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Autore: Overfire    08/07/2016    1 recensioni
Dal primo capitolo:
"Chi sono ? Non lo so.
Apro gli occhi. Dove sono ? Cosa è successo ?
Sento un enorme vuoto all'altezza del petto. Dove sta il cuore. Attorno a me ci sono quattro pareti metalliche, il pavimento è di piastrelle bianchissime, talmente immacolate da dare il voltastomaco. Cerco di muovermi, ma incontro resistenza, sono legata. La porta in fondo alla stanza emette un cigolio e si apre, lasciando passare un uomo dai cortissimi capelli scuri e gli occhi marroni, coperti da un paio di occhiali da vista dalla montatura blu scuro. È alto e indossa un camice bianco da laboratorio. "
Genere: Fluff, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento il metallo che si lacera e si stacca dal mio corpo. Urlo di dolore.
Phil sussulta, colto di sorpresa. Sento che sto per svenire, sono al limite dello sforzo. Così com'è iniziato, il dolore cessa e mi sento svuotata. Con una mano tremante, arrivo a toccarmi il fianco e con mia sorpresa è ancora al suo posto ! Sono sicura di averlo sentito staccarsi.
Una strana massa informe si avvicina al mio petto, sembra mercurio liquido. Inizia a formarsi un corpicino, sta prendendo la forma di un neonato. Alla fine si appoggia tra le mie braccia, riesco a sentire il suo nucleo pulsare lentamente. Apro bocca per dire qualcosa, ma scivolo nel sonno, cullata da questo strano contatto. Mi sembra di avere un piccolo mondo tra le braccia.

Apro gli occhi lentamente. Sono in una stanza dalle pareti bianche, stesa su una specie di lettino. Qualcuno mi deve aver cambiato la maglietta, non è più lacerata ed è verde pisello (odio questo colore).
"Melanie !" Phil si affianca al lettino, è pallido come un cencio ed ha le occhiaie, ma sembra sollevato.
"Phil...stai bene ? Sei uno straccio" mi volto sul fianco buono per guardarlo meglio
"Non è nulla, sto bene. Tu piuttosto, come ti senti ?" Mi rigira la domanda
"Come se mi avessero appena buttata giù da un balcone. Mi fa male tutto. Phil, dov'è l'alieno ?" Una strana preoccupazione si impossessa di me
"Tranquilla, se ne sta occupando Christine" Phil sorride dolcemente "sembri una madre che si preoccupa per il proprio figlio"
"Se è mio figlio è anche tuo figlio" diventa paonazzo e mi guarda stupito, mentre io scoppio a ridere della sua reazione.
"Posso...posso vederlo ?" Domando un po' incerta, dopo aver smesso di ridere
"Ma certo" Phil mi bacia con dolcezza "vado a chiamare Christine" e lo vedo sparire dietro la porta. Mi giro e mi metto seduta, appoggiandomi ai cuscini. Sento di sapere qualcosa su quell'alieno, ma non riesco a ricordare. Deve essere nelle memorie di questo corpo.
Dopo poco, riappare Phil, con un fagotto di stoffa bianca tra le braccia ed un sorriso tenero sulle labbra.
Mi mette in grembo l'esserino. Non riesco a descrivere questa sensazione, ma è stupenda. Mi sembra di tenere in braccio un piccolo universo e sono inspiegabilmente felice e protettiva nei confronti di questo piccolo alieno. Senza che le controlli, delle lacrimucce di commozione fanno capolino sul mio viso. Mi sento così in pace.
"È una sensazione bellissima" dico con la voce che mi trema
"Lo so. L'ho sentita anche io quando ho preso in braccio quel bimbo" mi risponde Phil per poi baciarmi la fronte.
"Questo piccolo alieno, è nostro figlio" dico in un sussurro, Phil sussulta "Le memorie di questo corpo, dicono che il secondo alieno, si genera da un sentimento molto forte tra il possessore e qualcun altro. Poi si stacca dal corpo e inizia una vita propria, utilizzando il secondo nucleo come sostentamento" dopo che ho finito di parlare, cala il silenzio. Questo fagotto si è fatto strada tra di noi ed è comparso all'improvviso. Sono veramente felice, ma anche preoccupata. Come farò il giorno dell'attacco ?
I nostri pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre e si chiude.
Entra una donna con i capelli bianchi e gli occhi celesti. Non è molto alta e porta gli occhiali.
"Non dovete preoccuparvi per l'attacco. Mi occuperò io dell'alieno. Rimarrò qui" dice sorridendo
"Grazie Christine, ci saresti d'aiuto" le rispondo ricambiando il sorriso.
"Quando ero agli inizi come medico nella banda del drago, si presentò una donna. Non era umana e non la conoscevamo, ma era debole e malconcia e teneva tra le braccia un fagotto. Ci disse che sarebbe morta a breve e che dovevamo prenderci cura della figlia. La bambina, era un alieno, ci spiegò. Una volta cresciuta, avrebbe vissuto per altri quarant'anni, poi si sarebbe spenta e trasformata in un vessillo per accogliere un altro individuo in difficoltà. Quando accadde, spedimmo il suo corpo al laboratorio, sapendo che qualcuno l'avrebbe usato a buoni fini" Christine racconta, dimostra una trentina d'anni, ma in realtà ne ha più di sessanta. È una persona molto saggia e sa un sacco di cose.
"Vuoi dire, che il corpo di Melanie era la figlia di quella donna ?" Domanda Phil
"Esatto. La stessa cosa succederà a vostra figlia, anche se non so tra quanto, solo Melanie può dirlo e non è detto che lo sappia seduta stante" continua la donna. Rimango di sasso. Non voglio sapere quando morirà mia figlia, non voglio !
"Quindi è una femmina" Phil cambia prontamente argomento
"Tutte le progenie di questi alieni sono femmine. Non si riproducono tra di loro ma con altri alieni sparsi per l'universo e l'avere figlie femmine permette di mantenere la razza" Christine parla con sicurezza, vorrei almeno la metà della sua disinvoltura.
"È successo tutto così in fretta" borbotto, sta succedendo tutto troppo velocemente. Mi sembra di essere sulle montagne russe.
Ho paura di non fare le scelte giuste, di perdere le persone che amo, di perdere il mio piccolo universo ancora una volta. Mi sento più insicura che mai.
Le mie lacrime di gioia si trasformano in un pianto di paura e tristezza. Aumento un po' la stretta sul neonato, in cerca di sicurezza.
"Melanie, andrà tutto bene" Phil deve aver capito almeno in parte la mia paura
"No che non andrà tutto bene ! Come fai ad esserne così sicuro ?" Singhiozzo "potrei morire durante l'attacco, Zayi potrebbe ucciderci tutti quanti ! Soul rimarrà da sola ! E non so nemmeno da dove iniziare a fare la mamma ! Non so nulla al riguardo ! Come potrei essere una buona figura di appoggio per lei ?!" Mi accorgo con sorpresa che ho chiamato l'alieno col mio nome provvisorio, è come se affidassi quella parte di me, quella che si è svegliata dal nulla, alla bimba.
"Non sei sola Melanie" Phil mi abbraccia piano "È vero potremmo morire, come potremmo restare in vita. Impegniamoci a restare in vita per lei, per Soul" lo sento sorridere contro la mia spalla "Soul è il nome perfetto, non credi ?"
"Oh Phil ! Aiutami !" Cerco disperatamente un appoggio in lui
"Mel, tu non hai bisogno di sapere come so educa un bambino. Sei una persona stupenda. Sono sicuro che riuscirai a trasmettere a Soul i tuoi principi senza che qualcuno ti dica come fare" mi consola, ci riesce sempre, in un modo o nell'altro.
Le sue parole rinnovano la mia determinazione
"Phil, io ci riuscirò" mi asciugo le lacrime con il dorso della mano "tornerò a riprendere Soul dopo l'attacco ! Tornerò con la vittoria ! Torneremo insieme ! Saremo una famiglia !" Proclamo fiera e lapidaria.


Angolino dell'autrice !
Level pucciosità a mille ! *V*
Mel è determinata a vincere, ce la farà ? XD
Questo era l'ultimo capitolo già scritto ! ^.^*
Spero di riuscire ad aggiornare presto !!
Baci !

 

  
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