Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
Segui la storia  |       
Autore: Shainareth    10/07/2016    6 recensioni
Nuova raccolta BBRae, questa volta ispirata interamente alle vicende dei comics. Cercherò di seguire un ordine cronologico, ma ogni shot, pur seguendo un filo conduttore che si dipana per tutta la trama dei fumetti originali, potrebbe avere stili e narratori differenti. Spero di non combinare guai. In caso, fatemelo notare senza problemi.
01. Sangue
02. Essere normale
03. Tenerezza
04. Fantasma
05. Solitudine
06. Destino
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Piccola nota
Andando avanti con la lettura dei comics, per seguire un filo logico nella relazione fra Garfield e Raven, occorre sfogliare non soltanto la serie dei Teen Titans, ma anche (e soprattutto) quella dei Titans, poiché è tra queste pagine che si sviluppa sul serio (per poi trovare una conclusione effettiva di nuovo sulle pagine de Teen Titans). È un po' complicato, in effetti, star dietro ai comics, ma sto cercando di abituarmici.
Detto ciò, la seguente shot si rifà a questa pagina: http://readcomiconline.to/Comic/Titans-2008/Issue-4?id=40167#18
Buona lettura!










TENEREZZA




Osservando il modo in cui le stava tenendo i capelli per evitare che si sporcassero, Garfield non poté fare a meno di commentare: «Con questa coda di cavallo e quel coso che hai in fronte, potresti sembrare un unicorno. Solo che loro vomitano arcobaleni.»
   Pur nella difficoltà del momento, Raven riuscì a trovare la forza per alzare su di lui due occhi lucidi, arrossati e indispettiti.
   «Sì, lo so. Mi salvo solo perché stai rimettendo l’anima», comprese Garfield, passandole delicatamente il fazzoletto sulle labbra sporche. «Però, al di là di tutto, dovresti vedere il lato positivo della faccenda.»
   «E quale sarebbe?» volle sapere la ragazza, apprezzando per lo meno la tenerezza del compagno.
   «Beh», cominciò lui, inarcando le sopracciglia in un’espressione ovvia, «con tutto questo vomito, almeno sarai già pronta per quando sarai incinta.»
   Raven sgranò gli occhi azzurri e spalancò la bocca per inveirgli contro. «Cosa cavol…?!» Non riuscì a finire di parlare, poiché un conato la colse alla sprovvista e lei dovette abbracciarsi di nuovo alla tazza del bagno.
   Garfield le passò delle premurose carezze sulla schiena, tenendole la fronte con l’altra mano. «Che vuol dire cavolbleargh?» Un ringhio di protesta si levò dai meandri del water. «Sì, ti voglio bene anch’io.»
   Rialzando il capo con tutta la dignità che potesse racimolare in quel momento, Raven tornò a guardarlo con espressione torva. «Se devi rimanere qui soltanto per prendermi per i fondelli, posso anche fare a meno del tuo aiuto.»
   «No, non puoi», le assicurò il giovane in tono affettuoso. «Per quanto tu possa continuare a negarlo, vuoi che io rimanga qui dove sono.»
   «L’importante è crederci.»
   «Andiamo, Raven…» riprese allora, tornando a reggerle la fronte non appena la vide piegarsi di nuovo in due sulla tazza. «Con tutto quello che stai rimettendo, ce la fai a malapena a reggerti in piedi.»
   Era vero. Oltretutto, Raven sentiva che Garfield era sincero e che le sue canzonature avevano come unico scopo quello di distrarla, magari nella speranza di farla divertire. Apprezzava i suoi sforzi, tuttavia non riusciva a trovare alcuna ragione per sorridere. E come poteva farlo, sapendo di essere ancora causa di sofferenza – e un potenziale pericolo – per i suoi amici? Per lui, forse, ancora di più. Non avevano più parlato di quello che era successo fra loro, ma il modo amorevole con cui Garfield si ostinava a comportarsi con lei non lasciava adito a dubbi. E lei? Avrebbe ben volentieri evitato di illuderlo, ma la verità era che Garfield aveva ragione: lo voleva accanto a sé.
   Non andava bene. Non era giusto. Avrebbe dovuto dirglielo.
   «Gar…» iniziò in tono esitante, vuoi per la debolezza vuoi per la delicatezza del discorso che stava per intraprendere.
   «Dimmi.»
   Alzò lo sguardo su di lui, fissandolo da sotto in su, e si rese conto che l’ultima cosa che voleva al mondo era ferirlo.
   Si morse il labbro inferiore, indecisa. «Gar… io…»
   L’ennesimo conato la scosse nel profondo, interrompendo quella terribile confessione in favore di un risvolto ancora più tragico.
   «Mi hai vomitato addosso, che schifo!» Raven sperò di poter morire all’istante a causa della vergogna, ma due mani forti e protettive la sorressero e tornarono a pulirle la bocca. «Ammettilo», tornò a parlare Garfield, sorridendole con indulgenza, «questa è la tua vendetta per tutte le mie battute.»












Non avete idea di quanto siano assurdi i comics. Abituata ai manga (che leggo da oltre vent'anni), non avevo idea della follia commerciale cui sono soggetti i fumetti americani, dove ogni testata si intreccia ad un'altra, e puoi ritrovarti a leggere contemporaneamente sei titoli differenti pur di capirci qualcosa.
In ogni caso, CREDO di essere riuscita a seguire più o meno tutto ciò che ruota attorno alla relazione fra questi due personaggi (ma ho la sensazione che da qualche parte io abbia smarrito alcuni pezzi), e posso affermare che sono ancora più belli (e stupidi) di quanto avessi creduto.
E anche per oggi è tutto. Ringraziandovi tutti indistintamente, vi auguro buona domenica!
Shainareth





  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth