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Autore: Carol2000    08/07/2016    4 recensioni
Mi rivenne in mente Trent, quel ragazzo che mi aveva colpita come un dardo...come poteva un mortale avere un aspetto tanto sovrannaturale?
I maschi del regno più o meno si assomigliavano tutti ed erano terribilmente seri, caratteristica che non sopportavo.
Inoltre erano ligi alle regole, tutto l'opposto rispetto a me: io non mi sarei fatta nessun problema ad infrangerle, probabilmente ero più diabolica che angelica.
SPOILER: il finale potrebbe non essere quello che vi aspettate.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bridgette, Dawn, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Trent/Gwen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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"Allora, che come ti è sembrato il Mclean's House?"
Mi domandò Heather, intenta a svolgere le parole crociate, mentre Sierra la fulminò con lo sguardo.
"Mh...beh, non male".
La mora sorrise compiaciuta, mentre l'altra scosse il capo in segno di disapprovazione.
"Ne sono felice".
Eravamo tutte e tre sedute in soggiorno, quella domenica mattina.
Io a dire il vero pensavo ancora a Trent, tanto per cambiare e non riuscivo a non sorridere.
Ad essere sincera, mi stupì un po' vederlo in quel locale pieno di tizi dagli ormoni in subbuglio, ma d'altronde era lì per Courtney.
Ah, Courtney...continuavo a chiedermi se fossero solo amici o se ci fosse un legame più profondo tra i due.
"Heather?"
Si voltò verso la mia direzione con aria indifferente.
"Sì?"
"Tu...conosci per caso quel tizio che esce con Courtney?"
Alzò un sopracciglio, poi rifletté.
"Intendi Trent? Lo conosco di vista, come mai me lo chiedi?"
Arrossii e mi portai una mano dietro la testa.
"No, così per sapere. Ma stanno insieme?"
La ragazza sorrise sorniona prima di rispondere.
"Tranquilla, se vuoi uscire con lui, sappi che Courtney è solo un'amica...si sono conosciuti un mese fa, anche se non mi è chiaro come".
Tirai un sospiro di sollievo dopo quella dichiarazione e le mie labbra si incurvarono, senza che me ne rendessi conto, in un sorriso.
Sierra corse ad abbracciarmi, facendomi sentire imbarazzata come non mai, poiché in generale non ero mai stata propensa a quelle manifestazioni di affetto.
"Oh, la nostra piccola Gwen si è innamorata!"
"Non sono innamorata, penso solo che sia carino!"
Heather rise e si alzò in piedi, per poi prendere una sigaretta dal suo pacchetto e offrirmene una, che rifiutai.
"Non fumi?"
Scossi il capo.
"Non ho mai provato".
La giovane alzò gli occhi al cielo.
"Vorrà dire che questa sarà la tua prima volta".
Accettai e ne afferrai una, poi mi porse un accendino.
"Non male, ha un sapore di...menta?"
Azzardai, nominando il primo che mi venne in mente, dato che ancora non ero riuscita ad assaggiare molti alimenti.
"Sì, sono aromatizzate. Per quello che riguarda Trent, potrei combinarvi un appuntamento".
"Sul serio?"
Annuì e si portò la sigaretta alle labbra, per poi farne uscire una profonda coltre di fumo.
"Certo, ho arti nascoste di cui tu non sei al corrente. Però prima dovresti curare il tuo aspetto, prova ad azzardare un po' di più".
Aggrottai la fronte, non del tutto sicura di ciò che stesse dicendo.
"In che senso?"
Alzò gli occhi al cielo.
"Nel senso, che avresti bisogno di un giretto dalla parrucchiera e poi ti aiuterò a rifarti il guardaroba...quei pantaloni larghi e quelle t-shirt sono inguardabili".
Sierra roteò gli occhi e mi sussurrò qualcosa all'orecchio.
"Non ascoltarla, devi piacergli per quella che sei".
Heather rise di gusto, poi disintegrò la sigaretta sul posacenere.
"Certo, ma anche migliorare un tantino il proprio aspetto non guasta...non è così?"
Mi domandò ed io annuii.
Mi prese sottobraccio e mi portò fino in cucina, dove mi porse un biglietto da visita con un numero di telefono.
"Questa è la mia parrucchiera di fiducia, un solo giro da lei e ne uscirai somigliante ad una dea. Allora, ci stai?"
Esaminai un attimo quel pezzo di carta, sul quale erano raffigurate un paio di forbici, un pettine e un asciugacapelli vermiglio.
"Accetto".
 
***
"Buongiorno signorina, in che cosa posso esserle utile?"
Mi domandò una signora bionda, circa sulla trentina.
"Sei tu Blaineley? Ho prenotato ieri un appuntamento per oggi".
La donna sorrise e mi fece cenno di sedermi su una delle poltroncine rosa, poi si posizionò dietro di me davanti allo specchio.
"Certo, in persona. Chiunque si sia presentato al mio cospetto, ne è uscito totalmente cambiato...in meglio, si intende".
Affondò una sua mano curata nella mia chioma castana, poi percepii un forte dolore al cuoio capelluto, che mi costrinse ad emettere un piccolo urlo.
"Cara, ma quanti nodi! Prima di tutto, accomodati lì e poi penserò a districare questi capelli con un po' di balsamo".
Eseguii il suo ordine, poi aprì il rubinetto e ne fuoriuscì acqua calda e gradevole, che mi fece dimenticare tutti i miei pensieri.
"Quanti anni hai?"
"Diciannove".
"Ah, bella età la tua! Hai qualche richiesta particolare?"
Inizialmente avrei risposto di no, ma poi mi venne in mente il suggerimento di Heather.
Io stessa, a dire il vero, avevo bisogno di un cambiamento radicale che non mi ricordasse il regno dei cieli.
"Sì, quello". 
Indicai una giovane, forse una modella, raffigurata su un manifesto e che sfoggiava un'azzardata chioma verde.
Blaineley annuì, poi tirò fuori un barattolo di tinta da una scatolina di cartone e si mise all'opera.
Il seguito fu interminabile, fra asciugate e pettinate, ma quando vidi il risultato ne rimasi estasiata.
Mi sentivo nuova, diversa e mi piaceva quell'aspetto alternativo della mia personalità.
Pagai il conto e prima che me ne andassi, la donna mi lasciò qualche campioncino di profumo in omaggio.
"Sai, con questa capigliatura ricordi una di quelle...come si chiamano? Ah, sì, gotiche! Hanno uno stile un tantino bizzarro, ma ti vedrei bene come loro".
Sorrisi, nonostante non avessi la minima idea di ciò che mi stesse dicendo.
«dovrei documentarmi, forse scoprirei un lato di me di cui sono all'oscuro».
Pensai, poi le lasciai le banconote sul bancone e me ne andai.
  
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