Uno, due, tre, passo
Uno, due, tre, passo

La musica, un tango romantico, si andava disperdendo per la piccola palestra con i suoi ritmi cadenzati, accompagnando i passi degli unici due ballerini presenti nella stanza.
Uno, due, tre, passo
Uno, due…

<< Ach…! Sas’ke ma si può sapere che stai facendo?! >>
Il ragazzo alzò perplesso il volto fine, guardando con gli occhi neri, e un sopracciglio leggermente inarcato verso l’alto, la compagna, che si era sciolta dal suo abbraccio e aveva iniziato a massaggiarsi il piede destro, privo di calzature.
Teneva ancora le braccia alzate in posizione, come se stesse ancora ballando, eppure aveva l’espressione di un cane bastonato.
Decisamente…il ballo non era fatto per lui.
<< … sto ballando, come mi hai detto tu, Sakura… >>
Rispose apatico questo, guardandola con l’aria di chi ha davanti una povera idiota.
E in effetti era così che si sentiva la ragazza dagli assurdi capelli rosa, in quel momento.
Un emerita, piccola, idiota.
Si morse il labbro, trattenendo le lacrime di rabbia e dolore che premevano per uscire, traditrici, dai grandi occhi verdi. Aveva chiesto al giovane Uchiha di fargli da partner( ok, l’aveva costretto), sperando che fosse un eccellente ballerino almeno quanto il fratello maggiore.
Infondo gli e lo doveva…no?
Era stata colpa sua se il suo precedente partner (Itachi per l’appunto), si era andato accidentalmente a schiantare giù dalle scale di casa sua proprio due giorni prima della gara annuale di ballo della Konoha’s Accademy, e lei era rimasta senza accompagnatore.
Alzò gli occhi, accusandolo di tutti i suoi guai con lo sguardo, riabbassando il piede e puntandogli minacciosamente un dito dall’unghia laccata di verde sul petto.
<< Sentimi bene, piccolo borioso scansafatiche! Se non fosse stato per la tua geniale idea di mettere uno skeatboard proprio davanti la camera di tuo fratello, a quest’ora saremmo tutti e due felici e contenti… QUINDI VEDI DI IMPEGNARTI ALMENO UN PO’… >>
Avvicinò pericolosamente il viso al suo, vedendolo sbiancare leggermente, e sgranare gli occhi neri, come se si trovasse di fronte un mostro delle favole.
Per la prima volta in vita sua, Sasuke Uchiha ebbe paura di qualcuno che non fosse suo padre, o il professore di chimica (ma di OrochimaruLinguaLunga avevano il terrore quasi tutti i suoi allievi sani di mente)
<< …ci siamo capiti? >>
Il moro deglutì affannosamente, facendo cenno di si con la testa.
Se c’era una cosa che aveva imparato in tutti quegli anni trascorsi a guardare Naruto tornare da lui con la coda fra le gambe e le lacrimucce agli occhi, era che non bisognava contraddire Sakura Haruno…
La ragazza si allargò in un sorriso luminoso, afferrando saldamente le mani del compagno, e rimettendosi in posizione.
<< Perfetto, si ricomincia! >>
…Mai.
…
…
…
<< E i numeri 082 Uchiha Sasuke e Haruno Sakura, vincono la gara con il massimo del punteggio! Un applauso per i nostri talentuosi vincitori… >>
Le luci della sala da ballo si mossero in sincrono illuminando i due ragazzi chinati in un inchino perfetto. La giovane dai capelli rosa aveva il viso abbassato, imporporato, i lunghi capelli rosei in una morbida crocchia, e il vestito rosso, elegante, leggermente alzato a lasciar intravedere le scarpette col tacco, la mano libera in quella sottile e grande dell’altro, che la stringeva appena, e teneva gli occhi neri socchiusi, l’espressione seria, nel suo smoking nero con righe bianche.
Le grida di giubilo della folla e il battito delle mani risuonavano come rumori lontani, nelle loro orecchie.
La ragazza prese un respiro profondo, rialzando il viso, e incrociando lo sguardo verde foglia con quello del suo compagno, che aveva un leggero sorriso malizioso sul viso chiaro.
Certo non si sarebbe mai immaginata che alla fine, lo scazzatissimo ragazzo, avrebbe veramente imparato a ballare, e con grande eleganza, a dirla tutta.
<< …uhm, allora, sono stato abbastanza bravo, madame? >>
La ragazza gli diede uno spintone, mentre un ragazzo del tutto simile al primo, ma dai capelli più lunghi, legati in un codino basso, che zoppicava allegramente con le sue stampelle e la gamba destra ingessata, ricoperta di graffiti e dediche, si avvicinava loro con un gran sorriso sul volto, e la coppa del primo posto, di vetro finissimo, fra le mani.
<< C’è l’avete fatta! Siete stati grandi… non avrei mai creduto che tu sapessi ballare, fratellino! >>
I due si scambiarono un occhiata seria, prima di reprimere le risate, e baciarsi sotto lo sguardo attonito del maggiore degli Uchiha, che non aveva ben capito cosa fosse successo, ma che, dopo tutto, non era così sicuro di volerlo sapere.
La ragazza si staccò dolcemente dal compagno, le braccia allacciate al suo collo, il viso ancora vicinissimo al suo
<< …spero bene che tu sarai il mio partner anche per la prossima gara, Uchiha… >>
Il giovane sgranò gli occhi, preso dal panico, sbiancando come un lenzuolo.
Gara?
Prossima?
Partner?!
Quando la risata della giovane gli giunse alle orecchie, ritornò del suo colore normale, afferrandola per la vita e alzandola da terra, ignorando il suo urlo di protesta, caricandosela in spalla sotto gli occhi attoniti della Tokyo bene.
<< …oh contaci confettino… >>



Angolino di Keli


Non ci credo. L'ho scritta VERAMENTE. Spero possa essere piaciuta quanto è piaciuta alla perfida ragazza a cui l'ho dedicata *martina minaccia keli con una padella* >.> XD Detto questo, non so... un beso!XD