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Autore: Amrlide    20/04/2009    3 recensioni
“Già, gli insetti sono proprio inutili per attirare qualcuno,” Kiba lanciò uno sguardo di sufficienza a Shino...
Povero Kiba! Non sapeva ancora quanto si sbagliava...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kiba Inuzuka, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attrazione irresistibile

Ehm... questa storia è una pazzia scritta in pochissimo tempo (un'oretta stamattina): stavo leggiucchiando i bandi di concorso (della serie: pur di non dedicarmi all'università mi butto nei concorsi di fanfiction) quando ho avuto la folgorazione. Il concorso scadeva ieri (mannaggia!) ma ero talemnte entusiasta che ho pensato di scrivere ed inviarla comunque alla banditrice, anche un "fuori concorso" mi andava benissimo. E invece... -__-' mentre cerco l'indirizzo mail per spedirla mi cade l'occhio sulla scritta "Sono vietate storie comiche", e ovviamente, io cosa ho scritto?

Quindi eccomi qui a pubblicare una ff da un'ora.
Perchè non approffittarne per rileggerla e migliorarla prima di pubblicarla, direte voi... ._. ... in realtà non ci ho nemmeno pensato ^^'



Attrazione irresistibile


“Sakura non mi guarda,” Naruto si accasciò depresso sulla panchina, la sua compagna di squadra si era appena allontanata inviperita dopo averlo picchiato.
Kiba rise sedendosi anche lui “Se vuoi avere successo con le ragazze devi procurarti un cane,” allungò una mano e accarezzò amorevolmente la testa del suo migliore amico dal pelo bianco “Nessuno sa resistere al morbido e tenero Akamaru. Quando era più piccolo continuavano a fermarmi chiedendomi di accarezzarlo; molte lo fanno ancora adesso…”
Naruto alzò appena la testa per guardare l’amico shinobi aldilà del suo enorme cane “Sasuke non ha un cane e ha successo ugualmente.”
“Lui è un’eccezione; quell’aria scostante che ha sempre riscuote un certo successo ma non basta quella con le ragazze. Guarda Shino,” Kiba indicò con una mano il compagno di squadra appoggiato ad un albero dietro di loro “Lui è altrettanto scostante ma non attira le attenzioni di nessuno.”
L’interpellato si mosse lentamente sotto il cappuccio; da dietro gli occhiali il suo sguardo si concentrò sui due ragazzi.
Naruto mugugnò poco convinto “Sarà per via degli insetti…”
“Già, gli insetti sono proprio inutili per attirare qualcuno,” lanciò uno sguardo di sufficienza a Shino e tornò a rivolgersi deciso al ragazzo al suo fianco “Vieni, ti dimostro come Akamaru può aiutarti a trovare una ragazza.”
Shino li fissò allontanarsi impassibile dietro le lenti scure; richiamò con il chakra alcuni insetti e si avviò lentamente nella stessa direzione.
“Vedi,” stava spiegando Kiba “Basta che Akamaru vada un po’ avanti da solo e poi…” mentre il suo padrone spiegava, il cane si avviò a dare una dimostrazione pratica della sua particolare abilità: si appostò dietro un angolo, pronto a balzare in avanti appena fosse giunta una ragazza. Un odore nuovo però lo distrasse. Akamaru annusò l’aria e con un gioioso abbaio si diresse oltre i due shinobi, verso Shino, scodinzolando.
Kiba guardò la scena confuso. Percepì anche lui il nuovo odore che il suo compagno di squadra emanava e una mano corse a tapparsi il naso. Sul suo volto si dipinse una smorfia. “Che diavolo hai fatto?”
Il giovane Aburame scansò Akamaru che continuava a fargli le feste e si avvicinò.
“Qualunque cosa tu stia facendo, smettila subito!”
Naruto lo guardò senza capire “Non mi sembra stia facendo qualcosa…”
Shino si voltò verso di lui rettificando con il suo solito tono saccente “Sto usando gli insetti per attirare l’attenzione.”
L’altro inclinò la testa cercando di vedere insetti svolazzare intorno a loro “Non sembra funzioni,” colto però da un’improvvisa illuminazione aggiunse “Potresti provare a toglierti l’impermeabile… “ si avvicinò al ragazzo allungando le mani per iniziare a slacciare il colletto dell’altro. Le dita gli tremarono sentendo il respiro dell’altro e i suoi occhi azzurri si incatenarono a quelli che appena si intravedevano aldilà degli occhiali.
Kiba afferrò con una mano il colletto di Naruto e lo scaraventò indietro con tutta la forza che aveva “Non è divertente!”
Shino lo osservò flemmatico, le mani ancora in tasca e il viso ancora nascosto dal bavero alto e il cappuccio.
“Sono solo ferormoni.”
“Non mi interessa!” Kiba si teneva a debita distanza, tenendo una mano sempre premuta sul naso “Piantala prima che qualche altro imbecille rimanga coinvolto!”
L’altro non mutò la sua posa, ma sembrava comunque infastidito per quello che il ragazzo aveva appena detto.
“Che fate, ragazzi?” Ino che si avvicinò facendo ondeggiare la sua lunga coda lungo la schiena “Che è successo a Naruto?” Fissò per un attimo il corpo del contenitore del Kyuubi privo di sensi vicino a una staccionata rotta, prima di tornare a posare uno sguardo intenso sul giovane Aburame. “Oh Shino, stavo proprio pensando a te.” con fare casuale scostò la lunga coda ammiccando “Mi chiedevo se tu potessi aiutarmi con gli insetti che ronzano nel nostro negozio di fiori.” Terminò la frase appoggiando delicatamente una mano sul giubbotto del ragazzo avvicinando pericolosamente al suo viso. Solo il bavero alto separava i loro respiri.
Kiba raccolse la sua mascella da terra prima di avventarsi contro Ino e scrollarle le spalle per bene con una mano.
Lei non gradì molto: lo spinse via e tornò ad aggrapparsi al braccio immobile di Shino rinnovandogli l’invito a seguirla, sottolineando come i suoi genitori non fossero in casa.
Kiba non sapeva che fare; era veramente tentato di acchiappare Akamaru che ancora scodinzolava intorno al suo compagno di squadra e allontanarsi alla svelta prima che quell’odore facesse impazzire pure lui.
Un gemito dietro l’angolo e gli occhi dell’Inuzuka incrociarono la figura nascosta di Hinata. I suoi occhi chiari erano concentrati su Shino e ignoravano totalmente il corpo svenuto di Naruto poco distante. Anche lei era già sotto l’influenza di quegli stupidi ormoni emanati dai malefici insetti.
“Hinata …” balbettò, ma prima che potesse fare qualcosa fu interrotto.
“Ino! Che stai facendo?”
Sakura era tornata sui suoi passi e ora guardava quasi sconvolta la sua rivale strusciarsi sensualmente intorno a un impassibile ragazzo con l’impermeabile. Decisa si avvicinò per accertarsi che la ragazza non fosse ubriaca ma a un passo di distanza la sua attenzione si concentrò altrove.
“Non hai caldo così incappucciato, Shino?” allungò una mano per slacciargli il bavero.
Ino si indispettì per quella confidenza, lasciò il braccio del ragazzo per togliergli il cappuccio ed allacciare così le sue mani dietro al collo di lui.
Gli occhi delle due ragazze lampeggiarono per l’imminente sfida.
Shino non mutò espressione, si mantenne immobile a fissare le due contendenti. Non valeva davvero la pena alzare un dito, tanto sarebbe sicuramente intervenuto Kiba.
E infatti il suo compagno di squadra si mosse: non potendo allontanare le ragazze, afferrò il suo impermeabile cercando di trascinarlo via con una mano sola. L’latra infatti continuava a tenerla premuta sul volto.
Non fecero che pochi passi però, perché Hinata uscì dal suo nascondiglio per porsi davanti a loro torcendosi nervosamente le dita. “S-Shino…” iniziò lei.
“Hinata!” gridò Kiba in preda al panico. Lei si girò confusa, come se si fosse accorta di lui solo in quel momento. “A te piace Naruto!”
Non l’avesse mai detto: la primogenita di casa Hyuuga arrossì velocemente, suoi occhi si inondarono di lacrime mentre cercavano gli occhiali scuri di Shino e le sua labbra si muovevano senza fiato per smentire quell’assurda affermazione. La giovane non resse allo sforzo e cadde svenuta.
Kiba avrebbe voluto aiutarla, davvero, ma una mano gli serviva per impedirgli di inalare il più possibile quell’odore e non voleva mollare Shino.
“Che sta succedendo?” il tono impassibile di Neji li raggiunse.
Oh bene, sospirò Kiba, ora avrebbe avuto un aiuto in più…
“Tutto bene, Shino?”
Gli occhi severi dell’algido Hyuuga passarono in rassegna Shino, le due ragazze che si stavano contendendo il suo braccio, Shino di nuovo, l’Inuzuka sull’altro lato, ancora Shino… Scavalcò la cugina priva di sensi e si rivolse nuovamente all’Aburame “Noi due dovremmo parlare.”
L’esasperazione crebbe tanto in Kiba da fargli abbandonare totalmente ogni precauzione. Afferrò il braccio di Shino con entrambe le mani e lo spinse davanti a sé. Il colpo fu talmente forte che Neji si sbilanciò e le due ragazze aggrappate all’altro braccio di Shino si staccarono finendo addosso al povero Hyuuga.
Kiba trascinò via il suo compagno di squadra, lontano, sperando che la distanza facesse rinsavire tutti.
Si fermò nel bosco dietro i campi di addestramento; lì avrebbero dovuto essere abbastanza al sicuro da passanti occasionali. Afferrò il bavero aperto di Shino per urlargli in faccia “Sei completamente impazzito?!”
A due centimetri dal suo naso, Kiba si accorse che stava inalando a pieni polmoni tutti gli ormoni degli insetti… e che in tanti anni in cui erano stati compagni di squadra, non aveva mai visto Shino così da vicino e a volto scoperto… aveva proprio un bel volto…
Scosse la testa e si richiamò alla ragione. Fece due passi indietro e lo sfidò a viso aperto , tuttavia sapeva che non avrebbe resistito a lungo; l’esigenza urgente di abbracciare il suo compagno di squadra stava diventando insopportabile. Sbatté le palpebre e scosse la testa: non avrebbe mai dato questa soddisfazione a Shino.
“Ammetto che gli insetti potrebbero essere utili per attirare le ragazze, è un metodo meschino ma-” sentì i ferormoni crescere a dismisura nell’aria circostante, si scostò ancora di un passo “Ok, sono un ottimo sistema e funzionano meglio perfino di Akamaru! Ora però smettila!”
Quell’odore invitante continuava a insidiarsi nelle sue narici, ma lui doveva resistere, non avrebbe ceduto davanti a quel presuntuoso, saccente, antipatico…
“Ehilà! Che fate qui?” Kankuro di Suna sbucò da dietro un cespuglio, con le sue marionette sulle spalle. Il suo viso fu immediatamente attratto da Shino; con un sorriso un po’ sghembo Kankuro si avvicinò al ragazzo prendendogli il mento. Studiò il suo viso per alcuni attimi prima di levargli gli occhiali scuri. Sorrise e avvicinò le sue labbra alle sue.
Il pugno di Kiba arrivò un attimo prima che si sfiorassero. Senza nemmeno guardare dove fosse finito il ragazzo di Suna, Kiba mise una mano dietro la nuca del suo compagno di squadra e si avventò contro le sue labbra.
… stupido Shino!



  
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