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Autore: SchlomoGiocasta    07/07/2016    0 recensioni
La passione, cruda ed istintiva, veste abiti di seta ed indossa camice di lino. Si maschera nella folla, si consuma nel silenzio della notte e, talvolta, si sporca di sangue complice taciuto.
Genere: Erotico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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La sua pelle aderiva perfettamente a quella di Frank. Lui la teneva stretta, tanto stretta da non lasciare alla cassa toracica la possibilità di espandersi. Intriso di sudore, il suo volto teso, era accucciato tra i lunghi capelli castano scuro di Claire, immerso nei boccoli sformati dalle dita intrappolate, ingarbugliate. Lei trattenne un gemito, mentre sentiva scorrere dal ventre un'onda di piacere ed euforia. Espandersi fino a toccare l'estremità delle dita e ritirarsi, nella danza del mare in tempesta. Lui le afferrò la schiena, premendo con i polpastrelli sulla carne chiara, quasi diafana. Premeva con forza, con amorevole violenza. I loro corpi sussultavano, si dimenavano nel vortice lattiginoso delle coperte. La ragazza gli affondò la lingua nella barba, nell'affannoso tentativo di giungere alla bocca. Nell'estremo bisogno di sentire l'umidità delle sue mucose premere contro le proprie.

Un rumore acuto mise fine ai loro sinuosi movimenti. La sveglia, posta sul comodino a pochi passi dal letto, aveva emesso il suono che indicava le 6 del mattino. Come un felino Frank balzò giù dal materasso accucciandosi al suolo ed infilando i pantaloni stropicciati.

-”Scusa amore, devo scappare.”

Claire ne osservò silenziosa i movimenti, senza proferire alcuna parola. L'ombra dell'uomo che poco prima la avvolgeva tra le braccia stava sgattaiolando fuori dalla porta bianca della camera.

Rimase immobile. Nuda. Attorcigliata nelle lenzuola. Una forte sensazione di debolezza prese vita dentro lei, un tremore interno. Con la coda dell'occhio scorse il papjion che Frank aveva dimenticato nella fretta della fuga. Si alzò veloce, nel vano tentativo di rincorrerlo; non appena varcò il corridoio le orecchie comiciarono a fischiarle prepotenti e la vista si appannò. Si ritrovò una manciata di secondi dopo stesa sul gelido pavimento. L'aria della ventola aveva asciugato il sudore emanato dal corpo, congelandolo in goccioline che parevano brina.

Era una giovane infermiera, lavorava presso lo stesso ospedale dell'uomo con cui amava trascorrere le notti. Lui di mestiere faceva il pediatra ed era ad un passo dall'ottenere la specializzazione in neuropsichiatria infantile. Più grande di lei di qualche decade, godeva di un'ottima reputazione nel proprio campo. Oltre alle sue indiscutibili doti, ciò che lo aveva fatto avanzare nella carriera, per quanto lui lo negasse strenuamente, era un larvato fascino dettato dal connubio tra un gradevole aspetto ed un modo di porsi alquanto intrigante. Un'aura di mistero aleggiava intorno alla sua figura, alimentata dai suoi modi posati e pacati. La sua voce profonda e delicata, dai toni espressivi, associata alla gestualità controllata e ridotta, mai esuberante, s'intrecciavano allo sguardo appassionato e spontaneo che sfoderava con qualunque interlocutore si rivolgesse, senza alcuna pretesa di seduzione. Quasi non ne fosse consapevole. Eppure quella pacatezza si sgretolava in pochi istanti non appena incrociava gli occhi di Claire. Non appena le sfiorava la pelle con le dita.

La loro relazione, se così poteva essere definita, avveniva all'ombra accogliente della sera. Non era permesso intrattenere relazioni con membri della stessa struttura. Eppure non era questo a suggerirgli una tale riservatezza. Il fascino della trasgressione era ciò che intrigava i due amanti, che li legava. Distesa, con il mento rivolto verso il soffitto decorato in oro e fantasie barocche, Claire sospirava profondamene, cercando invano di rievocare la tranquillità frantumatasi con l'uscita del bramato dottore. Il suono acuto del telefono sciolse la piccola galassia di pace nella quale era assorta.

   
 
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