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Autore: RosaDraco    11/07/2016    1 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Natsu Dragneel

Ciao a tutti! Voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto i primi tre capitoli di questa storia, oggi sono qui per presentarvi il numero 4. Il titolo è tutto un programma, l'improvvisa apparizione di Natsu sta per mettere in subbuglio la gilda e la vita di Lucy. Ci saranno scintille!



Natsu Dragneel

Mal di testa.

Per un attimo Lucy non percepì nient’altro, solo un mal di testa forte e pulsante. Si sentiva come se il suo cervello stesse tentando di scappare, sfondandole la scatola cranica.

La ragazza si portò una mano sulla fronte e rimase qualche istante ferma così, aspettando che il dolore diminuisse o che il suo corpo si abituasse. E fu allora che Lucy registrò il fatto di essere stesa su un letto, con un lenzuolo appoggiato sulle spalle.

Quando riaprì gli occhi scoprì che quel letto era lo stesso di casa sua e che si trovava di nuovo nella sua stanza, ma che non era da sola. Seduto accanto e lei c’era un ragazzo con dei capelli rosa salmone, tutti scompigliati. Se ne stava con le gambe incrociate e la testa appoggiata contro il muro. Lucy si prese qualche istante per studiarlo: sembrava profondamente addormentato e respirava piano con la bocca aperta. Indossava dei pantaloni neri troppo grandi per lui, una casacca e un vecchio paio di sandali. Al collo inoltre portava una sciarpa bianca a quadroni dall’aria un po’ ruvida. Non era molto alto ma aveva comunque un fisico scolpito e asciutto, Lucy poteva vederlo chiaramente dato che la sua casacca era tutta aperta. A terra accanto alla scrivania c’era appoggiata anche una vecchia sacca un po’ rotta e sbiadita: doveva essere sua.

Una volta un’amica le aveva detto che non c’è modo migliore per cominciare la giornata che quello di svegliarsi con un grosso mal di testa e uno sconosciuto sexy sul proprio letto. Ma Lucy era non era certa di rientrare in quel caso. La notte precedente non era andata a rimorchiare per bar e l’ultima cosa che ricordava era il fatto che stava tentando di scappare da un gruppo di brutti ceffi.

Chiunque fosse quel ragazzo non era normale che si trovasse lì.

Lucy attivò la sua magia, raccogliendo segretamente un po’ d’energia dalla chiave di Taurus. Se voleva sbarazzarsi dell’intruso quella era un’ottima occasione: l’avrebbe colpito di sorpresa usando i poteri dello spirito del toro. Ma quando Lucy sferrò il pugno lo sconosciuto riaprì subito gli occhi e parò il colpo con il braccio. Come aveva fatto a sentirla?

- Oh! Finalmente ti sei svegliata! Iniziavo a preoccuparmi! - Il ragazzo le fece un gran sorriso ma Lucy non abboccò: sferrò un calcio e il suo avversario fu costretto a rotolare giù dal letto per evitarlo. In un attimo era di nuovo in piedi - Ehi! Che ho detto di sbagliato? Perché ce l’hai con me? -

- Chi sei e che cosa vuoi da me? - Gridò Lucy, minacciandolo con i pugni alzati.

- Calma! Non ho cattive intenzioni: guarda! - Il ragazzo le indicò il tatuaggio che aveva dipinto in rosso sulla spalla: si trattava dello stesso marchio che Lucy aveva sulla mano, quello della fata. Ma come era possibile? Lucy conosceva tutti i maghi di Fairy Tail ma non aveva mai visto il ragazzo con i capelli rosa.

- Facciamo parte della stessa gilda! -

- Non ti credo. - Era evidente che doveva trattarsi di un trucco. Lucy afferrò il cuscino più vicino per tirarlo in faccia allo sconosciuto, poi colse al volo quell’attimo di distrazione per sferrare un altro pugno. Ma il ragazzo la bloccò per il polso come se niente fosse. Quando Lucy riprovò col sinistro venne bloccata di nuovo. Era incredibile il modo in cui riusciva a tenerla ferma, senza il minimo sforzo, anche se stava usando i poteri della costellazione del toro.

- La vuoi smettere di colpirmi? Dovresti ringraziarmi lo sai? Sono io quello che ti ha aiutato ieri sera quando quei tizi hanno cercato di aggredirti! -

- Eri tu? - Lucy spalancò gli occhi per lo stupore e l’altro si affrettò ad annuire - Ho visto che avevi il marchio di Fairy Tail sulla mano e ho deciso di intervenire. Quando hai sbattuto la testa e hai perso conoscenza ti ho riportata a casa seguendo il tuo odore. Ma non è stato facile, qui in città ci sono troppe persone per i miei gusti e le piste si confondono facilmente. -

L’aveva riportata a casa seguendo il suo odore? Ma come aveva fatto? Come mai aveva un olfatto così sviluppato? Non era di certo un talento normale per un essere umano ...

- Apparte il fatto che se ci tenevi davvero, avresti dovuto portarmi in ospedale ... - Sibilò Lucy - Tu, che cosa diavolo sei? -

- Natsu Dragneel. - Si presentò il ragazzo, continuando a sorridere - Il Drago di Fuoco. -

A quella rivelazione Lucy reagì d’istinto, cercando di divincolarsi il più in fretta possibile. Non era la prima volta che incontrava un drago sotto forma di essere umano, ma non aveva alcuna intenzione di stare così vicina ad un rettile sputa fuoco. Sapeva quanto i draghi potessero essere forti e pericolosi e anche quanto fossero imprevedibili. - Mollami subito! -

Natsu fece una smorfia, un po’ offeso per il fatto che avesse paura di lui e la lasciò andare all’istante. Lucy perse l’equilibrio e cadde di nuovo seduta sul letto ma finì col pestare qualcosa che sporgeva appena da sotto il bordo. Subito dopo un verso terrificante squarciò la stanza e una specie di proiettile blu schizzò fuori dal suo nascondiglio; si fermò soltanto quando ormai era al sicuro tra le braccia del ragazzo - drago. Si trattava di un gatto col pelo blu e la pancia bianca ed una specie di sacca di stoffa verde legata sulla schiena. Lucy lo riconobbe immediatamente: si trattava dello stesso maledetto animale che l’aveva fatta inciampare la sera precedente. - Ancora tu? - Strillò la ragazza mentre il gatto frignava - Natsuuuu! Questa Lucy è cattiva, mi fa paura! Ieri mi voleva schiacciare e oggi mi ha pestato la coda! -

- Un exceed? - Lucy gridò di nuovo e la bestiolina si strinse ancora più forte al drago. - E poi come diavolo fate a sapere il mio nome? Non mi sono ancora presentata! -

Il gatto provò a replicare qualcosa ma il ragazzo lo schiacciò contro il petto, impedendogli di parlare - Lo abbiamo letto sulla targa all’ingresso. E poi per favore smettila di spaventarlo, Happy è mio amico e non lo ha fatto apposta a farti cadere. -

- Scusa se sono un po’ sospettosa! - Replicò Lucy - Ma mi sono appena svegliata con uno sconosciuto che conosce il mio nome e il mio indirizzo e si è infilato dentro casa mia senza permesso! -

- Ohi, ohi! Calmiamoci un attimo! Posso garantirti che faccio anch’io parte di Fairy Tail e che non ho cattive intenzioni. È vero che non ci siamo mai incontrati ma negli ultimi cento anni ho avuto un po’ da fare e sono stato fuori città, ecco tutto. -

- Fuori città? - Ripeté Lucy ancora molto scettica.

- Esatto. - Natsu annuì - Ora la vuoi smettere di usare il potere delle tue chiavi per attaccarmi? -

- Co ... - Per un attimo la maga rimase letteralmente senza parole. Non aveva ancora tirato fuori nessuna delle sue chiavi eppure il ragazzo davanti a lei conosceva già il suo segreto.

- Lo sento dal tuo odore. - Natsu si toccò il naso - L’odore della magia dei maghi celesti è inconfondibile. È lo stesso odore delle stelle, si sente a dieci chilometri di distanza come quello dei croissant appena sfornati. Mi piacciono le stelle perché sono fatte di fuoco. - Il drago si leccò per un attimo le labbra e Lucy sentì immediatamente un brivido passarle per la schiena - Perché parli della mia magia come se stessi parlando di qualcosa da mangiare? - Natsu scrollò le spalle e la ragazza si concesse un sospiro. Gli occhi del drago sembravano sinceri, forse era partita col piede sbagliato: in fondo aveva cercato di aiutarla e portava lo stesso simbolo della sua gilda - Sul serio posso fidarmi di te? -

- Natsu non farebbe mai del male a nessuno! - Esclamò Happy, svincolandosi dalla stretta del suo amico per tornare a parlare - Lui è il Principe dei Draghi! -

- Non sono un bel niente! - Ma Natsu ormai non poteva più far nulla per tappandogli la bocca: l’exceed era già saltato via. - Però sono davvero parte di Fairy Tail. - Continuò il drago senza curarsi dello stupore di Lucy - Cento anni fa è stata Mavis in persona a darmi questo marchio e sono sicuro che se c’è un albo da qualche parte troverai la conferma. -

La ragazza spalancò gli occhi al nome della fondatrice della gilda, non riusciva davvero a credere alle sue orecchie. Forse la botta che aveva preso in testa era più forte del previsto e stava ancora sognando ma Natsu cercò di rassicurarla con un altro sorriso - Che si dice in questo secolo a Fairy Tail? -

- Attualmente abbiamo un settimo master ... - Gli spiegò Lucy ancora incredula. - Erza Scarlet, ma forse hai sentito parlare di lei come Titania, la regina delle fate. -

Ma Natsu scosse la testa strappando a Lucy un altro sospiro - Capisco che non ci sei stato negli ultimi cento anni, ma dove diavolo ti sei cacciato se non sai nemmeno questo? -

- In una foresta in Alaska. -

Lucy avrebbe voluto chiedergli perché aveva passato così tanto tempo tra i ghiacci ma proprio in quell’istante il drago si girò, guardando in direzione del corridoio. - Sta arrivando qualcuno. - Sussurrò Natsu, improvvisamente in allerta. Anche la ragazza si mise in ascolto, ma senza riuscire a sentire niente. Di chi poteva trattarsi? Non ricordava di avere appuntamenti, né visite in programma.

Quando qualcuno bussò finalmente alla porta il cuore di Lucy perse un colpo. Il campanello rimase pigiato a lungo, seguì un momento di silenzio e poi la voce di un ragazzo riecheggiò per tutto il pianerottolo - LUCY! Si può sapere che fine hai fatto? Sei irraggiungibile da ieri sera! -

La ragazza riconobbe all’istante quella voce - Gray! - Sibilò tra i denti - Mi ero scordata di lui! -

- Non avevi bisogno di aiuto per aggiustare quelle piastrelle in cucina? Andiamo non dirmi che stai ancora dormendo? - Continuò a gridare il ragazzo dall’altra parte dell’ingresso senza preoccuparsi del fatto che stava disturbando tutto il palazzo.

- Chi accidenti è questo Gray? - Domandò Natsu ma Lucy reagì d’istinto afferrandolo per un braccio e spingendolo via, verso il bagno - Tu devi sparire! - Ma il drago le impedì di procedere, piantando saldamente i piedi per terra - Che vuol dire? -

- È per il tuo bene, fidati! Ne riparliamo dopo! - Continuò a sibilare Lucy anche se non aveva alcuna speranza di spingere via il drago contro la sua volontà - Mettiti un attimo lì dentro e fammi parlare con lui cinque minuti! -

- Io entro! - Riecheggiò di nuovo la voce di Gray - Non dire che non ti avevo avvertita! - La serratura dell’appartamento si aprì con un clak e la porta si richiuse l’attimo dopo.

- Ma chi accidenti è questo Gray? Il tuo ragazzo? -

- Una specie di fratello maggiore molto irascibile. Ora vuoi darmi cinque minuti di tregua? - Lucy gridò per l’esasperazione e si accorse troppo tardi che il ragazzo in questione era già arrivato sulla soglia della camera da letto. Per un attimo il suo sguardo e quello di Gray si incrociarono e il sangue le si gelò nelle vene, lasciandola letteralmente paralizzata sul posto. Si dimenticò perfino di Natsu che stava ancora tentando di spingere dentro il bagno e di Happy seduto sulla sua scrivania.

Il ragazzo appena entrato in scena aveva i capelli neri e degli occhi blu scurissimi. Nonostante la temperatura invernale indossava soltanto una t-shirt e uno smanicato, jeans e sneakers. Al collo portava una semplice collanina d’argento con una croce e in pugno stringeva ancora la chiave con cui aveva aperto la porta dell’appartamento: sembrava fatta di ghiaccio. Per qualche istante rimase anche lui in silenzio a studiare la situazione: Lucy con i vestiti tutti stropicciati, il letto disfatto e i cuscini per terra. Poi annuì e si voltò pronto ad andare via come se nulla fosse - Scusate per l’interruzione. -

- Aspetta Gray! Non è come sembra! - Per un attimo sembrò che le parole di Lucy avessero fatto effetto e Gray si fermò in mezzo al corridoio come se stesse riconsiderando qualcosa. Poi la sua aura si illuminò di un azzurro intenso e la temperatura nella stanza precipitò di colpo dieci gradi sotto zero. - Chi diavolo sei tu? - Il ragazzo si girò con uno scatto, puntando un dito proprio contro Natsu e tutto ciò che c’era sulla sua traiettoria si congelò all’istante: le sedie, il pavimento e perfino un pezzo del lampadario. Il drago riuscì a schivarlo soltanto perché aveva i riflessi pronti. Sulle braccia e sul viso di Gray erano improvvisamente apparsi dei marchi scuri e nemmeno più i suoi occhi sembravano gli stessi. Quello era esattamente ciò che Lucy stava cercando di evitare fin dal principio: un Ice Devil Slayer impazzito nella sua camera da letto.

- Perché hai il marchio di Fairy Tail? Cos’è quell’imbroglio? - Continuò a gridare Gray strappando uno sbuffo a Natsu - Perché sono anch’io parte della gilda! Smettetela di farmi sempre la stessa domanda! -

- Non ti credo! Conosco tutti quanti a Fairy Tail e non ti ho mai visto prima! - Era evidente che il mago non voleva ascoltare - Ice-Make: Battle Axe! - Gray giunse prima le mani e poi quando le abbassò una lunga lama di ghiaccio apparve al suo comando, pronta ad affettare qualunque cosa sulla sua strada. Lucy lanciò uno strillo: già si immaginava l’appartamento tagliato in due. Anche Happy gridò e si affrettò a nascondersi nello zaino del suo amico ma per fortuna Natsu era pronto a difendersi: afferrò la lama di ghiaccio tra le mani, bloccandola come se niente fosse. Un’aura infuocata si accese attorno al suo corpo ed in un attimo l’incantesimo nemico si sciolse sfrigolando.

- Usi il fuoco? Beh, il fuoco non mi fa paura. -

- Neanche a me fa paura il ghiaccio. -

Il drago e il mago si lanciarono uno sguardo di sfida mentre raccoglievano entrambi la propria magia nel palmo di una mano. Lucy intuì subito che doveva agire rapidamente se non voleva che casa sua fosse congelata e data contemporaneamente alle fiamme. Attivò anche lei i suoi poteri, attingendo al suo legame con la chiave e la costellazione del Sagittario. Bastò che lo immaginasse ed un arco d’oro le apparve subito tra le mani con la freccia già pronta per essere scoccata.

- Se non hai intenzione di dirmi la verità ti costringerò io! -

- Accomodati pure! -

Natsu e Gray si lanciarono uno sull’altro con i pugni alzati ma la freccia di Lucy li anticipò. Si infilò in mezzo a loro e scoppiò con un flash accecante, abbastanza da costringere entrambi a disattivare i loro incantesimi e a fare un passo indietro. I due furono costretti a sfregarsi gli occhi per qualche istante e quando si girarono scoprirono che la maga celeste aveva già un’altra freccia pronta e li teneva sottotiro - Adesso basta! - Gli ordinò la ragazza - Non ho alcuna intenzione di permettervi di distruggere casa mia! E tu Gray piantala immediatamente! Lo so che sembra assurdo ma credo Natsu sia davvero dei nostri. Non lo abbiamo mai visto perché è entrato in gilda quando noi non c’eravamo ancora: è un drago. -

- Un drago? - Ripeté Gray - Sei sicura? -

- Diciamo che ... l’ho già interrogato io. -

Anche se non credeva alla storia di Lucy alla fine il ragazzo decise di ascoltarla, disattivando la sua magia da Devil Slayer. L’aura azzurra si spense e i marchi neri che lo ricoprivano sparirono altrettanto velocemente.

- Natsu Dragneel! - Sottolineò l’altro - Il Drago di Fuoco! -

- Gray Fullbuster. - Si presentò brevemente il ragazzo - E se quello che dici è vero allora sono sicuro che non avrai alcun problema a parlarne anche con “lei”. - Gray fece un cenno in direzione dell’uscita - Continuiamo questa discussione in ufficio. Sono sicuro che deve esserci un elenco degli associati da qualche parte. -

- Con “lei” chi? - Ripeté Natsu ma il Devil Slayer si stava già avviando fuori - Con il capo. Sbrigati Lucy e fallo venire. -

Anche la maga celeste disattivò i suoi poteri: sapeva che in fondo Gray aveva ragione e che quello era l’unico modo possibile per confermare la storia di Natsu. - Lo hai detto tu stesso che potevamo controllare sull’elenco. - La ragazza diede un colpetto al drago per spingerlo via - Non sei curioso di conoscere il settimo master? -

Natsu fece come gli era stato detto, raccolse lo zaino appoggiato in un angolo e se lo mise sulle spalle, borbottando - D’accordo, così forse smetterete di trattarmi come una spia o qualcosa di simile. Spero solo che in questo ufficio ci sia da mangiare. -

Lucy lanciò un lungo sospiro mentre si richiudeva la porta di casa alle spalle. La testa le faceva ancora male da impazzire ed i suoi guai erano solo all’inizio: fare visita all’ufficio di prima mattina era sempre stressante e con quei due alle calcagna sarebbe stato di sicuro un inferno.

  
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