorata. Astoria, per quanto remissiva e obbediente, non aveva lasciato toccare a nessuno il bambino, nemmeno a Draco.
La donna più anziana si sedette su di una poltrona in pelle di fronte al letto matrimoniale, mentre la neo-mamma si precipitava verso il bagno.
Si prese qualche secondo per osservare suo nipote. Era davvero carino. Non aveva ancora avuto modo di vederlo sveglio, ma forse questo era un bene. Draco piangeva sempre e Narcissa ricordava nitidamente quanto fosse fastidioso il pianto degli infanti. Per qualche strana ragione, la donna pensò ad Harry Potter. S’intristì, pensando al suo triste destino. Ucciso dal Signore Oscuro in persona. Un grande onore, avrebbe detto sua sorella Bellatrix. Ci aveva provato, Narcissa, a proteggerlo. Doveva ricambiare il favore, dopotutto. Eppure non ci era riuscita. In un certo senso, si sentiva in debito verso Potter.
Il bambino si mosse nel sonno, grugnendo. Narcissa ridacchiò, sistemandogli la copertina. Lo cullò lievemente. Le ricordava così tanto Draco…
Astoria tornò dal bagno tirata a lucido. Indossava un vestito verde con merletti argentati. Questo avrebbe compiaciuto Lucius. I capelli castani erano stati raccolti in una veloce crocchia dall’aspetto severo. Non portava i tacchi, ma in fondo erano passate poche ore dal parto, avrebbe dovuto riposare di più. Camminava lievemente incurvata ma con contegno. Lanciò una veloce occhiata al bambino, poi a Narcissa. «Vogliamo andare?», chiese.
Narcissa si alzò lentamente e le sorrise. «Abbiamo scelta?»

Anche un bel posto illuminato, può nascondere la salvezza
Una mappa ad un uomo in un labirinto che non ha mai visto il sole
Dove i persi sono gli eroi
E i ladri sono lasciati ad affogare
Ma tutti sanno a quest'ora che
Le favole non esistono
Sono scritte nei muri

L’Oscuro Signore aspettava nel salotto. Stava seduto, scambiandosi alcuni sussurri con quel suo servitore, Rabastan
«Mio Signore», esordì Narcissa con un lieve inchino. Astoria di limitò a chinare il capo. «Siamo costernate per il ritardo»
Lord Voldemort assottigliò gli occhi rossi, poi fece una specie di smorfia. «Non c’è da preoccuparsi», sibilò, «la ragazza ha appena dato alla luce un Purosangue, puoi permettersi questo lieve ritardo». Lucius ridacchiò nervosamente.
Astoria cercò con lo sguardo Draco. Era in piedi, alla destra del Signore Oscuro. Incontrò i suoi occhi grigi, che la guardarono con lieve diffidenza. Astoria non gli aveva permesso di tenere il piccolo in braccio e a buone ragioni. Non avrebbe permesso a colui che sedeva alla destra di Voldemort di toccare il suo bambino.
«Vieni avanti, ragazza»
Oh, Merlino.
Astoria s’impose di non tremare. Si fece avanti, fermandosi a pochi passi dal Signore Oscuro, che tese le braccia. Astoria spalancò gli occhi, terrorizzata. Lanciò una veloce occhiata a Narcissa, che annuì impercettibilmente. Cercò di non tremare mentre depositava il bambino nelle braccia dell’Oscuro Signore.
«Qual è il suo nome?», chiese il mago.
Astoria sentì lo sguardo carico di aspettativa di suo suocero su di sé, ma lo ignoro. «Il suo nome, se compiace al mio Signore, è Scorpius Hyperion»
Voldemort sorrise compiaciuto. «Molto bene. Complimenti, Draco. Scorpius Hyperion mi tornerà molto utile, vedrai» Astoria cercò di pensare a quanto il suo Scorpius fosse fortunato, ma non ci riusciva. Si limitò a rimanere impassibile. Ma quando sentì il piccolo piangere istericamente, la sua faccia tradiva il suo nervosismo. Il Signore Oscuro fece una smorfia disgustata e tese il bambino alla madre. «Riprenditelo. E fallo smettere di piangere.»
Terrorizzata e piena d’ansia, Astoria riprese Scorpius e cercò di tranquillizzarlo, ma quello continuava a urlare. «Mio Signore, ho il tuo permesso per…?»
«Portalo via.», la interruppe Voldemort, e lei non se lo fece ripetere una seconda volta.


Mentre camminiamo in una linea dritta
Giù nello sporco con una frana che si avvicina
Ma niente ci potrà mai fermare
Dal rubare il nostro posto nel sole
Noi affronteremo il conflitto contro di noi
E correremo dentro la paura da cui scappiamo

27/09/2023
«Dov’è tuo marito, Hannah?» Anthony Dolov la guardò con occhi malvagi. «E i tuoi figli? Che mi dici della bella Alice?»
Hannah Abbott, in Longbottom, lo gli rivolse uno sguardo pieno d’odio. Il Mangiamorte le strattonò i capelli, sbattendola per terra. Hannah cominciò a piangere, sperando solo di riuscire a resistere. Sentiva il prato umido tra le dita.
Neville, ti prego…
Dolov ghignò «Non parli? Potrei usare la Cruciatus, sai? Da quando quell’idiota di Piton ha tirato le cuoia nessuno fa più un Veritaserum decente» estrasse la bacchetta.
Perché sei uscita da sola, Hannah? Cosa speravi di fare? Mai come allora si era pentita di aver lasciato Grimmauld Place.
Hannah alzò il mento. Si poteva dire qualsiasi cosa sul suo conto, ma non che fosse una sleale codarda. «Dai me non saprai niente. Capito, Mangiamorte?! Niente!»
Il Mangiamorte la colpì talmente forte sul volto da farle perdere sensibilità. «Ti ho dato il permesso di parlare, troia? Mi hai stancato, ti tengo sotto da un’ora»
Oh Merlino, Neville, proteggi i nostri figli.
Il Mangiamorte estrasse la bacchetta.
Neville, amore mio…
Il Mangiamorte le diede un calcio.
Frank, Merlino, proteggi Alice… proteggi tuo padre…
Il Mangiamorte alzò la bacchetta.
Ti prego
«Troverò da solo il vostro nascondiglio, pezzente. Avada Kedavra!»
Il Mangiamorte parlò, e Hannah morì.




E' iniziato
Dentro l'oscurità sotto
Eludendo le ombre
Ciechi in una tana di conigli
Noi cadiamo sotto la terra
E guardiamo la conchiglia che si rivela
Mentre i semi iniziano a sbocciare
Svegliando un destino illuminato dalle stelle mentre aspettiamo nella notte
E' scritto nei muri
Mentre camminiamo in una linea dritta
Giù nello sporco con una frana che si avvicina
Ma niente ci potrà mai fermare
Dal rubare il nostro posto nel sole
Noi affronteremo il conflitto contro di noi
E correremo dentro la paura da cui scappiamo


Di una cosa sola Percy Weasley era sicuro. Ne era più sicuro ogni giorno che passava.
Guardava Neville piangere sul cadavere della moglie, e ne era sicuro.
Leggeva i giornali, e ne era sicuro.
Osservava i suoi figli e i figli dei suoi fratelli, e vedeva ragazzi senza futuro. E anche allora, ne era sicuro; avrebbero continuato a combattere, la Resistenza andrà avanti. Perché finché rimaneva qualcosa per cui lottare, che sia la vendetta o la speranza, la Resistenza avrebbe tenuto duro. E anche Percy l’avrebbe fatto. Per la sua famiglia, per Fred.
L’incubo è iniziato. Finirà mai?

E' iniziato







Angolo autrice

Hello!
Come va?

Ho riscoperto questa vecchia interattiva sul mio pc, e mi sono detta “perché non tentare? Tanto male che vada chi ti conosce”. E quindi eccomi qui ;^;
La canzone su cui si basa la fic è It Has Begun- Starset
Le regole per partecipare sono semplici:
• Bisogna prenotarsi recensendo specificando
età, schieramento e casata (ex o no). Accetto non più di 3 OC a persona. E non è detto che io li scelga tutti. Sorry :c
• Dopo il mio okay, avrete tempo fino al
12 luglio per inviare il vostro personaggio, non un giorno di più. Se dovessi trovarmi schede direttamente per messaggio privato, non mi prenderò nemmeno il disturbo di leggere il nome dell’OC. E’ una questione di organizzazione, capitemi ^^
• Non accetto Mary Sue e Gary Stu. No, davvero, non li sopporto.
• Questa non è una regola, ma è importante. Dato che è Harry è morto *sigh*, James, Albus e Lily non sono mai nati. Tutti gli altri personaggi invece ci sono. Non garantisco per la loro incolumità, ma pazienza.

Per quanto riguarda la scheda, la vorrei compilata dettagliatamente. Più i personaggi sono completi, meglio è :3
I campi con l’asterisco sono facoltativi.
Ecco la scheda:


Nome:
Cognome:
Soprannome*:
Età: (min.11 max.100. Ecco, sì. Mi sono detta, perché solo i giovani possono partecipare alla rivolta? Così, non c’è limite di età. Be’, ovviamente non posso gestire un bambino di 2 anni che non capisce un ciufolo.)
Casata:
Schieramento e motivazioni: (Mangiamorte o Resistenza)
Descrizione fisica:
Prestavolto:
Descrizione caratteriale:
Storia personale:
Famiglia:
Orientamento sessuale:
Relazioni: (Sì/No, preferenze)
Professione:
Abilità*:
Paure e debolezze:
Cosa ama*:
Cosa odia*:
Patronus:
Molliccio:
Amortentia:

Altro:

 

 

Winter

   
 
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