L’amico
[SasuNaru]
“Ehy, la vuoi smettere di
lagnarti, razza di signorina? Mi disturbi”
Naruto sbuffò sonoramente per l’ennesima volta
e affondò la testa bionda sul cuscino, soffocandovi dentro chissà
quali insignificanti parole.
Sasuke, in piedi a bordo letto, lo
guardò accigliato, le braccia conserte.
“Parlo con te, idiota” gli
disse gelido, e, senza tanta cortesia, tirò il cellulare all’amico “Hai un nuovo
messaggio”.
Quello [l’amico] per tutta risposta, soffocato un grido assordante,
si tirò bruscamente su a sedere e cominciò a gridare.
“Merda! Se è quello
stronzo di tuo fratello giuro che lo ammazzo. Stavolta lo ammazzo!!”
Sasuke lo vide afferrare il
telefonino nokia,vecchio e
scassato modelllo, e cominciare a smanettare con
veemenza fino a che, fattosi dal rosso al bianco e poi subito viceversa, glielo
scaraventò quasi addosso.
“Guarda che
l’assicurazione sul mio corpo è molto alta” sibilò
lui allora, gli occhi neri e le labbra socchiusi in un’espressione che
tanto somigliava ad un sorriso ma che, nel suo caso, era più un ghigno
divertito. Se non malizioso.
“E che cazzo me ne frega?!”
Naruto lo guardò fissamente,
stralunato più che mai, i capelli arruffati e le guance paonazze; la
camicia aperta e quei graffi causa risse sui pettorali di certo non
contribuivano a donargli un aspetto meno selvaggio e dannatamente attraente.
Fu il turno di Sasuke, allora, per
sbuffare.
“Certo che tu una vodka in
più non la reggi; e Itachi non desidera di certo un pappamolle” spiegò
con calma e fu sempre con calma che girò attorno al letto e gli
andò dinnanzi “Perciò consolati, ti vuole solo per fare un
po’ di pratica, capisci, no?”
S’abbassò e
andò con la bocca all’orecchio del ragazzo per pronunciare
le ultime parole al che, l’amico, fremette un po'.
“Non mi lascia in pace un
istante, con i suoi folli messaggi! Per chi mi ha preso? Il suo giocattolo,
dico io?!” fu l’urlo istantaneo in
risposta di Naruto che, spietato, per poco non gli trapanò il timpano
sinistro.
Lasciò perdere di
rimproverarlo, Sasuke, e si concentrò sul suo ragionamento, ben
più importante.
“Esattamente ”
“Dillo pure! Infierisci,
dannato insensibile…che bell’amico
che se !”diede in escandescenza Naruto, lacrimoso, e lo prese per la
maglietta blu, tirandogliela quasi fino a strappargliela.
“La verità fa male,
Naruto? Allora lo vuoi?”
Fu però il turno di Sasuke,
di infervorarsi, imprudentemente.
“Io no! E’ è un
pazzo scatenato, quel ragazzo, non so chi riesca a
stargli dietro; insomma, ha troppe fantasie per la testa! Appena sente qualcosa in tv, o da quei folli di amici che ha, ecco
che prende spunto per…oh, accidenti!” si fermò da solo, il
biondo, incespicando prima di perdersi in deliri ambigui di mezzo ubriaco.
“Pensa un po’ cosa
debba aver significato per il sottoscritto conviverci forzatamente per diciotto
lunghi anni” disse quindi Sasuke, non senza spiccata malizia, e
andò ad afferrare la mano di Naruto che ancora gli stringeva la
maglietta, fortemente.
Quello [l’amico, insomma] sobbalzando un poco nuovamente, sorrise
d’istinto a metà tra lo sconvolto e il soddisfatto e si
lasciò spingere giù aspramente, con la schiena contro il
materasso.
“Cosa dovrei dire io? In
balia di due Uchiha…è logico e…come si dice…ah
sì, lecito che ad un certo punto sono andato dalla cara e consolante
Vodka. Ehy, non mi si può dire niente”
Sasuke lo osservò per degli
istanti dall’alto, alla semi luce della notte,
contemplandone i giochi di luce che, la luce dei lampioni della notte da fuori,
creava sul volto e sul torace ora nudo; poi, quando ebbe contemplato
abbastanza, si tuffò affianco all’amico
di ogni giorno, quell’imbranato compagno di stanza nel brillante periodo
universitario.
“Tu devi stare zitto”
Naruto fremeva già da tempo, ma fremette ancora, visibilmente meno
innervosito e triste, ma anche visibilmente più appassionato.
“In fondo non faresti nulla
senza di me”
Sasuke sorrise a mezzo,
perché era notte e la notte copriva ogni cosa, [anche un suo naturale
sorriso], prima di chinarsi a sfiorare il volto dell’amico.
“Mmh! Sicuro?”
liberatosi e potendo nuovamente parlare fu Naruto stesso ad afferrargli le
mani.
“Chi ti rimuoverebbe dalle sbornie
tristi altrimenti?”
“Eheeh,
al solito modesto” parlò velocemente e a fatica, il biondo, ormai
senza più la voglia iniziale di urlare e parlare a vanvera per il
distorto gusto di urlare, sparlare e imprecare che gli causava l’alcol,
quelle poche volte che lo assumeva.
“E mi rimuovi anche Itachi di
torno…giusto, Sas’ke?”
Sasuke non rispose, stufo delle
chiacchiere, e con un click spense la luce.
“E mi farai anche quella
famosa ricerca di storia, vero Sas’ke?”
Gli chiuse bene la bocca, finalmente, con tutta l’intenzione
di cominciare a divertirsi almeno un po’, visto che, giù in quel
locale in cui era stato con l’Uzumaki, Itachi e altri amici esaltati,
s’era infastidito non poco, essendo stato, Naruto, sempre innocentemente
in balia di suo fratello.
Andavano ripristinati un po’ i ruoli.
Quell’amico era cosa sua.
La mia
prima [e non ultima] Yaoi- Au
SasuNaru.
Ai
fan.
E a
voi tutti. ^^
Questa
fan fic è nata perché volevo lasciarvi qualcosa prima di partire
e stare lontano da sito per più di una settimana u.u’
Grazie a chi passerà di qua e mi
farà tanto felice lasciando un segno del suo passaggio ^^
Terrastoria
[che ora va a finire di preparare un po’ di cose per la gita XD]