Avviso che questa storia è un semplice sfogo irruento e molto personale su una situazione vissuta realmente, buona lettura e grazie per essere entrati.


Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se invece di fare una scelta ne aveste fatta un'altra, magari completamente diversa? io si.... mi interrogo continuamente, lo facevo anche in quel momento: l'attimo in cui tutto cambió inevitabilmente e istantaneamente.

L'acqua era gelida quella sera in doccia, speravo che mi potesse scorticare via tutte le sensazioni provate nei minuti precedenti, i piú brutti della mia vita. Avevo sbagliato come al solito, ero stata incauta e mi ero fregata da sola. La sensazione di quelle mani viscide addosso non me la sarei scordata mai, portandola nel cuore e nell'angolo piú remoto della mia mente come se fosse stata marchiata a fuoco sulla mia pelle. Per le prime settimane vivevo nella piú completa ansia: l'ansia di rincontrare il mio incubo e l'ansia di non poter dire niente ai miei (scelta dovuta allo schifo e alla vergogna che provavo per me stessa). Ero vittima della mia stessa psiche che mi riportava continuamente a quel giorno provocandomi attacchi di panico e tagli, ero infatti caduta vittima di una delle condizioni psicologiche peggiori: l'autolesionismo; partí tutto da un taglio fatto in un momento di completa disperazione, nel quale non sapevo piú dove sbattere la testa. Al primo  ne seguirono un'altra cinquantina divisi in alcuni mesi e qualche bruciatura da accendino. Passato quasi un anno completamente da sola, in cui nessuno era venuto a conoscienza di niente, arrivó la persona che poi avrei iniziato ad amare al punto di confessargli cosa mi fosse successo molto tempo prima, cercando di di fargli capire uno dei motivi di tutti i problemi che avevo avuto fino a quel momento; ancora oggi continuo a sentirmi in colpa per la scelta di quella sera, per la strada che presi, strada che mi avrebbe portato nelle fauci del mio aguzzino, cambiandomi per sempre.