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Autore: Birdcage D Swan    09/07/2016    4 recensioni
Raccolta scritta per la Corazòn Week 2016. Sette storie, una al giorno, incentrate su una creatura meravigliosa: Donquijote “Corazòn” Rocinante.
Day 1: Smoking; «Perché t’interessa tanto il mio tabagismo, si può sapere?»
Day 2: Clown / Make Up; «Direi che può bastare» commentò Doflamingo. «Non voglio cambiarti ulteriormente, Roci.»
Day 3: Klutz / Clumsy; Avere a che fare con un uomo alto tre metri e di una sbadataggine fuori dal comune non è cosa semplice da gestire, soprattutto se sei un bambino di tredici anni e la tua salute non è delle migliori.
Day 4: Badass; Sì. Gli faceva paura.
Però, non poteva negare di ammirarlo.

Day 5: Snow; Urlò. E per la prima volta, odiò profondamente il suono della sua voce.
Day 6: Black Feathers; Quella piuma…era un messaggio di suo fratello. [...] “Perché non l’hai ucciso, Cora-san?”
Day 7: Kindness; Come fai a essere così forte, nonostante la tua età?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corazòn, Donquijote Doflamingo, Donquijote Rocinante, Trafalgar Law
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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· Day 1 ·
~ Smoking ~
 

 



Avvolse con le labbra l’estremità della sigaretta, aspirando e riempiendosi la bocca di fumo dal sapore amaro. Poi ispirò, e quella sostanza cancerogena riempì i polmoni. Un brivido percorse il cervello e un dolce bruciore si propagò nella gabbia toracica.
Dannatamente rilassante.
«Corazòn, smettila di fumare!» Una voce di bambino lo rimproverò, il classico tono da saputello ogni volta che quella frase veniva pronunciata. Con le dovute distanze dal biondo, Law leggeva e rileggeva l’unico tomo di medicina che era riuscito a portarsi dietro.
Rocinante fissò il ragazzino con sguardo torvo, sempre più infastidito dal suo atteggiamento. Neanche una settimana dall’abbandono della ciurma e già quel marmocchio aveva deciso, senza che nessuno gliel’avesse chiesto, di prendere il posto di suo fratello.
“Moccioso!” pensò. “Però, ha fegato.”
Come al solito, decise d’ignorare quella predica e la sigaretta raggiunse le sue labbra.
Peccato per lui che l’odore di tabacco non impiegò molto a colpire le narici di Law che, di scatto e con grandi falcate, raggiunse il biondo. Alzò il bracciò e colpì la mano che reggeva la sigaretta, facendo cadere a terra quell’oggetto di carta e tabacco.
«Smettila, ho detto!» urlò. Aveva proprio perso la pazienza.
In tutto quel trambusto, un frammento incandescente si era posato sul manto nero, incendiandolo velocemente. Corazòn colpì la zona lesa più volte, finché non rimase fumo e qualche piuma bruciacchiata.
Sospirò, mentre Law si riaccomodava al suo posto.
«Perché t’interessa tanto il mio tabagismo, si può sapere?» domandò Corazòn con tono pacato, sforzandosi il più possibile di non sbraitargli contro; cosa che tentò di fare anche Law, nel momento in cui rispose.
«Tsk! Sei solo un egoista»
«Io egoista?» Corazòn ridacchiò a seguito di quel commento. Se salvare un ragazzino da una malattia mortale e dalle grinfie del fratello significava essere egoista, allora avrebbe volentieri accettato il premio per uomo più egoista del mondo.
Tuttavia, non si sentiva ferito per quell’affermazione, ma rispose comunque per le rime.
«Se io sono egoista, allora tu sei poco coerente. M’impedisci di fumare, però mi pugnali alle spalle»
«Taci!» lo interruppe Law, mostrando tutta la sua bella faccia tosta «Sei tu l’incoerente, semmai. Prima tenti di uccidermi lanciandomi dalla finestra e poi mi porti in giro per ospedali!»
«Te l’ho già spiegato il motivo di quel gesto e ti ho chiesto scusa» Il suo tono calmo e pacato non lo abbandonò. Scherzi a parte, sapeva di non essere egoista, Corazòn, oppure un violento. Detestava trattar male i bambini. Detestava farli soffrire e piangere affinché decidessero di lasciare la Family, e se quello significava attirarsi il loro odio sotto forma di pugnalate, a lui andava bene. La loro resa era la cosa più importante.
«E comunque, non hai risposto alla mia domanda.»
I bordi delle pagine si spiegazzarono. Il libro si chiuse con un suono sordo.
Trafalgar Law s’alzò in piedi, i pugni stretti con forza. Portò il labbro inferiore tra i denti, sforzandosi di darsi un contegno.
Ma non ci riuscì.
«Sono malato, Corazòn. Non è stata colpa mia. E tu, invece, ti avveleni di tua volontà!»
Donquijote Rocinante sgranò gli occhi, le labbra si dischiusero e la sigaretta che stava per accendersi cadde a terra.
Era solo un ragazzino, Trafalgar D. Water Law. Un ragazzino costretto a soffrire le pene dell’inferno che nessuno avrebbe mai dovuto sopportare. Un ragazzino talmente intelligente da poter sviluppare un pensiero del genere.
Quelle chiazze bianche, che gli chiudevano ogni porta per la salvezza.
Quelle chiazze bianche, e la consapevolezza di avere una vita breve.
«Law…» Una qualsiasi giustificazione morì nella sua gola. Era nel torto.
Semplicemente, nel torto.
 
Arrivò la notte.
Il mare era calmo, non c’erano navi all’orizzonte e il piccolo Law dormiva tranquillo.
Eppure, Corazòn non riusciva a prendere sonno. Gli avvenimenti degli ultimi giorni lo agitavano, nonostante l’atteggiamento rilassato che sfoggiava innanzi a Trafalgar.
Estrasse il pacchetto di sigarette, certo che dopo qualche tiro si sarebbe tranquillizzato, ma proprio quando la fiamma dell’accendino stava per essere scaturita, il disgusto per se stesso lo pervase. Le parole di quel ragazzino tornarono a fargli visita.
 
Scosse la testa e ripose la sigaretta nella piccola scatola di carta.




 


 
 
 
Nella gabbia…
 
~ Titolo della raccolta: tratto dalla canzone “Hurt” dei Nine Inch Nails.
 
Nel caso ve lo stiate chiedendo, no, questa fic non era prevista.
Odio scrivere con la fretta addosso, ma avendo scoperto solo il 3 luglio la Corazòn Week 2016 su Tumblr, sorry, ma non posso non parteciparvi.
Quindi, come sarà questa raccolta? Pubblicherò un capitolo al giorno, dal 9 al 15 luglio, ispirato a un diverso prompt che, in qualche modo, caratterizza il nostro amatissimo Cora-san.
 
Al “Day 1”, è toccato il prompt Smoking. No, non sono una salutista e non è mia intenzione fare la morale ai fumatori, quindi spero non vi sentiate offesi.
Non ho molto da dire sul rapporto fumo/malattia di Law, poiché penso sia abbastanza chiaro dalla lettura. Non sarebbe stato male se Corazòn avesse gettato il pacchetto di sigarette in mare (ve lo aspettavate, eh?), però non s’inquina il mare!
E no, non sono neanche un’ambientalista incallita, lo giuro!

Comunque, spero che quest’idea vi piaccia, nonostante la raccolta sia stata scritta in tempo record, o.o
 
Ci vediamo domani con un prossimo capitolo!
 
Swan




 
  
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