Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: myki    20/04/2009    1 recensioni
Ci sono cose che non vorremmo sapere, cose che non vorremmo vivere.
Per questo, immaginiamo che non ci tocchino, che non ci appartengano.
E quando scopriamo che non è così sentiamo la terra mancarci sotto i piedi.
O il cielo crollarci sulla testa.
"Sento un grido nascere dal petto, un urlo di rabbia che non mi vincerà neanche stavolta.
Non mangerò.
Perché non desidero più essere un’ombra."
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Morsi

Come pugnali nel ventre sento i morsi allo stomaco, ma continuo a camminare.

La gente non mi guarda, non alza gli occhi neanche un attimo per concentrarsi sulla mia figura esile.

Non esisto.

La pioggia continua a cadere, ma neanche lei sembra occuparsi troppo di me.

La strada è affollata, la frangia mi ricade sugli occhi, il cielo è sempre più buio, le voci più alte.

Mi fermo davanti a una vetrina, passando con gli occhi oltre il mio riflesso. Non voglio vedermi, e non mi interessa. Come tutti gli altri, anch’io ho perso interesse per me stessa.

È una cosa a cui fai l’abitudine piano piano.

O forse no, altrimenti non sarei di nuovo qui. Ad osservare dal vetro la gente che ride, che si ferma un attimo per riposare al caldo, chiudendo gli ombrelli all’entrata, e lasciando che le gocce cadano inerti sulle mattonelle scure. Non lo farei, se avessi dimenticato.

E invece continuo a guardare le persone portarsi alla bocca il panino avvolto nella carta, la brioche riempita di crema. Mi porto la mano alla bocca, incapace di fermarmi, di non provare disgusto per ciò che, mi sono imposta, non avrebbe più toccato le mie labbra.

Sento un grido nascere dal petto, un urlo di rabbia che non mi vincerà neanche stavolta.

Non mangerò.

Perché non desidero più essere un’ombra.

La gente mi urta, mi spinge lontano, trascinandomi con sé. Non ho meta. Non ho qualcuno con cui raggiungerla, anche se ce l’avessi.

Ho fame.

Mi sembra di essere così leggera da muovermi senza sforzo. Non sento più la fatica, il sonno, la rabbia.

[La fame]

Non vedo più. Il cielo dev’essersi tinto di un velo più nero, perché non riesco a riconoscere niente intorno a me. Confusi sono i suoni, pungenti, invece, gli odori.

Sento il profumo di mia sorella, quello che si metteva la mattina senza guardarsi allo specchio, perché, diceva, che a guardare ci si distrae soltanto, che bisogna usare un senso alla volta.

Ma io non vedo, e non sento.

Sotto le mie mani, solo il liscio dell’asfalto, senza che lo possa veramente percepire.

Non sento neanche più gli odori, sono spariti tutti, all’improvviso.

Ed è troppo tempo che non porto qualcosa alla bocca per poter dire di sentire un sapore.

Non esisto.

Come sempre, da sempre.

La testa gira in modo vorticoso, e ad ogni pensiero mi sembra di sollevare un macigno.

La gola brucia, ma anche il dolore è soltanto un’ombra.

Solo la fame resiste, superiore ad ogni altro istinto.

E inconsciamente, scioccamente, qualcosa dentro a me cerca ancora una speranza, una luce a cui aggrapparsi.

Ma fa freddo. Ho fame.

E fuori è buio.







Ho sempre pensato che queste cose terribili fossero lontane da me. E quando ho scoperto che non era così, e che io non me n’ero accorta, ho sentito il mondo cadermi addosso.


Dopo "Spilli", questo è il secondo dramma, e anche l'ultimo probabilmente. Ma è un esperimento che ho dovuto fare, perchè non avrei mai trovato altre parole se non avessi lasciato libere queste.

Ho conosciuto una "Alice" e un "Mattia" -come quelli del libro da cui è venuto fuori tutto.

Per un istante, ho voluto essere loro. Per capire. Ma soprattutto, per capire senza giudicare.

Perché molte volte si è portati a farlo, e molte di quelle volte non è affatto giusto.



  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: myki