Severus era seduto sulla vecchia poltrona polverosa del soggiorno. La casa in cui era cresciuto aveva visto momenti migliori, ogni cosa era ricoperta da un fitto strato di polvere a Spinner's End, ma al maestro di pozioni la cosa non sembrava dare il minimo fastidio, assorto com'era nella lettura. All'apparenza l'uomo stava leggendo un vecchio manuale di pozioni, ma se qualcuno si fosse avvicinato e avesse guardato sopra la sua spalla, avrebbe visto che il professore stava in realtà leggendo una lettera. La pergamena era stata stropicciata dalle molte letture e l'inchiostro incominciava lentamente a sbiadire a causa del tempo; dopotutto erano passati parecchi anni, si ricordò Serverus, e oramai la mano che aveva tracciato quelle parole aveva perso ogni calore e giaceva fredda nel cimitero di Godric's Hollow.
《La colpa è anche tua, questo lo sai vero?》disse la voce nella sua testa.
《E come potrei dimenticarlo?!》borbottò l'uomo, alzandosi per prepararsi una tazza di tè.
Qualcuno, però, decise che quel momento fosse quello ideale per bussare alla porta. Imprecandò tra sè e sè l'uomo andò ad aprire, ma niente avrebbe potuto prepararlo per quello che il fato aveva in serbo...
Sulla soglia della porta, infatti, si trovava il preside di Hogwarts, Dumbledore.
《Buongiorno, Severus. Come stai?》
《Bene, grazie. E lei?》
《Meravigliosamente, direi. Ho appena provato questo nuovo dolce babbano, e ne sono entusiasta. Credo si chiami meringa, anche se il significato del nome mi è oscuro. Posso accomodarmi?》
Con un sospiro di rassegnazione Severus si mise da parte, permettendo al vecchio preside di entrare. Nonostante la sua età, l'uomo aveva la vitalità di un ventenne, e i suoi occhi rilucevano dietro le lenti a mezza luna degli occhiali, trafiggendolo. Non avrebbe mai capito come mai quegli occhi azzurri sembravano riuscire a scrutargli l'anima, facendolo sentire nudo, esposto, vulnerabile.
Il preside, intanto, aveva fatto apparire una nuova poltrona nel mezzo del salotto, con un rapido movimento della bacchetta.
Il maestro di pozioni, per cercare di scrollarsi di dosso la spiacevole sensazione di disagio che gli si era attanagliata nel petto, era tornato in cucina, dove la teiera aveva iniziato a fischiare.
《Gradisce del tè, preside?》
《 Volentieri, Severus.》
《 Latte? Zucchero? 》
《Tre zollette di zucchero, se non ti dispiace》
Il professore non sapeva per quale motivo il preside si trovasse lì e la cosa lo disturbava enormemente. Oltretutto il senso di disagio cresceva costantemente e con esso il presagio che qualcosa di terribile stesse per accadere.
Osservando Dumbledore sorseggiare il tè, però, si sarebbe detto che quel soleggiato pomeriggio di Agosto fosse un pomeriggio normale e perfettamente tranquillo. Severus però sapeva che quella era solo la calma che precedeva la tempesta e aspettava, paziente.
Dopo una decina di minuti decise che ne aveva abbastanza di aspettare e si decise a rivolgere la parola al preside, che aveva scelto proprio quel momento per osservare lo stato in cui si trovava casa sua:
《Quanta polvere, Severus...》
《 Mi perdonerà se non sono così solerte con le pulizie come si aspetterebbe, d'altronde non è che io passi la totalità del mio tempo ad Hogwarts, o a fare la spia per conto dell'Ordine, tra i ranghi dell'Oscuro Signore...》
Una live risata uscì dalle labbra del preside.
《 Ironico come sempre, vedo...》
《Ora, se potessimo saltare i convenevoli e tu mi dicessi per quale motivo sei qui te ne sarei grato, Albus.》
《Come desideri. Sei a conoscenza, del luogo in cui il figlio di Lily vive adesso, vero? 》
《Ovviamente. Vive con quella pettegola di Petunia e con quel suo orribile marito, Vernon.》
《Esatto, Severus. Purtroppo Minerva, durante il suo turno di guardia ad Harry, è stata testimone più volte dei maltrattamenti che il bambino deve sopportare ogni giorno: questo pomeriggio, ad esempio, Dudley, il cugino di Harry, e altri tre suoi amici l'hanno rincorso per tutto il quartiere, minacciando di prenderlo a pugni non appena fossero riusciti a prenderlo. Per fortuna Harry è riuscito a seminarli attraverso il parco, ma appena è rientrato a casa Petunia l'ha mandato a letto senza cena, perché aveva sporcato il pavimento dell'ingresso di terra.》
《 COME OSA QUELLA STUPIDA BABBANA DI PETUNIA TRATTARE COSÌ IL FIGLIO DI SUA SORELLA?! 》
《Severus, calmati, perfavore.》
《 CALMARMI ? LILY HA DATO LA SUA VITA PER PROTEGGERE IL BAMBINO E IO DOVREI STARE A GUARDARE MENTRE SUA SORELLA SVILISCE COSÌ IL SUO ATTO DI AMORE?!》
《Capisco che tu sia sconvolto, ma gridare così non servirà a niente. Non siamo rimasti inattivi, l'Ordine sta già cercando una nuova casa per Harry; nel frattempo il bambino dovrà rimanere con i Dursley fino a quando non troveremo una sistemazione adeguata...》
《 COME PUOI PERMETTERE UNA COSA SIMILE, ALBUS? COME SE IL BAMBINO FOSSE UN PACCO POSTALE CHE PUOI SPOSTARE A TUO PIACIMENTO DA UNA CASA ALL'ALTRA! È DISGUSTOSO! 》Il viso solitamente calmo del pozionista era deformato dalla furia cieca che invadeva ogni fibra del suo corpo: gli occhi infuocati di sdegno, il respiro affannato a causa del continuo gridare, la faccia più pallida del solito, a causa della rabbia, e i capelli scompigniati che gli ricadevano disordinatamente sulla fronte lo facevano assomigliare terribilmente ad un Infero, un corpo morto animato dalla magia nera e programmato per uccidere.
《 È commovente, Severus. Ti sei affezionato al ragazzo, durante i tuoi turni di guardia, dopotutto? 》 disse il preside, fissandolo con uno sguardo sardonico.
《 A lui? Expecto Patronum! 》
Dalla bacchetta del maestro di pozioni uscì una luce bianchissima, abbagliante: era una cerva. L'animale si fermò a guardare il preside per un brevissimo istante, poi sparì. Dumbledore si fermò a lungo a fissare il punto in cui il Patronus si era dissolto. Quando finalmente si voltò, Snape vide che i suoi occhi, di solito così brillanti, erano resi opachi da un velo di lacrime.  Improvvisamente Dumbledore gli sembrò immensamente vecchio e fragile, sul punto di spezzarsi.
《Ti chiedo scusa Severus, sono stato insensibile. Spero vorrai perdonarmi, ormai sono vecchio e tendo a dimenticare com'è essere giovani e soffrire per amore.》disse Dumbledore, con la voce incrinata dal dolore.
Severus si impegnò a fissare la teiera come se non l'avesse mai vista prima e la sua vita dipendesse da quanto dettagliatamente sarebbe riuscito a ricordarsela, dando così al preside il tempo necessario per ricomporsi. Per quanto odiasse ammetterlo, si era affezionato al vecchio e lo destabilizzava saperlo così fragile.
《 Come saprai, tra un anno Harry compirà undici anni e potrà iniziare a frequentare Hogwarts.》
La voce di Albus era tornata normale, Merlino sia lodato, ma il professore cominciava a capire cosa volesse il preside da lui e la cosa non gli piaceva affatto.
《Purtroppo, non credo sarebbe saggio lasciarlo con i Dursley così a lungo e volevo chiederti se il bambino potrebbe...》
《NO!》 Urlò Severus, ancora una volta fuori di sé dalla rabbia.
《 LEI NON PUÒ CHIEDERMI QUESTO! È PER COLPA MIA CHE LILY È MORTA! È COLPA MIA!》Dopo aver gridato a pieni polmoni, d'un tratto Severus sembrò senza forze e si accasciò sulla poltrona.
《Come puoi chiedermi di prendermi cura del bambino, quando sono io la causa per cui non ha più i genitori, Albus?》chiese Snape, la voce supplicante poco più di un sussurro.
《 Severus, io credo sia ora che tu inizi a perdonare te stesso. Hai certamente avuto una parte negli eventi che hanno portato alla morte di Lily e James, ma adesso sei un uomo diverso, migliore. Sei cambiato, Severus ed è ora che anche tu te ne accorga. Inoltre, se non ricordo male hai giurato di proteggere il figlio di Lily, sacrificando la tua stessa vita se necessario...》
《 Ma ci DEVE essere qualcuno più adatto di me! Perché non Molly, ad esempio ? Sono sicuro che sarebbe felicissima di prendersi cura di Potter...》
《 La verità è che nessuno dell'Ordine è a conoscenza di quanto ti ho appena rivelato, ad eccezione di Minerva, naturalmente. Sei libero di rifiutare, ma così facendo Harry sarebbe costretto a rimanere dai Dursley per parecchi altri mesi...》
Severus sapeva cosa stava facendo quella maledetta vecchia volpe: stava facendo leva sul suo rimorso. Eppure, nonostante lo sapesse, non riusciva a trovare un modo per rifiutare la proposta del preside. Una serie di improperi si succedevano senza sosta nella sua mente, mentre il suo viso rimaneva una maschera perfetta di indifferenza. Sapeva che Albus avrebbe ottenuto quello che voleva, ci riusciva sempre, ma questo non rese più facile pronunciare le parole che il preside si aspettava di sentirgli dire.
《 Sembra che io non abbia altra scelta che accetare, dunque. Potter potrà vivere con me fino a quando non troverà un guardiano più appropriato. Non posso garantire però che non sarò io a mettere fine prematuramente ai suoi giorni, dovesse infastidirmi in qualunque modo...》
《 Molto bene, Severus. Non mi aspettavo niente di meglio da te. Harry si trasferirà qui domani, quindi credo faresti meglio a chiamare un elfo domestico di Hogwarts per pulire. Non vorrai che si ammali, spero.》
Per tutta risposta Severus roteò gli occhi al cielo con tanta forza che fu sorpreso che non gli uscissero dalle orbite.
《 Ora devo proprio andare, a domani Severus.》
《 A domani, Albus.》