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Autore: Fanie33    11/07/2016    4 recensioni
Baci, principalmente.
I paring classici intervallati da Ship di cui tutto si può dire tranne che si trovano spesso.
Dalle sorprese a quello che un po' ci si aspettava, ogni capitolo racconta una storia diversa.
Ogni capitolo, un bacio diverso.
[Wincest-Weecest-Destiel-Sabriel-Debriel-Sastiel-Lubriel-Crobby-Dean/Lisa-Megstiel-Wincestiel-Samifer-Gabriel/Kalì-Calthazar...]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest, Threesome | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Rating: Arancione, decisamente.
Genere: Romantico, fluff e, visto che ci siamo, erotico.
Contesto: Prima dell'inizio.
Note: È una Weecest arancione, io sono viva e sono tornata, il mondo è un posto stupendo.
Il resto, come sempre, nelle NdA.


 
Shower talks


«Papà ha chiamato» urlò Dean, aprendo la porta del bagno «ha detto che parte adesso dalla stazione di polizia»
Sam si passò una mano tra i capelli, chiudendo l’acqua della doccia. 
«Non serve che urli, sono accanto a te»
Dean sorrise, dall’altra parte della tendina a fiori tutta stinta di quel pessimo motel. «Scusa, fratellino» disse, a voce più bassa, aprendo il tubetto del dentifricio  e prendendo in mano il suo spazzolino, quello verde. 
Sam girò di nuovo la manopola dell’acqua calda, riaprendo il getto e infilandoci la testa sotto. Si insaponò i capelli con cura, pettinandoli con le dita, mentre ascoltava suo fratello lavarsi i denti.
«Quindi quanto abbiamo, una ventina di minuti?» chiese il minore a voce alta, per contrastare lo scrosciare dell’acqua.
«Per attraversare la città con il traffico che c’è adesso gli servirà almeno un’ora» rispose Dean, con lo spazzolino tra i denti, un attimo prima di aprire l’acqua per  sciacquarsi la bocca.
«Ehi!» strillò Sam, quando il suo getto meravigliosamente caldo si trasformò di colpo in una cascata gelida, e si affrettò a chiudere la manopola.
«Scusa» ridacchiò Dean, tamponandosi il viso con un asciugamano appeso alla porta, prima di allungarlo a suo fratello, olte alla tendina.
Il minore se lo avvolse attorno ai fianchi, prima di scivolare fuori, nell’aria densa di vapore del piccolo bagno. Il maggiore, anche lui con solo un asciugamano addosso, stava osservando la propria immagine allo specchio, tastandosi il collo. Sam sorrise, mentre lo sorpassava, occhieggiando furtivamente i segni scuri sulle sue spalle e sulla sua gola.
Dean, ad un tratto, spostò lo sguardo dalla propria pelle, e lo beccò a fissarlo attraverso lo specchio. Gli sorrise, malizioso. «È colpa tua, lo sai vero?»
Sam arrossì, distogliendo lo sguardo, e si mosse per superarlo e andare a cambiarsi in camera, ma suo fratello fu più veloce. Si voltò di scatto, afferrandolo per la vita e premendolo contro il muro con il proprio corpo. «Prenditi le tue responsabilità» gli sussurrò sulle labbra, prima di baciarlo abbastanza a fondo da fargli cedere le ginocchia.
«Dean» esalò il minore, con un tono di rimprovero, ma non c’era una vera ragione per non accontentarlo, e così si lasciò baciare di nuovo, attentamente e con dolcezza, prima che le sue mani iniziassero a risalire lungo le spalle e il collo del maggiore.
Si separarono, respirandosi sulle labbra, poi Sam mosse i polpastrelli in circolo lungo la gola di Dean, sfiorando i segni dei morsi e gli aloni rossastri. Accarezzò con cura tutti i succhiotti che gli aveva lasciato, dalle clavicole alla mascella, una magnifica fioritura di lividi che solo guardarli gli faceva venire voglia di disegnarne ancora, altri e più scuri.
«Vedi qualcosa che ti piace?» mormorò Dean, strofinando il naso contro la sua guancia.
«Un sacco di cose, in effetti» rispose il più piccolo, facendolo ridere.
Scese con le mani sui suoi fianchi, mentre il maggiore riprendeva a baciarlo, e accarezzò con cura il bordo dell’asciugamano.
Lo sciolse, esitando appena, nel momento esatto in cui Dean spingeva il bacino contro il suo corpo, imprigionando il telo bianco tra di loro e facendolo sussultare, mentre la spugna scivolava via e scopriva del tutto la sua schiena e il suo sedere.
Il maggiore, per un attimo, parve sciogliersi su di lui, una lenta e infinita carezza sulla sua pelle bollente, e il più piccolo si sentì scivolare a terra.
Si aggrappò alle spalle di Dean, inarcando il collo, carne pallida sotto alla lingua e tra i denti di suo fratello.
«Non mordere» lo ammonì, appena lo sentì stringere un lembo di pelle accanto al pomo d’Adamo «non saprei come spiegare altri segni, se papà me lo chiedesse»
Il maggiore rise contro il suo orecchio,  prendendone per un attimo in bocca il lobo. «Come io ho spiegato i miei, no?»
Sam sgranò gli occhi, quando lui prese a spingere i fianchi contro i suoi, la spugna che faceva fin troppo attrito tra i loro corpi accaldati. Scese lungo la sua schiena con le mani, solleticando la colonna vertebrale e le fossette alla base, fino alle natiche.
Le prese nei palmi, stringendo e aiutando il maggiore nei movimenti, con abbastaza forza da farlo gemere deliziato.
«Non posso dire che sono andato con qualcuna» soffiò il più piccolo, mentre il fratello riprendeva a leccare le sue clavicole «non sarebbe credibile»
Dean rise, senza nemmeno staccarsi dalla sua pelle, inchiodandolo alla parete per le spalle.
«Giusto» commentò, risalendo la sua gola con una lunga e sfiancante serie di baci umidi «sono io il puttaniere, in famiglia»
Afferrò con forza i fianchi di Sam, spingendo la lingua nella sua bocca, e infilò due dita oltre il nodo di spugna che reggeva l’asciugamano ancora intatto del fratello. Con un colpo secco e un gemito del più piccolo, la spugna crollò a terra, e Dean si scansò quel tanto sufficiente a lasciar cadare entrambi teli.
Quando si spinse di nuovo contro Sam, erano pelle su pelle.
«Dee» esalò il più piccolo, aggrappato a lui.
«Sammy» rispose questo, soffiando contro il suo orecchio.
Spinse con forza, erratico, la tensione che si faceva sempre più viva tra di loro, in una costante ricerca di qualcosa, qualcosa che sembrava lì, ad un passo da loro, ad una spinta di distanza.
«Andiamo di là, Dean, andiamo sul letto» soffiò il minore, gli occhi sgranati sul soffito e la fronte imperlata di sudore.
Lui piegò la testa contro la sua sua spalla, graffiando la pelle pallida con i denti. «No, restiamo. Ti voglio qui, contro il muro»
Sam gemette ancora più forte, chiudendo gli occhi e inarcando la schiena, premendosi forte su di lui. 
Mosse le mani, giù dalle sue spalle fino alle braccia, sui polsi, poi sul petto e giù sul ventre, alla ricerca di qualcosa da toccare per allentare tutto quel bisogno che entrambi sentivano, ma suo fratello glielo impedì, afferrandolo e premendolo quasi con violenza contro il muro.
«Fermo Sam, lasciami fare»
Lui singhiozzò disperato ma acconsentì, agitandosi contro il muro per cercare di assecondarlo nelle spinte frenetiche. Le loro erezioni strofinate l’una contro l’altra, la sensazione umida e i baci bagnati, la pelle imperlata di sudore e i muscoli scossi da spasmi, Dean che reggeva Sam e Sam che si aggrappava a lui, immobili contro le piastrelle fredde eppure frenetici nei loro movimenti continui.
Il maggiore piegò le ginocchia, e per un attimo suo fratello credette che stesse per caricarselo addosso di peso, ma non accadde. Dean prese in bocca uno dei suoi capezzoli e nel contempo strinse una mano intorno ai loro membri allineati.
Li masturbò con forza, per un lungo secondo, rincorrendo la voglia che gli attanagliava il ventre, prima di costringersi a rallentare il ritmo. Sam, il viso contratto in una smorfia di piacere, spalancò ancora gli occhi, sopraffatto.
«Stai qui» sussurrò, stringendosi di più il fratello addosso «resta con me»
«Sono qui» rispose lui, ruotando il polso e facendolo contorcere «non me ne vado»
Si baciarono ancora, disarticolati e assolutamente osceni, prima che Sam allargasse le gambe e allacciasse le braccia attorno al collo di Dean. «Vieni più vicino» sussurrò, stringendogli i capelli tra le dita, e lui lo accontentò, aumentando di nuovo il ritmo e lasciandosi piegare dai primi spasmi dell’orgasmo.
Sam urlò, quando finalmente il fratello lo lasciò venire, spegnendosi in lunghi fiotti bianchi tra i loro stomaci, e strinse con forza i denti mentre il maggiore continuava a masturbarsi. Tremava, ormai, quando venne anche Dean, e insieme continuarono a tremare per lunghi ed interminabili secondi. 
Si respirarono addosso finchè Sam non si sentì abbastanza stabile da reggersi sulle sue gambe, chinarsi a raccogliere l’asciugamano e aprire, di nuovo, il getto della doccia.
«Non ci sarà abbastanza acqua calda per entrambi» si lamentò il maggiore contro il suo collo, rifiutandosi di lasciarlo andare e continuando a provocarlo con piccoli tocchi di lingua lungo tutte le spalle. Le braccia, avvolte attorno alla sua vita, ebbero uno spasmo quando Sam si strofinò contro il suo petto, allusivo.
«È un modo non poi così velato per dirmi che vuoi farti la doccia con me?» chiese, innocente, mentre di nuovo la stanza si riempiva di vapore.
John non sarebbe tornato ancora per parecchi minuti.
«Se proprio insisti...» soffiò Dean contro di lui, dondolando i loro corpi avanti e indietro, con dolcezza, costellando la sua gola di baci leggeri.
«Insisto» mormorò Sam, e se lo trascinò oltre l’orribile tendina a fiori.





















NdA
E sì, sono viva, ho finito gli esami, 'fanculo a tutti.
È lunedì ancora per poco, quindi sarò breve.
Sono tornata, come avevo promesso (va ringraziata la mia prompter, che meno di quarantotto ore fa mi ha gentilmente ricordato che sì, insomma, oggi sarebbe stato lunedì, e io dovevo tenere fede alla parola data).
Non so nemmeno come commentare il capitolo, a parte dire che ringrazio la mia beta per il titolo. Non avevo mai osato far chiamare Dean "Dee" da Sam, ma ora capisco perchè la gente lo fa. È perfetto, ma non credo che lo rifarò.
Ormai siamo alla fine, lunedì prossimo ci sarà l'ultimo capitolo, e vi beccherete delle note lunghissime. Per il momento però, solo questo.
Sono felice di essere tornata a scrivere, anche se ho scritto una Weecest arancione (l'amore).
Basta, baci a tutti, e a prestissimo<3
Fanie
   
 
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