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Autore: xxpetruzxx    11/07/2016    1 recensioni
Scatoloni ovunque.
Qualcuno si era davvero trasferito nella porta accanto?
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TRAILER: https://youtu.be/zSqsHe12yLY
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Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<<Si guardò intorno. Non sapeva quanto avesse dormito, quindi guardò velocemente l’ora sul telefono. Era da poco mattina, e il sole illuminava flebilmente la stanza di Belle, rendendola un po’ meno paurosa. La ragazza si stropicciò gli occhi e si sedette sul letto, scoprendo il busto che era coperto dalle lenzuola fino a pochi secondi prima. Sbadigliò sonoramente e notò un bigliettino giallo sul suo comodino. Corrugò la fronte staccandolo e lo girò per vedere se ci fosse la firma o qualcosa del genere. Niente. Quindi decise di leggerlo, visto che non poteva fare altro.
 
Giorno. Ti ho portato la colazione se ti va di mangiare. Ah le rose dovevo metterle in un vaso ma era tardi e niente. Spero che non ti dispiaccia troppo :P
 
Belle rilesse il post-it più volte, come per capire chi fosse il misterioso ragazzo. Calum? Non era la sua scrittura, ed inoltre lui non era tipo da smancerie del genere. Era più un ragazzo cielo e terra, se si può descrivere così. Poteva essere Michael? La ragazza subito pensò che fosse una cavolata, anche perché i due non si vedevano da giorni. E poi non ci teneva così tanto a lei, almeno questo pensò la ragazza. Anche se infondo, sperava che fosse stato lui. Sarebbe stato davvero un gesto…carino. Prese in considerazione Ashton, con il quale si scriveva giornalmente. Belle aveva una cotta per il ragazzo, ma non era proprio sicura di quello che provava. Si era un bel ragazzo, simpatico e tutto, ma non le faceva sentire niente. Ashton si era dichiarato pochi giorni prima, dicendole quanto le piacesse. Belle annuì non sapendo che dire, e ritornò a casa. Purtroppo non ricambiava, non ancora. C’era qualcosa che la respingeva, bloccava dall’amare quel ragazzo. Doveva solo capire cosa. Sorrise leggermente ringraziando il ragazzo misterioso, e prese un post-it scrivendo velocemente qualcosa.
 
Hey ragazzo misterioso. Le rose sono bellissime, grazie <3 Ora mangio la colazione! Grazie ancora!
 
Iniziò a mangiare sorridendo, pensando a come quel piccolo gesto le avesse già migliorato la giornata. Dopo aver finito di mangiare, prese le rose e le annusò sorridendo. Il telefono squillò e lo prese portandoselo all’orecchio. Sorrise ancora di più sentendo il ragazzo.

“Hey Cal.”

“Hey principessa. Che ne dici di un giro al Luna Park?” chiese gentilmente Calum. La ragazza sembrò pensarci e annuì dicendogli che si sarebbe preparata in pochi minuti. Si alzò velocemente e si mise una tuta semplice che le arrivava poco sopra le ginocchia, e delle semplici scarpe sportive. Non voleva vestirsi in modo troppo appariscente, infondo era solo il suo migliore amico. Gli chiuse il telefono in faccia ridendo e scese le scale, fermandosi nei suoi passi guardando il ragazzo. Fece un piccolo sorriso e si alzò sulle punte, lasciandogli un bacio sulla guancia. Era davvero strano ultimamente, non sapeva a cosa pensasse.

“Hey Michael.” sorrise la ragazza guardandolo. Lui fece un piccolo sorriso e alzò un sopracciglio.

“Ti sei svegliata bene vedo..?” chiese ipoteticamente il ragazzo. Infatti sembrava di buon umore, cosa davvero rara. Se solo Belle avesse saputo che la causa fosse sua.

“Ho avuto una bella colazione.” ammise la ragazza sorridendo. Michael trattenne un sorriso e annuì facendo il finto disinteressato. Voleva almeno tirarla su con dei piccoli regali o gesti, che a volte possono cambiare la giornata di una persona senza che qualcuno se ne accorga. Ormai aveva perso la speranza, a lei piaceva Ashton, e l’aveva sentita parlare con Calum qualche giorno prima. Però ormai erano amici, e gli sarebbe dispiaciuto vederla triste per qualche motivo. La seguì in silenzio, chiudendosi la porta alle spalle.
Belle scese le scale e notò il ragazzo dietro di lei. Lo guardò girandosi, attirando la sua attenzione.

“Uhm vieni con me o cosa…?” ridacchiò la ragazza appoggiandosi allo scorri mano. Lui annuì facendo un piccolo sorriso e si scompigliò i capelli, ora neri.

“Si, ti dispiace?” chiese retoricamente sorridendo e la sorpassò ridacchiando. Belle alzò un sopracciglio ed uscì da casa sua, notando Calum appoggiato alla sua macchina. Si avvicinò velocemente e lo abbracciò forte. Il ragazzo sussultò leggermente reggendosi allo sportello, e guardò Michael confuso mentre la stringeva. L’amico sorrise sussurrandogli un “Dopo ti spiego.” e scomparì in macchina. Calum annuì leggermente sorridendo e si staccò guardando Belle.

“Ti fai sempre più bella o cosa?” sorrise il ragazzo, pizzicandole la guancia. Belle arrossì leggermente e gli morse il braccio, facendo piagnucolare il ragazzo.

“Cazzo pensa se ti avessi insultato!” ridacchiò il ragazzo entrando al posto del guidatore. Belle salì nei posti dietro e notò Michael accanto a lei.

“Perché non sei davanti?” chiese la ragazza guardandolo. Lui la tirò a sé e l’abbracciò posandole il braccio attorno ai fianchi. Belle arrossì leggermente guardandolo ancora più confusa.

“Che divertimento c’è se non posso darti fastidio piccola?” disse, guadagnandosi un pugno nello stomaco dalla ragazza. Lui fece finta di piangere e rise guardandola. Belle lo guardò un po’ più del solito, e arrossì violentemente distogliendo lo sguardo. Il ragazzo trattenne un sorriso e la strinse più forte, notando dal finestrino la strada che scorreva veloce.
 
 
“BELLE!” sentì la ragazza, subito dopo che un leggero schiaffo le colpì la faccia. La ragazza sussultò leggermente e si stropicciò gli occhi sedendosi. Si era addormentata. Alzò lo sguardo e notò i due ragazzi ridacchiare.

“Sei Belle mica la bella addormentata.” rise Calum scuotendo la testa, per poi avviarsi verso il parco. Belle sbadigliò e guardò il ragazzo che le sorrideva. Le baciò il naso e scese dal veicolo aspettandola. Belle sorrise a quel gesto e lo seguì mordicchiandosi il labbro. Notò Calum salutare qualcuno e guardò i suoi amici avvicinarsi ai due.


“Lei è Belle e lui è Michael. Loro sono Chad, Mark e Troy.” introdusse Calum guardandoli. I cinque si scambiarono dei timidi saluti e Belle guardò Troy alzando un sopracciglio. Lui le tolse dai capelli una piccola foglia che probabilmente era caduta quando aveva percorso il piccolo vicolo di prima. Belle lo ringraziò, e sentì le mani di Michael posarsi sui suoi fianchi, avvicinandola a lui. Lei lo guardò rassicurandolo con lo sguardo e si incamminò con gli altri. A volte le dava fastidio questo suo comportamento, ma non ci
faceva molto caso. Meglio essere protettivi che fregarsene.

“Ragazzi facciamo le montagne russe?” chiese Chad guardando prima Calum e poi Belle e Michael. I tre annuirono e si recarono verso la biglietteria, dove stranamente non c’era nessuno.
 
 
“Sono stanco morto.” annunciò Calum scendendo dall’ennesima attrazione. Tutti erano piuttosto stanchi, soprattutto Belle, che sembrava poter cadere da un momento all’altro. Era molto stressata per via degli esami, decisivi per il suo obbiettivo finale, la laurea. Si sedette pigramente su una panchina, osservando le luci che la circondavano. C’erano molti bambini che correvano e urlavano, e Belle si toccò la testa facendo una smorfia. Per quanto amasse i bambini, a volte voleva strangolarli. Si guardò intorno e notò solo Calum e Chad parlare animatamente. Corrugò la fronte non notando Michael. Gli altri due amici, Troy e Mark, erano tornati a casa da poco. Alzò un sopracciglio quando notò il ragazzo venirle incontro con un mega zucchero filato rosa confetto. Belle rise di gusto guardandolo e guardò l’oggetto in questione.

“Per te.” rise Michael porgendoglielo. Belle sorrise ringraziandolo e ne prese un pezzo con le dita, assaggiandolo. Era dolce, ma le dava almeno quella poca forza per rimanere sveglia. Michael si sedette accanto a lei e la guardò sorridendo. Era davvero buffa, ma di quel buffo tenero. Sembrava una bambina. Il ragazzo si avvicinò e le rubò un pezzo sghignazzando, e lo portò alla bocca mangiandolo. Belle fece il labbruccio e continuò a mangiare. Michael gliene perse un altro ridendo ancora più forte e Belle lo guardò col broncio.

“Non era mio?” chiese arrabbiata come una bambina. Il ragazzo rise leccandosi le labbra, per togliere lo zucchero rimasto. Belle spostò lo sguardo sulle sue labbra per un momento e distolse lo sguardo. Per un secondo aveva pensato di baciarlo, ma si riscosse dai suoi pensieri strani.

“Ragazzi torniamo a casa?” chiese stancamente Calum, dopo aver salutato Chad, che era ormai sparito chissà dove. Belle annuì alzandosi con lo zucchero filato e Michael fece lo stesso. Camminarono in silenzio verso la macchina, la ragazza ogni tanto si guardava intorno mangiando. Il ragazzo le rubò ancora lo zucchero filato, senza obbiezioni da parte di Belle, cosa che lo sorprese. Improvvisamente prese il telefono, che squillava insistentemente. Passò lo zucchero a Michael, che lo prese mangiandolo. Belle notò il numero di Ashton e rispose.

“Uhm Ashton?” rispose evidentemente confusa, data l’ora della chiamata. Michael sussultò leggermente sentendo il suo nome e guardò la ragazza preoccupato.

“N-non so penso di si. Va bene arrivo.” chiuse Belle sospirando, rimettendo il telefono nella borsa.

“Che ti ha detto?” chiese Calum entrando in macchina, chiudendo lo sportello. I due fecero lo stesso e Belle lo guardò dallo specchietto che rifletteva il suo volto dal sedile anteriore.

“Ha avuto dei problemi e dorme da me.” annunciò come se non fosse niente Belle, facendo tossire il ragazzo accanto a lei. La ragazza guardò Michael preoccupata e gli diede delle pacche sulla schiena, facendolo riprendere un po’.

“Ah.” disse solo il suo migliore amico, dando uno sguardo a Michael dallo specchietto.

“Belle ma non lo conosci nemmeno.” intervenne poco dopo quest’ultimo, guardandola preoccupato e leggermente geloso. Anzi, più che geloso. Non voleva che qualcosa di brutto succedesse a Belle.

“Si che lo conosco, e ti ho già detto di non intrometterti fra me e lui.” ribadì infastidita la ragazza, guardando fuori dal finestrino. Michael sospirò scompigliandosi i capelli, rimanendo in silenzio per il resto del tragitto.
Quando arrivarono a destinazione, scesero contemporaneamente e i due ragazzi salirono in casa senza dire una parola. Belle li ringraziò mentalmente e raggiunse Ashton, seduto in macchina a pochi isolati da casa sua. Lui uscì dall’auto e la ringraziò per l’ospitalità, facendo annuire la ragazza. Belle era leggermente impaurita, il ragazzo aveva bevuto e si sentiva da metri. Salì le scale ed aprì la porta di casa sua, invitandolo ad entrare. Non se lo fece ripetere due volte ed entrò, stiracchiandosi. Belle sospirò e salì velocemente le scale, venendo seguita dal ragazzo.

“Posso dormire qui?” chiese il ragazzo indicando il letto in camera sua. Belle guardò il letto e poi lui, pensandoci. Sospirò e annuì, non volendo fare la scortese. Rimase con la tuta, non volendo spogliarsi davanti a lui, e si stese sul letto mormorandogli la buona notte. Lui le posò una mano sulla vita avvicinandola e posò la testa sul cuscino, giocando con i suoi capelli. Belle sussultò sentendosi infastidita da quel contatto così intimo, e si girò guardandolo. Lui fece un sorrisetto e si spostò sopra di lei, ghignando. La ragazza lo guardò alzando un sopracciglio leggermente impaurita e Ashton si abbassò, mordendole il collo.

“Ashton che fai?! Staccati!” urlò disperata la ragazza, cercando di fermarlo posando le mani sulle sue spalle. Ma il ragazzo non ne voleva sapere, e quando infilò le mani sotto i pantaloncini della tuta, Belle gli sferrò un pugno sul petto. Ashton rise e la guardò assottigliando lo sguardo.

“Smettila cazzo! Alzati o ti ammazzo!” urlò guardandolo, impaurita e rossa come un peperone. Poco dopo sentì la porta aprirsi e una figura farsi largo nel buio della stanza.

“Ha detto di lasciarla in pace.” disse fra i denti il ragazzo, scaraventandolo a terra. Ashton si mantenne in piedi a malapena, un po’ per la sbronza un po’ per il gesto del ragazzo davanti a lui. Belle guardava i due seduta sul letto, sollevata dalla figura del primo ma ancora scossa dagli avvenimenti di prima.

“Che ci fai qui Clifford?” sputò fra i denti Ashton, che sembrava trafiggerlo con lo sguardo. Michael continuava a guardarlo negli occhi, stringendo i pugni, facendo sbiancare le nocche.

“Vattene o ti ammazzo.” mormorò arrabbiato quest’ultimo. Si avvicinò ai due e si mise in mezzo, guardandoli. I due si conoscevano a quanto pare, e la cosa sorprese Belle, che continuava ad osservarli. Ashton era sorpreso di vedere il suo caro vecchio amico, proprio nella casa della ragazza. Vivevano insieme? Erano vicini? Amici? Non lo sapeva proprio.

“Sta tranquillo che lo farò prima io.” disse il ragazzo per poi guardare Belle sghignazzando. La ragazza tremava leggermente ed era a testa bassa, che si torturava le mani. Si tolse di mezzo e scese velocemente le scale, per poi togliere il disturbo. Belle riprese respiro e si accasciò posando le mani sulle sue ginocchia. Michael la guardò preoccupato e si parò davanti a lei.

“Ti ha toccata? Fatto male?” chiese dolcemente guardandola. Belle scosse la testa alzando lo sguardo, incrociandolo al suo. Il ragazzo annuì leggermente accarezzandole la guancia, continuando a guardarla. Belle chiuse gli occhi rilassandosi per qualche secondo e raggiunse il letto ristendendosi. Michael la guardò sospirando e si avvicinò alla porta, pronto ad uscire.

“Resti con me stanotte?” sentì dire dietro di sé.





Ashyyy :)
   
 
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