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Autore: rhys89    07/07/2016    4 recensioni
[Logan/Scott]
Perché questi due meritano più considerazione, e io farò del mio meglio per rimediare a questa grave mancanza.
#1 «Ti sei bevuto il cervello insieme al whisky, ieri sera?» domanda retorico. «Che diamine me ne facevo delle aspirine?!»
#4 E se fossi ancora in grado di ridere probabilmente lo faresti adesso, perché dopo averti tolto i vestiti e aperto le gambe ora quell’idiota si fa problemi per un dannatissimo bacio.
#6 «Il coso è anche tuo figlio, Logan. Non ti ucciderà cambiargli il pannolino, per una volta.»
#7 Sorridi e ti avvicini a lui, a quell’uomo che è diventato la tua maledizione e al tempo stesso l’unica ragione della tua esistenza infame.
#8 Stare con Scott era perverso, sbagliato e fottutamente eccitante.
#12 Ci metti altri due secondi per renderti conto che il tuo fidanzato ti ha davvero chiesto quello che credi di aver sentito, e un terzo per ritrovare la voce.
#13 «Ma sentiteli, dieci anni e ancora litigate come sposini novelli!» vi prende in giro Ororo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Scott Summers/Ciclope
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell'autrice

Eccomi di ritorno, bella gente! ^^
Siccome avevo poche cose da fare (semicit.) mi sono iscritta anche a un'altra challenge... e ovviamente ne approfitto per aggiungere nuove storielle a questa raccolta!

Vi avverto che è una cosa completamente diversa da quelle scritte finora: per cominciare è una modern!AU (quindi stesso mondo ma niente poteri per nessuno), e poi... poi c'è il fluff!! *w*

Ok la smetto, ma prima ci tengo a ringraziare (che dico di farlo dall'inizio ma me ne sono sempre scordata) la carissima franny87, che ha recensito ogni singolo capitolo di questa raccolta, sclerando insieme a me su quanto questi due ragazzuoli siano perfetti e patatosi insieme. Arigatou! <3

Come vi dicevo questa storia partecipa alla challenge Il gioco della vita indetta da Alexalovesmal sul forum di EFP.

EDIT: mi sono scordata di dirvi come funziona la challenge... che testa -.-"
Comunque sia, in poche parole ci sono 50 prompt suddivisi in 5 gruppi da 10 e ciascun gruppo corrisponde a una "fase della vita" (Da 1 a 10: Sezione neonato/bebè - Da 11 a 20: Sezione bambino - Da 21 a 30: Sezione ragazzino/ragazzo - Da 31 a 40: Sezione adulto - Da 41 a 50: Sezione senior). Tirando un dado virtuale (o, come nel mio caso, estraendo un numero casuale da 1 a 6) si avanza nel "tabellone" e la casella dove si capita corrisponde al prompt da utilizzare.
Importante: le storie devono avere come personaggio principale qualcuno che sia nella "fase" del prompt; per essere più precisi questa storia usa il prompt della "casella 4" e quindi ha come personaggio principale un neonato/bebé.

EDIT bis: partecipa anche alla challenge Le situazioni di lui & lei (...o lei e lei, o lui e lui) indetta da Starhunter sul forum di EFP.

EDIT 3: questa storia partecipa al contest Una sana risata! indetto da AmahyP sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di X-Men non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Prompt: casella 4 (il prompt è segreto, non posso dirvelo :P)
Rating: verde
Genere: introspettivo, commedia, fluff
Avvertimenti: slash, OC, (rischio diabete)
Personaggi/Pairing: Scott, Logan, Jack, Logan/Scott
POV: Logan
Localizzazione: modern!AU
Note: family!verse
Conteggio parole (Word): 513

Houston, abbiamo un problema!

 Guardi divertito Jack gattonare veloce per la stanza, una mezza birra ormai calda sul tavolino da fumo e in TV un film quasi finito di cui conosci soltanto l’audio – e anche quello a spezzoni.
 Lo vedi esplorare ogni singolo anfratto più o meno nascosto della sala: sopra i cuscini sparsi per il pavimento, tra le sedie, dietro le tende… cerca persino di infilarsi sotto il tappeto, ma per tua fortuna desiste dopo solo un paio di tentativi andati a vuoto.
 Sfreccia in lungo e largo per tutto il pavimento cosparso di peluche e giocattoli vari – è incredibile quanto possano essere veloci quelle zampette corte – e si ferma davanti al grande vaso d’ottone laccato che vi ha regalato Ororo per Natale.
La felce che c’era dentro ha reso l’anima al creatore neanche un mese dopo, ma questa è un’altra storia.
 Sorridi quando Jack guarda curioso il suo riflesso distorto: si avvicina, si allontana, ci mette sopra una manina paffuta. E poi sfoggia un gran sorriso sdentato e ci si riavvicina a bocca aperta per assaggiarlo.
 «Jackie, no!» lo ammonisci. Lui ti ignora.
 Ti alzi sospirando dal divano e lo raggiungi proprio mentre – dopo qualche generosa lappata alla superficie adesso umida di saliva – si allontana dal vaso con una smorfia infastidita. Ridacchi e ti accucci vicino a lui.
 «Ci vuoi un po’ di sale, Jackie? Magari migliora» lo prendi dolcemente in giro.
 Il piccoletto si volta verso di te e sorride contento, allungando le manine per farsi prendere in braccio – cosa che tu gli concedi solo per non rischiare che si metta a piangere, ovviamente.
 Te lo stringi al petto e subito una vampata maleodorante ti aggredisce come un pugno dritto sul naso.
No, ti prego non ora…
 Lo allontani un momento da te – ignorando le sue proteste – e gli annusi esitante il dietro della tutina.
Bleah!
 «Ehi, Scott!» esclami allora, sperando che non sia troppo tardi.
 Tuo marito si affaccia in sala una manciata di secondi dopo mentre finisce di sistemarsi la cravatta e ti guarda interrogativo.
 «Sì?»
 «Il coso va cambiato» gli dici, continuando a tenere Jack da sotto le ascelle a braccia tese – lui ridacchia e si agita, felice per quel nuovo gioco – mentre glielo porti vicino.
 Scott sbuffa divertito e alza gli occhi al cielo.
 «Il coso è anche tuo figlio, Logan. Non ti ucciderà cambiargli il pannolino, per una volta» commenta soltanto.
 Poi, prima che tu abbia il tempo di replicare alcunché, si sporge a darti un veloce bacio sulle labbra, ne lascia uno sulla testolina del coso e si avvia verso l’ingresso.
 «Io vado, ci vediamo stasera!» ti saluta mentre prende dallo svuotatasche sul mobile le chiavi di casa e della moto.
 «Scott!»
 «Fate i bravi!»
 Lo stronzo ti lancia un ultimo sorrisetto divertito ed esce di scena richiudendosi la porta alle spalle.
 Sospiri e torni a guardare tuo figlio, che sta gorgheggiando tutto contento.
 Gli sorridi.
 «Allora, ci andiamo a cambiare?»
 «Nghé!» esclama convinto.
 Ridi di cuore e te lo stringi al petto.
 «Nghé a te, piccoletto» ribatti, dandogli un bacio tra i capelli mentre lui si aggrappa alla tua maglietta.


   
 
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